I guai di Putin fra sanzioni economiche e sconfitte militariCerca di strappare il naso di un uomo a morsi dopo un incidenteMorte Regina Elisabetta, cosa succede alle squadre inglesi in caso di scomparsa della sovrana
Madrid: ruba l'auto ed entra nella metropolitana rimanendo incastratoSteffen Borge - Avvenire COMMENTA E CONDIVIDI Come ogni aspetto del sapere anche lo sport interessa la filosofia. In tutte le sue sfaccettature,trading a breve termine dall’ontologia, all’etica alla fenomenologia, e in tutta la sua storia. Fino ad approcci come quello dell’“attitudine lusoria” (giocosa) elaborato nel 1978 da Bernard Suits nel volume The Grasshopper. Games life and utopia (in italiano è uscito per Junior edizioni). Ce lo mostra Steffen Borge, filosofo del linguaggio ed esperto di etica dello sport, a margine di uno degli incontro che al Congresso mondiale di Roma vedono protagoniste le varie Società filosofiche internazionali. Come quella di filosofia dello sport appunto, della quale lo studioso norvegese, che insegna alla Nord University di Levanger, è membro del consiglio direttivo. «Si va dalla questione più generale su cos’è lo sport, all’etica, per la quale in generale ci si chiede se sia etico fare sport quando ci sono molte altre cose importanti per migliorare la vita degli uomini nel mondo. E c’è una questione etica interna allo sport. È etico fare falli intenzionali. Claudio Gentile, è un giocatore etico o no? - dice sorridendo -. Oppure è giusto spendere così tanti soldi per i Giochi olimpici o per i campionati mondiali, quando ci sono così tante questioni urgenti nel mondo? Perché non è etico il doping? Perché stai imbrogliando, stai tentando di rompere le regole di nascosto?».Nello sport sta prendendo sempre più piede un atteggiamento che guarda al risultato, alla prestazione. Ciò non rischi di essere escludente?«Sicuramente. Ma vanno fatte delle distinzioni. Saper giocare in un campionato di serie A non è per tutti. Ci sono esclusioni che sono ragionevoli e altre che non lo sono. Ad esempio impedire alle donne di giocare al calcio. Oppure si discute se investire denaro sulle Paralimpiadi. Io ritengo che si debba. Magari si potrebbero investire meno soldi nelle Olimpiadi e più nei Giochi paralimpici. Per la stessa logica per cui vanno tolte tutte le barriere nello stadio e nella mobilità».Il fatto che lo sport sia diventato un fattore di investimento economico e una specie di star system danneggia l’autentico spirito sportivo?«Difficile dirlo. Molte persone pensano che pensa che i calciatori, per esempio, non debbano essere pagati così tanto. C’è sempre il pericolo che lo charme la spirito romantico sparisca quando ci si concentra su denaro e non sul solo risultato».Di recente in Italia è un uscito un saggio di un antropologo, Philippe Descola, dal titolo Lo sport è un gioco?. Parla di come popoli del Sudamerica pratichino sport solo per il gusto di giocare. Che ne pensa?«Lo spirito del gioco per amore del gioco e non del denaro? Possiamo avere entrambi. La cosa va di pari passo con la professionalizzazione. Penso che in ogni Paese la questione importante sia come si educano allo sport i propri figli. Si tratta di un processo di educazione civile quando si insegna ai propri figli a competere e a non sentire una sconfitta come la fine del mondo».In questo senso lo sport è politico?«È una di quelle pratiche che insegnano a diventare persone complete e a governare le emozioni. Da adulti saprà andare avanti, accettando le sconfitte. È un po’ come per l’educazione musicale. Non tutti suoneranno in un’orchestra filarmonica, ma l’obiettivo è che venga sviluppato un gusto musicale».Ma lo sport è spesso usato come palcoscenico politico. Può averne un danno?«Non credo. Chi manifesta per una causa, ad esempio ambientale, in occasione di eventi sportivi, lo fa solo perché questi sono diventati una presenza massiccia. Serve per andare in tv, ma se lo sport non fosse un fenomeno così importante, andrebbero da qualche altra parte. Per quanto riguarda l’uso politico, deve essere parte dell’abilità degli sportivi costruire una propria identità. Dal punto di vista empirico non so se ciò funzioni: pensiamo a quanto la Ddr fosse interessata alle vittorie. Ma, e qui cito il mio libro Philosophy of football, “la vittoria alle Olimpiadi era il massimo risultato per un greco antico, ma questo non lo aiutava certo, se il nemico vicino gli marciava contro”».Perché è il calcio a muovere così tanto i tifosi e non altri sport?«Per la struttura semplice e i pochi gol. A conquistare le menti è il fatto spettacolare che anche una squadra debole che incontra una squadra forte, se ha un po’ di fortuna e l’avversario ha una serata storta, può vincere».Lei sostiene che il carattere di questi sport come di altri simili è finzionale. Cosa significa?«C’è un elemento di messa in scena che ci rende coinvolti. Ma c’è un livello in cui le persone capiscono che la cosa non è davvero importante. Dopo che la propria squadra del cuore ha vinto o perso non cambia nulla. Ma questo meccanismo scatta solo quando la partita è finita».Lei ha dedicato un articolo accademico alla difesa del celebre gol di mano di Maradona. Perché?«Mi sono chiesto: perché la gente si è arrabbiata così tanto perché Maradona ha segnato così. Perché ha infranto le regole? Ma quante volte è stato scalciato e trattenuto? Dunque, perché non ci arrabbiamo per tutte le volte che Gentile ha infranto le regole per impedirgli di fare gol. Difendiamo i difensori e attacchiamo gli attaccanti? Perché? Infrangere le regole fa parte del football. Ed è giusto essere sanzionati. Ma se non sei punito, allora prendi quello che ti viene».
Spagna, investe la suocera e scappa: dopo due giorni si è costituitoMorte Regina Elisabetta, un doppio arcobaleno "illumina" Buckingham Palace
La folle sfida del pollo cotto nello sciroppo per la tosse, allarme di Fda
Giappone, 4 milioni di persone evacuate per il tifone NanmdolUccide tre familiari e si suicida dopo aver scoperto che la sorella subisce maltrattamenti da anni
Erdogan: "In Ucraina Putin vuole concludere la guerra il prima possibile"Rapisce una donna e suo figlio, fermato dal dipendente di un fast food: il video è virale
Morto in un incidente l’ennesimo top manager legato a PutinGuerra in Ucraina, il giornalista italiano Mattia Sorbi ferito in un conflitto a fuoco a Kherson
Re Carlo III, le prime immagini delle nuove sterline con il suo voltoCongedo parentale, in Finlandia 160 giorni a entrambi i genitori: entra in vigore la nuova leggeGentile ma ferreo, ecco come Carlo vuole cambiare la famiglia realePicchia una donna con un gabbiano morto, prende a calci il suo cane e tenta di scappare a nuoto
Re Carlo: timori per la sua salute, in rete la foto che preoccupa
Putin è per la fine della guerra il prima possibile, dichiara: "Kiev non vuole negoziare"
Poliziotta muore per un colpo di pistola alla testa a 9 giorni dal matrimonioGuerra in Ucraina, il Cremlino risponde agli USA sulle armi nucleariSvezia, vince la destra: la premier Magdalena Andersson si dimetteProgramma televisivo argentino festeggia la morte della Regina: "Finalmente la vecchia nazista è mor
Morte Regina Elisabetta, Re Carlo III si lascia baciare la guanciaSilvia Serrano, morta a 34 anni dopo un intervento estetico: prosciolti i mediciMamma soffoca la figlia di un anno e la getta nella spazzatura, poi ne denuncia la scomparsaDiretta streaming e tv funerali Regina Elisabetta: come seguirla dall'Italia