File not found
MACD

Parigi 2024, Gabbrielleschi in lacrime dopo la 10 km

Il modo giusto di chiamare le donne campionessePrimo caso di malattia emorragica epizootica (EHD) in SvizzeraMassiccia incursione ucraina in Russia. Putin: «Solo una provocazione»

post image

Israele aspetta attacco Iran oggi: Teheran non si fermaIl teologo gesuita Patrick C. Goujon - Centre Sèvres,Campanella Parigi COMMENTA E CONDIVIDI Sacerdote e gesuita per sempre, nonostante gli abusi subiti quando era un bambino indifeso e non comprendeva il mistero del male. Per più di quarant’anni questo «bambino diventato adulto» ha tenuto dentro di sé quel male subito (lo ha quasi rimosso) che fu per lui un’autentica violenza sessuale perpetrata continuamente nell’arco di tre anni da un prete - di cui fino ad ora non riesce a proferire il nome di battesimo e a chiamarlo “padre” - della piccola diocesi francese di Verdun.È la storia dai tratti coraggiosi, e per certi versi inquietanti, che racconta con una vena teologica e letteraria in una chiave molto autobiografica il gesuita francese Patrick C. Goujon, che si definisce «un celibe e sacerdote felice» nel libro In memoria di me. Sopravvivere a un abuso, sbarcato in questi giorni nelle nostre librerie per Edb (pagine 104, euro 13,00). Un volume che inaugura la nuova collana “Sguardi” e dà il via al nuovo progetto di rilancio, nel campo della saggistica teologica ed ecclesiale, per la storica casa editrice appartenuta ai dehoniani di Bologna, portato avanti dal gruppo editoriale “il Portico”, presieduto dallo storico Alberto Melloni.Si tratta di una vera primizia editoriale che già in Francia dove è stata pubblicata nel 2021 con il titolo Prière de ne pas abuser (Edition du Seuil) è riuscito a scuotere le coscienze cristiane e post-cristiane della Chiesa d’Oltralpe. A conferma di questo sono le parole del quotidiano francese “La Croix” che ha definito il piccolo saggio dell’oggi più che cinquantenne padre Goujon come una «vittoria della letteratura, della bellezza come strumento per continuare a vivere nonostante l’orrore».L’autore non solo non nasconde gli abusi subiti, ma racconta il percorso di guarigione intrapreso grazie a psicoterapeuti, osteopati, reumatologi e confratelli gesuiti: fondamentale in questo frangente sono state le «conversazioni spirituali» e la sua fiducia innata per le storie a lieto fine narrate dal suo autore preferito, (che lui legge avidamente dall’età di sette anni): le favole, scritte nel Seicento, da La Fontaine. A rimanere stabili - quasi uno zenit e un punto di riferimento affettivo per la fede cristiana di padre Patrick e per la sua accettazione, nonostante il male subito di farsi sacerdote in seno alla Compagnia di Gesù sono le figure dei genitori, la lettura dei testi sacri, gli Esercizi spirituali e un prete della diocesi di Verdun che lo invita ad accettare comunque la chiamata del Signore.Come ferma rimane la condanna di padre Goujon attorno al clima di reticenza e di “insabbiatura” che ha governato in questi anni la Chiesa cattolica francese, alla quale chiede di imparare a denunciare questi casi di preti “reietti” e non solo ad allontanarli, quando succedono questi incidenti, dallo sguardo dei bambini. «La sordità di fronte ai casi di pedofilia nella Chesa - si legge nel testo - mi fa infuriare. Il suo silenzio sprofonda le vittime nell’impossibilità di parlare, nella loro vergogna e nei loro dolori». E scrive ancora l’autore: «Seri sforzi sono stati compiuti in questo senso, eppure la superbia e l’assenza di empatia che certe persone dimostrano sono ancora in grado di uccidermi dentro. Ciò che manca loro è l’attenzione nei confronti degli afflitti. Niente mi risulta più insopportabile di questo».Un libro non solo di denuncia e con un finale di speranza, ma che rappresenta quasi un “contraltare in positivo”- per quanto si possa usare questo termine in questi frangenti - al dettagliato racconto, apparso in questi giorni sul quotidiano madrileño “El País”, della terribile storia di un gesuita spagnolo Alfonso Pica Pedrajas, che in Bolivia ha abusato di 85 minori quando era rettore di una scuola. A colpire di questa storia boliviana e gesuitica è stata soprattutto la pubblicazione di un diario scritto di suo pugno dal religioso, ormai defunto. In questo saggio di padre Goujon, invece, a impressionare sono le parole gravide di speranza e di «rinascita cristiana», con le quali ha voluto denunciare questi reati, per muovere le coscienze del suo Paese. Come della sua Chiesa di cui si sente figlio.Decide di parlare di quanto «gli è accaduto» all’età di 48 anni quando è oramai un predicatore affermato, professore di lettere e teologia nel prestigioso Centre Sèvres di Parigi: lo stesso istituto accademico frequentato oggi da un teologo di razza come Christoph Theobald e dal quale sono passati giganti del Novecento cattolico come Henri de Lubac, Jéan Daniélou e Michel de Certeau. Da quella data, i suoi 48 anni, padre Patrick decide di andare alle radici di quel male che da anni tiene nascosto senza accorgersene e si porta dentro: oltre al malessere esistenziale, vi sono dolori fisici un mal di schiena e al collo, spesso un mal di denti, svenimenti improvvisi per strada - che lo accompagnano da più di trent’anni. Scopre che quei malesseri fisici leniti dall’uso quotidiano di antinfiammatori nascondono il lontano abuso che ha subito da bambino indifeso.Una scelta, quella di parlare, che arriva anche con un’altra coincidenza simbolica della sua esistenza: l’assistere in ospedale fino al crepuscolo della sua vita la sua «amata mamma». Decide di prendere carta e penna e di parlare di quanto gli è accaduto sia con il vescovo di Verdun, sia con le autorità giudiziarie. Trova subito il conforto del pastore della sua diocesi di origine che non solo lo ascolta e si fa prossimo delle sue ferite subite ma diventa il tramite della sua denuncia alla Congregazione per la dottrina della fede, il dicastero che in Vaticano segue questi casi - i cosiddetti delicta graviora.Ma c’è di più in questo toccante libro che si legge tutto di un fiato: padre Patrick comprende che è arrivato il momento di parlare dopo una visita alla tomba di san Pietro nella basilica vaticana. Avverte dentro di sé proprio lì una voce che viene dall’alto. Che lo conforta e gli ispira queste parole che fa sue: “Prenditi cura di te”. Una svolta quasi “paolina” per il religioso ignaziano che ama la letteratura francese da Racine a Moliére che lo induce a manifestare al distretto di polizia di Parigi quanto gli è accaduto tanti anni prima. Come toccante è la domanda del poliziotto che redige la sua testimonianza: «Eppure oggi è un prete. Come è possibile?». E ancora più disarmante è la risposta dell’autore di questo libro: «Io credo in Dio».Padre Goujon vive il dramma che il reato perpetrato dal quel prete finisca in prescrizione. Al quale riserva parole come queste: di «essere impotente di fronte al perdono», che affida e delega totalmente alla misericordia di Dio. Un libro insomma in cui emerge la forza di questo gesuita che (come direbbe il teologo domenicano canadese Jean Marie Roger Tillard) accetta di «credere nonostante tutto».

Pioltello, lottatore Mma stacca un dito a morsi a un passeggero in treno: arrestatoFiori di zucca: come cucinarli in modo light | FoodBlog.it

Bull Terrier morde bambina a Busto Arsizio: il padre la salva accoltellando il cane

Sanità: presentato in Senato ddl delega per inserire cure termali a carico SsnDavid Lynch ha un enfisema: cosa sappiamo

Papa: "Basta guerra, pace in Medio Oriente"Danilo Coppola, Emirati Arabi negano l'estradizione per l'imprenditore

Il Cremlino: “La guerra non finirà fino a quando non avremo raggiunto ogni obiettivo”

Amadeus sul Nove, debutto il 22 settembreРоссия: Путин одобрил новый закон об "нежелательных" организациях

Ryan Reynold
Il drammatico annuncio del tiktoker Stefano Cirillo: "Un giorno a caso scopri di avere un cancro maligno"Sharon Verzeni, sequestrato garage nella stessa via in cui la 33enne è stata accoltellataPioltello, lottatore Mma stacca un dito a morsi a un passeggero in treno: arrestato

VOL

  1. avatarIsraele, per 007 Usa ci saranno "due ondate di attacchi": il retroscenainvestimenti

    Toti: “Non vedo futuro da governatore, mia esperienza finisce qui”Anziani non autosufficienti, famiglie senza sostegno: 7,7 miliardi all’anno per l’assistenza domiciliarePerché la Turchia ha bloccato Instagram? L'indizio su HaniyehRottamazione quater proroga, quando pagare quinta rata

    VOL
      1. avatarMassimiliano Spinapolice, Autore a Notizie.itcriptovalute

        L'oroscopo di oggi, domenica 4 agosto 2024: le previsioni per ogni segno zodiacale

  2. avatarIsraele-Iran, la frustrazione di Biden e la telefonata a Netanyahu: cosa ha dettoCapo Analista di BlackRock

    Erdogan telefona al Papa: "Assassinio Haniyeh minaccia all'umanità"Elezioni Usa, Vance contro Walz: ancora più polarizzata la sfida Trump-HarrisIran, Raisi invita la Siria ad unirsi “nella guerra contro Israele”Kamala Harris, scelto il vice: chi è

    ETF
  3. avatarDisinformazione ed estrema destra, il caso delle violenze anti islam nel Regno Unito: 90 arresti nelle protesteProfessore Campanella

    Olimpiadi Parigi 2024, Gianmarco Tamberi è ricoverato in ospedale: "Probabile calcolo renale""Aggrediti dopo aver rifiutato prestazioni sessuali", feriti 4 giovani: uno è graveBimbo scomparso a Locorotondo: ecco cosa non torna sul percorsoChandipura, dove è diffuso il “virus letale” che spaventa

Giallo a Roma, bimba di 10 mesi trovata morta in casa

Bimbo scomparso a Locorotondo: ecco cosa non torna sul percorsoSelassié, una delle 3 sorelle è incinta: l'indiscrezione*