Morta Eliza, la piccola tiktoker che lottava contro il cancroCovid, Angela Merkel all'Oms: "Prepariamoci alla prossima pandemia"Razzo cinese in caduta: la scelta di Pechino per risparmiare sui costi
Tornado nel sud della Repubblica Ceca, case distrutte e almeno 200 persone ricoveratearchivio COMMENTA E CONDIVIDI In carcere con Boezio,BlackRock per riscoprire la propria esistenza. Il riscatto passa anche per l’aula di filosofia. O meglio è la filosofia a uscire dall’accademia e ad andare nei luoghi di fragilità e sofferenza. Come gli istituti di pena, sovraffollati e dove il suicidio non è quello degli stoici antichi, ma il frutto di condizioni disperanti. «La filosofia è stata importante per la mia vita. Quindi a un certo punto mi sono chiesto, se ha aiutato me perché non può aiutare altre persone?». José Barrientos Rastrojo, professore all’Università di Siviglia ha messo in pratica questa intuizione e oggi dirige il progetto Boecio, piattaforma di filosofia applicata per persone a rischio di esclusione sociale. Studi di infermeria alle spalle, ha poi intrapreso gli studi filosofici che lo hanno portato a scrivere numerosi articoli e libri. Nel suo percorso essenziale è stata l’attività di counselling filosofico, pratica sulla quale ha sostenuto, primo in Europa, la tesi di dottorato. È stato fellow del Csic (il Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo) e ha proseguito gli studi a Harvard, Princeton, Cambridge e in Messico. Il progetto, finanziato dall’Ue, è stato ieri al centro dell’incontro “Filosofia esperienziale in prigione e in altri ambienti di vulnerabilità” nell’ambito del XXV congresso mondiale di filosofia di Roma, A parlarne sono stati lo stesso Barrientos, Victor Rojas e Victoria Sarmiento, entrambi colombiani, e il messicano Angel Alonso. Spagna, Argentina, Brasile, Colombia e Messico sono i paesi in cui il progetto è presente in una trentina di istituti. Contatti sono in corso anche in Italia, Finlandia, Russia, Usa e India. Nei penitenziari dove svolgono la loro attività in Colombia e Messico i filosofi coinvolgono in media gruppi di 3-400 detenuti. Una prigione brasiliana ha offerto al gruppo di lavorare con tutta la popolazione del carcere (9mila persone). «Abbiamo detto di no, perché eravamo all’inizio. Ma penso che ora ce la potremmo fare», dice il filosofo con ottimismo. Quando nasce il progetto? «Nel 2007, quando un mio collega all’Università, Edoardo Vergara, ha iniziato a fare dei seminari in prigione. All’inizio eravamo tre, ora siamo una trentina. Abbiamo iniziato un progetto sperimentale di ricerca per scoprire non solo che la filosofia può aiutare queste persone, questo lo sapevamo già. Per capire se i risultati con loro sono reali abbiamo creato dei protocolli, in modo da misurarli quantitavamente, ma soprattutto qualitativamente. Per me l’esperienza qualitativa è molto più importante. Si vede la differenza nel modo di narrasi filosoficamente di una persona all’inizio e alla fine del progetto. Sviluppiamo questi seminari in sei mesi in ciascun gruppo, diamo dei testi e poi alla fine facciamo delle interviste nei focus group, per cercare di capire le differenze tra i vari gruppi. Abbiamo scoperto che le persone sono più resilienti, più aperte mentalmente, hanno una migliore regolazione delle loro emozioni, o detto in termini filosofici, un migliore governo delle loro passioni, sono più critici, scoprendo come l’ideologia del sistema criminale plasma le loro vite. Sviluppano infine ragioni esistenziali per vivere». C’è un confine tra la vostra attività e quella dello psicologo? «La cosa importante per noi è che dobbiamo fare filosofia e non psicologia. Niente contro la psicologia, pensiamo che grandi psicologi come William James e Karl Jaspers sono passati alla filosofia. Noi aiutiamo le persone educandole al pensiero critico, ma non faccia gli psicologi». Sui quali filosofi vi basate nei vostri seminari? «L’ispirazione principale è quella stoica: Marco Aurelio, Seneca, Epitteto. Ma lavoriamo anche con Zenone di Cizio, Crisippo, Musonio Rufo. La cosa importante è che noi non facciamo parte del movimento del neostoicismo. Loro usano la filosofia per normalizzare, per introdurre le persone nel sistema economico. Noi invece le trasformiamo, per render critiche verso il sistema». Con quale metodo? «L’idea è quella del Ginnasio filosofico. Si allenano le proprie abilità. Nei sei mesi di cui dicevo abbiamo una breve sessione alla settimana con degli eserciz. E le persone tengono un diario. Diamo poi dei testi filosofici e loro devono scrivere delle meditazioni, alla Marco Aurelio. Alla fine c’è un esercizio pratico su temi come “diacrisis”, “memento mori”, esercizi di focalizzazione, di sviluppo del pensiero critico. Anche sulle immagini. In modo che in esse scoprano l’ideologia del sistema che vi è insita. O, per dirla con un autore italiano, Mario Perniola, come la società influenza ciò che noi sentiamo. Aiutiamo le persone a capire come non si tratti di idee, ma di esperienza. La questione non è tanto cosa provi, ma perché provi ciò che provi. Questa è la questione filosofica». Qualche esempio di persona che ha incontrato che l’ha colpita? «Di recente una 18enne in Colombia che non partecipava molto e si addormentava durante i seminari. Una ragazza molto curata. Ho chiesto perché una ragazza così giovane e bella fosse lì. Mi hanno spiegato che molte ragazzine, anche di 12 anni, si sottopongono a chirurgia estetica per il sogno di diventare un giorno la moglie di un narcotrafficante. Il problema è che, se accade, dopo poco il boss le denuncia alla polizia e cambia donna. In Brasile un uomo aspettava di uscire di prigione con l’obiettivo di uccidere la moglie, che considerava causa dei problemi della sua vita. Dopo le sessioni filosofiche si è reso conto che, nella loro situazione, lei era la persona buona, non la cattiva. E ha detto che quando fosse uscito, sarebbe andato a ringraziarla. La trasformazione è una questione di ermeneutica».
Strage alla festa di compleanno in Colorado: il movente di Teodoro Macias, non era stato invitato al partyAttacco con coltello in Germania, 2 feriti a Erfurt, aggressore in fuga
Vaccino Covid, AstraZeneca conferma di aver dato priorità al Regno Unito
Bambino si getta dallo scuolabus in corsa per sfuggire ai bulliCongo, rischio collisione tra due aerei di linea: sfiorata catastrofe
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 696Covid Perù, un recente studio rivela che ha il livello di mortalità più elevato al mondo
Russia, leonessa sbrana domatore al circo: donna incinta nel pubblico ha crisi epilettica per la pauraRussia, leonessa sbrana domatore al circo: donna incinta nel pubblico ha crisi epilettica per la paura
Birra nel Regno Unito, boom di consumi dopo il lockdown: si pensa al razionamento nei pubNorvegia, verso lo stop di AstraZeneca e Johnson & Johnson: effetti collaterali graviHaiti, l’ingegnere Giovanni Calì è stato liberato dopo 22 giorni di prigioniaAttacco terroristico in Burkina Faso, almeno 138 morti a Yagha
Ohio, decisione sui vaccini per convincere tutti gli scettici: "Puoi vincere 1 milione di dollari con la vaccinazione"
Ikea France, processo per spionaggio dipendenti: multa da 1 milione di euro
New York, sparatoria a Times Square: ferite due donne e una bambinaSparatoria in Georgia: una vittima e 9 feriti, tra cui un bambino di due anniSan Marino, riaperture nel weekend ma italiani multati e respinti al confineEnrico Letta, di' qualcosa sulla Palestina
Negli Usa un bimbo di 10 anni muore annegato per salvare la sorellaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 698Pedofili in Germania, oltre 400mila adepti in una rete sul Dark NetAuto diesel e benzina, da quando non si potranno più guidare nei paesi dell'Unione Europea?