Benedictus - Le preghiere - Vatican NewsAfrica - Vatican NewsArriva un gemello digitale per migliorare la nostra salute - Focus.it
Un'azienda ha deciso di inserire i chatbot AI nell'organigramma aziendale - AI newsUno degli “attacchini” comparsi per le vie di Palermo stanotte e fotografati per i social network dai volontari di Addiopizzo - Addiopizzo COMMENTA E CONDIVIDI Vent’anni fa nasceva a Palermo “Addiopizzo”,investimenti associazione impegnata a combattere i racket delle estorsioni e dell’usura. Una cinquantina di giovani ispirati dall’esempio dell’imprenditore Libero Grasso, che a costo della vita si ribellò ai ricatti di Cosa Nostra, cominciarono all’alba del 29 giugno 2004 lanciando una prima campagna attraverso centinaia di manifesti adesivi listati a lutto affissi sui muri della città nei quali c’era scritto: «Un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità». Nacque allora un comitato. Poi gli “attacchini” organizzarono una serie di iniziative per assistere commercianti, artigiani, industriali che avevano deciso di denunciare le estorsioni di cui erano vittime. L’attività del gruppo si è in seguito allargata con un incessante lavoro sul territorio nell’ambito dell’inclusione sociale e del contrasto alle povertà economiche ed educative. «Perché se non ci facciamo carico di rimuovere le condizioni di degrado e povertà che contribuiscono ad alimentare l’illegalità diffusa e il sistema di potere mafioso non basta accompagnare e sostenere gli imprenditori che subiscono il ricatto del pizzo».Per festeggiare il loro ventennale, la notte scorsa gli attivisti di “Addiopizzo” sono tornati per le strade del capoluogo siciliano con lo scopo di «rinnovare la tradizione» e «rilanciare un nuovo messaggio ». «Nel corso di questi venti anni - si legge in una nota diffusa sui social - sono stati innumerevoli i momenti nei quali abbiamo tappezzato in piena notte la città di Palermo. Dal centro storico a Brancaccio, dalla Noce a San Lorenzo passando per Resuttana, Pagliarelli e tante altre aree della città con messaggi e contenuti che volevano stimolare anche una riflessione. A distanza di venti anni, la notte appena trascorsa ci ha visti tornare in strada, per il centro storico di Palermo tra via Maqueda, Corso Vittorio Emanuele, Via Emerico Amari e Via Isidoro La Lumia. Luoghi dove negli ultimi dieci anni si è registrato un cambiamento urbanistico, produttivo e sociale il cui impatto non ha precedenti nella storia di Palermo. Un mutamento da cui si è generata una nuova ed importante economia che ha il proprio perno nella fruizione turistica dei luoghi del centro storico ». L’intenzione di “Addiopizzo” è stata anche quella di rivolgere a condividere con la comunità cittadina una domanda: “Quale economia per queste strade della città?”. «Non abbiamo nessuna pretesa di dare risposte ma la volontà, anche stavolta, di aprire una riflessione» hanno precisato.Ma come è cambiata nel frattempo la realtà in questo difficile contesto socio-economico, anche grazie all’impegno dei coraggiosi ragazzi di "Addiopizzo"? È il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia a tracciare, in un’intervista, una bilancio di questi venti anni: «Le richieste di pizzo continuiamo a registrarle anche se, per fortuna, in maniera sempre meno pervasiva. Il merito di Addiopizzo, di cui oggi celebriamo il ventennale, è di avere costruito un sistema che ha aiutato molti esercenti a liberarsi dal giogo che li opprimeva. Adesso - ha precisato il magistrato - i mafiosi riflettono bene su quali sono i loro obiettivi, cioè vanno solo da chi ha dimostrato disponibilità nei loro confronti, tenendosi lontani da quelli che potrebbero denunciarli». Oggi alle 11.30 è in programma al No Mafia Memorial di corso Vittorio Emanuele, anche l'inaugurazione della mostra “Addiopizzo 20”.
Lione, bambina uccisa con una coltellata durante lite genitoriIl Papa: il poco che ciascuno può donare Dio lo trasforma salvandoci - Vatican News
In Sicilia l'acqua è sempre più razionata - Il Post
Francesco: la carità, l'amore quasi "impossibile" che fa amare anche i nemici - Vatican NewsIl Papa: Gesù non ci abbandona mai perché la sua amicizia è per sempre - Vatican News
Olimpiadi: a Parigi uno strumento AI di Alibaba per ridurre il consumo energetico - AI newsAMD acquisisce l'AI lab europeo Silo AI per 665 milioni - AI news
In Libia dodici funzionari pubblici sono stati condannati per il crollo delle dighe nelle alluvioni del settembre 2023 - Il PostA Focus Live parliamo delle... macchine di tortura che certificano i prodotti - Focus.it
Domani: «Niente processo all'informazione, Meloni ritira la querela» | FNSI - Domani: «Niente processo all'informazione, Meloni ritira la querela»Sud Sudan, Carlassare, neo vescovo di Bentiu: riconciliare, la missione più esigente - Vatican NewsUcraina, Caritas Austria crea “spazi sicuri” per i bambini - Vatican NewsRusso: «Dalla commissione Cultura della Camera ok alla Giornata nazionale in memoria dei cronisti uccisi» | FNSI - Russo: «Dalla commissione Cultura della Camera ok alla Giornata nazionale in memoria dei cronisti uccisi»
Il Garante Privacy vuole vigilare sull'AI: la proposta al legislatore - AI news
È stata revocata la sospensione dal lavoro di sei poliziotti imputati per le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere - Il Post
Elezioni Usa 2020, il possibile pareggio tra Trump e BidenEcco la pelle coltivata che renderà i robot più umani - Focus.itUragano Eta, migliaia di sfollati e 63 morti nel Centro AmericaLa giraffa con il collo storto - Focus.it
Coronavirus, aziana morta: è esplosa bombola dell'ossigenoErrata corrige dell'Ue: l'AI Act si applica ai modelli open-source? - AI newsSupercomputer, corsa ai profitti record e rischio bolle speculative | Weekly AI #114 - AI newsAngelo di Dio - Le preghiere - Vatican News