Lituania teme infiltrazioni del gruppo Wagner: chiuderà due varchi di frontiera con la BielorussiaTitan, le trascrizioni dell'ultima conversazione tra staff e Polar Prince prima dell'implosioneCalifornia, terremoto di magnitudo 5.1: arriva in contemporanea anche la tempesta tropicale Hilary
California: insultata e uccisa per una bandiera Lgbtq+La Consulta ha rinviato all’8 novembre l’udienza di trattazione della questione di legittimità,ETF così da dare tempo al Senato di completare l’iter di approvazione della riforma. Un anno fa i giudici costituzionali avevano definito «incompatibile» con la Costituzione la preclusione assoluta, per chi è condannato all’ergastolo per delitti di mafia e terrorismo, di accedere a misure alternative se «non abbia utilmente collaborato con la giustizia» La riforma dell’ergastolo ostativo è ancora nelle mani del parlamento, almeno fino all’8 novembre. Il termine entro il quale le modifiche indicate dalla Corte costituzionale dovevano essere recepite scadeva oggi, ma è stata concessa una ulteriore proroga di qualche mese, con il rinvio della trattazione della questione di legittimità della legge in materia di ergastolo ostativo. La decisione è stata così motivata dal presidente della Corte, Giuliano Amato, secondo cui «Permangono inalterate le ragioni che hanno indotto questa Corte a sollecitare l'intervento del legislatore», ma un ulteriore rinvio «in tempi contenuti appare necessario per consentire al Parlamento di completare i suoi lavori», visto che la legge è già in «iter avanzato» di approvazione. Con una ordinanza, quindi, la Consulta ha accolto l’istanza di rinvio dell’avvocatura dello stato, che ha chiesto «breve differimento» dell'esame sulle norme in materia di ergastolo ostativo. alla luce del fatto che, dopo il via libera approvato dalla Camera, «sono in corso al Senato lavori per l'approvazione di una nuova normativa che, sulla base dei principi enunciati dalla Corte e dalla Cedu, sta procedendo a una rivisitazione complessiva della materia». Alla richiesta si era opposta l’avvocata Giovanna Beatrice Araniti, che difende il recluso dal cui procedimento è scaturita la prima decisione della Consulta. La legale ha sostenuto che non è possibile ipotizzare che il tempo di approvazione della nuova legge sia breve e che «una pronuncia della Corte sull'incostituzionalità della norma potrebbe essere uno stimolo per il Parlamento». L’incostituzionalità Esattamente un anno fa, infatti, la Consulta con ordinanza aveva definito l’ergastolo ostativo, secondo le previsioni attualmente in vigore, «incompatibile» con i principi costituzionali dell’uguaglianza e della funzione rieducativa della pena, poichè la disciplina prevede la preclusione assoluta, per chi è condannato all’ergastolo per delitti di mafia e terrorismo, di accedere a misure alternative se «non abbia utilmente collaborato con la giustizia». Nella stessa ordinanza, la Consulta assegnava un anno di tempo al legislatore per riformare l’istituto in senso conforme a Costituzione. ItaliaGiustizia al Senato, la commissione che congela i provvedimentiGiulia Merlo Il dibattito in Senato La decisione è stata accolta con sollievo dal Senato, dove la riforma è in discussione. «Ringrazio la Consulta per lo spirito di collaborazione istituzionale che ha dimostrato accogliendo la richiesta, votata all'unanimità dai componenti della commissione Giustizia del Senato a sostegno dell'istanza formulata dall'avvocatura di Stato volta a rinviare la propria pronuncia sull'ergastolo ostativo. In questo modo il Senato della Repubblica potrà lavorare sul testo, con la dovuta attenzione e senza perdite di tempo», ha scritto il senatore della Lega Andrea Ostellari, che presiede la commissione Giustizia del Senato e che proprio oggi ha visto procedere i lavori. La riforma Attualmente, l’accesso ai benefici penitenziari per i condannati per reati ostativi (in particolare mafia e terrorismo), di cui all'articolo 4-bis della legge sull'ordinamento penitenziario, prevede l’automatismo per cui il beneficio carcerario si ottiene solo se si collabora con la giustizia. Il testo approvato alla Camera e ora in discussione al Senato prevede che i benefici carcerari, che oggi sono il lavoro all’esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione, possano essere concessi ai detenuti e agli internati – anche in assenza di collaborazione – qualora abbiano dimostrato «l'adempimento delle obbligazioni civili e degli obblighi di riparazione pecuniaria conseguenti alla condanna o l'assoluta impossibilità di tale adempimento», «elementi specifici, diversi e ulteriori rispetto alla regolare condotta carceraria, alla partecipazione del detenuto al percorso rieducativo» e l’esclusione «dell'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva e con il contesto nel quale il reato è stato commesso, nonché il pericolo di ripristino di tali collegamenti, anche indiretti o tramite terzi, tenuto conto delle circostanze personali e ambientali, delle ragioni eventualmente dedotte a sostegno della mancata collaborazione, della revisione critica della condotta criminosa e di ogni altra informazione disponibile». In sostanza, il detenuto deve dimostrare che, anche senza aver collaborato con la giustizia, ha imboccato un percorso riabilitativo e le condizioni concrete in cui il percorso si sta svolgendo. Saranno tenute in considerazione la condotta carceraria, il percorso del detenuto al percorso rieducativo ma anche tutti gli aspetti che portino a escludere attuali collegamenti con la criminalità. A decidere sarà il Tribunale di sorveglianza in funzione collegiale che dovrà valutare la recisione definitiva dei collegamenti con la criminalità, con il parere del pubblico ministero e del procuratore antimafia e l’acquisizione di informazioni presso il carcere. Per accedere alla liberazione condizionale, invece, vengono aumentati i limiti minimi di pena da scontare: due terzi della pena temporanea e 30 anni per gli ergastolani. GiustiziaErgastolo ostativo, la riforma arriva alla Camera col sì anche di Fratelli d’ItaliaGiulia Merlo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Motovedetta libica spara a peschereccio italiano in acque internazionaliUsa, nave militare sequestrata dall'Iran nel Golfo
Grecia, crolla un ponte a Patrasso: un morto e due dispersi
Russia, approvata la legge che vieta il cambio di sessoIdentificata la donna ritrovata in un fiume in Canada nel 1975
Ennesima strage in Usa: uccise tre persone afromericane in Florida: "Triplice omicidio di stampo razziale"Elezioni USA, Obama avverte: "Trump è forte, non sottovalutatelo"
Ecuador, ancora un omicidio politico: ucciso Pedro BrionesGuerra in Ucraina, attaccata petroliera russa vicino al ponte di Crimea: alcuni feriti
Cina, due morti a Pechino per tifone Doksuri: è allerta rossaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 201Capelli si drizzano nel deserto, i turisti si divertono ma il fenomeno mette a rischio la loro vitaNei Paesi Bassi lo smartphone sarà vietato in classe
Usa, la sfortunata uscita di Robert Kennedy: "Covid creato per risparmiare gli ebrei"
Kiev, fa esplodere un ordigno nel Tribunale: morto l'attentatore
Trump parla di caccia alle streghe nei suoi confrontiDonna operata in Australia, aveva un parassita nel cervello: primo caso nella storiaRivolta in Francia, notte più tranquilla: ci sono stati 719 fermiIncendio Rodi: foto e video, turisti evacuati dall'isola
Perù, dichiarato lo stato d'emergenza: vulcano Ubinas a rischio eruzioneMali, 64 morti in un attacco terroristico rivendicato Al QaedaDonna operata in Australia, aveva un parassita nel cervello: primo caso nella storiaPapa Francesco prega per i bambini d’Ucraina