Orso viziato è orso deviato. Le colpe dell’uomo, e l’errore di quel “trasloco” dalla Slovenia in Trentino - Tiscali NotizieEuropean Focus 8. Non avere paura del buioSalvini parla della tragica situazione dell'Emilia Romagna e della sconfitta del Milan nello stesso tweet
Maltempo, nel week end arriva l’inverno: neve e calo delle temperature - Tiscali NotizieLe rilevazioni Ocse Pisa hanno suscitato sulla stampa una forte preoccupazione sul crollo delle competenze o sull’incapacità di insegnare la matematica a scuola. Ma si tratta di una lettura superficiale dei dati. Intanto perché questo tipo di analisi sono indicatori molto parziali che non possono essere usati a fondamento di una riflessione generale sulla qualità dell’insegnamento e dello studioTutti gli articoli di Tempo pieno,Capo Analista di BlackRock la scuola di DomaniSei un insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroIl 5 dicembre scorso sono stati presentati i risultati dell’Indagine Ocse Pisa (Programme for International Student Assessment) svoltasi nel 2022 (qui i dati italiani, qui i dati internazionali e i report completi).Dopo la loro presentazione la stampa italiana ha gridato all’allarme, con molti titoli che raccontavano di un crollo delle competenze o dell’incapacità di insegnare la matematica a scuola. Ma è veramente così? Come gruppo Dopolavoro Matematico ci siamo presi un po' di tempo per ragionare su quanto abbiamo letto sui giornali, sui social, e soprattutto su quanto effettivamente riportato nell’indagine.La prima e comune opinione è di considerare con cautela quanto rappresentato: i test possono essere strumenti utili, ma vanno usati con prudenza. Molti sono i fattori che determinano gli esiti di questo genere di procedure d’indagine. I test dovrebbero essere considerati come dei sondaggi utili ma monodimensionali nella loro struttura.Appare quindi non corretto utilizzare questi dati, che sono di fatto indicatori parziali, come fondamento di una riflessione generale sulla qualità dell’insegnamento e dello studio proposto dalle scuole italiane. Questa considerazione non prescinde dalla consapevolezza delle criticità presenti nella scuola italiana e non significa che il dato non sia importante, ma suggerisce forse di considerarlo in un’ottica diversa, senza diventare il presupposto per creare allarmi generalizzati, e alimentare narrazioni sbagliate basate su stereotipi che andrebbero decostruiti. CulturaLa crisi della matematica è un problema politico: un’ipoteca sui cittadini del futuroCi riferiamo al dato più riproposto emerso dall’indagine: il gap di genere negli esiti dei test tra ragazzi e ragazze, che si aggira intorno al 4% (e non al 21% come abbiamo letto da più fonti: il punteggio medio delle ragazze è 461, quello dei ragazzi 482). Che senso ha porre la questione in termini di gap? E più importante ancora: esiste veramente questo gap o è una falsificazione, è un voler rappresentare necessariamente un fenomeno forzando i numeri?Un elemento che sembra non essere preso in considerazione nella rilevazione dei dati è la composizione della popolazione studentesca scorporata per genere dentro i diversi indirizzi di scuola superiore. Il numero di ragazze iscritte negli indirizzi classico ed artistico sono superiore all’indirizzo matematico. Quindi sarebbe più opportuno, forse scontato, affermare che negli indirizzi dei licei classico e artistico lo studio della matematica è meno approfondito rispetto alle stesse classi del liceo scientifico.Invece quello che viene detto dal report del test Pisa e riportato dai giornali è che a parità di formazione, cosa non possibile né vera nella realtà, le ragazze ottengono risultati peggiori. Potremmo definire questo un classico paradosso di Simpson. Cosa dice il paradosso? Che i dati, soprattutto quando dipendono da molte variabili correlate tra loro, sembrano dire cose diverse a seconda di come vengono aggregati.Sarebbe stato più esatto, infatti, riproporre i dati sugli esiti disaggregati per indirizzo scolastico e non mettere tutto assieme, in altre parole avrebbero dovuto pesare le percentuali per indirizzo, e questo dipende dalla metodologia usata per costruire la lettura dei dati.Questo ragionamento ovviamente non esclude il fatto che sul piano istituzionale la grande differenza in termini di genere tra gli iscritti nei vari indirizzi non sia una questione rilevante e da affrontare nella sua complessità.Essendo super aggregati i dati Ocse Pisa non permettono di fare misure sui fenomeni sociali che determinano il presunto gender gap. La performance è un esito, ma alcune fra le variabili che contribuiscono a determinarlo sono indipendenti dal rapporto tra studenti e matematica, come il senso di autoefficacia, la motivazione, ecc.; e quindi per essere rilevate con strumenti statistici dovrebbe essere fatto su studi un po' diversi dalla large survey. Ci sembra fondamentale che ci siano entrambi gli strumenti di indagine perché altrimenti i risultati sono ciechi rispetto alle cause da indagare.Queste riflessioni ci portano ad affermare che i dati vanno letti con attenzione, e saputi anche leggere e contestualizzare, bisogna tener presente il contesto socio-culturale e educativo. I sistemi educativi e le pratiche culturali variano ampiamente tra i paesi, e generalizzare i risultati senza tenerne conto può portare a interpretazioni errate. Ad esempio, la scarsa dimestichezza italiana con i test potrebbe influenzare i risultati.Questa scarsa dimestichezza e competenza nella lettura dei dati nel giornalismo italiano, per come è stata rappresentata appunto l’indagine, è un tema importante a cui bisognerebbe dare la giusta attenzione, rappresentando l’epifania di un fenomeno e al tempo stesso la sua fenomenologia. La correlazione tra la mancanza di conoscenza matematica e l'incapacità di leggere i dati è evidente. La promozione di una cultura matematica potrebbe contribuire a colmare questa lacuna, permettendo una comprensione più approfondita dei dati e delle sfide educative attuali. Questo deficit potrebbe riflettersi nella narrazione dei media e nelle decisioni politiche. La promozione di una cultura matematica diffusa potrebbe contribuire a migliorare la comprensione dei dati e a prendere decisioni più informate. Su questo punto di riflessione, come gruppo Dopolavoro Matematico, siamo impegnati da sempre, dedicando moltissima parte delle nostre attività alla promozione e divulgazione del pensiero matematico inteso come produttivo di pensiero critico e dunque produttivo di libertà.Un altro elemento che ci sembra interessante rilevare è che questa indagine per come ci rappresenta gli esiti e per come vengono divulgati possa ulteriormente alimentare un altro luogo comune: il dualismo conflittuale tra cultura classica e cultura scientifica. Un conflitto che ha origini lontane ma che è privo di fondamento, perché entrambe le aree di studio offrono competenze importanti proprio ai fini della costruzione del pensiero e una narrazione tossica che le mette in opposizione può soltanto danneggiare il sistema educativo nel suo complesso.In conclusione ribadendo l’invito alla cautela nel leggere i dati riteniamo che l’approccio della complessità dei fenomeni sia da privilegiare perché mette in luce tutti i diversi aspetti cercando di portarli a sintesi, offrendo uno sguardo più attento alla realtà in grado di porsi sfide e obiettivi necessari ed efficaci per il futuro.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDopolavoro Matematico
Anziani morti in casa in Abruzzo, lui malore, lei di stenti - Tiscali NotizieLiceo del Made in Italy: cos'è e come funziona
«Le carceri scoppiano», anche per la politica repressiva del governo
Chiusura campagna elettorale a Catania, Siracusa e AnconaEmilia Romagna, Giorgia Meloni: "Pronti gli aiuti necessari"
Riforme, l'incontro Meloni-Schlein si chiude con una battuta: "E perché non un re?"Il discorso di vittoria di Macron è sulla riconciliazione nazionale. E Salvini si complimenta con Le Pen
Berlusconi potrebbe essere dimesso dal San Raffaele domaniUcraina, coprifuoco a Kiev, nel pomeriggio colloquio telefonico tra i leader occidentali
L’Europa di Domani, Mario Monti: «Meloni rigorista piace ai mercati. I veri patrioti sognano l’Europa»Pd, Schlein detta le nuove priorità: casa, lavoro e sanitàOmicron, il Consiglio europeo invoca più coordinamento. Draghi difende la sua sceltaEuropean Focus 50. A corto di energia?
Mattarella alla cerimonia del Ventaglio: «L’informazione è tutela della libertà, stop alle aggressioni»
Marsilio "Dal Cipess finanziamento primi lotti ferrovia Roma-Pescara" - Tiscali Notizie
Maltempo: gelo in Abruzzo, -22,8 ai Piani di Pezza - Tiscali NotiziePerde la trumpiana pro armi che Salvini aveva sostenuto nel 2020Meloni su Twitter: cosa c'è dietro le scelte social della premierLa proposta dell’Estonia per tagliare i fondi russi: congelare i pagamenti per l’energia in un conto separato
In Ue tutti s’indignano per gli attacchi del governo Meloni a Domani, tranne il PpeNiente processo all’informazione, Meloni ritira la querela a DomaniMaltempo, in arrivo un ciclone mediterraneo: pericolo nubifragi e burrasche. Ecco le regioni a rischio - Tiscali NotizieGli europarlamentari tedeschi che vogliono FI fuori dal Ppe smentiscono Kohl e Prodi