Scambio di prigionieri Usa-Russia, Trump: "Cattivo precedente"Corruzione nel Comune di Venezia: la Procura chiede misure cautelariI numeri della Maturità 2024: bocciato solo lo 0,2% degli studenti
Incidente sul lavoro a Noriglio, operaio schiacciato da una parete in legno: morto a 48 anniIl filosofo tedesco Jürgen Habermas si scaglia contro le tesi di chi vorrebbe un occidente più interventista: non è una linea compatibile con l’obiettivo di evitare un’escalation imprevedibile che verosimilmente porterebbe a una guerra nucleare Oggi sulla Süddeutsche Zeitung il filosofo Jürgen Habermas propone la sua lettura sulla guerra in Ucraina e la rappresentazione mediatica che ne viene fatta. Nell’articolo,Capo Analista di BlackRock che si intitola Guerra e indignazione, Habermas parte dalle immagini della guerra e di quanto tornano a impattare sulle nostre vite dopo tanti anni di pace. «Le scene sempre nuove di cruda devastazione e sofferenze che colpiscono trovano un’eco autorafforzante nei social occidentali. La novità della pubblicazione e dell’impatto calcolato sulla società di un conflitto imprevedibile probabilmente colpisce noi più anziani rispetto ai più giovani». Fare qualcosa Al di là della rappresentazione nei media, però, Habermas riconosce che i fatti della guerra ci colpiscono e infiammano il desiderio di fare qualcosa contro i crimini di guerra sempre nuovi. Il problema, secondo il filosofo, è l’approccio diversificato dei paesi occidentali. Mattarella ha chiarito che la condanna dell’invasione deve andare di pari passo con il multilateralismo «Nonostante la presa di posizione unanime si preannuncia un approccio diversificato tra i governi occidentali. In Germania è scoppiato uno stridente conflitto d’opinioni amplificato dalla stampa a proposito del tipo e della misura dell’aiuto militare da inviare all’Ucraina invasa». In questo contesto è comprensibile, secondo Habermas, che l’Ucraina passi ad accusare la Germania per i suoi rapporti con Mosca, come è avvenuto soprattutto nelle ultime settimane per bocca dell’ambasciatore di Kiev a Berlino Andrij Melnyk. Tuttavia il filosofo si scaglia contro la sicurezza di sé di chi accusa il governo Scholz di stare dalla parte sbagliata della storia con le esitazioni delle ultime settimane. La posizione del cancelliere Per Habermas, la linea di Olaf Scholz per evitare l’escalation è una saggia strategia per non superare la linea rossa che rappresenta la fornitura di armi senza limiti all’Ucraina e che implicherebbe una partecipazione al conflitto anche formale. La conferma nell’opportunità di seguire questa strada sta negli accordi di Ramstein e nelle minacce di una guerra atomica da parte del ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov. Chi spinge per un ulteriore invio di armi, semplifica il dilemma di fronte a cui si trova l’occidente, che deve scegliere tra la sconfitta dell’Ucraina e l’escalation di un conflitto regionale. La Guerra fredda ha insegnato all’occidente che in una guerra contro una potenza nucleare si può raggiungere nel migliore dei casi un compromesso che evita a tutti di lasciare il campo da perdenti. Habermas riconosce che Putin è in una situazione di vantaggio soltanto perché l’occidente lo ritiene in grado di fare uso di armi atomiche, biologiche e chimiche, ma scrive che alla fine è il presidente russo a decidere quando la Nato passa il limite che considera un ingresso in guerra anche formale. Un’ulteriore complicazione nella determinazione del limite da non oltrepassare. La linea rossa «Se anche l’occidente fosse sufficientemente cinico da accettare il rischio di un “avvertimento” rappresentato da una di queste armi atomiche “minori”, quindi da mettere in conto quest’ipotesi estrema, chi potrebbe garantire che sarebbe ancora possibile mettere un freno all’escalation?» C’è dunque un piccolo spazio di manovra limitato da molti elementi, non sempre noti all’opinione pubblica, in cui scegliere una strategia che non superi la linea rossa dell’ingresso formale in guerra, visto che la partecipazione “fattuale” al conflitto è già evidente. VociL’Europa sia soggetto di pace per essere protagonista del negoziatoSimone Oggionni Chi si scaglia contro questa “politica del timore” che lascerebbe mano libera all’avversario, e difende le sue tesi in maniera razionale si spinge già in maniera eccessiva nel campo in cui vengono prese le decisioni finali, che Scholz pretende, giustamente secondo il filosofo, sia suo. «La decisione di non partecipare attivamente al conflitto non significa che l’occidente debba lasciare l’Ucraina al suo destino “up to the point of immediate involvement” in una guerra con un avversario superiore». Le consegne di armi possono influenzare in maniera positiva l’esito del conflitto. «Ma non è un autoinganno puntare su una vittoria dell’Ucraina contro la guerra assassina russa senza prendere in mano noi stessi le armi? La retorica proguerra mal si concilia con il posto da spettatore da cui proviene»: insomma, l’occidente può evitare una escalation che porterebbe inevitabilmente alla guerra nucleare soltanto autoimponendosi un limite nel sostegno dell’Ucraina. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Tragedia in Ucraina: Incidente mortale tra minibus e autocisterna, 14 vittimeIncidente sulla Monselice Mare: ciclista di 24 anni morto dopo lo scontro con una Mercedes
Campobasso: grave incidente sulla Bifernina, registrati un morto e cinque feriti
Incidente sulla statale del Brennero: due vittime e un feritoAustralia, aereo caccia Eurofighter italiano precipita al suolo: salvo il pilota
Milano, concorsi pilotati in Statale: l'infettivologo Galli condannato per falsoIrlanda, elicottero si schianta contro un edificio: ci sono morti
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 13Bimba annegata al Bioparco di Caraglio, la disperazione del papà: "Non è caduta in acqua per caso"
Auto nel lago, morta coppia di coniugi: le parole del nipoteLucia Passariello, investita e uccisa da un vigile ubriaco: le parole del fratelloI numeri della Maturità 2024: bocciato solo lo 0,2% degli studentiPaderno Dugnano, assalto portavalori sulla Milano-Meda: bottino da 500mila euro
Incendio appiccato in carcere a Biella: un detenuto e due agenti penitenziari intossicati
Medio Oriente, sale la tensione tra Israele e gli Houti: Tel Aviv intercetta missile nel Mar Rosso
Milazzo, scontro in moto contro un lampione: morto 26enneTreviso, auto si ribalta in un fosso: un feritoAustralia, aereo caccia Eurofighter italiano precipita al suolo: salvo il pilotaTragedia in Ucraina: Incidente mortale tra minibus e autocisterna, 14 vittime
Malore alla guida: 70enne morto in un incidente d'autoL'Aquila, l'auto va a fuoco dopo l'incidente: anziano muore carbonizzatoDoppia tragedia in mare a poche ore di distanza: morti un 84enne e un 16enneAutobomba esplode in un parcheggio a nord di Mosca: due feriti