File not found
Guglielmo

Non gli risponde al telefono: papà lo localizza

Mirella Gregori, la sorella sarà ascoltata dalla Commissione d'inchiesta dopo 41 anniCasa a Montecarlo, condannato Gianfranco FiniL'ANPI sul caso Scurati: "Sia rispettata e attuata la Costituzione"

post image

Milano, presidio pro Palestina in piazza Duomo: scontri e carica della poliziaDue studentesse si incamminano alle lezioni di infermieristica - F.G. COMMENTA E CONDIVIDI In classe insieme a lei,Capo Analista di BlackRock pronte ad ascoltare le lezioni di anatomia e tecniche infermieristiche, una ventina di altre studentesse. Prima del 2021, di quell’agosto che ha visto i taleban riprendersi l’Afghanistan, la maggior parte di loro frequentava atenei diversi. Due studiavano diritto, una seguiva corsi di letteratura Dari, un’altra era iscritta a matematica, una aveva scelto la laurea in storia, altre due in management administration. « Ero così felice di frequentare un'università pubblica, avevo fatto di tutto per entrarci, ma poi è stata chiusa», racconta Noor Sama (nome non suo, per ragioni di sicurezza) che allora era iscritta alla facoltà di sociologia. Ventisei anni, gli ultimi tre chiusa in casa a causa dei divieti, paga una retta proibitiva per alimentare il suo sogno: «Fame, fatica, non importano, le sopporto Il giorno in cui sono rientrata in classe ho pianto. Mi sono sentita di nuovo viva» ​Oggi ha 26 anni, gli ultimi due e mezzo buttati al vento fra le mura di casa, tentando di studiare online, finendo per deprimersi, stando male. «Sono rimasta ferma dal settembre 2021 fino a tre mesi fa, quando mi sono iscritta a un istituto privato per studiare infermieristica. I taleban ci permettono di istruirci solo in questo campo e visto che gli altri posti ci sono negati, non ho avuto scelta», spiega via WhatsApp. Quello sanitario è uno dei pochi settori in cui, in Afghanistan, sia ancora consentito alle donne di lavorare. In un’intervista rilasciata a dicembre, Qalandar Ebad, ministro de facto della Sanità pubblica del nuovo Emirato islamico, riferiva di 150.000 lavoratrici attualmente impiegate nel comparto. Così, mentre nel Paese permane il divieto di istruzione secondaria per studentesse oltre il sesto grado, cioè oltre i 13-14 anni, e l’accesso alle università, resta invece permesso studiare infermieristica, farmacia, tecnica di laboratorio e fisioterapia. La classe di infermieristica ad Herat - F.G.Esistono istituti di formazione sanitaria statali che ufficialmente, almeno secondo il Ghazanfar Institute of Health Sciences di Kabul, responsabile per le strutture regionali, sono aperti anche alle ragazze, gratuitamente. Molti sono sottofinanziati, ma alcuni hanno il sostegno di donatori stranieri, come i tre centri supportati dal Norwegian Afghanistan Committee che in queste settimane sta immatricolando 300 giovani donne. «Gli istituti statali sarebbero gratuiti. Ma dalla chiusura delle università, i taleban non ci permettono di frequentarli. Quello di Herat, almeno, è chiuso alle ragazze. Solo gli istituti privati sono aperti per noi», assicura Noor Sama, che altrimenti non spenderebbe tutto quel denaro per una scuola a pagamento, che la costringe a tagliare le spese al minimo. «Fame, fatica, non importa, le sopporto, ogni giorno cammino diversi chilometri per arrivare all’istituto. Non posso pagarmi il trasporto, né comprare i libri. Studio consultandoli in pdf sul telefono». Senza poter lavorare, le è difficile trovare i 6.000 Afghani (la valuta locale, pari a 78 euro) necessari per la retta semestrale, più i 4.000 (52 euro) per testi e altre spese. A volte si dedica al “khamak”, al ricamo tradizionale a mano, ma non basta. «Se non consegni in tempo la retta, non ti è permesso sedere in aula. Come rappresentante di classe, molte volte ho litigato con gli insegnanti e l'ufficio amministrativo perché le mie compagne non pagavano in tempo. Non c’è alcuna comprensione». Tre anni di corso, sei semestri in totale, lezioni quotidiane tranne il venerdì, ed esercitazioni pratiche in ospedale un giorno alla settimana. «A lezione andiamo coperte integralmente, un velo anche sul viso, facoltativo all'interno della classe», racconta la studentessa. «L'ingresso dell’istituto è separato per maschi e femmine, anche il percorso nei corridoi è diversificato, per non incontrarsi. Non c'è contatto, non dobbiamo vederci. Noi entriamo da una porta, i ragazzi da un’altra. Due piani sono riservati a noi, altri due per loro. I maschi scendono le scale verso le aule, noi ci arriviamo con l'ascensore e le insegnanti sono quasi tutte donne, se sono uomini si tratta di anziani». Non essendo un istituto pubblico, al termine dei tre anni non ci sarà alcun certificato riconosciuto. «Per gli studi in centri privati il governo non rilascia diplomi» puntualizza Noor Sama. «Riceviamo dall’istituto solo la conferma che abbiamo studiato lì, il che significa poi lavorare con stipendi ridotti». Per questo, «se ci fossero le circostanze giuste», il suo pensiero corre anche all’ipotesi di provare a emigrare. Per ora, comunque, gli ostacoli non sembrano smorzare l’entusiasmo di essere di nuovo una studentessa. « Il giorno in cui sono entrata in classe dopo due anni e mezzo non potevo crederci. Ho pianto. Tornare a studiare per me significa avere la speranza di essere viva. Vuol dire non fermarsi, non essere reclusa in casa, realizzare i desideri anche forzando la situazione. Significa, in futuro, non essere una madre analfabeta. Vuol dire non arrendersi davanti agli uomini».

Corte D'Assise di Palermo: ergastolo per Luana Cammalleri e Pietro FerraraNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 53

Villafranca, accoltella il vicino davanti agli occhi della fidanzata: arrestato

Tragedia ad Assemini, Cagliari: un uomo in bicicletta è stato investito e ucciso da un pullmanPorta a Porta, la puntata sull'aborto fa discutere: interviene la redazione

Terremoto ai Campi Flegrei: scossa di magnitudo 3.9Maltempo, ciclone artico sulla penisola: attesa pioggia e neve

Incidente carabinieri Campagna: morto anche il 75enne rimasto ferito

Scossa nella notte, terremoto di magnitudo 3.5 a Reggio CalabriaGiulia Tramontano: il veleno per topi nello zaino di Impagnatiello

Ryan Reynold
Incidente a Fonte: feriti una mamma e due bambini di 2 e 5 anni, ricoveratiIncidente a Prato: morto centauro di 28 anniMeteo, da domani temperature in calo: previsti forti temporali

VOL

  1. avatarMorto 95enne nel Varesotto, schiacciato dalla sua autoETF

    Piero Fassino ed il furto del profumo al duty free: spuntano sei testimoniTerremoto ai Campi Flegrei: scossa di magnitudo 3.9Roma, nella camera da letto di una villetta oltre 120mila apiNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 47

      1. avatarCondanna definitiva per Alfredo Cospito: confermati i 23 anni di carcereMACD

        Napoli, rissa tra genitori alla partita di calcio: ferito un 54enne

  2. avatarGiulia Tramontano: il veleno per topi nello zaino di Impagnatielloanalisi tecnica

    Incidente sul lavoro a Casteldaccia: il racconto del sopravvissutoCarabiniere si suicida con la pistola d'ordinanza: aveva 24 anniDonna in aereofune precipita e muore, in ValtellinaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 60

  3. avatarMatteo Messina Denaro, doppia identità anche su Facebook e Instagram: dottor Francesco AvernaMACD

    Previsioni meteo, torna l'inverno: in arrivo piogge e nevicateCaso Giulia Tramontano: la strategia difensiva di Alessandro ImpagnatielloMaglie ricorda Aldo Moro con la foto sbagliata sui manifesti: le scuse del sindacoVilla Castelli, scontro tra furgone e auto: morta una 56enne

Comando carabinieri: prima confisca di monete digitali convertite in euro

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 54Chiara Tramontano ricorda la sorella sui social: "Buon compleanno Giulia, vorrei..."*