File not found
VOL

Vannacci accusato di odio razziale, il gip respinge la richiesta di archiviazione. L'ira del legale: «Incomprensibile»

Orrore a Roma: gatti trafitti con frecce lanciate da una balestra, la denuncia social dei residentiSi scrive Parco Alto Milanese, si legge Palestra a cielo aperto: subito boom (e tutte le istruzioni) - ilBustese.itG7 Commercio, Tajani: successo per Italia, temi Omc e resilienza

post image

Wartsila, Mimit: firmato accordo programma, salvaguardata occupazioneA cosa ci serve dare un nome proprio agli oggetti?Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRockÈ un meccanismo psicologico che può aiutare ad affezionarsi di più alle cose attribuendo loro maggiore valore, e quindi ad averne più cura Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il PostB.B. King e la sua chitarra "Lucille" nel 2007 a Bridgeview, Illinois (Photo by Tasos Katopodis/Getty Images for Gibson)Caricamento player Il musicista e cantante blues B.B. King era particolarmente affezionato a una sua chitarra, una Gibson ES-335 nera, a cui aveva dato il nome di Lucille. Il nomignolo nacque all’inizio della sua carriera, durante un concerto in Arkansas, che fu interrotto da un incendio nel locale. Mentre tutti fuggivano all’esterno, King decise di tornare dentro per salvare la sua chitarra. Il giorno dopo venne a sapere che l’incendio era stato causato da una stufa a cherosene che si era rovesciata durante una lite tra due uomini. I due litigavano per una donna che si chiamava Lucille e King decise di dare lo stesso nome alla sua chitarra: «per ricordarmi di non fare più una cosa simile», raccontò in seguito.La pratica di dare un nome di persona agli oggetti a cui siamo affezionati è molto diffusa. Secondo uno studio commissionato da una società assicurativa negli Stati Uniti nel 2013, quasi il 25% degli statunitensi avrebbe dato alla propria auto «un nome speciale», e lo stesso viene fatto con altri mezzi di trasporto personale, dispositivi elettronici e strumenti da lavoro, dai camion alle macchine da cucire.Quella che sembrerebbe un’abitudine scherzosa secondo alcuni studi nasconde in realtà un meccanismo psicologico con cui diamo qualità umane agli oggetti che ci circondano. Il fenomeno non si limita ai nomi di persona, ovviamente: alcune ricerche hanno dimostrato che le persone tendono a fidarsi di più di macchinari dotati di caratteristiche antropomorfe, ovvero che ricordano la forma del corpo umano. Nel caso delle automobili in grado di guidarsi da sole, ad esempio, le persone si fidano di più di quelle dotate di volante (anche se non c’è un guidatore a manovrarlo) o di un’interfaccia vocale.Nicholas Epley, autore del saggio Mindwise: How We Understand What Others Think, Believe, Feel, and Want, sostiene che gli esseri umani tendono ad antropomorfizzare anche oggetti che presentano caratteristiche simili a quelle umane, come nel caso dei fanali delle automobili, spesso progettati per assomigliare a occhi. In uno studio pubblicato nel 2016 dal Journal of Experimental Psychology: General, di cui Epley è stato co-autore, i partecipanti si sono dimostrati più propensi a credere che un testo generato al computer fosse stato scritto da un essere umano quando a leggerlo era un’altra persona rispetto a quando lo leggevano loro stessi.Chiamare un oggetto con un nome di persona può avere diverse funzioni, tra tutte quella di renderlo più facile da riconoscere. Il linguista David Peterson, che ha lavorato alle lingue inventate della serie Il trono di spade, ha spiegato al sito The Cut che anche l’abitudine di dare nomi (spesso femminili) alle imbarcazioni nacque per motivi di comodità, per comunicare velocemente quale barca aveva bisogno d’assistenza in porto. Col tempo, però, dall’esigenza pratica è nata una tradizione – e una prassi – favorita anche dal legame affettivo che si crea tra una barca e il suo proprietario.Secondo Peterson, quando si parla di oggetti personali c’è «una differenza tra il livello di importanza attribuito e quello di attaccamento emotivo». Questo spiega perché le persone tendono a dare un nome ad auto, moto e barche e non a oggetti comuni e d’uso quotidiano. Anche se il fattore economico ha sicuramente un peso – comprare una barca è un investimento diverso dall’acquistare una penna a sfera, per esempio – non sono sempre gli oggetti più costosi a essere chiamati per nome. E nemmeno quelli che usiamo di più, altrimenti sarebbe molto diffusa la pratica di dare nomignoli agli smartphone, che sono invece percepiti come facilmente sostituibili (a cicli di alcuni anni) e rimpiazzabili con modelli nuovi e migliori.– Leggi anche: Le forme e gli oggetti che ci portiamo dietro nonostante il progressoLa vera discriminante sembra quindi essere il fattore sociale, il rapporto con gli altri: «Se dai un nome a qualcosa, c’è la possibilità che qualcuno sentirà quel nome», ha concluso Peterson. Un nome è quindi fatto per essere condiviso con gli altri, motivo per cui talvolta viene proprio scritto sull’oggetto stesso, come nel caso delle imbarcazioni.In un altro studio pubblicato nel 2018 dal Journal of Consumer Psychology, ai partecipanti venne chiesto di dare un nome a diversi oggetti d’ogni giorno, come tazze o pinzatrici, per poi confrontarli con sostituti senza nome. L’esperimento serviva a misurare il naming effect, l’effetto dato dal nominare qualcosa, e la sua capacità di aumentare il senso di «proprietà psicologica», uno stato in cui «un individuo percepisce un oggetto come di sua proprietà senza possederlo fisicamente o legalmente». Molti partecipanti finivano quindi per attribuire un valore più alto all’oggetto con nome, rendendo quest’ultimo meno soggetto a sostituzioni, un comportamento che l’Atlantic ha definito «l’opposto del consumo sconsiderato».Soonkwan Hong, un docente della Michigan Tech University intervistato dall’Atlantic, ha spiegato che il comportamento dei consumatori può essere di due tipi: profano o sacro. Il primo caso riguarda gli acquisti di beni ordinari, mentre il secondo include i consumi influenzati dai nostri valori personali e a cui attribuiamo un significato profondo. Hong sostiene che più un oggetto è legato al nostro senso di sé, più tendiamo a vederlo come un singolo, un unico, e ad averne cura, sostituendolo meno facilmente. «È un modo di demercificare un bene», ha spiegato Hong, e quindi di privare un oggetto del suo stato di merce e della sua natura commerciale.Tag: Consumismi-oggettiMostra i commenti

FOTO E STORIA. Mario D’Aleo, il diario di un uomo per sempre fedele allo Stato: «La mafia non vince» - ilBustese.it«Mamma, io non volevo il ketchup»: schizzi di sangue sul panino del fast food per una bimba di 4 anni. La mamma denuncia

Papà single grazie all'adozione: «A 23 anni un tumore mi ha lasciato sterile, per avere un figlio non ho aspettato una moglie»

Wartsila, Mimit: firmato accordo programma, salvaguardata occupazioneLa farfalla ha mosso il mondo: 28 progetti e 180mila euro donati da La Casa di Chiara - ilBustese.it

MillionDay e MillionDay Extra, le due estrazioni di martedì 23 luglio 2024: i numeri vincentiA Busto la biblioteca non va in ferie. Maffioli: «Presidio culturale e punto di riferimento per chi resta in città» - ilBustese.it

Differenziare il vetro senza errori, da Amga Legnano un piccolo memorandum - ilBustese.it

Covid in Grecia, ondata per la variante kp3. I turisti in allarme: «Posso cancellare la vacanza?». Ecco i consigli per chi parte dall'ItaliaNational Gallery, 300mila visitatori per il Caravaggio di Intesa

Ryan Reynold
MillionDay e MillionDay Extra, le due estrazioni di mercoledì 24 luglio 2024: i numeri vincentiPaola Iezzi: «Vamos a Bailar fu bocciata a Sanremo con parole poco carine, ci restammo male. Poi scalò le classifiche di metà Europa»Incinta e in coma a causa di un tumore, il parto dopo il risveglio: «Quando ho aperto gli occhi avevo una mano sulla pancia»

BlackRock

  1. avatarFrusta il cavallo 24 volte in meno di un minuto: campionessa inglese di equitazione bandita dalle Olimpiadi di ParigiCapo Analista di BlackRock

    Stadio “Giovanni Mari”, l’amministrazione comunale si fa carico del rifacimento del manto erboso - ilBustese.itTra aiuti a Kiev e polemiche su aborto, G7 defilato su GazaMattarella, la difesa dei cronisti: «Gli attacchi sono atti eversivi». E sulle carceri: indecoroseMax Pezzali, la colonna sonora della mia vita. E che brivido poter gridare: «Ci sono anch'io» - ilBustese.it

    1. Filippo Turetta, le frasi del padre Nicola in carcere: «Fatti forza, non sei l'unico. Ci sono altri 200 femminicidi»

      1. avatarClip Portofino, primo premio al controtenore svizzero Hauserinvestimenti

        Notte con minima a 22 gradi, oggi andremo ben oltre quota 30 con umidità elevatissima. Domenica forti temporali - ilBustese.it

  2. avatarCina-Usa, rapporti in crisi: ma su estradizioni collaboranoCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Olimpiadi 2024, Elisa Mondelli: «A Parigi per realizzare il sogno di mio fratello canoista morto di tumore prima di Tokyo 2020»Cassano Magnago: esordio per la nuova Pro Loco - ilBustese.itTempo estivo, ma nel weekend aumenta la possibilità di rovesci e temporali - ilBustese.itGamberetti congelati contaminati da batteri carnivori, Aldi li richiama dai suoi supermercati

  3. avatarVia la vegetazione spontanea: si lavora per lo svincolo verso Cassano - ilBustese.itcriptovalute

    «Rifiuti, i bustocchi non sono tutti incivili. Si informi davvero e si ripristini un periodo di tolleranza» - ilBustese.itFrusta il cavallo 24 volte in meno di un minuto: campionessa inglese di equitazione bandita dalle Olimpiadi di ParigiFirst Cisl: in Italia costi credito al consumo più alti di UeIl teatro Sociale Cajelli rifiorirà con l'autunno - ilBustese.it

    VOL

Toti, Giampedrone: in 9 anni percorso poltico straordinario

Lega, multa fino a 5mila euro per chi usa il femminile: caos per la proposta di legge. Il partito si difende: «Iniziativa di un singolo»Tempo estivo, ma nel weekend aumenta la possibilità di rovesci e temporali - ilBustese.it*