Protesta degli agricoltori: due rotoballe in fiamme sulla NomentanaCopertina de L'Espresso, Ferragni pronta a intentare causaIstat, i dati sui disoccupati tra Nord e Sud
Torna in carcere Manolo Zioni: già noto per reati legati alla malavita romanaLe attività nella scuola di Neve Shalom Wahat-al-Salam - Neve Shalom Wahat-al-Salam COMMENTA E CONDIVIDI A volte il sogno diventa realtà,Campanella la speranza profezia. È successo, e continua a succedere, a Neve Shalom Wahat al-Salam, una sana follia capace di tenere insieme, abitanti della stessa terra, israeliani e palestinesi. A dispetto delle continue provocazioni politico-militari, malgrado l’ultima devastante crisi nata dall’attacco terroristico di Hamas cui è seguita la terribile risposta dello Stato ebraico. Non che l’orrore, la preoccupazione e la paura manchino, tutt’altro. Semplicemente gli abitanti del villaggio, posto tra Gerusalemme e Tel Aviv, credono che non esista alternativa al dialogo, che sia pace la parola finale da scrivere sui libri di storia che raccontano la regione. Attualmente in questa realtà nata nel 1972 dal coraggio e dalla passione di padre Bruno Hussar, vivono circa 300 persone distribuite in 80 famiglie, metà palestinesi e metà israeliane, che condividono ogni decisione e scelta del vivere comune.La scuola della paceUn programma tutt’altro che facile, da alimentare giorno per giorno. Per questo è nata la scuola della pace che guardando oltre i confini del villaggio si propone di formare alla cultura dell’incontro uomini e donne a partire dal loro vissuto, confidando poi che gli ex allievi, e succede spesso, siano motori del possibile cambiamento. È la famiglia, comunque, l’autentico cuore di quest’oasi, con un ruolo decisivo giocato dalle donne. Passa da loro molto del futuro della convivenza, della logica follia che alimenta una realtà unica nel suo genere. Una verità che vale in ogni campo, in particolare sul terreno educativo. Tra le perle di Neve Shalom Wahat al-Salam c’è infatti la scuola primaria dove sin da piccoli i bambini studiano allo stesso tempo in arabo e in ebraico imparando a conoscere e apprezzare le culture gli uni degli altri. Un piccolo seme di convivenza nuova che ha prodotto “repliche” in varie zone di Israele, Paese che invece prevede itinerari scolastici separati su base nazionale e religiosa.Il progetto“Ricostruire la fiducia”In questo ambito, ed è la campagna che Avvenire intende sostenere e a cui vi propone di contribuire, è nato il progetto, rivolto proprio alle madri, “Ricostruire la fiducia”, dopo l’attacco di Hamas e la reazione israeliana. Si tratta di affrontare le paure e le incomprensioni che gli ultimi terribili mesi hanno prodotto, rinnovando il processo di comprensione dell’altro, facendo emergere il buono che c’è anche in chi si potrebbe percepire come nemico. Non bisogna dimenticare, infatti, che circa i tre quarti dei bambini iscritti alla scuola primaria provengono da 19 diverse comunità: arabe, ebraiche, miste. Ecco allora il compito fondamentale delle madri da inserire sempre di più nel programma educativo, chiedendo loro di promuovere eventi, soprattutto sostenendo la loro capacità di alimentare la consapevolezza che anche all’ombra della guerra, il rispetto dell’altro è possibile.Incontri di dialogoLe attività previste dal progetto comprendono incontri di dialogo e discussione “facilitati” dal personale della Scuola per la pace e dagli insegnanti della scuola primaria, colloqui con psicologi e altri professionisti di salute mentale, visite al villaggio, attività binazionali per famiglie, maggiore coinvolgimento nelle attività scolastiche, lezioni comprese. Come a dire che la pace certo può crescere in un’aula scolastica ma per nascere e farsi largo ha sempre bisogno di un cuore di madre.Come partecipareI lettori di Avvenire potranno incoraggiare il progetto “Ricostruire la speranza”, sostenendo le attività della scuola elementare bilingue e binazionale di Neve Shalom Wahat al-Salam anche con un piccolo contributo ad Avvenire - La voce di chi non ha voce Banco Bpm Iban IT05Y0503401 741000000012201, causale Donne per la pace. Per le donazioni non è possibile fruire della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.Si ringrazia l’Associazione italiana Amici di Neve Shalom Wahat al-Salam (www.oasidipace.org), che condivide gli ideali del Villaggio e ne sostiene i progetti.
Firenze, 19enne accoltellato in pieno centro: muore vicino alla stazioneIncidente a Portici: ladri in fuga travolgono auto, 76enne ferita
Acerra in lutto: morta la professoressa Rosa Soriano
Trieste, avvistato squalo elefante di 8 metriCampi Flegrei, presto nuova scossa di terremoto
Lucca: un uomo ha ucciso la moglie a coltellateAlto Adige, valanga travolge 16enne: il ragazzo è morto
Schermitrice 17enne violentata: "Non riesco più a dormire"Papa Francesco ha telefonato a Gino Cecchettin: il racconto del papà di Giulia
Maltempo, l'annuncio di Trenitalia: "Interrotta la linea ferroviaria Milano-Venezia"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 104Strage di Erba, decisione sulla revisione rinviata: ecco la dataRitrovato il bambino di 10 anni scomparso a Catania
Un 18enne spara a un 16enne e rapisce la madre, arrestato
Silvia Conti, Dirigente del Reparto Mobile di Firenze, trasferita dopo le manganellate a Pisa
Tratta Milano-Torino: donna investita sui binariUrta dei cavi elettrici: morto 70enneGiulia Tramontano, parla la madre: "Non ho più una vita"Nove auto coinvolte in un tamponamento a Firenze: 5 feriti e ripercussioni pesantissime sul traffico
Generale Vannacci: "Ma quale patriarcato, il mio libro dedicato a mia madre"Il generale Vannacci su Mussolini: "Era un uomo di stato"Femminicidio Asti, il video di denuncia di Floriana Floris prima di morireStrage Altavilla, le analisi del Ris confermano la versione dei "Fratelli di Dio"