File not found
Economista Italiano

Città del Messico, incendio nella metropolitana Pino Suárez: nessun ferito grave

New York, chiunque si vaccina contro il Covid sarà pagato 100 dollariEnnesimo naufragio al largo della Libia: almeno 57 mortiOrlando, tagli all’acqua per carenza di ossigeno liquido: serve ai pazienti covid

post image

Amanda Knox contro il film che si ispira alla sua vicendaCome si risponde alla censura. «Ufficialmente,MACD l’unico libro proibito è quello dei lupi e delle pecore», dice la libraia di Hunter Bookstore, riferendosi a una serie di piccoli volumi per bambini dichiarato «sedizioso» dalle autorità: i cinque logopedisti autori sono stati arrestati. Hunter Bookstore è tra gli esercizi che cercano di tenere fede a uno dei principi espressi dallo storico statunitense Timothy Snyder nel suo libro Sulla Tirannia, ovvero: «Non obbedire anzitempo»«Ufficialmente, l’unico libro proibito a Hong Kong è quello dei lupi e delle pecore», dice la libraia di Hunter Bookstore, riferendosi a una nota serie di piccoli libri per bambini dichiarato “sedizioso” dalle autorità, e che è valso l’arresto agli autori, cinque logopedisti che si erano cimentati nella letteratura per l’infanzia. I libri narrano di un gruppo di pecore che difendono il loro villaggio da dei lupi feroci, e il giudice che ha avuto gli autori a processo ha reputato che si trattasse di testi che cercavano di influenzare negativamente i bambini, inculcando in loro il dubbio sulla legittimità della sovranità cinese su Hong Kong.Il processo si è tenuto due anni dopo l’entrata in vigore della legge sulla sicurezza nazionale che Pechino ha scritto ed imposto a Hong Kong nel 2022. «Ma da allora, non c’è mai stata né una lista, né una chiara definizione di quali libri sono proibiti, o se ci sono dei libri proibiti», precisa la libraia.La lista che non si vedeI volumi che sono spariti dalle biblioteche pubbliche già dallo scorso anno, infatti, sono stati tolti senza che venisse prodotta una lista: quando venne chiesto in conferenza stampa cosa stesse succedendo al capo dell’esecutivo di Hong Kong, John Lee, rispose che il governo ha il dovere di «identificare i libri con una cattiva ideologia», e che i volumi rimossi (sulle proteste a Hong Kong e quelle in Cina, su figure di dissidenti cinesi o opera di attivisti di Hong Kong ora incarcerati) erano semplicemente «non raccomandati» dal governo. Ma che il pubblico poteva andare a comprarli in una libreria indipendente e leggerseli, se lo desiderava.Hunter Bookstore è una delle librerie indipendenti ancora aperte a Hong Kong, tra quelle che cercano di tenere fede a uno dei principi espressi dallo storico statunitense Timothy Snyder nel suo libro Sulla Tirannia, ovvero: «Non obbedire anzitempo». E cioè, se una cosa non è espressamente proibita, non bisogna proibirsela per timore, o per autocensura.Attaccato al vetro dell’entrata della libreria c’è un poster nero, con scritto in caratteri gialli una frase di Vaclav Havel: «Vivere nella verità». Il giallo e il nero sono i due colori legati alle proteste che scossero Hong Kong nel 2019, a cui le autorità a Pechino e quelle di Hong Kong hanno risposto con le attuali leggi che estendono i concetti di tradimento, segreto di stato, sedizione, sovversione, collusione con forze estere, eccetera. Non è un semplice poster, ma una pagina dell’Apple Daily, il principale giornale pro-democrazia di Hong Kong ora chiuso. Il suo fondatore, Jimmy Lai, è attualmente a processo, accusato di aver messo in pericolo la sicurezza nazionale con le sue azioni e gli articoli pubblicati sul suo giornale.Contro la pauraAll’interno della libreria ci sono libri tradotti in cinese sulla democrazia e sui movimenti di massa – di nuovo, tutto Timothy Snyder, ma anche Edward Said, e George Orwell. Di autori locali, oltre alla letteratura, ci sono in particolare i volumi che parlano di Hong Kong, che si tratti di libri di fotografie o disegni, o di cucina tradizionale, di cinema, di quartieri particolarmente interessanti. Ci sono anche dei libri sulle proteste di Hong Kong.Fra i gadget, si vedono oggetti con sopra il profilo della montagna chiamata Lion Rock, simbolo di Hong Kong e delle proteste, o portachiavi e cartoline con slogan come «mai abbandonare la speranza». Ci sono anche molti testi su come coltivare cibo, e sull’agricoltura a Hong Kong: prendersi cura del proprio giardino, dunque, non come Candide, ma come chi vuole difendere i suoi valori.Hunter Books dunque è una libreria coraggiosa, che si trova a Sham Shui Po (un quartiere che, fino a qualche tempo fa, era considerato popolare, divenuto ora un po’ trendy), tenuta da persone che, come dice la libraia, sono «rimaste a Hong Kong per un motivo». Che non è quello di abbandonarsi all’autocensura decidendo che ormai Hong Kong è finita.In centro, nel quartiere di Wan Chai, c’è ACO books (ACO sta per art and culture outreach), una libreria che è anche una società di beneficienza. Anche qui, i segnali del sostegno del movimento pro-democrazia sono evidenti: sticker e scritte sono state lasciate nell’ascensore e sui muri dai visitatori e i libri disponibili, di nuovo, sono in particolare su temi molto locali, su come usare gli spazi più minuscoli per crescere piante anche commestibili, e traduzioni di libri politici pro-democrazia.Testi sull’Ucraina, la Palestina, le popolazioni indigene nel mondo. Anche qui, i librai rispondono calmi alle domande: sì, i controlli perché tutto sia a norma sono aumentati. Ma finché non c’è una lista di libri sediziosi, bisogna continuare a leggere, e a scrivere. A Mong Kok, un quartiere ancora operaio, fino a poco tempo fa le librerie indipendenti erano numerose, oggi sono meno di una manciata, anche se di nuovo si tratta di librerie che hanno tutte in comune il coraggio, la determinazione a non accettare la paura, e la passione per la libertà che danno i libri.Quelle che chiudonoNon va bene a tutti: un’altra libreria, più centrale, ha chiuso da poco. Si chiamava Mount Zero Books, ed era una delle librerie più piccole del mondo. Per andare al piano di sopra bisognava tenere bassa la testa, e non si riusciva nemmeno a mettersi del tutto in piedi. Una libreria lillipuziana, frequentata assiduamente, e che ogni volta che era bello utilizzava anche lo spazio antistante la libreria, per eventi di ogni tipo. Art jamming, oppure lettura di poesie, oppure presentazioni di libri estemporanee, e piccoli concerti. Delle piccole tessere colorate sistemate a mosaico recitavano «le idee sono a prova di pallottole» – ma le costanti visite della polizia, che controllava in modo ossessivo che tutti gli impianti fossero a norma, e che le regole antincendio e antiallagamento fossero rispettate, hanno logorato chi ci lavorava dentro – e preoccupato i clienti, stanchi di essere osservati dagli ispettori.Dato il frequente utilizzo dello spazio davanti alla porta, Mount Zero ha anche cominciato ad essere il bersaglio di cittadini patriottici (o chi per loro) che ad ogni disturbo o rumore chiamavano la polizia, o scrivevano alle autorità del disagio causatogli dalla libreria. Quando ha chiuso, una folla commossa è passata a salutare, a comprare gli ultimi libri e le zine stampate in proprio, e fare qualche foto. I lettori, a Hong Kong, restano determinati ad esistere.Alcune di queste librerie restano aperte solo pochi mesi, a volte nei mercati occasionali – per il Capodanno lunare, per Natale, per altre feste così – i librai di Hong Kong affittano un piccolo van, che aprono dal retro, vendendo proprio quei libri che John Lee ha detto che non saranno tenuti nelle biblioteche, ma che possono essere comprati nelle librerie indipendenti.Certo, le librerie che resistono sono poche, ma la loro presenza fa la differenza, malgrado il fatto che Chris Tang, capo della sicurezza a Hong Kong, abbia detto che la «resistenza leggera» è resa illegale dall’articolo 23, cioè una serie di nuove leggi sulla sicurezza nazionale approvate a marzo perché «spesso la resistenza leggera è facilitata da forze estere» – ma del resto Tang è forse quello che pronuncia i discorsi più duri, incitando a stanare dal cuore degli hongkonghesi ogni sentimento anti-governativo. Non capita spesso che anche i sentimenti siano messi fuorilegge.Per il resto, la parte del leone la fanno le librerie che sono controllate, in modo indiretto, dall’Ufficio di massima rappresentanza cinese a Hong Kong, il liaison office. Sono librerie quali la Sanlian, Commercial Press, Cosmos Books e Chung Hwa Book Company, nonché più di trenta case editrici – detenendo dunque il controllo su ben oltre la metà di tutte le librerie commerciali a Hong Kong.Del resto, bisogna ricordare che i primi segnali che le cose stavano cambiando drasticamente corso a Hong Kong si ebbero proprio quando scomparvero cinque librai, che pubblicavano libri politici scottanti – alcuni di gossip, altri più seri. Perché come si sa, il controllo dell’informazione, quando si vuole creare una popolazione obbediente, è tutto.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accediilaria maria sala

USA, madre di quattro figli muore di covid dopo aver perso il maritoCovid Israele, perché c'è un'elevata percentuale di ricoverati tra le persone immunizzate?

Argentina, approvato decreto per introdurre il genere neutro “X” sui documenti di identità

Covid, morta una donna contagiata due varianti: è il primo caso confermato al mondoGermania, forte tempesta: presunto tornado si abbatte sul distretto settentrionale

Covid, la compagnia Qantas dispone l'obbligo vaccinale per i dipendentiGermania, vaccino Covid: terza dose per anziani e soggetti fragili da settembre

Repubblica Ceca, scontro tra treni: 3 morti e almeno 31 feriti, 4 sono in gravi condizioni

Passeggero muore per un malore a bordo di un volo Ryanair: atterraggio di emergenza in FranciaIslanda, la settimana lavorativa di 4 giorni è un successo: produttività e benessere aumentati

Ryan Reynold
Un murales dedicato a Raffaella Carrà a BarcellonaAfghanistan, l'ex Presidente Ghani alla Nazione: "Tornerò presto"Cina, un padre ritrova suo figlio rapito dopo 24 anni

Economista Italiano

  1. avatarVariante Beta in Spagna, torna il coprifuoco in 165 località: boom di contagi a IbizaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Aereo antincendio si schianta in Turchia: morti tutti gli occupantiFulmine colpisce una barca dove era in corso una festa di matrimonio: 17 morti e 14 feritiCovid, impennata di casi a Mykonos: bandita la musica dai locali“Non sapevo di essere incinta”: la storia di Charlotte

    1. Afghanistan, video donne afghane all’aeroporto di Kabul: “Aiutateci, i talebani stanno arrivando a casa”

      1. avatarAncora un violento tornado nel nord est della Cina, danni ingentianalisi tecnica

        India, operatore di ambulanza violenta una 19enne

  2. avatarCovid, boom di contagi in Indonesia: oltre 100 bambini morti a settimanaCapo Analista di BlackRock

    Filippine, terremoto di magnitudo 7.2: diramata allerta tsunamiLibano, bimba di 10 mesi morta dopo tre giorni di febbre alta per mancanza di medicinaliVacanza studio a Malaga, sei studenti italiani positivi al Covid: quarantena disposta per 12 ragazziMadeleine McCann, perquisito il covo nel quale il pedofilo l'avrebbe nascosta

  3. avatarEsplosione di una raffineria in Romania: un morto e cinque feritiCapo Analista di BlackRock

    Virginia Giuffre denuncia il principe Andrea per abusi sessuali: era coinvolta nella vicenda EpsteinBielorussia, una raffica di vento solleva tre gonfiabili pieni di bambini per 10 metri: 7 feritiBelgio, il primo ministro nella bufera: trovata chat con la pornostar Eveline DellaiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 671

Covid, BioNTech: “Necessaria terza dose a distanza di 6-12 mesi dal primo ciclo vaccinale”

Orlando, tagli all’acqua per carenza di ossigeno liquido: serve ai pazienti covidParalimpiadi Tokyo: segnalato il primo caso di Covid nel villaggio olimpico*