File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Scontro tra due auto sulla Cantonale a Cugnasco-Gerra

Grande successo per il SanBe SoundIl cuoco con il dono dell'ubiquitàLa pioggia non ferma il fair play: grande successo per la Peace Cup

post image

UBS «filtra» i clienti facoltosi (e rischiosi) ex Credit Suisse, ma la Finma vuole vederci chiaroEra l’aprile del 1994: i capi delle sette più importanti imprese del tabacco testimoniarono al Congresso per sei ore sotto giuramento. Dissero che non avrebbero fatto fumare sigarette ai loro figli, rischianolafine trading a breve termine ma ritenevano che la nicotina non desse dipendenza. La testimonianza dei manager delle sigarette è l’immagine che è circolata più spesso alla notizia che le quattro più grandi aziende legate all’estrazione di fonti fossili vivranno, il 28 ottobre – significativamente, tre giorni prima della Cop26 di Glasgow – il loro momento tabacco. I capi di ExxonMobil, Shell, Bp e Chevron dovranno rispondere pubblicamente delle campagne di disinformazione e pressione pubblica per ostacolare la presa di coscienza pubblica sul legame scientificamente provato tra clima e fonti fossili e dell’azione di lobbying per impedire politiche a favore dell’ambiente. Era l’aprile del 1994: i capi delle sette più importanti imprese del tabacco testimoniarono al Congresso per sei ore sotto giuramento . Dissero che non avrebbero fatto fumare sigarette ai loro figli, ma ritenevano che la nicotina non desse dipendenza e ne avevano aggiunta di più solo per migliorare il sapore dei loro prodotti. Flavor, not addiction. Per loro fu l’inizio della fine, un mese dopo partì la prima causa legale, il primo spruzzo di uno tsunami che costò a quell’industria 200 miliardi di dollari di risarcimenti e tutta la reputazione futura. Manipolando la disinformazione avevano causato una crisi sanitaria e fu riconosciuto il loro dovere di pagarla. EuropaIn Europa sta per iniziare una guerra sulle e-cigsStefano Valentino L’audizione La testimonianza dei manager delle sigarette è l’immagine che è circolata più spesso alla notizia che le quattro più grandi aziende legate all’estrazione di fonti fossili vivranno, il 28 ottobre – significativamente, tre giorni prima della Cop26 di Glasgow – il loro momento tabacco. I capi (ceo o presidenti a seconda dei casi) di ExxonMobil, Shell, Bp e Chevron dovranno rispondere pubblicamente delle campagne di disinformazione e pressione pubblica per ostacolare la presa di coscienza pubblica sul legame scientificamente provato tra clima e fonti fossili e dell’azione di lobbying per impedire politiche a favore dell’ambiente. Il fronte Big Oil è composto da quattro aziende ma le audizioni saranno sei: anche due associazioni di categoria attivamente coinvolte nelle stesse pratiche saranno chiamate a dare le stesse spiegazioni, American Petroleum Institute (Api, che a fine anni Novanta fece una famosa multimiloniaria campagna di disinformazione contro l’adozione del Protocollo di Kyoto) e la camera di commercio. Dire la verità «Il più grande errore nelle audizioni sul tabacco fu mentire sotto giuramento. E se io potessi dare un solo consiglio a questi manager, quel consiglio sarebbe: non dite bugie. Dite la verità». Sono le parole di Ro Khanna, deputato dem della California, dove la settimana scorsa c’è stata una delle perdite di petrolio peggiori nella storia dello stato. Khanna ha convocato l’audizione, che sarà una prima volta nella storia americana, dopo la lunga serie di documenti e inchieste usciti negli ultimi mesi, inclusa un’indagine sotto copertura di Greenpeace su Exxon che ha svelato come queste tattiche siano ancora attive e presenti anche nell’America di Biden. Non è la prima richiesta di audizione, ma finora i dirigenti di Big Oil si erano sempre rifiutati, Khanna però ha minacciato un subpoena, la citazione in giudizio in caso di mancata testimonianza, ed è anche il contesto politico a essere cambiato e a spingere aziende e associazioni di categoria a essere più collaborative. E infatti portavoce e uffici stampa si sono affrettati ad annunciare che questa volta i capi parteciperanno, senza bisogno di ritorsioni legali. Cosa diranno Il 28 ottobre sarà una giornata interessante e probabilmente storica. Come ricordato da Khanna, tutti i presenti avranno a mente la lezione del tracollo di Big Tobacco: una volta al Congresso, mentire pubblicamente sotto giuramento non è più un’opzione praticabile, soprattutto a fronte della mole di prove e documenti su quanto fatto, detto, scritto e agito. E allora la domanda è cosa diranno, fin dove si spingeranno ad ammettere e che ruolo sceglieranno di avere da qui in avanti. La percezione pubblica di questi colossi degli idrocarburi dai Ceo semi-invisibili sui media sta cambiando rapidamente, in un contesto di attivismo diffuso e climate litigation . Pochi mesi fa, in Olanda, Shell aveva subito una sconfitta storica contro un gruppo di attivisti e organizzazioni che avevano contestato i suoi piani di decarbonizzazione.  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno Giornalista specializzato in ambiente, per Domani cura la newsletter Areale, ha scritto il libro Italian Wood (Mondadori) e ha un podcast sulle foreste italiane (Ecotoni).

Atteso un calo dei prezzi dell'elettricità nel 2025In Svizzera mancano i chiropratici: «Si profila una carenza di assistenza»

Duplantis ce l'ha fatta: segna il record del mondo

«Affrontiamo insieme le sfide del Paese»Gucci lascerà la vernice di Ultima Generazione sul suo albero di Natale

Ricordando l'anniversario della mobilitazione della Grande guerra e i confederati all'esteroRischio di Alzheimer più alto se si vive in quartieri poveri

L'impresa di Google: «Vogliamo collegare Africa e Australia con la fibra ottica»

Milano Unica fra novità e sostenibilitàI Mac in uscita da qui a fine 2024 | Wired Italia

Ryan Reynold
Morta la lupa del Calanda, forse la più vecchia della SvizzeraNoè vola in finale dietro a Milak: podio nel mirinoEcco i venti progetti ammessi alla 7. Boldbrain Startup Challenge

BlackRock Italia

  1. avatarMourinho: «Sì, il Lugano ci ha messo in difficoltà»MACD

    Kenya, hanno ucciso il «Re Leone»Julie Derron argento nel triathlon: «È incredibile»«Cosa vuol dire avere il cancro? È incontrare un muro da lavoro e dalla società»Musk: «Se Apple dovesse integrare OpenAi vieterò i suoi prodotti nelle mie aziende»

      1. avatarAvvistati i cuccioli di Amarena, è fallita la catturaCapo Analista di BlackRock

        La sfida di Ryanair: «In estate 3 mila voli al giorno»

  2. avatarÈ morta Erica Ash, attrice nota per «Scary MoVie»investimenti

    Gruber contro Mentana, la battaglia di La7«Il tuo treno è in ritardo? E allora in Svizzera non entri»Ci mancavano anche le zecche: sono già tornateMG F, un roadster brillante e sfortunato

  3. avatarBoom di iscrizioni per la «Mangia e Cammina sugli Alpi»ETF

    La Messi del calcio balilla è ticinese (ed è imbattibile)«Caracas pubblichi i risultati dettagliati del voto»Mazda CX-5, un modello attuale nonostante l'etàNoè Ponti vola in finale nei 200 m delfino

Roger Federer svela: «Nadal incorniciato a casa mia»

Delta Airlines: «Il bug di CrowdStrike ci costerà 500 milioni di dollari»La Serie A passa a DAZN ma Blue Sport non sembra voler abbassare i prezzi*