File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Covid, il Governatore De Luca si è vaccinato

Mes, Berlusconi: "Aiuta le banche tedesche"Speranza: "Valutiamo zona rossa nel prossimo weekend"Conte, "Prime dosi di vaccino messaggio di fiducia"

post image

Natale in zona rossa, Franceschini: "Servono misure restrittive"Per l’establishment confindustriale la transizione ecologica e le politiche europee rivolte a favorirla sono e saranno sempre di più per l’industria italiana un “bagno di sangue” e vanno perciò rallentate il più possibile. L’economia reale italiana,ègiàBlackRock Italia con migliaia di imprese anche del settore manifatturiero, sembra muoversi in direzione opposta: siamo il paese europeo che ricicla più rifiuti trasformandoli in nuove materie prime e già produciamo quasi il 40 per cento dell’energia elettrica con fonti pulite e rinnovabili. La transizione ecologica, si dice, non è un “pranzo di gala”. Vero, va governata e orientata con saggezza. Mettersi all’opposizione del Green Deal, come fa Confindustria, è pura miopia.  “Svolta green, costi fuori controllo”: così il grande titolo di prima pagina del Sole 24 Ore del 20 aprile. Un titolo forte per una serie di articoli che bene rappresentano le preoccupazioni di Confindustria – sostanzialmente la sua opposizione – rispetto alle politiche europee del Green Deal, un titolo coerente con molte prese di posizione del presidente degli industriali e di gran parte della politica italiana, dalla maggioranza al cosiddetto Terzo Polo. Quindi tutto normale? No se proviamo a vedere le cose con gli occhi di un osservatore privo di pregiudizi, che guardi all’economia reale di questo paese. Nell’economia circolare l’Italia vanta il record europeo di riciclo (ricicliamo quasi l’80 per cento di tutti i rifiuti, urbani e speciali: più di ogni altro paese dell’Unione, il doppio della media europea), nella produzione delle energie rinnovabili nonostante gli ostacoli di una politica distratta se non ostile e vari fenomeni di nimby (alcuni alimentati da un diffuso “comitatismo” che usa slogan verdi per contrastare la transizione ecologica) circa il 37 per cento dell’elettricità è non fossile e sul fotovoltaico abbiamo una delle percentuali più alte tra i paesi industrializzati  (e le imprese di Elettricità Futura, associazione della stessa Confindustria, sono pronte a fare molto di più). Ancora, abbondano gli esempi di interi segmenti della nostra economia già decisamente “green”: per trovarne nomi e cognomi basta navigare qualche minuto nei siti di Fondazioni quali Symbola di Ermete Realacci o Sviluppo sostenibile di Edo Ronchi, oppure dare un’occhiata alle tante collaborazioni attivate da Legambiente che non a caso ha battezzato questa economia verde pienamente in campo come i «cantieri della transizione ecologica». Insomma, l’industria italiana è molto più avanti di chi la rappresenta. E non potrebbe essere altrimenti dato che la nostra manifattura (la seconda in Europa) per ragioni “fisiologiche” – la scarsità di materie prime – si è esercitata da sempre a un uso efficiente delle risorse ed è saldamente connessa, in questo, con le parti più dinamiche dell’Europa a cominciare dalla Germania. Opposizione miope Appare dunque sorprendente che una larga fetta dell’establishment italiano consideri il Green Deal europeo come una specie di salto nel buio cui ci costringerebbe una “banda” di euroburocrati. E dimentichi che questa prospettiva è nata prima del Covid, della guerra, della crisi energetica, ed è nata come una strategia industriale indispensabile certo per contribuire, come Europa, alla lotta urgente alla crisi climatica, ma anche e molto come la scelta altrettanto decisiva per sostenere la competitività del sistema industriale europeo nel mercato globale. Scelta, è bene sottolineare, che ha visto tra i suoi principali promotori e artefici non una Greta Thunberg salita inopinatamente al potere a Bruxelles, ma altre due donne molto meno giovani  e molto più “moderate”: Angela Merkel e Ursula von der Leyen. La transizione ecologica, ripetono spesso i “frenatori” nostrani, non sarà un pranzo di gala. Ed è vero: ci saranno settori penalizzati, a partire da quelli oil&gas, occorrerà governarla evitando accelerazioni insostenibili dal punto di vista economico e agendo perché avvenga in modo socialmente equo.   Ma mettersi alla ”opposizione” di questo processo, come fa e non da oggi Confindustria, è pura e grave miopia. A Bruxelles molto spesso il “sistema paese” non c’è: è distratto nella fase cosiddetta “ascendente” delle norme comunitarie e quindi latita quando c’è da far pesare le peculiarità positive dell’Italia, salvo poi accorgersi troppo tardi che si è penalizzato un settore che invece avrebbe meritato di diventare “best practice” da esportare. Ciò vale per il biogas fatto bene proposto dagli agricoltori italiani, anche in contrapposizione a scelte fatte nei paesi nordici non altrettanto rispettose dell’ambiente e della funzione che anche l’agricoltura, se virtuosa, può svolgere nella lotta ai cambiamenti climatici. E vale in maniera clamorosa nel caso della direttiva sulle “case green”. I rappresentanti italiani, del governo come del mondo imprenditoriale, dovrebbero difendere le eccellenze del nostro paese, dalla bioeconomia allo straordinario tessuto di piccole e medie imprese che hanno capito che la sfida ambientale non è solo un vincolo da rispettare ma una straordinaria occasione di nuova economia. Invece mettersi di traverso al Green Deal significa fare il contrario degli interessi nazionali, lavorare per il declino – economico, industriale, sociale – dell’Italia.  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRoberto Della Seta e Francesco Ferrante

Covid, Salvini: "Il virus è nato da esperimenti in Cina"Covid, De Micheli: "Scuola? In classe anche la domenica"

Renzi contro Conte, Fico: "Se cade Governo, c'è una sola strada"

Covid Natale, Musumeci: "In Sicilia porte aperte"Conte sul Natale: "Abbiamo un piano, scongiurare terza ondata"

Dpcm, deputato si autodenuncia: "Passerò il Natale con mio figlio"Zona rossa, quali negozi restano aperti tra Capodanno e il 3 gennaio

Dpcm Natale: spostamenti consentiti per ricongiungimenti familiari

Crisi di governo, Palazzo Chigi. "Impossibile un altro esecutivo con Iv"Sileri sul vaccino: "Senza adesione sarà obbligatorio"

Ryan Reynold
Covid, quante persone è consentito trasportare in macchinaCovid, positiva la ministra Lamorgese, sospeso il CdMCommissione Mobilità: Corrado (M5S) si fa la doccia mentre altri parlano

criptovalute

  1. avatarQuarantena per chi rientra dall'estero: l'ipotesi del nuovo dpcmanalisi tecnica

    Covid, Conte: "Questo virus non è facile da controllare"Controlli Natale, Lamorgese: "Rigore e rafforzamento vigilanza"Covid, Boccia sulle feste: "A Natale molti italiani non ci saranno"Crisi Governo, Patuanelli: "Cade Conte, si va a votare"

    1. Renzi sul Recovery Plan: "Il piano di Conte non aiuta gli italiani"

      1. avatarZona rossa, quali negozi restano aperti tra Capodanno e il 3 gennaiotrading a breve termine

        Piscine e Palestre: si ipotizzano riaperture per fine gennaio

        ETF
  2. avatarBoschi: "Gruber? Prefirsce parlare delle mie foto che di politica"investimenti

    Covid, Boccia: "No agli allentamenti delle misure"Draghi: "La situazione economica è molto più grave delle stime"Assessore veneto Elena Donazzan canta "Faccetta nera"Covid, Salvini sostiene i ristoratori e appoggia la loro iniziativa

  3. avatarAssembramenti, Santanchè: "Sembra sia sempre colpa italiani"investimenti

    Crisi di Governo, Renzi: "Conte e Casalino facciano bene i conti"Ristori, Di Maio: "Eseguiti i bonifici dei ristori del decreto Natale"Dpcm Natale: spostamenti consentiti per ricongiungimenti familiariCovid, il Governatore De Luca si è vaccinato

    VOL

Inchiesta nomine: Virginia Raggi è stata assolta anche in Appello

Speranza conferma coprifuoco anche a Natale e CapodannoConte raccomanda: "Mantenere massima prudenza a Natale"*