File not found
criptovalute

Università Texas, immunologo Casali guida studio sui topi "umanizzati" - Tiscali Notizie

Addio ad Alice Munro, la scrittrice di romanzi bonsaiTumori, svelato meccanismo molecolare della leucemia dei bimbi - Tiscali NotizieRicerca, più rischi demenza con ansia e grasso su pancia e braccia, nuovi studi - Tiscali Notizie

post image

Spazio, l'astronauta europeo Andy Mogensen è sulla Iss con la missione Crew-7 - Tiscali NotizieDopo la morte dei due leader di Hamas e Hezbollah,trading a breve termine Adnkronos ha contattato Claudio Bertolotti, fondatore di START Insight, ricercatore e autore di “Gaza Underground, la guerra sotterranea e urbana tra Israele e Hamas” (2024). Che è partito dall’uccisione in Iran di Ismail Haniyeh. “Bisogna distinguere le due anime di Hamas: quella politica, fino a ieri guidata da Haniyeh, che opera fuori da Gaza, e quella militare, composta dalle brigate al-Qassam, che gode di un alto grado di autonomia operativa. Dunque con la morte del leader politico, le dinamiche della guerra sul campo non cambiano. Ha però un grande peso sugli equilibri della regione. Israele può dire alla sua opinione pubblica, davanti a un conflitto che finora non ha portato risultati eclatanti (tra tutti la liberazione degli ostaggi), di aver centrato un obiettivo di alto livello. Gli israeliani speravano in tempi più rapidi, ma intanto portano a casa la decapitazione della leadership di Hamas. Invece a livello internazionale è una sfida aperta all’Iran. Dimostra la vulnerabilità del sistema di sicurezza di Teheran, riuscendo a colpire un ospite di altissimo livello che in quel momento era sotto la tutela degli ayatollah”. La domanda ora è come potrebbe reagire l’Iran. “E’ davanti a un bivio. Reagire, ma non si sa bene come, visto che abbiamo già avuto una dimostrazione della reazione iraniana quando il 13 aprile ha scatenato una pioggia (inefficace) di missili razzi e droni su Israele. Un’escalation militare diretta non sembra alla portata del regime, dunque può puntare su azioni secondarie, su più fronti, per colpire gli israeliani in uno spazio temporale più ampio. D’altra parte se sta fermo, rischia di perdere la faccia con i propri alleati nella regione. Ai quali chiede di combattere in prima linea la sua guerra, sacrificando vite, risorse e mezzi. Non può mostrarsi inerte. Anche perché ciò che è successo nelle ultime ore è più grave dell’azione contro il consolato iraniano in Siria che scatenò la risposta del 13 aprile”. Dopo l'assassinio di Fouad Shukur, capo dell'unità strategica di Hezbollah, il Libano può entrare in guerra con Israele? “Non bisogna sovrapporre lo Stato libanese con Hezbollah, che è una componente rappresentata nel governo, ma militarmente è un’entità para-statale o proto-statale autonoma, che domina su un territorio e ha risorse finanziarie proprie che arrivano soprattutto dall’estero (e soprattutto dall’Iran). La conflittualità è tra Israele e Hezbollah, non con il Libano. Se dovesse esplodere, potrebbe essere la scintilla per una guerra civile nel Paese, con parti etno-religioso-politiche pronte a scontrarsi. Sunniti contro sciiti, cristiano-maroniti, drusi… la conflittualità in Libano è latente ma sempre presente. Uno scenario del genere, che è il peggiore immaginabile, avvantaggerebbe l’Iran, perché le attenzioni e gli sforzi militari di Israele e dell’Occidente sarebbero concentrati a nord. Per questo Teheran fomenta la conflittualità”. In questo scenario che non si augura nessuno, che ne sarebbe della missione Unifil, guidata dai militari italiani? In questo momento c’è la Brigata degli Alpini “Taurinense”, ieri è arrivata la Brigata “Sassari” che è in fase di affiancamento e che guiderà il contingente nei prossimi mesi. “Il problema”, secondo Bertolotti “è che quella missione non è strutturata in modo tale da affrontare uno scenario di guerra aperta. O una nuova risoluzione Onu amplia il mandato, ed è difficile, o lo strumento militare che in questo momento si trova al confine non può più garantire una zona 'cuscinetto’ se la situazione cambiasse”.Israele dimostra una certa nonchalance di fronte ai due omicidi mirati: i leader di Hamas sono un bersaglio (dichiarato) dal 7 ottobre, mentre i vertici di Hezbollah hanno appena colpito il villaggio dei drusi in territorio israeliano, dunque una risposta dovevano aspettarsela. “Sono pronti a una escalation orizzontale”, spiega l’esperto, “con l’apertura di più fronti contemporaneamente: Hezbollah, le milizie sciite siriane (marginali ma fino a un certo punto) e ovviamente Hamas. Certo, vorrebbe dire essere ancora più impegnati di oggi, e gli Usa sarebbero messi in una posizione scomoda ma a senso unico: in caso di conflitto aperto con le milizie libanesi, darebbero sicuramente il loro sostegno aperto a Israele, che questa amministrazione lo voglia o no. Ciò che abbiamo visto al Congresso ultimamente, con i fondi per Israele bloccati, fa parte della campagna elettorale per le presidenziali, che incide sulla quantità e sulla qualità degli armamenti destinati all’alleato storico. Non ci sarà mai un’interruzione delle forniture difensive da parte americana, ma in alcuni momenti possono limitare l’invio di determinati armi, come quelle che servono per azioni offensive”.Netanyahu rafforza la sua posizione? “Ne ha la necessità, la guerra ha ridimensionato Hamas ma non è sufficiente. Con la morte di Haniyeh parla al suo popolo e manda un messaggio che possiamo paragonare, mutatis mutandis, all’eliminazione di Bin Laden e al Baghdadi per gli americani. Guarda al sostegno politico interno, che scricchiola ma è sempre piuttosto compatto, non a quello internazionale, che sappiamo essere molto indebolito, anche per la campagna di una minoranza molto rumorosa che in Occidente quotidianamente attacca Israele”.In conclusione, qual è il bilancio della guerra che è iniziata con l’efferato attentato del 7 ottobre, alla luce delle ricerche compiute da Bertolotti sulle azioni militari sopra e sotto la terra di Gaza? “In superficie, nonostante quello che si legge sui giornali, Israele è stato più cauto di quanto avrebbe voluto. Il sistema dei tunnel sotterranei di Gaza, costruiti dalle milizie al-Qassam sotto a obiettivi civili sensibili come scuole, ospedali, moschee, ha imposto alle IDF di rallentare i movimenti in area urbana, per limitare le perdite tra i propri soldati e tra i civili. Hamas è stata lungimirante: ha fatto della popolazione palestinese uno scudo umano, e ha utilizzato la ‘lawfare’, il diritto come arma di guerra. Sacrificando civili in prossimità di quegli obiettivi militari, spesso costringendoli a non muoversi, ha ottenuto un risultato strategico: imporre i tempi e gli spazi della guerra a Israele, rallentandone le operazioni e facendogli perdere buona parte del sostegno di parte della comunità internazionale. Il tutto mentre altri attori della regione, sempre coordinati dall’Iran come Hezbollah, gli Houthi e le milizie siriane, infastidivano e impegnavano su altri fronti le IDF. D’altronde Hamas è un movimento votato alla morte, si vede anche dalle dichiarazioni del figlio di Haniyeh. Il suo obiettivo finale, l’eliminazione totale di Israele, è dilatato nel tempo e non ha fretta”. (di Giorgio Rutelli)

Nessuno sa imitare una volée. Com’è difficile portare il tennis al cinemaMeloni: "Abbiamo davanti l'anno delle riforme. Dobbiamo spendere al meglio le risorse"

Dai ragazzi esigiamo un “capolavoro”. Un’idea iper performante di scuola

Calenda all'assemblea di Azione: "Il Terzo Polo "Meloni assente alla kermesse di FdI per stare con la figlia

Amadeus, non andare via: con l’addio alla Rai a rimetterci è il servizio pubblicoSelf-Care Day, 'in Italia risparmio 5 mld da gestione autonoma piccoli disturbi' - Tiscali Notizie

La lotta di classe è in classe, la frontiera dei professionali

Patrick Zaki: "Sono cristiano, con Hamas non c'entro nulla"Il rito della Dolce Vita del tennis dovrà fare a meno di Sinner

Ryan Reynold
Migranti, Schlein contro i centri di accoglienza in AlbaniaScherzo telefonico a Giorgia Meloni: si dimette il consigliere diplomaticoDEKA tra i primi al mondo certificati MDR per scopi anche non medici - Tiscali Notizie

investimenti

  1. avatarUn Neanderthal ai fornelli, scienziati svelano i segreti culinari degli antenati - Tiscali NotizieCapo Analista di BlackRock

    Salute: dieta mediterranea e omega-3 alleati anti-acne, lo studio - Tiscali NotizieFarmaci, Altroconsumo: più di 1 italiano su 3 non li trova nei tempi giusti - Tiscali NotizieIl premio Nobel Jon Fosse cerca il mistero: «Scrivo seguendo il ritmo»Fred Vargas tinge di noir l’inizio di quest’estate

    ETF
    1. Diventa legge il ddl contro la violenza sulle donne: ecco che cosa prevede

      VOL
      1. avatarLa pioniera Petronilla e la cucina della fameGuglielmo

        Sandro Veronesi: «Il Novecento è il mio arto fantasma»

  2. avatarDonald Sutherland, non solo “Casanova”: omaggio a un gigante del cinemaGuglielmo

    Migranti, Crosetto contro Scholz: il tweet del ministro di Fratelli d’ItaliaUn cane robot porta a Venezia il timore e il fascino dell’Ia“Il Sassetta e il suo tempo”. Il 23 maggio la presentazione del catalogoMeloni a Berlino da Scholz, l’intervento sull’Ucraina contro Putin al G20

  3. avatarCdm approva all'unanimità elezione diretta del premierEconomista Italiano

    La seduzione ridotta ad algoritmo. Il congedo di Walter Siti dalla letteraturaElezioni comunali a Foggia, Maria Aida Episcopo: "Sarò la sindaca di tutti"Manovra 2024, “tesoretto” per i territori: la Cgil prepara lo scioperoIo, Sibilla e le mie madri di ferro: in Italia «maternità» è una parola pesantissima

    VOL

Eurovision, la scaletta e i favoriti della finale: la vittoria di Angelina Mango è il sogno proibito della Rai

L'idea di Forza Italia: Ponte sullo Stretto di Messina intitolato a Berlusconi?Accordo su aggregati spesa in Sicilia, Aiop "Risposta a domanda salute" - Tiscali Notizie*