«Il primo diritto è non dover essere costretti a lasciare la propria terra»Assegno unico, Bruxelles deferisce l’Italia (che si difende)Vietato andare a Messa e all'oratorio. Patriciello: ordine del boss
Papà separato non riesce a vedere la figlia durante le ferie, gli assistenti sociali sono in vacanza. Il tribunale: «Non abbiamo disponibilit໫Caro Ipc Verri eri la "Svizzera",-investimenti con un autentico spirito di squadra. Facciamo pulizia perché tu possa tornare un luogo di confronto e di crescita»La bella lettera scritta dalla già direttore dei servizi amministrativi all'istituto di Busto, Eliana Marcora: «Auguro si possa giungere a soluzioni che, pur comportando dei passi indietro, delle rinunce se necessario, siano rispettose della giustizia, della dignità delle persone e della verità» Chi ha dedicato tempo, energie, mente e cuore a una scuola e l'ha vista diventare un riferimento, non può rimanere indifferente quando si trova nella tempesta. Sulla vicenda dell'Ipc Verri di Busto Arsizio, interviene Eliana Marcora, a lungo direttore dei servizi amministrativa. Non per polemica, precisa lei stessa, ma per spirito «di verità per una realtà scolastica troppo importante nel panorama cittadino».Spettabile Redazione,leggendo sui giornali in questi tempi dell’IPC Verri sono rimasta molto amareggiata e confusa. Ritengo pertanto di dover spendere una parola per questo Istituto. Nel secolo scorso….. è stata “la mia scuola”, presso la quale ho prestato servizio prima come Coordinatrice amministrativa, in seguito come Direttore dei servizi amministrativi per ventiquattro anni, dal 1985 al 2009, spendendo tempo ed energie. Mi sembra doveroso dire qualcosa, anche se quegli inizi fanno ormai parte della galleria del tempo. Vorrei rievocare gli albori di questo Istituto, nato come una costola dall’IPC ALERAMO di Gallarate (precedente al Falcone). Alcuni docenti e personale ormai in pensione ricordano quanta fatica abbiamo fatto allora per farlo nascere e crescere. Abbiamo rivendicato con forza l’autonomia da Gallarate: ci siamo riusciti. In quei tempi antichi…si correva a Varese ogni mese, in auto, per consegnare in Provveditorato le tabelle degli stipendi perché venissero pagati da Gallarate, da cui dipendevamo finanziariamente, in tempo. (La trasmissione telematica non esisteva ancora e la Direzione provinciale del Tesoro amministrava il personale di ruolo). La fatica e il lavoro furono improbi, ma si poté sempre contare sullo spirito collaborativo di tutta la Segreteria. Inoltre il cambio annuale dei Dirigenti scolastici, che tornavano nelle sedi di origine dopo l’anno di prova a Busto era incentivo per spingerci a dare il meglio. Ricordo tutti gli elogi che ci rivolgevano per l’organizzazione del lavoro; l’ordinamento configurato causava il loro rammarico nel momento di lasciare l’IPC. Un mitico Preside ci definì la Svizzera, per la metodicità e precisione. Nel personale si era creato un autentico spirito di squadra. Rivedo i volti di tutti gli Assistenti amministrativi di segreteria (nove unità) e dei collaboratori scolastici (oltre quattordici): insieme con il loro impegno professionale contribuirono in poco tempo a creare un Istituto che si ingrandiva e sviluppava.Personalmente sarò sempre grata a questo Istituto che mi ha fatto crescere professionalmente e umanamente, nella ricchezza di rapporti, basata sul confronto quotidiano leale e coinvolgente con i circa dodici Dirigenti scolastici che ho visto passare, con gli assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari, con i quali si creò una forte identità, unita ad un senso profondo di appartenenza, con i membri dei Consigli di istituto con i quali ho collaborato. Ora siamo in un altro secolo, la scuola è certamente cambiata come l’impianto amministrativo. Tuttavia questa situazione degenerata merita una riflessione profonda. Non posso e non voglio giudicare la situazione attuale, ma sostengo il merito di una scuola che è stata competitiva sul territorio, che ha sfornato alunni con competenze utili a svolgere importanti mansioni professionali nei diversi ambiti. Questo Istituto professionale è stato laboratorio di formazione, sperimentazione, di innovazione didattica, modulando gli indirizzi di studio con percorsi formativi richiesti dal territorio. Giù le mani dall’IPC: non è una cenerentola dell’istruzione bustese, ma una realtà che merita di essere conosciuta, sostenuta, apprezzata. I problemi sorti vanno risolti alla radice, anche drasticamente, salvaguardando però la storia e la credibilità che l’Istituto ha saputo costruire, valorizzando i percorsi in atto.Ci abbiamo creduto e desidereremmo che ancora oggi l’Istituto possa rappresentare un punto di riferimento nel panorama scolastico cittadino. Grazie a coloro che in questi anni hanno investito energie in questo Istituto, avendo il coraggio, senza alcuna esitazione di mettere in gioco la propria carriera e il posto di lavoro.La scuola si incarna nei contesti sociali più diversi, nelle pieghe delle vite delle persone coinvolte. Non è legata a logiche produttive, bensì è un’istituzione in cui anche il peso e il ruolo delle persone che la abitano è determinante per costruire una comunità in grado di autogovernarsi, valorizzando il diverso ruolo delle componenti interne (dirigente, docenti, studenti, personale scolastico), se però collaborano in armonia.Auguro si possa giungere a soluzioni che, pur comportando dei passi indietro, delle rinunce se necessario, siano rispettose della giustizia, della dignità delle persone e della verità. Noi di Busto ci teniamo all’IPC VERRI: vogliamo fare pulizia delle incrostazioni e manipolazioni che hanno gettato discredito, perché si ricrei un luogo di confronto e di crescita in cui la circolarità delle relazioni costituisca l’obiettivo per alimentare il benessere scolastico.Eliana Marcora già Direttore Servizi amministrativi c/o IPC Verri News collegate: Ipc Verri, si muove il sindaco: «Non è possibile avere una scuola che non funziona così» - 28-05-24 20:34 Ipc Verri, oggi la voce delle famiglie in Comune - 28-05-24 07:00 Ipc Verri senza dirigente, famiglie in ansia. Il sindaco incontra i genitori dei ragazzi - 24-05-24 10:55 Ipc Verri, la dirigente lascia. Il saluto a studenti e docenti «con un po’ di amarezza nel cuore» - 22-05-24 10:49 Redazione
Chiara Nasti torna a casa con Dea dopo il parto. Minidress, tacchi a spillo e borsa fucsia: il costo (da capogiro) del look fa discutereOlimpiadi 2024: tutti pazzi per Beacon, il Golden Retriver da terapia delle ginnaste Usa. Fa bene alle atlete ma non è ai Giochi
L'omicidio di Ilaria Alpi dopo 30 anni resta ancora un mistero
Luca Sacchi, la battuta del commentatore Rai sul caffè in sala stampa alle Olimpiadi: «È fatto con la stessa acqua della Senna»«Patronati, un patrimonio da proteggere»
Eguaglianza, inclusione, giustizia sociale: "Cambiare è possibile"Epatite C dopo le autotrasfusioni, decine di pazienti positivi: indagato il medico Ennio Caggiano, ai tempi del covid era un no vax
Fedez in vacanza con Leone e Vittoria, la bambina spiega il gioco ma il rapper non capisce: il figlio arriva in suo soccorsoLucio Presta come sta dopo il terribile incidente. Paola Perego rompe il silenzio: «Step by step»
Così la scuola d'estate combatte dispersione e povertàParitarie, tagli compensati dagli aumenti. «Garantire un effettivo pluralismo»La presidente Soldi rassegna le dimissioniInchiesta su Bija e Osama, ufficiali libici, per traffico di esseri umani
Il Papa: sradicare le situazioni che proteggono chi compie gli abusi
Porta Santa. Oltre la soglia, l’incontro con Cristo che salva
Luca Sacchi, la battuta del commentatore Rai sul caffè in sala stampa alle Olimpiadi: «È fatto con la stessa acqua della Senna»Federico Zampaglione: «La musica deve essere cultura. Con l'horror abbatto i confini»La bioedilizia e lo sviluppo sostenibileI vescovi: una comunità più sensibile alla custodia del creato
Olimpiadi 2024, Angela Carini sul ring sfida Imane Khelif: «Ha superato la verifica del sesso». L'ira di SalviniQuasi un lavoratore su dieci pronto a lasciareCosì si evita lo spreco alimentareMusica, è l'estate dei figli d'arte: da Angelina Mango a Cristiano De Andrè e Paolo Jannacci, boom di serate e concerti