Conte sullo scioglimento di Forza Nuova: "Movimento 5 Stelle in prima linea"Lega: Salvini cerca di mantenere il centrodestra unito ma resta nella maggioranzaMatteo Salvini pompiere su Giorgetti: “Il confronto è bello, le polemiche no”
Quirinale, Mattarella allontana nuovamente l'ipotesi di un bis“Il rispetto del vincolo della legalità” (processuale, legalitàProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock sostanziale, costituzionale) non può e non deve consentire incursioni corsare incuranti di quanto accertato in aula e svilire i principi scolpiti nella Costituzione, ma neanche impedire il legittimo dissenso critico. Sulla sentenza emessa lo scorso 30 settembre dal Tribunale di Locri sono state dette molte cose da parte di autorevoli commentatori, che hanno per lo più concentrato le critiche sulla sproporzione della sanzione concernente il principale imputato (Lucano) e sulla supposta volontà di cancellare un modello di accoglienza dei migranti che, pur probabilmente contraddistinto da forzature (reati, per i giudici calabresi), sarebbe stato inviso a buona parte dell’establishment. Del resto, i prodromi della vicenda avevano già evidenziato un’opinabile metro di giudizio (una misura coercitiva, sia pure gradata rispetto a quella massima pervicacemente richiesta, anche con successive impugnazioni, a fronte di una sostanziale confutazione del quadro indiziario), e dunque la sentenza, di certo eclatante, forse non può dirsi del tutto sorprendente. Vorrei provare qui a spostare la riflessione dalla critica giuridica (ovviamente resa più ardua dall’assenza del deposito della motivazione) ed anche da quella riguardante un politico velocemente assurto alla ribalta internazionale, per poi precipitare nel de profundis. La presa di posizione dell’Anm Mi interessa piuttosto evidenziare come i fatti di Riace abbiano determinato l’Anm ad emettere un comunicato stampa con il quale, richiamati “i valori della giurisdizione”, ci si è soffermati su “alcuni principi che devono essere sempre preservati nel dibattito pubblico sulle vicende giudiziarie”. Al dunque, si è così (ovviamente) riconosciuto spazio di critica su quanto avviene nelle aule processuali, rilevandosi tuttavia che poiché “i processi penali, tutti, sono una laboriosa ricerca della verità…che è approdo finale, e non premessa del processo”, debba stigmatizzarsi “l’attacco mediatico nei confronti dei magistrati requirenti e giudicanti”. Non è certo la prima volta che il sindacato dei giudici prende posizione (con richiesta o meno di “pratiche a tutela”) a difesa di una decisione, ma qui è interessante notare come la nota sembri riferirsi in particolare a chi, dall’interno della magistratura (Magistratura Democratica) ha invitato ad aprirsi alla civitas e ad uscire dalla cittadella assediata. Ora, premesso il relativismo processuale della verità, non occorre qui richiamare il pensiero di Derrida (Forza di legge. Il “fondamento mistico dell’autorità”) sul rapporto asimmetrico del Diritto con la Giustizia, avendo sostenuto il filosofo francese che “la forma giuridica è l’esito di rapporti di forza politico-economici”. Muovendo dalla diversa prospettiva secondo la quale “nell’epoca moderna…la cultura occidentale si è nutrita di una concezione della Giustizia in cui tutti i rapporti morali, giuridici e politici confluiscono nella medesima idea di legalità, sicché tende ad apparire giusto ciò che è conforme alla legge” (Ricoeur), si è affermato (Cartabia, Violante) che “il Diritto e la Giustizia devono tornare a dialogare, che il Diritto e la Morale devono gravitare su orbite distinte, ma non del tutto inincidenti”, e anche che (Lombardi Vallauri) “Il Diritto, per sfuggire al rischio di porsi come dinamica autoreferenziale, deve essere giustificato filosoficamente a partire da opzioni valoriali che attengono alla concezione della Giustizia”. La cultura della giurisdizione Sia come sia, penso davvero che “la cultura della giurisdizione” (formula spesso abusata, quasi sempre per nobilitare posizioni conservatrici) si alimenti con le aperture ad ogni istanza di natura sociale, in particolare per alcuni rami del diritto, ciò non significa e non deve significare che i giudici debbano corrispondere alle aspettative popolari (populiste), né quando esse invochino law and order, giustizia per le vittime, pene esemplari, né quando (come – pur solo da una parte – nel caso di specie) si critichi una durissima sentenza di condanna. Su questo, penso, gli avvocati avrebbero qualcosa di interessante da dire, e forse questa storia potrà offrire nuova occasione di confronto sul punto. Con una lettura dei fatti parzialmente diversa da quella che qui si propone il Presidente dell'UCPI (con un lungo post su facebook, dunque con posizione apparentemente non coinvolgente la Giunta dell'Unione) ha parlato di “vera matrice ideologica del pur legittimo fronte innocentista, che non ha nulla a che fare con il tema delle garanzie difensive”. Credo che Gian Domenico Caiazza abbia colto solo in parte le prese di posizione di Livio Pepino, Luigi Manconi, Luigi Ferrajoli, e altri ancora, che non hanno affatto nascosto la possibile sussistenza di reati nelle condotte tenute da Mimmo Lucano, evidenziando piuttosto altri aspetti, non solo afferenti la draconiana sanzione. Credo dunque che sia riduttivo parlare dell'esistenza di “un mondo valoriale nel perseguimento del quale si è unilateralmente persuasi che non sia lecito opporre il vincolo del rispetto della legalità”. Ovviamente, spesso tout se tient, e la stessa Anm ha richiamato l'epilogo della vicenda trattativa in uno con quello del processo di Locri. Vicende diverse, reazioni diverse; del resto, ogni storia processuale vive di dinamiche sue proprie. Resta il fatto che “il rispetto del vincolo della legalità” (processuale, sostanziale, costituzionale) non può e non deve consentire incursioni corsare incuranti di quanto accertato in aula e svilire i principi scolpiti nella Costituzione, ma neanche impedire il legittimo dissenso critico. Nessuno pretende che “la giustizia penale faccia propri quei valori” (quelli patrocinati a Riace, e poi in aula, da Mimmo Lucano), ma credo che nessuno tra gli autorevoli commentatori dell'affaire abbia chiesto rinunzie “in nome di essi a giudicare fatti e conformità alla legge delle condotte [che] equivale a negare il valore universale del diritto e della legge”. Lo ius dicere è affare di tutti; sono gli uomini, e non Atena, che devono continuare a fare in modo che “dire il Diritto” non sia compito sacerdotale, né popolare; in nome del popolo, non solo italiano. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMichele Passione
Stato di emergenza, Boccia: “Il PD è per la proroga, entro fine anno deve essere annunciata”Dazn, Giorgetti convoca i vertici al Mise per fare chiarezza sullo stop alla doppia utenza
Sondaggi politici, fra Pd e Fratelli d’Italia ormai è testa a testa
Secondo giorno Leopolda, Renzi sull'inchiesta Open: "Hanno sbagliato Matteo"Terza dose di vaccino, Costa: "Tra pochi giorni estensione ai 50enni"
Renzi e le intese con Forza Italia in Sicilia: "Non mi sto spostando a destra"Ddl Concorrenza, Cdm approva la legge: esclusi ambulanti e concessioni balneari, confermata delega taxi
Vaccino Covid, Speranza agli over 60: "Fate la terza dose, le scorte ci sono"Atreju 2021, Giorgetti tuona sul Reddito di Cittadinanza: "Solo con il lavoro l'uomo si realizza"
Green Pass, tamponi gratis per gli studenti fragili: la proposta della ministra dell'UniversitàLockdown in tutta Italia, il piano segreto di Draghi: quando può scattareMarta Cartabia, la madre è morta a 88 anni: lutto per la ministra della GiustiziaCanone Rai, l'accusa di Striscia: "Alcuni partiti in Parlamento non lo pagano"
Scontri a Roma, informativa di Lamorgese: "Strategia del terrore? Respingo le accuse"
Il governo Draghi prorogherà lo stato di emergenza fino a marzo
Pensioni, Il Premier Mario Draghi ha annunciato che non ci sarà il rinnovo della Quota 100Palazzo Chigi, via libera del Consiglio dei Ministri al Dpb: i dettagliGreen Pass, anche i senatori lo dovranno esibire all'ingresso dal 15 ottobreLa proposta della Tinagli (Pd): "Prendiamo i soldi per le pensioni dal RdC"
Terza dose, Figliuolo scrive alle regioni: "Procedano con immediatezza ad effettuare i richiami"M5S, Giuseppe Conte: "Stipendio? Sono mesi che non prendo una lira"Assessore Salvatore: "L’omosessualità non è una malattia? Nessuna certezza scientifica"Cdm, via libera al decreto legge in materia fiscale: stanziati oltre 3 miliardi di euro