Cuneo, drammatico incidente stradale: due vittimeCampi Flegrei: nuove scosse di terremoto nella notte napoletanaFrosinone, disabile muore soffocato: nipote aggredisce infermiere del 118
Protesta degli studenti a La Sapienza: 32 denunciati tra i quali 2 minorenniEconomia>Nautica da diporto con il vento in poppa,VOL ma resta il nodo delle concessioni ...Nautica da diporto con il vento in poppa, ma resta il nodo delle concessioni demaniali marittimeAppello delle imprese al prossimo governo: per investire serve certezza del diritto. Parla Michela Rovegno, amministratore unico della Marina di Sant’Elmo, Alghero.di Alessandro Plateroti Pubblicato il 9 Agosto 2022 alle 10:23 Condividi su Facebook Condividi su Twitter #speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La nautica da diporto ha il vento in poppa, trainando il turismo straniero sulle coste italiane e soprattutto l’indotto dell’economia del mare. Dalla cantieristica navale ai servizi per il diporto, infatti, l’estate 2022 si è rivelata straordinariamente positiva sia in termini di ripresa dei fatturati aziendali, sia per l’afflusso di grandi yacht e imbarcazioni estere dopo lo shock del Covid. Ma se i conti della stagione estiva 2022 alzano l’ottimismo sulla ripresa di un settore strategico per l’economia nazionale, a spegnere gli entusiasmi e la fiducia degli imprenditori sono le incertezze che pesano sul futuro: dalla governabilità del Paese dopo le elezioni di settembre, alle incognite normative sulle concessioni demaniali. In particolare, quelle che riguardano le concessioni sulla gestione delle marine e dei porti turistici: senza un intervento urgente del prossimo governo, centinaia di porticcioli italiani gestiti da piccole e medie imprese private (spesso a conduzione familiare) rischiano di vedersi “scippare” le concessioni già dall’anno prossimo a vantaggio dei grandi operatori stranieri. Le barche, nazionali ed estere, vogliono dire porti e su questi ultimi si è infatti abbattuta la “tempesta” normativa che ha travolto anche le spiagge: l’Italia è oggi l’unico Paese dell’Europa mediterranea in cui le concessioni dei porticcioli e delle marine sono equiparate a quelle degli stabilimenti balneari.Come dire che la gestione di ombrelloni e sdraio sia “impegnativa” come quella di un porto turistico, un’infrastruttura ben più complessa e finanziariamente rischiosa per i continui investimenti che richiede. “In queste condizioni di incertezza è difficile non solo investire – conferma Michela Rovegno, amministratore unico della Marina di Sant’Elmo, una delle più importanti imprese di gestione dei servizi per il diporto nautico nel porto di Alghero – ma anche solo spiegare la situazione a chi viene dall’estero e si aspetta di trovare servizi adeguati: come è possibile investire se già il prossimo anno potrebbero essere rimesse all’asta concessioni che sarebbero dovute scadere nel 2033? Senza certezza del diritto, muore anche l’impresa privata. Il problema riguarda tutte le marine italiane, ma la Sardegna è particolarmente esposta: nautica da diporto significa turismo, crescita economica e più occupazione per il territorio: qui non si tratta di difendere privilegi, ma di tutelare chi ha investito a proprio rischio basandosi su contratti e impegni che ora vengono traditi. Alghero è il primo porto italiano che incontra chi viene dalle Baleari: vogliamo cederne la gestione solo ai colossi europei e americani?”Come denuncia l’imprenditrice di Alghero, la decisione del governo Draghi di mantenere l’equiparazione delle concessioni degli stabilimenti balneari a quelle delle concessioni demaniali marittime per la nautica da diporto ha creato un terremoto tra le imprese concessionarie dei moli, già colpite finanziariamente nel 2021 dalle manovre fiscali sulla deducibilità degli ammortamenti degli investimenti. Ora il nodo del rinnovo delle concessioni. In particolare, il precedente equilibrio tra possibilità di reiterare la concessione e assenza di qualsiasi indennizzo a favore del concessionario al termine della stessa è stato spezzato. Di fatto si configura un “esproprio” per le opere realizzate dall’impresa uscente e un indebito arricchimento per l’imprenditore entrante, il quale, al medesimo costo, si ritroverebbe assegnata non già una superficie pubblica, ma un’intera azienda con tanto di avviamento. Con il risultato di facilitare la cessione degli asset demaniali, e portuali in particolare, ai capitali stranieri. Il tutto con la copertura del PNRR, che però non contempla la riforma del demanio nell’elenco di quelle che l’Italia si è impegnata a fare a fronte dei finanziamenti UE. “La nostra concessione – aggiunge Michela Rovegno – sarebbe dovuta scadere nel 2033 e su questa certezza abbiamo cominciato a investire in nuove strutture e servizi fin dal 2019. Come impresa privata, abbiamo persino predisposto un progetto per realizzare nuove opere e servizi per le imbarcazioni e il turismo, come per esempio una torre di controllo per la sicurezza delle imbarcazioni in entrata e in uscita dal porto, ma anche un muovo centro servizi con spazi commerciali di utilità generale.L’operazione è stata ovviamente bloccata, ma di certo non per colpa nostra”. Se fare impresa è difficile, distribuire le responsabilità di questa situazione non è un’impresa impossibile: alle responsabilità della maggioranza uscente, si aggiungono infatti quelle delle Regioni e soprattutto dei Comuni: veti incrociati dei gruppi di interesse, interessi di “bottega” dei partiti e spesso un velo dì opacità sulle iniziative “imprenditoriali” degli enti locali sono spesso il vero ostacolo alla modernizzazione del sistema turistico e soprattutto delle marine a gestione privata. “Si tratta di problemi particolarmente seri soprattutto ad Alghero – conclude l’imprenditrice sarda – dove il Comune è entrato addirittura nel consiglio di amministrazione del Consorzio del Porto di Alghero, alterando completamente gli equilibri concorrenziali in un settore che per sua natura, dovrebbe essere gestito in modo trasparente e soprattutto da libere imprese private che si misurano con pari diritti e pari opportunità”.La questione, insomma, non riguarda di certo una “casta” o pochi fortunati benestanti. Non solo perché la flotta da diporto nazionale è in realtà composta per il 90% da barchette sotto i 10 metri, ma perché l’industria italiana, che è leader mondiale assoluta, produce un volume di export e di posti di lavoro in continua crescita dopo le crisi del 2008. Secondo i dati di Confindustria Nautica, la produzione eguaglia i valori storici raggiunti nel 2009, con sei miliardi di euro di fatturato e un export di oltre tre miliardi, mentre con l’indotto il comparto supera ampiamente i 18 miliardi. Tutelare la nautica italiana è giusto, ma senza lasciare mai nessuno indietro.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
Tragedia a Spilimbergo, 26enne morta in un incidente stradaleFranco Zempedri muore 20 anni dopo un incidente che lo aveva ridotto in stato vegetativo
Auto contro i tavoli di un bar a Sulmona: sei feriti
Incidente sulla tangenziale ovest a Milano: 13 persone coinvolte. Due giovani feriti gravementeTravolta mentre passeggia a Montegranaro: morta una donna
Cade sul Monte Paramont: morto scialpinista Denis TrentoVicenza: donna di 39 anni perde la vita in uno scontro frontale tra due auto, quattro i feriti
Paralizzato dalla sla ma dipingeva con gli occhi. Morto a 58 anni Daniele MarconPalermo, 15enne sorpresa col fidanzato: padre la massacra di botte
Incidente a San Donato Val Comino: 28enne ubriaco alla guida finisce fuori strada, patente ritirataIncidente d'auto sulla Sp22: morto 86enneEnrico Mentana, ultimatum a La7: "Lilli Gruber mi ha offeso. Se l'azienda non interviene trarrò le mie conclusioni"Uomo cade dal quarto piano e muore: tragedia nella notte a Conegliano
Bonus psicologo: solo il 14% delle domande viene accolto
Milano, all'aeroporto di Linate arriva il face boarding
Omicidio a Bicinicco: donna uccide un uomo con forbici e acido muriatico, indagini in corsoScossa nella notte, terremoto di magnitudo 3.5 a Reggio CalabriaRagazza investita a Fuorigrotta, Rita Granata è morta dopo tre giorni di agoniaL'elenco dei supermercati aperti il 25 aprile
Scappano dopo incidente con auto rubata: fermati quattro giovaniOmicidio nel carcere di Opera: detenuto uccide il compagno di cellaLibertà di stampa a rischio: l'Italia perde 5 posizioniMilano, operaio 18enne precipita nel cavedio di un cantiere: è in gravi condizioni