Trio nordamericano per la Spinelli MassagnoQuesti due sono “weird”? - Il PostSwiss Basket spezza il sogno olimpico di Westher Molteni
MeteoGiuliacci, il giorno dei temporali: dove si allenta la morsa del caldo – Il TempoLe zanzare scovano le proprie “prede” in diversi modi: sono attratte per esempio dall’anidride carbonica emessa attraverso la respirazione,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella ma anche dall’odore di specifiche sostanze rilasciate da batteri innocui che popolano la cute di esseri umani e altre specie animali, noti come batteri “commensali”. Ebbene, un gruppo di ricercatori ha provato a modificare la genetica di due di queste specie batteriche commensali per bloccare (o ridurre) la loro capacità di produrre quelle molecole che attraggono le zanzare. I risultati, ottenuti al momento da esperimenti condotti sui topi, sono piuttosto incoraggianti. Lo studio è stato appena pubblicato su Pnas Nexus.Ingegnerizzare i microbiNel dettaglio, i ricercatori hanno utilizzato delle tecniche di ingegneria genetica per ridurre in modo significativo la capacità dei batteri Staphylococcus epidermidis e Corynebacterium amycolatum di produrre un certo tipo di acido lattico (l’acido L-(+)-lattico), noto per attirare le zanzare. A questo punto hanno confrontato la capacità dei batteri ingegnerizzati con quella dei batteri non modificati geneticamente di attrarre le zanzare.Nel caso di S. Epidermidis, è emerso che le colture costituite da batteri che non sono in grado di produrre acido L-(+)-lattico, o che ne producono molto meno, attraggono circa la metà delle zanzare Aedes aegypti e Anopheles gambiae e circa il 22% in meno di quelle appartenenti alla specie Culex quinquefasciatus rispetto alle colture costituite da batteri non geneticamente modificati. Queste specie di zanzare sono responsabili della trasmissione di malattie come la febbre gialla, la dengue, la malaria.Anche la versione modificata di C. amycolatum è stata testata in presenza di zanzare A. aegypti: in questo caso la ridotta produzione di acido L-(+)-lattico causa una diminuzione del 77% nella capacità della coltura batterica ingegnerizzata di attrarre le zanzare.Gli esperimenti sui topiUna volta validato il modello, gli autori dello studio sono passati a testarlo sui topi. Dopo aver rasato una parte della pelliccia degli animali, i ricercatori hanno applicato sulla cute scoperta i microbi wildtype (cioè non ingegnerizzati) oppure quelli modificati in laboratorio. Sia per S. Epidermidis che per C. amycolatum hanno osservato che, a partire da tre giorni dopo l’applicazione, l’incapacità dei batteri di produrre l’acido L-(+)-lattico ha ridotto fino al 64,4% il numero delle zanzare attratte.Ma la cosa forse ancora più sorprendente è che questo effetto è durato per 11 giorni, decisamente di più rispetto all’effetto dei comuni repellenti per zanzare. Secondo gli autori, questi risultati indicano che in futuro potrebbe essere possibile creare un repellente per zanzare duraturo basato sul microbioma (ingegnerizzato) della nostra pelle. Naturalmente saranno necessari ulteriori studi e occorrerà verificare che queste osservazioni siano trasferibili agli esseri umani.
Quanto vale il commercio tra l'Italia e la Cina - Il PostOrsa KJ1 abbattuta, Fugatti decide nella notte. Il ministro: non è la soluzione – Il Tempo
Genova, per Toti la procura chiede il giudizio immediato. La reazione dell'ex governatore – Il Tempo
Julius Bär nomina il nuovo CEO: Stefan BollingerCosì gli hotel finiscono nel mirino dei cybercriminali | Wired Italia
Orsa KJ1 abbattuta, Biancofiore sotto choc: “Sono sconcertata, crudeltà inaudita” – Il TempoNessuno credeva nel “Trivial Pursuit” - Il Post
Crowdstrike, per le aziende riavviare i computer Microsoft Windows bloccati non sarà così facile | Wired ItaliaIl ritorno di António Costa - Il Post
Leonardo da Vinci, dietro le quinte del genio | Wired ItaliaFestival del Cambiamento, una discussione sul futuro tra lavoro e geopolitica | Wired ItaliaMosca, cosa sappiamo dell'autobomba esplosa in un parcheggio | Wired ItaliaIl servizio di trasferimento di file WeTransfer è stato acquistato da Bending Spoons, l'azienda italiana che aveva sviluppato Immuni - Il Post
Arriva Radim Zohorna, se ne va Arttu Ruotsalainen
È morto a 80 anni William Calley, ex militare statunitense responsabile del massacro di civili del 1968 a My Lai, in Vietnam - Il Post
Abbuffata di sport in vista per Viola Amherd a ParigiRoma, colpo Dovbyk in attacco: è tutto fatto per il centravanti ucraino. Le cifre – Il TempoOlimpiadi, lo stato della Senna fa indignare. Gli esperti: cosa rischiano gli atleti – Il TempoI molti dubbi sulla vittoria di Maduro in Venezuela - Il Post
Roma, ruba un furgone e scappa dai carabinieri: l'inseguimento finisce nel peggiore dei modi – Il TempoRai, tutti i business dell'autore anti Meloni. Contratto con Affari Tuoi in bilico – Il TempoTennis, Sinner guarito dalla tonsillite. Confermata la presenza al torneo di Montreal – Il Tempo«La mia unica guida in questi anni è stato l'interesse generale»