Panico ad alta quota, il motore di un aereo prende fuoco: passeggeri terrorizzatiCosa vede l’amministrazione Biden nei referendum pro Putin: "Escalation nucleare"Regina Elisabetta, i figli fuori dal Castello di Balmoral davanti agli omaggi floreali
Corea del Nord, lanciato missile balistico come avvertimento per gli USALa zona d’interesse di Jonathan Glazer è un film che tiene l’Olocausto come un rumore di sottofondo. Per la famiglia Höss il massacro raggelante di milioni di ebrei è solo il contorno di una serena esistenzaMartin Amis trading a breve termineè morto nel maggio 2023, più o meno nelle ore in cui La zona d’interesse, il film di Jonathan Glazer tratto dal suo romanzo omonimo (tradotto in Italia da Einaudi) passava in concorso al festival di Cannes.Grand Prix du Jury in Francia e Oscar per il miglior film straniero prenotato, anche se per l’Academy è in lizza per ben cinque statuette, comprese regia, sceneggiatura non originale e il top di gamma, categoria best movie. Jonathan Glazer, regista britannico che qui gira in tedesco e polacco, ha fabbricato un ordigno raggelante ma altamente esplosivo, prosciugando all’osso il romanzo.Non faccio testo perché ho letto il libro solo dopo aver visto il film, ma la trasposizione su schermo è più «divinamente urticante» della pagina scritta: erano le parole usate da Richard Ford per il libro di Amis. Da noi il film è in sala dal 22 febbraio con I Wonder Pictures, e la dedica del romanzo ispiratore «alla memoria di Primo Levi» è già una bussola.Fuori dal quadro Interrogato sul fanatismo di sterminio del nazismo, Primo Levi aveva risposto che l’accaduto “non si deve comprendere”, perché comprendere significa in qualche modo giustificare. La stessa parola Olocausto è diventata un’astrazione, un sotterfugio per congelare eventi impossibili da ricreare e da raccontare. La zona d’interesse è un film in cui l’Olocausto è fuori dal quadro: un cattivo odore, una nota disturbante, ma principalmente un grottesco benefit. Il britannico Glazer gira in tedesco come in risposta alle riflessioni di Golo Thomsen, una delle voci narranti di Amis, ben piazzato perché nipote di Martin Bormann: «E io, in modo vago e confuso, mi chiedevo se la storia del Nazionalsocialismo si sarebbe mai potuta svolgere in qualunque altra lingua». In tedesco, quindi, e in chiave grottesca: la scelta geniale di Amis.Dietro il muro “Intro” bucolica: famiglia bionda da cartolina, pomeriggio sul fiume, tramonto nella villetta rigogliosa di fiori e di ortaggi. Dietro il muro di cinta però spunta la sagoma inconfondibile di una torretta di guardia: è Auschwitz, quella vera. Parliamo di Auschwitz per convenzione. Il primo lager a sperimentare la gassazione di massa con monossido di carbonio cui la storia allude è stato quello di Chelmno. Siamo nel nido privato di Rudolf Höss, manager (se così si può dire) di un lager che è un’azienda efficiente.È una dimora accogliente con benefit molto speciali. Un deportato porta con la carriola vestiti buoni che ai proprietari non servono più: anche le domestiche, con parsimonia, possono servirsi: un outlet gratuito. Un altro lava via il sangue dagli stivali del padrone di casa.Gli ospiti maschi in salotto progettano l’ottimizzazione dei forni crematori: 400 o 500 persone alla volta? Al tavolo del tè, le signore spettegolano. «Vedi questo diamante? Era in un tubetto di dentifricio. Sono furbi! Nell’incertezza li ho svuotati tutti». Come la sorpresa negli ovetti Kinder. È un’ordinaria esistenza borghese che scorre placida con qualche inconveniente: è meglio chiudere le finestre, perché quella brutta fuliggine impolvera il bancone della cucina.A cento passi, le ciminiere eruttano cenere di corpi umani, proprio come la strega bruciata nel forno di Hansel e Gretel, la fiaba che il babbo legge ai bambini. Nella tasca di una pelliccia di visone che alla proprietaria non serve più la mamma trova un rossetto: è usato, ma torna buono anche quello.È l’apoteosi del riciclaggio: uno dei piccoli si trastulla coi denti d’oro dei morti, le vagonate di cenere organica sono un concime magico per i fiori. «È un paradiso», dice orgogliosa Frau Höss alla madre in visita.La farsa nell’orroreNon è il romanzo di Amis, mancano i turbamenti passionali di Golo per Hannah Doll (evocati da pochi fotogrammi), non si dà spazio alla virilità vilipesa del Kommandant. C’è l’essenza della Interessengebiet, la Zona d’Interesse, una farsa allestita in mezzo all’orrore esplorata nel suo disumano e ordinario cinismo.Mentre un’ebrea scheletrica allarga le gambe in paziente attesa di utilizzo – almeno finché è tra i vivi – Höss sta impartendo ordini tassativi al telefono: basta con il piratesco saccheggio dei suoi lillà, «che sono là per decorare il campo».Di colpo, a spezzare l’incanto, arriva l’ordine di trasferimento: «Ma è la casa dei nostri sogni», si dispera la moglie, «abbiamo tutto quello che desideriamo a due passi!». Parte da solo, perciò, il capofamiglia, per un summit di gerarchi che è come un consiglio di amministrazione.Settecentomila deportati dall’Ungheria: l’accordo con il governo connivente è cosa fatta. «Sarà complicato, per via dell’altezza dei soffitti», si cruccia lo sterminatore seriale al telefono. L’epoca è il 1943, l’anno della caduta mancata di Stalingrado e della fine annunciata del Terzo Reich, che si autocandidava all’eternità. CulturaGli scatti mancati dello sterminio e gli album di famiglia delle SSL’assuefazione Sullo sfondo c’è molto altro. C’è la rivalsa di classe, il gusto ripugnante della frittata sociale che si è ribaltata. Tedeschi anonimi, gli ultimi di prima, sono la nuova classe agiata, contabilizzano con lo stesso scrupolo il proprio benessere e la morte altrui. La nonna, passando, ha intravisto una faccia ebrea conosciuta. «Te la ricordi? Facevo le pulizie a casa sua».Ma sbalorditiva è l’estetica del film: stilizzazione minimalista, palette ocra da modernariato, luci glaciali. È la proiezione geometrica dei cervelli programmatori di morte su scala industriale che diventa design e linguaggio cinematografico.In sintonia esemplare gli scarnificati interpreti tedeschi, la Sandra Hüller candidata all’Oscar per Anatomia di una caduta e il Christian Friedel de Il Nastro Bianco di Michael Haneke.C’è una nota assordante, un disturbo sonoro, che irrompe dallo schermo buio, all’inizio e alla fine di The Zone of Interest: è un rumore di fondo, non un white noise ma un black noise, che resta sempre sotto il racconto.Finisci, ad un certo punto, per non farci più caso, assuefatto anche tu spettatore, come quei bravi tedeschi vicini di casa dei lager.Senza soluzione di continuità, le pulizie di routine nella Aushwitz-museo di oggi, con le inservienti che spolverano i carrelli per i cadaveri e i vetri tersi davanti ai cumuli di occhiali e di scarpe, subentrano alla meticolosa manutenzione di casa Höss.Basterà congelare l’orrore in un parco a tema della memoria per non tornare a sentire quella nota stonata che non vuole tacere?© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediTeresa MarchesiCritica cinematografica e regista. Ha seguito per 27 anni come inviata speciale i grandi eventi di cinema e musica per il Tg3 Rai. Come regista ha diretto due documentari, Effedià - Sulla mia cattiva strada, su Fabrizio De André, presentato al Festival del Cinema di Roma e al Lincoln Center di New York, premiato con un Nastro d'Argento speciale, e Pivano Blues, su Fernanda Pivano. presentato in selezione ufficiale alla Mostra di Venezia e premiato come miglior film dalla Giuria del Biografilm Festival.
Ragazza di 20 anni investe con l'auto e uccide un uomo che stava per ammazzare un gattoCongedo parentale, in Finlandia 160 giorni a entrambi i genitori: entra in vigore la nuova legge
Uomo muore in un incidente dopo aver ucciso la moglie a coltellate in casa
Funerali della Regina Elisabetta, perché il principino George era vestito di blu e non di neroRegina Elisabetta, Re Carlo III si rivolge a Westminster: "Ha servito il Paese e il suo popolo"
Smacco per Trump: il Fbi potrà usare i documenti sequestrati“Via con il prossimo capitolo”: Anthony Fauci lascerà la Casa Bianca
Mossa a sorpresa: due regioni filorusse indicono i referendum di annessioneGoogle invia 250mila dollari a un uomo senza ragione: "Errore umano"
Mamma soffoca la figlia di un anno e la getta nella spazzatura, poi ne denuncia la scomparsaUccise l'uomo che l'ha violentata a 15 anni: dovrà risarcire la famiglia di lui di 150mila dollariPrincipe Harry, i nodi sul testamento dopo la morte della Regina Elisabetta: è stato escluso?California, si schianta un elicottero antincendio: 3 feriti
Carlo III, nuovo scatto d'ira per una penna che perde inchiostro: "Non la sopporto!"
Bruciato vivo a 12 anni: il padre lo ha ucciso perché si rifiutava di fare i compiti
Alluvione, festa religiosa finisce in tragedia: 7 ragazzi mortiL’Ucraina contro Papa Francesco che ricorda Dugina: “Deludente”Morte Regina Elisabetta, Harry è andato da lei da solo: dov'era Meghan Markle?I guai di Putin fra sanzioni economiche e sconfitte militari
I tre giorni più lunghi del principe Andrea a BalmoralIl gas chiude alla cifra record di 276,75 euro. Berlino: “In arrivo un inverno difficile”Regina Elisabetta: le cause della morte, le indiscrezioni dalla Famiglia RealeUccide la vicina di casa 21enne a colpi di fucile perché il cane defecava nel suo giardino