File not found
VOL

Ancona, 23enne ucciso in strada con una fiocina: fermato il responsabile

Maltempo in Italia, Genova è allagata: sospesi per una frana i treni per la FranciaCaserta, maestra picchiava bimbi: incastrata da una madreFidanzata scopre i tradimenti, ma non rinuncia al viaggio insieme: «Lo lascio dopo le vacanze»

post image

Aeroporto di Venezia, uomo invade pista di atterraggio per fumare: multatoCol nuovo anno scolastico entra in vigore il modello 4+2 degli istituti tecnici e professionali: diploma in quattro anni e poi due anni di “Its Academy”. Per il ministro la riforma sarà «cruciale per lo sviluppo dei territori e la gestione delle grandi opere». In pochi hanno scelto l’indirizzo,investimenti anche nelle due regioni interessate dall’opera simbolo. L’opposizione: «Un’idea aziendalista della scuola» Tutti gli articoli di “Tempo pieno”, la scuola di Domani Dopo i risultati fallimentari ottenuti dal Liceo del Made in Italy, la storia sembra ripetersi con la sperimentazione della filiera tecnologico-professionale. I nuovi percorsi di istruzione e formazione introdotti dal ministro Valditara non rientrano tra le prime preferenze degli studenti. I dati lo testimoniano.A febbraio 2024 gli iscritti alla sperimentazione 4+2 che partirà a settembre sono 1.669, vale a dire lo 0,83 per cento. In pochissimi siederanno, dunque, tra i banchi dei nuovi istituti tecnici e professionali che, in base alla riforma del Mim, permettono di ottenere in quattro anni il diploma e poi di iscriversi ai cosiddetti Its Academy, scuole che hanno durata biennale e offrono competenze spendibili nel mondo del lavoro, dal tessuto produttivo alle imprese del territorio. Un tipo di percorso, insomma, che pare modellarsi, più che su un laboratorio di pensiero, sulle logiche di mercato e aziendali.A ogni modo i dati in questione dicono altro rispetto agli annunci trionfalistici del ministro dell’Istruzione e del Merito che sottolineava che ben 176 istituti (comprendenti scuole private e un istituto in Egitto) avessero aderito alla sperimentazione. Ma un conto è il numero delle realtà scolastiche aderenti, un altro il numero effettivo di studenti che decidono di iscriversi e cimentarsi nel nuovo percorso. Nel caso dei 4+2 il numero è piuttosto basso. FattiScuola svenduta alle aziende, studenti spinti a competereCLASSI IN DEROGATale “scarsa” adesione ai nuovi percorsi degli istituti tecnici e professionali pensati dal ministero di viale Trastevere può inoltre essere la risposta a quanto stabilito dal decreto interministeriale numero 83 di maggio scorso. Nel documento si stabilisce la possibilità di formare classi in deroga anche nelle secondarie di secondo grado, quindi alle superiori, peraltro per la costituzione delle classi prime dei nuovi percorsi liceali e delle sperimentazioni quadriennali tecnologico-professionali. Da qui le perplessità dei sindacalisti.Per la Flc Cgil si tratta di una vera e propria «forzatura». In una nota, di fatti, si denuncia il “meccanismo”. «Non si comprende –  scrive la Cgil – come una misura volta a favorire il supporto a scuole individuate con alti valori di svantaggio e classi con numerosità prossima o superiore ai limiti previsti dalla normativa vigente, possa essere deviata da tale importante finalità ed essere utilizzata come giustificazione a copertura del palese fallimento delle iscrizioni dei nuovi percorsi liceali e delle sperimentazioni dell’offerta formativa tecnologico-professionale e ancora come giustificazione per l’autorizzazione di classi prime relative a questi percorsi con un numero di iscritti anche inferiore a 15 alunni».In altre parole se una classe non riesce a raggiungere il numero minimo di componenti, può scattare la deroga, che permetterebbe alla sperimentazione di venire avviata. Pochi iscritti ai 4+2? Con la deroga, strumento pensato e soprattutto richiesto dai sindacalisti per contrastare i fenomeni annosi di sovraffollamento, tutto potrebbe andare risolto. CulturaE dopo la maturità? Il futuro è scritto nei dati. Ma le statistiche si possono smentireSimone GiustiI TECNICI DEL PONTEE anche in Calabria e in Sicilia le iscrizioni alle nuove sperimentazioni non sono andate come sperato. Lo scorso 10 luglio il ministro Valditara, insieme al sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, ha incontrato proprio le istituzioni calabresi e siciliane per parlare di istruzione tecnica professionale, pronta a diventare «cruciale per lo sviluppo dei territori e per la gestione delle grandi opere». Un esempio? Il ponte sullo Stretto di Messina.Così, mentre la data di apertura dei cantieri si sposta sempre più in là rispetto ai “proclama” del leader del Carroccio Matteo Salvini, il Mim pensa al “personale” da coinvolgere nella costruzione della grande infrastruttura. «Abbiamo bisogno di tecnici con una formazione di eccellenza, quale quella a cui puntiamo con la riforma del 4+2 – dichiara non a caso Valditara nel corso della riunione – . Avvieremo una collaborazione sistematica finalizzata a soddisfare il fabbisogno occupazionale richiesto dalla realizzazione e gestione del ponte».Parole che, tra l’altro, hanno destato dubbi e perplessità nella deputata dell’M5S Anna Laura Orrico, componente della Commissione istruzione alla Camera dei deputati, e in Pasquale Tridico, capo delegazione dei parlamentari europei pentastellati, i quali hanno parlato di «idea aziendalista della scuola che non considera adeguatamente la promozione e lo sviluppo della persona ma lo vincola ad un sapere compartimentato». CulturaLa lotta di classe è in classe, la frontiera dei professionaliMichele ArenaMa ecco un po’ di numeri. «In Calabria, territorio che ha registrato una delle più alte percentuali di scuole aderenti al nuovo percorso, in base ai dati di questa primavera, gli iscritti all’indirizzo quadriennale “servizi commerciali” presso l’istituto professionale “Rita Levi Montalcini” di Sersale, nel Catanzarese, sono solo dodici; sei gli iscritti, invece, all’indirizzo “gestione delle acque e risanamento ambientale” all’Iis Pertini-Santoni di Crotone; undici quelli che da settembre frequenteranno l’indirizzo in “chimica, materiali e biotecnologie” all’istituto di istruzione superiore di Vibo Valentia; e infine cinque iscritti, ancora a Vibo Valentia, per l’indirizzo “turismo” al “Galilei”», spiega Mimmo Denaro, segretario regionale della Flc Cgil Calabria.E a livello generale, sempre in base ai dati della scorsa primavera, non va meglio: «Ventidue le classi aderenti in Calabria alla sperimentazione, per un totale di 332 allievi». Stessa storia in Sicilia. «Anche nella nostra regione – spiega Patrizia Donato, segretaria generale di Flc Cgil Messina – le percentuali degli iscritti sono esigue, nonostante la Sicilia sia tra i territori con più scuole aderenti. E se questo vale per i 4+2, il dato è ancor più sconcertante per il liceo del Made in Italy: a Messina, ad esempio, ha aderito un solo istituto, che però alla sperimentazione risulta avere zero iscritti».E anche per i sindacalisti di Calabria e Sicilia, in ultimo, la deroga rappresenta un elemento critico. «Si tratta dello stratagemma per far partire i 4+2», chiosa Denaro. Alle sue parole fanno eco quelle di Donato: «Abbiamo sempre chiesto negli anni passati che lo strumento della deroga venisse attuato per evitare le classi pollaio e muoverci in un contesto che rispettasse il dettato costituzionale sul diritto allo studio. Il ministero lo attua ora, per fare i suoi “interessi”, un fatto impensabile».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediEnrica RieraNata a Cosenza nel 1991, giornalista. Una laurea in giurisprudenza e un diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico. Un passato da redattore nei giornali locali. Collabora con il servizio cultura de L’Osservatore Romano.

Napoli, uomo violenta la compagna dopo un intervento esteticoRoma, arriva il murales con Meloni di Harry Greb dopo le frasi di Giambruno

Roma, trovato un cadavere nel carrello della spesa a Tor Sapienza

11 settembre, 22 anni fa l'attentato alle Torri GemellePrecipita accidentalmente nel lago di Como: muore turista americano

Previsioni meteo, caldo torrido nel weekend: le regioni interessateAnziano solo trovato morto in casa: deceduto da diversi giorni

Reggio Calabria, incidente sull'A2: cinque feriti nello scontro in galleria, grave una bimba

Lampedusa, hotspot al collasso: i migranti scavalcano il muroMilano, scoppia caldaia in scuola primaria: evacuati oltre 200 bimbi

Ryan Reynold
Brandizzo, dopo la tragedia i sindacati si mobilitano: la mappa degli scioperiMilano, 23enne aggredito per strada: è in comaMorto il nonno di Alessandro Venturelli, scomparso tre anni fa

MACD

  1. avatarPavia, uomo aggredisce quattro lesbiche alla festa di paese: l'indifferenza dei passantiBlackRock

    Forte turbolenza sul volo Milano-Atlanta: 11 passeggeri ricoverati in ospedaleIT Alert in Campania, Marche e Friuli: cosa è successoAlatri, incidente tra auto in diretta su Facebook: tre feriti, tra cui una bimbaSicilia, ancora incendi a Palermo: vigili del fuoco impegnati per tutta la notte

      1. avatarItaliani investiti a New York: chi sono i due sposini Matteo e GiuliaCampanella

        Bimbo morto a Portogruaro: "gli investigatori sanno chi è stato"

  2. avatarFormica di fuoco, invasione in Italia: ecco i rischiCapo Analista di BlackRock

    Lampedusa, hotspot al collasso: i migranti scavalcano il muroStupro di gruppo a Palermo, un indagato scoppia in lacrimeStupro di Palermo, la vittima "punita" dall'ex per averlo denunciatoMattia Aguzzi incontra la bimba caduta dal quinto piano e salvata al volo a Torino

  3. avatarEsplosione sventra palazzina a Soldano: si cerca tra le macerieETF

    Milano, violenza di gruppo su minorenne: individuati e arrestati due colpevoliStupro di gruppo a Palermo: anche il minorenne torna in carcereBambini troppo vivaci sul volo da Olbia a Roma, costretto a rientrareMorto il sociologo Domenico de Masi a 85 anni

Milano, smantellata rete internazionale di narcotraffico: 24 arresti

Milano, passante travolto da una Mercedes: 29enne ferito gravementeTorino, in una palestra compaiono orinatoi a forma di bocca: la polemica*