File not found
Economista Italiano

"Torna vivo". Le madri russe chiamano i numeri verdi ucraini per avere notizie dei figli

Bolivia, morto ad 80 anni l'assassino di "Che" GuevaraIl chiarimento di Stoltenberg: "La Nato non intende schierare forze in Ucraina"Ucraina, chi è il capo dell'esercito che sta tenendo testa alle armate russe

post image

Guerra Ucraina, possibile rischio di escalation al confine con la Polonia: cosa sappiamoI relatori al convegno sull'affido all'Università Cattolica - (Marta Carenzi - Università Cattolica del Sacro Cuore) COMMENTA E CONDIVIDI “Sono stato otto anni in comunità,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock ma avevo bisogno di una famiglia e questa gioia non l’ho mai avuta. Non ho trovato una mamma e un papà che si occupassero di me e adesso dico che questo non è giusto. Eppure, sono sempre stato un bravo ragazzo, ho sempre rispettato le regole ferree della comunità. La famiglia non l’ho trovata, ma non mi pento di essere stato bravo”. È una delle testimonianze più forti presentate oggi al convegno Rilanciare l’affido familiare: l’interesse del minore nei percorsi di accoglienza, organizzato dal Centro di Ateneo studi e ricerche sulla famiglia dell’Università Cattolica. Tanti esperti a confronto e un dialogo aperto tra istituzioni e associazioni per mettere in fila ostacoli e problemi alla vigilia di tre appuntamenti importanti. Il primo è la ratifica delle nuove Linee di indirizzo da parte delle Regioni che dovrebbe sancire un salto di qualità nelle politiche sociali per i minori all’insegna di quell’uniformità di interventi tuttora mai raggiunta. Poi c'è l’avvio della discussione parlamentare del ddl sull’affido presentato a febbraio dalla ministra per la famiglia, Eugenia Roccella, e dal ministro della giustizia, Carlo Nordio; infine, l’entrata in vigore della riforma Cartabia sulla giustizia minorile prevista per il 14 ottobre, che avrebbe un impatto pesante anche sull’affido. Ma su quest’ultimo punto sono annunciate sorprese dell’ultima ora. Non è escluso che l’ultima tranche della discussa riforma possa slittare di un anno, o forse più. Una scelta che offrirebbe la possibilità di affrontare con più calma le tante emergenze di una situazione complessa. Le testimonianze dei ragazzi appena usciti dall’affido, o ancora coinvolti nel cosiddetto “prosieguo amministrativo” – quella deroga che, dopo i 18 anni e fino ai 21, permette di non interrompere i rapporti con la famiglia affidataria – hanno messo in luce aspetti talvolta sottovalutati. Come la richiesta rivolta agli operatori delle comunità e alle famiglie affidatarie di essere ascoltati, di mettere da parte la teoria e di privilegiare la pratica, di un atteggiamento più accogliente. “Noi siamo contenti di essere stati accolti – ha detto un altro ragazzo – ma siamo anche consapevoli di poter dare indietro qualcosa”.Perché questo scambio sia davvero fecondo non basta che una famiglia apra con generosità le porte di casa a un minore in difficoltà, non basta neppure che sia tanto accogliente e saggia da coinvolgere in un processo di recupero, per quanto possibile – e spesso non lo è - la famiglia d’origine che vive un momento di difficoltà. È necessario che le istituzioni, rappresentate dai servizi sociali e dai tribunali minorili, siano vicine alle famiglie affidatarie e alle reti familiari, ne riconoscano l’impegno e il ruolo. Senza questo impegno corale, come è stato sottolineato, il numero delle famiglie affidatarie continuerà a diminuire e sarà difficile assicurare un futuro ai circa 14mila minori oggi accolti nelle famiglie – altrettanti sono ospitati nelle strutture d’accoglienza.Maria Carla Gatto, presidente del Tribunale per i minorenni di Milano - (Marta Carenzi - Università Cattolica del Sacro Cuore)Ma, per quanto riguarda i tribunali minorili, questo impegno è messo gravemente in forse dall’incombere della riforma Cartabia che, come evidenziato da Maria Carla Gatto, presidente del Tribunale per i minorenni di Milano, “costringerà a un passo indietro rispetto ai traguardi raggiunti”. Secondo il magistrato l’intervento del legislatore dovrebbe essere caratterizzato da una logica di semplificazione, non di maggiore burocratizzazione, ma da quando alcune parti della riforma sono entrate in vigore tutto è diventato più complesso. “A Milano – ha detto la presidente del tribunale minorile – ci sono 13mila procedimenti pendenti che riguardano un numero ancora maggiore di bambini perché un procedimento può riguardare diversi fratelli. Ma la riforma ci impone di concentrarci sui procedimenti urgenti e, vista la nostra drammatica situazione di organico, la maggior parte dei casi rimane inevasa”. Insomma, senza risorse – la riforma Cartabia è stata pensata a costo zero – la tutela che i tribunali dovrebbero garantire ai minori più fragili rimane un’ipotesi sempre più remota. La scomparsa dei giudici onorari renderà impossibile continuare a garantire alcune procedure importanti – per esempio la preparazione dei bambini al passaggio dalle famiglie affidatarie a quelle adottive – ma bloccherà di fatto anche il proseguimento di tanti affidi oltre i due anni stabiliti dalla legge. Un termine che oggi viene prorogato d’ufficio ma che, con la riforma Cartabia, richiederà l’intervento del procuratore minorile, con il rischio evidente di dilazionare all’infinito le procedure. Ora, l’ipotesi che l’entrata in vigore della riforma possa slittare di un anno o più, ridà un po’ di speranza a un settore che non è soltanto in crisi, ma come sottolineato da Michele Cantatore, del Servizio coordinamento affidi del Comune di Milano, sta conoscendo trasformazioni profonde. A Milano – ma sono cifre che possono essere riferite anche ad altre città – gli affidi durano in media 8-9 anni e, al termine, il 20% dei minori va in adozione alla famiglia affidataria; un altro 20% continua a rimanere nella stessa famiglia anche senza adozione. La percentuale restante è rappresentata da ragazzi che sono costretti a cavarsela da soli, mentre solo il 7% torna alla famiglia d’origine. Ma cambia anche la tipologia delle famiglie che si rendono disponibili all’affido. Sono sempre più numerosi i single, le famiglie omogenitoriali, ma anche coppie che – ha spiegato Cantatore – cercano soprattutto una gratificazione personale attraverso la genitorialità. Lo scorso anno, su 150 coppie e singoli che hanno chiesto di partecipare ai percorsi di formazione per l’affido, solo il 44% ha ricevuto l’idoneità, il 31% è stata respinta, le altre sono state congelate in attesa di una riconsiderazione della domanda. Perché l’affido possa continuare a produrre bene, come certamente ne ha prodotto in questi decenni, è importante accompagnare le famiglie a comprendere bene il senso di questo dono reciproco. Raffaella Iafrate, docente di psicologia e delegata per la pari opportunità dell’Università Cattolica, tra gli elementi fondanti dell’affido ha indicato la protezione dell’essere figli, l’appartenenza sociale della scelta, il diritto alla cura nella sua dimensione affettiva, relazionale e cognitiva, oltre all’accoglienza reciproca. “Quella del bambino accolto e della famiglia che accoglie – ha detto – sono due umanità che si possono e devono incontrare. Ecco perché parliamo di fiducia comunitaria”. Riflessioni di grande profondità sono arrivate anche da Eugenia Scabini, per tanti anni docente di psicologia della famiglia, secondo cui “un affido è riuscito, raggiunge il suo obiettivo se il bambino può sperimentare nel corso del tempo, che non deve scegliere o l’una famiglia o l’altra, se può sentirsi parte della famiglia di origine potendo al contempo godere con libertà delle risorse dei nuovi legami (anche intergenerazionali e amicali) che la famiglia affidataria gli offre. Certo non spesso ciò avviene e in ogni caso questa integrazione tra le due famiglie nel vissuto del bambino ha i suoi alti e bassi”. Mentre Giulia Lopez, psicologa del Centro di Ateneo studi e ricerche sulla famiglia all’ateneo di largo Gemelli, ha passato in rassegna le varie forme di affido con uno sguardo alle diverse ricerche. Assuntina Morresi, ministero della Famiglia - (Marta Carenzi - Università Cattolica del Sacro Cuore)Alle domande delle associazioni – erano presenti Maria Grazia Figini di “Cometa”, Luca Sommacal di “Famiglie per l’accoglienza” e Frida Tonizzo di Anfaa – ha risposto alla fine Assuntina Morresi, vicecapo di Gabinetto della ministra Roccella, che non solo ha assicurato un’attenzione particolare al tema affido che verrà inserito nel prossimo Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, ma ha annunciato che la discussione parlamentare del ddl finalizzato alla raccolta strutturata e costante di dati riguardanti i minori in affido e le famiglie affidatarie, “potrà essere l’occasione per un confronto pubblico tra addetti ai lavori”. Obiettivo quello di arrivare davvero a guardare all’affido come risposta importante alla solitudine dei minori in un’ottica di sussidiarietà.

Caso Stormy Daniels, Donald Trump è colpevole ma non ci sta: "Processo truccato"Ucraina, Zelensky ai soldati russi: "Vi offro la chance di sopravvivere, arrendetevi"

Mariupol, la donna incinta delle foto dell'ospedale pediatrico bombardato ha partorito

Usa, spunta il cartello "Zelensky Way" davanti all'ambasciata russaHouthi, raid Usa e Regno Unito in Yemen: 14 morti

Corea del Nord, fallito il lancio del satellite spia: razzo esploso dopo il decolloUcraina, bombardamenti a Kiev. Zelensky: "Negoziati riprendono, sforzi per la pace"

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 532

80 anni dallo sbarco in Normandia: i capi di Stato presenti alle celebrazioniUcraina, bombardamento su una fabbrica Antonov nei pressi di Kiev

Ryan Reynold
Cina, scossa di terremoto nella notte: magnitudo 5.9Ucraina, il presidente Zelensky ha scritto alla famiglia del giornalista americano uccisoUcraina, troupe di Sky News vittima di un'imboscata russa: due feriti

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarGuerra in Ucraina, la storia di Alessio: guida 2000 km per salvare i nipotiETF

    Panico in Germania, attacco con coltello alla manifestazione anti islamMorta Brigitte Bierlein: prima donna cancelliere in AustriaMessico, violenta rissa allo stadio: decije do feriti e campionato sospesoRussia, McDonald's chiude i suoi punti vendita ed è corsa all'hamburger

    1. Una colonna di mezzi militari marcia dalla Bielorussia verso l’Ucraina

      1. avatarUcraina, la denuncia della moglie di Zelensky: "Quanti altri bambini devono morire?"Professore Campanella

        Chi è Wojciech Bakun, il sindaco che ha contestato Salvini in Polonia

  2. avatarElezioni in Messico, i risultati: Claudia Sheinbaum vince le presidenzialiProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Il dramma di Valeriia Maksetska e la madre Irina, uccise da un carrarmato russoNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 518Rapina nella gioielleria Chanel a Parigi: bottino da 10 milioniGaza, l'Unrwa sugli effetti della guerra: "Danni catastrofici all'ambiente"

    VOL
  3. avatarBlinken: “Gli Usa sono al lavoro per l’invio di caccia a Kiev dalla Polonia”Campanella

    Guerra Russia-Ucraina, Cremlino: "Non si esclude un incontro tra Putin e Zelensky"Covid, nuove restrizioni in Cina: cosa sono e come funzionano i lockdown di ferro?Ucraina, nel Paese è arrivato Wali: il cecchino più letale del mondoI missili ipersonici Tsirkon della Russia: l’arma che batte tutti gli altri razzi in velocità

Chi era Brent Renaud, il giornalista americano ucciso in Ucraina

Colombia, dal 2027 addio alla corridaLa bambina con il lecca-lecca ed il fucile: la foto-icona che in Ucraina è diventata virale*