File not found
Campanella

Bimbo di 20 mesi trovato a faccia in giù nella piscina dell’asilo

In Francia la maxi manifestazione contro la riforma delle pensioniCiclone Freddy: 99 vittime in MalawiDimenticano di fare il biglietto per il figlio e cercano di lasciarlo in aeroporto: arrestati

post image

Svizzera, uno sciatore russo è morto travolto da una valangaLa pretesa di una centralizzazione della cultura italiana è fallita,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock come mostra il Nord-Est di Rigoni Stern, Zanzotto e Bandini. Dalla stessa periferia sono arrivati anche due straordinari narratori contemporanei con una «lingua antica, timida, modesta, povera»«Abbiamo molti giorni di ritardo / sulla vita», recitano due versi del grande poeta vicentino Fernando Bandini, e nella matrice radicale di questa riflessione, che rimanda all’impossibilità di cogliere il mondo che ruota attorno a noi, sta anche un carattere decisivo della geografia poetica del suo autore, perché è la constatazione della presenza di un secondo tempo, di una lontananza simbolica da un centro dove tutto accade.Ma questa distanza è più fisica che reale, perché la pretesa di una centralizzazione della cultura italiana è fallita, come dimostrano luoghi lontani dai centri culturali dalla vitalità impressionante come, appunto, il Nord-est, il Veneto di Rigoni Stern, la Pieve di Soligo di Zanzotto e la Vicenza di Fernando Bandini, ma anche la provincia di straordinari narratori contemporanei come Vitaliano Trevisan e Francesco Maino.Si tratta d’altronde della stessa tensione tra centro e periferia di cui già parlava Pasolini negli Scritti corsari e che recentemente Goffredo Fofi in Le cento città (edizioni e/o) ha messo in luce sottolineando come, dopo il dominio delle «due capitali» Roma e Milano, negli ultimi anni «resistenza e movimento nelle periferie» abbiano generato una maggiore vivacità rispetto al centro.Questo non significa che in Veneto la scrittura sia caratterizzata da una sintonia totale, ma è indubbia l’esistenza di una precisa linea della letteratura veneta costruita, come recita il titolo di un’importante rassegna della letteratura di quei luoghi, da scrittori «saturnini, malinconici e un po’ deliranti». CulturaBlack Tulips, il libro senza tabù di TrevisanDaniele RielliLo smarrimento delle radiciC’è in effetti un minimo comune denominatore nel dialogo tra questi scrittori così diversi, il paesaggio, un territorio che si muove naturalmente tra acque dolci, mare, pianure e montagne («Era ad era, minuzia a minuzia, / crescesti questi sedimenti / da cui prendemmo forma e forza a vivere», questo il Piave di Zanzotto), ma che la trasformazione del Veneto in motore industriale del paese sta facendo svanire, con lo smarrimento delle radici, delle tradizioni e delle comunità, sotterrate nel cemento («5 pianeti occorrono alla fame dei terrestri / terroristi in favore della pletora», sempre Zanzotto).Risponde a questo mutamento l’inquietudine che abita chi vive, osserva e scrive in quella terra e che non fugge davanti all’ombra lunga dell’illusione della ricchezza e del benessere.Tra gli scrittori contemporanei, un ruolo certamente decisivo è quello di Vitaliano Trevisan che ha tragicamente processato dentro di sé, attraverso le oppressive e disperate linee della sua scrittura, la geografia dei suoi luoghi, emblematicamente e minuziosamente registrati dal protagonista di I quindicimila passi, misurazione degli spazi della provincia vicentina e sperimentazione di nuove possibilità di racconto, segno dei cambiamenti della società catturati nel loro divenire («Lascio per sempre alle mie spalle tutto questo schifo cattolico democratico artigiano industriale.Lascio per sempre questo disgustoso buco di provincia, pieno solo di persone ottuse»). Anche Works vive dentro l’alcova vicentina costruendo un vero e proprio memoriale delle esperienze lavorative di Trevisan (in un luogo, come emerge bene dal libro, dove il lavoro ha un’aura sacra e rappresenta l’unica possibilità per affermare la propria esistenza), un romanzo autobiografico che però, come accade con la grande letteratura, si trasforma in imprescindibile analisi dell’intera area geografica grazie alla riuscita commistione tra pubblico e privato, tra storia personale e storia italiana. CulturaIl tentativo radicale di Trevisan di fare del mondo qualcosa di diversoDaniele RielliLa lingua di MainoAll’interno di questa linea narrativa si inserisce anche l’opera di Francesco Maino che in Cartongesso ha ambientato le vicende del rabbioso e impotente avvocato, suo alter-ego, Michele Tessari in un paese fittizio che è la sua San Donà di Piave, in un monologo che si scaglia contro la geografia, le industrie e l’umanità del Basso Piave («quel mondo obeso di buone forchette, e di intolleranti avvinazzati, di strisciante fascismo cristiano inebetito dal mito del potere, che nella declinazione veneta equivale a guerra per: figa giovane, liquidità, vino e baccalà»).Ciò che impressionava in quel libro, oltre alla rappresentazione di un Veneto nebbioso e feroce, era anche la lingua di Maino, abile sperimentatore di un ibrido che confonde lingua italiana e parlata sandonatese, un miscuglio che mima con successo l’orizzonte sociale e geografico rappresentato. In un’intervista Maino ha parlato del desiderio di una «lingua antica, timida, modesta, povera, la lingua del dolore e del sacrificio che usava mia nonna», e nel suo nuovo libro, I morticani (pubblicato da Italo Svevo edizioni), l’aspetto linguistico diventa determinante, con l’invenzione di una lingua che procede di pari passo con la narrazione e si tramuta anch’essa in personaggio in un lontano riecheggiare gaddiano. I morticani è forse il libro che sublima questa via veneta della letteratura, e lo fa ricongiungendosi simbolicamente alle narrazioni dell’antichità, alla tragedia greca.Il racconto di Maino è infatti plasmato sulla storia della tragedia di Alcesti, che viene però qui raccontata dalla voce del protagonista, ancora una volta un «avvocatino e scrittore d’occasione», Alfonso Della Marca, in preda a una crisi di nervi, un’Alcesti ambientata nella provincia veneta in cui vive, il «Veenetken» che rimanda a una declinazione ancor più tragicomica della Cacania di Musil.Attorno a lui si muovono personaggi che replicano in maniera farsesca e dozzinale quelli della tragedia greca (l’Apollo Luca Apolloni, «cera d’idiot, sempliciotto non semplice, dal capo ai piè un gallo in braghe blu, camicia e maglioncino (a v) firmati», l’Ercole Bassetti D’Eraclio Junior «capo compartimentale del ferrocarril di Stazione per l’Alpezzo»): la complessa costruzione narrativa di Maino sembra la prova plastica del paradigma del grande studioso di teatro Jan Kott che in Mangiare Dio dimostra l’attualità della tragedia antica e il continuo riattivarsi dei suoi meccanismi e personaggi.«Sentirsi scrittore è una cosa seria», pensa Alfonso Della Marca, talmente seria da farlo scivolare in una follia che si condensa nel riconoscere i contorni della tragedia, saltellante tra comico, drammatico e grottesco, attorno a lui.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMatteo MocaitalianistaÈ dottore di ricerca in Italianistica all’Université Paris Nanterre e all’Università di Bologna. È insegnante e cultore della materia per l’insegnamento di Letterature Comparate presso l’Università di Bologna. Ha pubblicato la monografia Tra parola e silenzio. Landolfi, Perec, Beckett (La scuola di Pitagora, 2017). Ha dedicato saggi all’opera di Landolfi e si occupa, tra gli altri, di Elsa Morante, Anna Maria Ortese e Georges Perec. Scrive di letteratura su quotidiani e riviste

Inchiesta Covid, Conte su Fontana: "Non mi è stata chiesta zona rossa". Opposta la versione del presidente lombardoUcraina, UE pronta all'erogazione di una nuova tranche di aiuti da 1,5 miliardi di euro

Terremoto Turchia, La pallavolista Bosetti era ad Adana: il racconto del sisma

Litiga con la sua compagna e la lancia sotto un treno: arrestatoViolenta tempesta di sabbia in Cina, Pechino è avvolta da una coltre gialla

Crac Silicon Valley Bank: tensioni sui mercati e paura per il "contagio"Patente a 17 anni: la proposta della Commissione Europea

Case demolite con dentro superstiti: il sospetto dei Vigili del Fuoco

Grecia, disastro ferroviario a Larissa: 32 morti e 85 feritiFinchè c'è guerra c'è speranza: degli appalti, of course

Ryan Reynold
Tajani, chiarimento con Weber: "Nessuno strappo con il Ppe"Ucraina, Mosca attacca l’Occidente: “Non ci sono aperture a iniziative di pace”Usa, porta da mangiare ai cani del vicino: sbranata e uccisa davanti al figlio

trading a breve termine

  1. avatarMadre e figlia trovate morte in un furgone mentre lo addobbavanoCampanella

    California, neonato trovato in un sacchetto gettato in un bidone della spazzatura: è graveRaid aerei sulla Striscia di Gaza: colpiti centri di addestramentoSparatoria nella metropolitana di Washington, uomo armato uccide un dipendete e ferisce tre personeLa Russia contrattacca: iniziata l'offensiva nel Luhansk

    ETF
    1. Terremoto in Nuova Zelanda: scossa M. 5.6 con epicentro nel mare

      1. avatarGuasto sulla ISS: astronauti bloccatiProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Si dimenticano di fare il biglietto per il figlio e cercano di lasciarlo da solo in aeroporto

  2. avatarBorrell senza fronzoli: "L'Ucraina va rifornita meglio di armi e munizioni"Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Germania, prese in ostaggio due persone: il sequestratore è stato arrestatoPilota morto di infarto prima di salire su un aereo pieno di turistiPatente a 17 anni: la proposta della Commissione EuropeaPutin, la Corte dell'Aja ha emesso per il capo del Cremlino un mandato di cattura internazionale

  3. avatarIl premier di Israele Netanyahu oggi sarà a RomaETF

    Nei cieli degli Usa c'è un pallone spia cinese, Pentagono in allarmeValanga in Austria, morti almeno otto sciatori: tra le vittime, anche un 17enne neozelandeseRiforma delle pensioni, in Francia esplode la rabbia tra i cittadiniBimba di 4 anni trovata morta: era scomparsa da settimane

Terremoto in Turchia e Siria: i morti salgono a 2300

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 286La Germania: "Abbiamo le prove dei crimini di guerra in Ucraina"*