File not found
VOL

Salvini vota sì al taglio dei parlamentari: tutte le dichiarazioni

Regionali, insulti razzisti a candidata italo-algerina in VenetoCoronavirus, Berlusconi sta assumendo il farmaco per l'EbolaSperanza, vaccino Astrazeneca disponibile entro fine 2020

post image

Salvini vota sì al taglio dei parlamentari: tutte le dichiarazioniLa produzione non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità,BlackRock Italia ma anche per il clima. E dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossiliQuesta settimana parte a Ottawa, in Canada, il nuovo round dei negoziati Onu per arrivare a un accordo internazionale sulla plastica. Erano partiti quasi due anni fa in Kenya con ambizione e ottimismo, entrambe condizioni che sembrano essersi sgonfiate con il tempo.A guidare il nuovo round sarà il ministro canadese dell’Ambiente, Steven Guilbeault, che di recente ha provato a smuovere questo immobilismo. «Diversi paesi sembrano essersi dimenticati delle ambizioni originarie, cioè l’intenzione collettiva di un trattato che avesse armi per combattere l’inquinamento da plastica ed eliminarlo entro il 2040», ha detto Guilbeault in un’intervista a Climate Home.Questo accade nonostante quella contro la plastica sia una delle sfide ambientali con più consenso pubblico a supporto. Un sondaggio pubblicato nel report People vs Plastic di Greenpeace ha misurato che il sostegno internazionale ad azioni radicali è dell’82 per cento.Coalizione trasversaleGuilbeault non ha menzionato i paesi né gli interessi che si stanno opponendo a questo accordo. Ma tra i più ostili c’è una coalizione trasversale. Gli Stati Uniti hanno chiesto che il trattato non sia «legalmente vincolante», mentre tra gli oppositori più feroci ci sono l’Arabia Saudita, l’Iran e la Russia, che di recente si è opposta a «qualsiasi enfasi su misure restrittive alla produzione o al commercio di plastica», cioè le uniche che potrebbero avere un’efficacia su scala globale a un flusso da 400 milioni di tonnellate ogni anno, di cui solo il 9 per cento viene effettivamente riciclato.«Non ne usciremo riciclando» è il mantra dell’Agenzia ambiente dell’Onu che sta guidando il negoziato, ma è un’idea che non sembra fare presa sui paesi contrari all’accordo.La produzione di plastica non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità, ma anche per il clima, e dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossili.Il grande piano BSecondo un nuovo rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory, la plastica rappresenta il 12 per cento della domanda globale di petrolio e l’8,5 di quella di gas. Il risultato è che questo materiale compromette il clima quanto 600 centrali a carbone e rappresenta il 5 per cento delle emissioni globali di carbonio. Ed è un settore che oggi sta vivendo una traiettoria di crescita esponenziale: senza un trattato che fermi la produzione di plastica vergine, questa si troverà a raddoppiare o addirittura triplicare entro il 2050.A quel punto le emissioni di plastica nel 2050 sarebbero di 6,78 gigatonnellate, l’equivalente di 1.700 centrali a carbone. Se anche trovassimo il modo di avere una produzione elettrica interamente decarbonizzata entro la metà di questo secolo, l’aumento della materia plastica si troverebbe a vanificare molti di questi sforzi, consumando tra il 15 e il 19 per cento di tutto il nostro budget di carbonio a disposizione per rispettare l’accordo di Parigi. Oggi le bottiglie e le stoviglie di plastica sono uno dei principali ostacoli al rispetto degli impegni internazionali sul clima.In vista del negoziato di Ottawa, che prende il via domani, 23 aprile, anche un network di 160 istituti finanziari ha invitato i governi a creare le condizioni per avere questo accordo internazionale sulla plastica. Oggi la traiettoria di aumento della produzione è del 4 per cento ogni anno, per mettere l’economia circolare globale in linea con l’accordo di Parigi servirebbe, secondo i dati del Lawrence Berkeley National Laboratory, iniziare a ridurre la produzione del 12 per cento ogni anno, un risultato che può essere raggiunto solo con un trattato ambizioso e vincolante. Non solo l’accordo internazionale sulla plastica sarebbe il più importante in materia ambientale dai tempi dell'accordo di Parigi, ma ormai ne rappresenta anche una sua fondamentale integrazione per poter funzionare.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter e il podcast Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Il sindaco di Ferrara: "I clandestini sono un tumore da estirpare"Salvini imputato anche a Palermo per l'inchiesta Open Arms

Notizie di Politica italiana - Pag. 459

Con tosse e febbre non si può votare al Referendum e RegionaliMattarella a Vo' Euganeo: "La scuola è una sfida decisiva"

Coronavirus, previste nuove restrizioni in SardegnaManifestazione per il No, Calenda: "Fermiamo il populismo"

Referendum, il Senatore Zanda: "La qualità dei parlamentari non dipende dal loro numero"

Sardegna,Tar boccia l'ordinanza Solinas su test obbligatoriLa deputata Sara Cunial cerca di baciare inviato di Piazzapulita

Ryan Reynold
Notizie di Politica italiana - Pag. 460Scuola, parla l'Azzolina: "Riapertura sarà una sfida sanitaria"Matteo Salvini presente all'incontro di Formello, ma ha la febbre

MACD

  1. avatarElezioni Lesina 2020: un solo candidato sindaco ma niente quorumtrading a breve termine

    Notizie di Politica italiana - Pag. 448Covid, i Paesi rischio per l'Italia inseriti nel nuovo dpcmCampania, De Luca impone l'obbligo di mascherine all'apertoFiglio Conte, primo giorno di scuola: il Premier non lo accompagna

    ETF
    1. Stadi, Speranza: "No al 25% della capienza. Priorità alla scuola"

      1. avatarSalvini: "Non mando mia figlia a scuola con la mascherina"BlackRock

        Crollo della Lega in favore di FdI: i sondaggi politici post elezioni

  2. avatarZingaretti 7 mesi dopo l'aperitivo torna in LombardiaBlackRock

    Ponte sullo stretto con pista ciclabile, gaffe della De MicheliLega, Giorgietti: "O si va verso il centro o si viene annientati"Azzolina: "No a un nuovo lockdown della scuola"Di Maio: "Escludo nuovo lockdown, lo ha detto anche Conte"

  3. avatarCovid Calabria, festa senza regole della presidente Jole Santellianalisi tecnica

    Referendum, la differenza di voto tra centri storici e periferieScuola, pronti i corsi di recupero, raggiunto accordo su trasportiReferendum taglio dei parlamentari: come funziona il voto per chi è in quarantenaMattarella sul covid: "L'Italia aperta è responsabilità comune"

Concorso scuola, Azzolina: "Si svolgerà in assoluta sicurezza"

Speranza: "Non siamo fuori dalla fase più difficile del covid"Bechis attacca Conte: "Lockdown mascherato per evitare risarcimenti"*