File not found
VOL

Wyoming, il marito è morto di cancro 8 mesi prima ma a San Valentino arriva la sorpresa

Olanda, boom di contagi Covid in un giorno: verso un lockdown parzialeBlitz di Greenpeace a Rotterdam per chiedere lo stop delle pubblicità delle compagnie petrolifereI giudici israeliani su Eitan: “Deve tornare in Italia entro 15 giorni”

post image

Robot arrestato in Egitto: progettato per fare arte, è accusato di spionaggioÈ sbagliata la domanda di fondo: «come facciamo a diminuire i processi?Campanella». Nella nostra costituzione nessuna menzione al valore “minimo” per cui si può ricorrere alla giustizia. Basta con il dire che la denegata giustizia è auspicabile. Avevamo abbandonato questa idea secoli fa, quando iniziavamo a considerare illecito il giudizio di non liquet. Sul Dubbio di martedì 7 dicembre è apparso in prima pagina un articolo del Presidente UNCC, Antonio de Notaristefani, che poneva la domanda, immaginariamente rivolta ai giudici della Cassazione, «se non si stiano confondendo le cause con gli effetti: si fa poca nomofilachia perché ci sono troppi processi, o ci sono troppi processi perché si fa poca nomofilachia? Da tempo i giudici della Corte dedicano una parte considerevole delle loro energie a risolvere conflitti di giurisprudenza che loro stessi hanno creato: come si può pretendere che un soccombente non tenti la sorte, se ha una ragionevole speranza di vedersi dare ragione da un collegio che la pensa diversamente da quello precedente?». La domanda è sbagliata La domanda è ben posta, ma parte dal problema sbagliato. La domanda di fondo è sbagliata. Perché la domanda di fondo è: «come facciamo a diminuire i processi?». Il Presidente ha indicato qualche precedente criterio che gli era sembrato ragionevole (il danno bagatellare non lo risarciamo, come avevano detto le Sezioni Unite del 2008) e qualche altro che gli era sembrato invece irragionevole (l’autosufficienza in Cassazione). Dovremmo chiederci prima, però, se il problema a cui stiamo cercando una soluzione sia giusto porselo oppure no. La Costituzione, fino a prova contraria, sembra deporre in senso contrario, nella misura in cui, almeno per ora, garantisce all’art. 24 che «tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi» e che «la difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento». Nessuna distinzione di valore, quindi, come fanno invece altre costituzioni democratiche. Quella americana, ad esempio, con il settimo emendamento, garantisce il processo con giuria solo per le cause civili di valore superiore a venti dollari. Invece da noi niente, nessuna menzione al valore “minimo” per cui si può ricorrere alla giustizia. L’organizzazione Il problema dei troppi processi, semmai, è un problema di organizzazione: forse mancano le risorse, i giudici sono pochi, forse si potrebbero devolvere più risorse o forse in qualche caso di chiedersi anche, come faceva ben sperare il titolo del pezzo già citato, “e se il problema fossero i giudici?”, ma in un senso diverso da quello esposto nell’articolo. Comunque, non importa, qualsiasi sia la causa, la soluzione non può più essere la denegata giustizia. Basta con il dire che la denegata giustizia è auspicabile. Avevamo abbandonato questa idea secoli fa, quando iniziavamo a considerare illecito il giudizio di non liquet (cioè che il giudice si rifiutasse di decidere), e la consideravamo giustamente un’idea barbara e deprecabile. Ora, invece, chissà perché questa idea torna a piacerci. Torna a piacere l’idea che il giudice non debba decidere solo di accogliere o rigettare, ma anche se sia opportuna oppure inopportuna dal punto di vista economico la domanda. Questo è e resta solo un errore terribile. Il numero dei processi non c’entra In un paese dove c’è giustizia i cittadini dovrebbero poter adire un giudice anche se è stato sottratto loro un solo euro o una matita. Mentre dire il contrario è disprezzo per il popolo, per i poveri e per gli «affamati e assetati di giustizia», che, invece, come al solito, vedranno la loro beatitudine solo un giorno nel regno dei cieli. Se poi si vuole dire che una maggiore coerenza negli orientamenti giurisprudenziali sarebbe comunque auspicabile, questo va bene ed è un giudizio condivisibile. Anzi, si potrebbe anche dire che ormai si potrebbe andare persino verso un più sensato sistema di stare decisis, così da ridurre le incoerenze. Il numero dei processi però non c’entra nulla. Se il meccanico ha troppi clienti, deve prendere un’officina più grande, non tentare di dissuaderli a riparare la macchina. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRiccardo Fratini Avvocato del lavoro a Roma e assegnista di ricerca in diritto del lavoro presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Turchia, Erdogan espelle dieci ambasciatori per il sostegno al dissidente Osman KavalaIncidente aereo a San Diego, velivolo da turismo si schianta sulle case: 2 morti e 4 feriti

Nuova Zelanda, la premier Jacinda Ardern rimane impassibile durante un terremoto 5.9

Kenya, "killer vampiro" linciato a morte dalla folla: ha ucciso 10 bambini e bevuto il loro sangueSierra Leone, esplode un'autocisterna a Freetown: almeno 99 morti

Paura durante l'atterraggio in Romania: esplodono le quattro gomme dell'aereoNeonata positiva si ammala di Covid e muore 9 giorni dopo la nascita

India, edificio di 3 piani crollato a Kasturi Nagar: non si registrano feriti né vittime

Giovane vedova mangia le ceneri del marito morto: la storia di CasieEgitto, decapita un uomo per strada e gira con la testa fra i passanti

Ryan Reynold
Lockdown per i non vaccinati in Alta Austria: come funziona?Afghanistan, neonata venduta dalla famiglia per 500 dollari: "Stiamo morendo di fame"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 622

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarIndia, partito lancia il suo profumo elettorale: “Fragranza di maternità, amore e socialismo”Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    La Palma, fiume di lava scorre a “velocità incredibile” dal vulcano Cumbre ViejaEscursionista disperso non risponde ai soccorritori: "Pensavo fosse un call center"Francia, vietata vendita di cani e gatti nei negozi, animali nei circhi e cetacei nei parchi acquatiCoppia inglese ruba rarissime bottiglie di vino da un locale spagnolo

    1. Mark Bryan, l'ingegnere che va a lavorare in minigonna: "Sono etero"

      1. avatarDue iene contagiate dal covid negli Usa, è il primo caso al mondoProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        G20, il Presidente degli Usa Biden ha incontrato Draghi, Mattarella e Papa Francesco: i dettagli

        ETF
  2. avatarCina, esplosione in un impianto chimico: bilancio di 4 morti e 3 feriticriptovalute

    Veronica Corinne Zanon, chi è la studentessa di 19 anni morta in OlandaMorto per Covid Colin Powell, ex segretario di Stato Usa: aveva 84 anniL’Isola di Pasqua respinge i turisti con un referendum: vuole rimanere covid freeAlec Baldwin, con la stessa pistola la troupe avrebbe giocato con munizioni vere prima delle riprese

  3. avatarCovid, dopo quasi 600 giorni l’Australia riapre le frontiereBlackRock Italia

    Covid, il centro UE e la fine dell'emergenza: "Stop al tracciamento dei positivi asintomatici"Città del Messico, sparatoria durante una tentata rapina all’aeroporto: due feritiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 623Cade dal nono piano su una Bmw e sopravvive: miracolo a Jersey City

Thailandia, taglia la corda di sicurezza a due operai e li lascia a penzoloni al 26esimo piano

Cina, esplosione in un impianto chimico: bilancio di 4 morti e 3 feriti“Malata di omosessualità”, indignazione per la diagnosi in un ospedale spagnolo*