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MG F, un roadster brillante e sfortunatoCarlo Tacchini e Gabriele Casadei conquistano la medaglia d'argento nella canoa sprint doppio 500 metri alle Olimpiadi di Parigi 2024. Gli azzurri hanno chiuso la finale A in 1'41"08,BlackRock dietro ai cinesi Hao Liu e Bowen Ji e davanti di soli 10" agli spagnoli Joan Antoni Moreno e Diego Dominguez. Per l'Italia è la 30esima medaglia in questa rassegna a cinque cerchi e l'11esima d'argento.La promessa: "L'oro lo prendiamo tra 4 anni "Sapevamo di essere forti e in grado di lottare per il podio ma sapevamo anche che c'erano altri 6-7 equipaggi al nostro livello per questo la medaglia è stata abbastanza inaspettata, oltre che una grandissima soddisfazione. Io e Gabriele facciamo il C2 da meno di due anni ma siamo subito entrati in sintonia dentro e fuori dall'acqua e i risultati sono arrivati subito. L'anno scorso abbiamo vinto gli Europei anche se dopo ai mondiali siamo arrivati solo settimi, un risultato che ci aveva lasciato l'amaro in bocca. Oggi ci siamo riscattati alla grande", ha detto all'Adnkronos Carlo Tacchini. "Cinesi imbattibili? Nessuno è imbattibile ma si sono confermati i migliori -sottolinea il canoista piemontese-. Noi forse potevano arrivargli più vicino, purtroppo abbiamo preso un po' di onde a metà gara e ci siamo un filino scomposti perdendo un po' di tempo. La rivincita ce la vogliamo riprendere ai mondiali di Milano dell'anno prossimo e magari anche a Los Angeles tra 4 anni. Gabriele compie 22 anni fra due giorni, io ne ho 29 ma tra 4 anni voglio esserci ancora da protagonista". Ha sempre creduto in una medaglia Casadei. "Avevo grandi aspettative su questa gara, ci ho sempre creduto nella medaglia, sapevo che sia io sia Carlo eravamo in forma ed eravamo consci del nostro valore ma un conto è crederci, un altro è dimostrarlo in acqua. Per fortuna tutto è andato bene e siamo qui con questa splendida medaglia. Abbiamo condotto la gara secondo le nostre caratteristiche, partenza controllata e finale in crescendo. All'arrivo quando ho visto che eravamo secondi è stata un'esplosione di gioia". "Ora vogliamo confermarci ai massimi livelli mondiali a partire dai mondiali di Milano del 2025 -aggiunge Casadei-. Rilancio la sfida ai cinesi che oggi ci hanno battuto meritatamente ma in altre occasioni gli siamo arrivati davanti noi e speriamo in futuro di farlo altre volte". Buonfiglio: "Lavoriamo in silenzio e portiamo medaglie"Siamo una Federazione abituata a lavorare con grande serietà e in silenzio. Sono i risultati a parlare per noi, come è successo qui a Parigi. Dopo l'oro nel K1 slalom con De Gennaro è arrivato questo splendido argento nel C2 500 con Tacchini e Casadei. E' il giusto premio per dei ragazzi eccezionali e uno staff tecnico di grande spessore tecnico e umano", dice all'Adnkronos il presidente della Fick Luciano Buonfiglio. "Siamo umili ma ambiziosi e già stiamo pensando ai Giochi di Los Angeles 2028 -aggiunge il numero uno della canoa italiana-. Io vivo con l'ossessione di essere all'altezza di chi rappresento: il mondo della canoa, fatto di oltre 20.000 tesserati di società che lavorano nell'ombra con grande entusiasmo e oggi sono soddisfatto perché so che li abbiamo resi orgogliosi". Buonfiglio sottolinea la portata storica della medaglia. "Il settore della canadese italiana mancava dal podio olimpico da ben 64 anni, dall'argento di Dezi e La Macchia a Roma 1960: La Macchia che purtroppo non c'è più e fu il mio allenatore ai Giochi di Montreal del 1976 e al quale ero particolarmente legato. Oggi da lassù avrà sorriso anche lui". Buonfiglio alla guida della canoa italiana dal 2005 punta a guidare la Fick per un altro quadriennio. "Mi ricandiderò sicuramente, mi sento ancora un ragazzino, rappresento una federazione in salute sotto tutti i punti di vist, sia tecnico che finanziario, la base sta crescendo e la prossima estate organizziamo i mondiali all'idroscalo di Milano. Abbiamo tanta carne al fuoco e tanta voglia di fare. Ora mi devo allenare in bicicletta perché avevo fatto un fioretto prima di partire che se fosse arrivata una medaglia avrei partecipato in bicicletta all'Eroica. Ora mi tocca pedalare ma la fatica non mi ha mai fatto paura...". { }#_intcss0{ display: none;}#U11712719903RwF { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11712719903OPI { font-weight: bold;font-style: normal;}#U117127199034O { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11712719903FDC { font-weight: bold;font-style: normal;}#U117127199033XD { font-weight: bold;font-style: normal;}
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