File not found
criptovalute

Putin rassicura la Nato e lancia minacce sugli F16

Elezioni in Russia, per l’ong Ovd-Info almeno 50 arresti per il “Mezzogiorno contro Putin”Mosca-Kiev, la guerra dell’energia e dei blackout. Arrestato il viceministro della Difesa russoCaso Cospito, domani Nordio riferisce alla Camera. A Montecitorio è scontro tra Donzelli e il Pd

post image

Studio Aperto: l'intervista a Silvio Berlusconi, come il Cavaliere vuole conquistare la LombardiaIl gup di Brescia ha respinto l’istanza di celebrare l’udienza preliminare,VOL in cui deciderà sul rinvio a giudizio degli indagati per rivelazione del segreto d’ufficio, a porte aperte. Ha invece accolto la costituzione di parte civile del consigliere del Csm, Sebastiano Ardita È iniziata oggi l’udienza preliminare davanti al gup di Brescia, in un processo che si preannuncia molto teso, dal quale emergeranno dettagli ancora mancanti sulla trasmissione indebita dei verbali sulla presunta loggia Ungheria, che ha infiammato la procura di Milano e il Consiglio superiore della magistratura.  Gli imputati sono l’ex consigliere del Csm, Piercamillo Davigo e il pm milanese Paolo Storari, entrambi accusati di rivelazione del segreto d’ufficio. Storari, infatti, ha portato a Davigo i verbali di interrogatorio dell’ex legale di Eni Piero Amara che contenevano rivelazioni sulla presunta loggia e i suoi membri, chiedendo consiglio di fronte a quella che secondo lui era una inerzia della procura di Milano nell’iscrizione della notizia di reato. A porte chiuse è stato interrogato per oltre tre ore Storari, il quale avrebbe rivendicato la correttezza delle sue scelte, spiegando di aver consegnato i documenti a Davigo per autotutelarsi, in quanto il suo ufficio non gli avrebbe consentito di procedere con le indagini. L’udienza è stata rinviata al prossimo 7 febbraio, quando l’esame verrà reso da Davigo. Poi, il 17 febbraio, ci saranno le discussioni dei pm Donato Greco e Francesco Milanesi, i quali rinnoveranno la richiesta di mandare a giudizio gli indagati. GiustiziaI verbali degli scandali: tutti sapevano, nessuno parlavaGiulia Merlo L’udienza pubblica negata Un episodio è indicativo del clima del processo: Davigo ha chiesto che l’udienza si svolgesse a porte aperte, una richiesta fatta durante l’udienza preliminare in cui la gup Federica Brugnara è chiamata a decidere sul rinvio a giudizio. «A prescindere dal fatto che la Corte europea dei diritti dell'uomo dice che la pubblicità è di per sè una garanzia e siccome in questa vicenda c'è un interesse pubblico e io non ho nulla da nascondere pretendo che l'udienza venga fatta a porte aperte», ha detto Davigo in una pausa d’udienza. La sua istanza, però, non è stata accolta dal giudice e quindi si svolgerà a porte chiuse. Questa del resto è la prassi per l’udienza preliminare, tecnicamente un’udienza che si svolge in camera di consiglio, dunque non aperta al pubblico. In corso d’udienza, inoltre, è stata ammessa la costituzione di parte civile dell’attuale consigliere del Csm, Sebastiano Ardita. La sua presenza nel processo si giustifica col fatto che il nome di Ardita fosse nei verbali di Amara e che proprio a causa di questo la notizia è diventata pubblica. I verbali segreti, infatti, oltre a venire ceduti da Storari a Davigo, sono anche stati trafugati dallo studio di Davigo e inviati sia ad alcune testate giornalistiche che al consigliere del Csm Nino Di Matteo, che ne ha dato pubblica informazione durante un plenum del Csm, citando le informazioni considerate diffamatorie contenute nei confronti di Ardita.  «Senza le condotte illecite compiute dai due imputati, Ardita non avrebbe subìto la massiva infamante divulgazione di quelle informazioni riservate», ha detto l’avvocato Fabio Repici, che difende Ardita.  Per questo la consegna dei verbali avrebbe determinato «evidenti danni» ad Ardita, il quale ritiene che la condotta di Davigo sia stata dolosa, «addirittura con il precipuo fine di screditare il ruolo istituzionale di consigliere del Csm rivestito da Ardita e la sua immagine personale e professionale». GiustiziaTutti i passi falsi di Davigo: dal caso Palamara ai verbali di AmaraGiulia Merlo Le accuse Nell’avviso di conclusione delle indagini del 6 ottobre scorso, la procura di Brescia ha scritto che Storari ha agito «al di fuori di ogni procedura formale, per lamentare presunti contrasti», e che tale comportamento sia avvenuto «in assenza di una ragione d'ufficio che autorizzasse il disvelamento del contenuto di atti coperti dal segreto investigativo e senza investire i competenti organi istituzionali deputati alla vigilanza sull'attività degli uffici giudiziari». Sulla questione della presunta inerzia della procura di Milano il tribunale di Brescia ha già archiviato la posizione dell’ex procuratore capo di Milano, Francesco Greco, che era accusa di omissione di atti d’ufficio (ancora aperta, invece, l’indagine sulla procuratrice aggiunta Laura Pedio). Nei confronti di Davigo, invece, l’ipotesi accusatoria è che l’ex membro del Csm, «violando i doveri inerenti alle proprie funzioni ed abusando della sua qualità di componente del CSM, pur avendo l'obbligo giuridico ed istituzionale di impedirne l'ulteriore diffusione , ne rivelava il contenuto a terzi», tra cui l’ufficio di presidenza del Csm, il procuratore generale di Cassazione Giovanni Salvi e anche il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra. GiustiziaLoggia Ungheria, anche Mattarella sapeva dei verbali di Amara in mano a DavigoGiulia Merlo Cosa succederà Nel processo, quindi, si incrociano alcune tra le vicende più imbarazzanti che hanno colpito la magistratura nell’ultimo anno: lo scandalo non ancora chiarito e l’esistenza o meno della loggia Ungheria; i veleni nella procura di Milano ai margini del processo Eni, nell’ambito del quale erano stato sentito l’avvocato Amara; lo scambio di informazioni coperte da segreto d’ufficio dentro il Csm, coinvolgendo anche la presidenza della Repubblica. La storia ha ancora moltissime zone d’ombra, in cui le versioni dei protagonisti configgono. Nel corso dei prossimi mesi, la verità giudiziaria potrebbe far luce sui fatti. Nell’attesa c’è da capire l’esito dell’udienza preliminare che deciderà le sorti di Davigo e Storari: saranno rinviati a giudizio o prosciolti? Una cosa però è certa. La sensazione è che entrambi i magistrati puntino a rendere il processo il più pubblico possibile. Per primo Davigo, che ha detto di voler essere ascoltato pubblicamente per offrire a tutti la sua versione dei fatti.  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

La crociata moralizzatrice di Putin contro il “dissoluto” occidente liberaleRegionali 2023: tutti i dati, il fantasma dell'astensionismo

"Crisi finanziaria e carenza di personale nella sanità": le regioni lanciano l'allarme

Regionali 2023: quando si votaRegionali, Fontana: "La gente ha capito che durante il Covid abbiamo dato il massimo"

Con l’attacco alla memoria dei desaparecidos, Milei prepara l’indulto per i terroristi di statoGianfranco Fini su Giorgia Meloni: "Non è fascista, è una donna di destra in gamba"

Pd: dopo Giarrusso arrivano anche Di Maio e Spadafora? La smentita

Netanyahu apre alla tregua proposta da Biden: «Ma l’obiettivo resta la distruzione di Hamas, contrario alla fine della guerra»Russia, Putin firma il decreto per 150mila nuove leve. Arresti antiterrorismo nel Daghestan

Ryan Reynold
"Da madre a madre, faccia tornare mio figlio", l'appello a Meloni per Chico FortiL’Assemblea Onu vota a favore della membership palestinese. Israele: «Avete aperto ai nazisti moderni»Con l’attacco alla memoria dei desaparecidos, Milei prepara l’indulto per i terroristi di stato

investimenti

  1. avatarLa giornata – L’esercito Usa ha iniziato a costruire un molo al largo di Gaza per gli aiutiEconomista Italiano

    Gaza, nuova missione diplomatica di Blinken. L’Anp denuncia operazione dell’Idf su RafahIl collaboratore di Navalny aggredito in Lituania: «Non ci arrenderemo»In Cdm stop a sconto in fattura e cessione del credito, Conte: "Colpo letale all'edilizia"Notizie di Politica italiana - Pag. 108

    1. Putin minaccia la Nato: «Truppe verso la Finlandia». Accordo Ue sugli aiuti a Kiev

      1. avatarGiornata della Memoria, Meloni: "Olocausto è un male che ha toccato l'Italia"VOL

        Rita Dalla Chiesa su Matteo Messina Denaro: "Necessario sapere perchè arrestato solo oggi"

  2. avatarG7, bilaterale Meloni-Tebboune: il più grande investimento italiano in Algeria in agricoltura sostenibile con B.F. SpaCampanella

    Primarie del Pd: quando si vota e chi può votare il nuovo segretarioCaro bollette, l'annuncio di Meloni: “Sulle prossime ecco la riduzione del 34,2%”Processo Ruby ter, perché Berlusconi potrebbe essere assolto?Weber accetta le scuse di Tajani ma ammonisce Berlusconi

  3. avatarIta Airways, al via la trattativa privata tra il Mef e LufthansaCapo Analista di BlackRock

    Pensioni, Landini: "Incontro con il Governo non positivo, serve riforma"Michele Usuelli visita Alfredo Cospito a Opera: "Molto lucido"Governo, ddl sull'Autonomia differenziata approvato all'unanimità. Meloni: "Manterremo impegni presi"Chi è Alessio D'Amato: tutto sul candidato alle Regionali Lazio 2023

Per l’algoritmo onniscente dell’Idf le vittime innocenti sono un rischio calcolato

Stati Uniti fuori da Niger e Ciad: così si aprono le porte alla RussiaFdI, Carcere per atti osceni in luogo pubblico: la proposta di Cirielli*