File not found
analisi tecnica

Tempesta d'inverno a New York: dichiarato lo Stato d'emergenza

Atterraggio d'emergenza nel Pacifico: passeggeri brindano su una spiaggia deserta con il pilotaVince alla lotteria e diventa milionaria: "Mi ha rovinato la vita"Covid, il monito dell’Oms: “Serve cautela, ci sono ancora troppi morti”

post image

Proteste in Brasile: inchiesta su Bolsonaro per "Tentato golpe"La legge entrata in vigore in Texas è nota anche come “Heartbeat Act” e vieta di fatto l’accesso all’aborto una volta che si sia rilevata un’attività cardiaca nell’embrione,ETF anche nei casi in cui la donna è stata vittima di violenza o incesto. Generalmente, il battito cardiaco è visualizzabile a partire dalla sesta settimana di gravidanza, quando la gran parte delle donne non sa ancora nemmeno di essere incinta. Oggi, a oltre 40 anni dall’approvazione della legge 194, in un clima di ripresa degli attacchi ai diritti, il limite del novantesimo giorno costituisce una limitazione non più accettabile all’accesso all’aborto. Mercoledì 1 settembre, dopo la mancata bocciatura da parte della Corte suprema americana, è entrata in vigore in Texas la cosiddetta legge Abbott, dal nome del governatore che l’ha fortemente voluta. Nota anche come “Heartbeat Act”, la legge vieta di fatto l’accesso all’aborto una volta che si sia rilevata un’attività cardiaca nell’embrione, anche nei casi in cui la donna è stata vittima di violenza o incesto. Generalmente, il battito cardiaco è visualizzabile a partire dalla sesta settimana di gravidanza, quando la gran parte delle donne non sa ancora nemmeno di essere incinta: in Texas, infatti, più dell’85 per cento delle richieste di aborto è stata fatta oltre questa epoca gestazionale. La legge del Texas sta già facendo da apripista per gli altri stati antiabortisti, non solo USA: per eludere il rischio di una dichiarazione di incostituzionalità, si muove solo nell’ambito del diritto civile, prevedendo la possibilità per chiunque di citare tutti coloro che abbiano fornito assistenza per l’aborto, ossia, oltre ai medici e al personale sanitario, anche consulenti, avvocati, e perfino coloro, compresi i tassisti, che forniscono servizi di trasporto per le cliniche per gli aborti. La comparsa del battito cardiaco La pandemia SARS CoV-2 ha comportato un’esacerbazione delle difficoltà di accesso all’aborto volontario cosiddetto “on demand”, ossia basato nei fatti esclusivamente sulla decisione della donna; per superarle, molti stati, primi fra tutti Francia e il Regno Unito, hanno aperto alla telemedicina e hanno esteso i limiti di età gestazionale. Oggi, in piena pandemia, la cattiva legge texana si muove in direzione opposta e riapre la discussione proprio su questi limiti. Il richiamo emozionale al cuore che batte è violento e brutale, tutto interno alla logica della necessità di risvegliare nelle donne il cosiddetto “istinto materno”: il cuore che pulsa dovrebbe richiamarle alla tenerezza di un ruolo connaturato all’essere donna e al destino ineluttabile di dare figli alla nazione. Nessun’altra legge sull’aborto volontario fa riferimento, per stabilirne i limiti temporali, alla comparsa dell’attività cardiaca, troppo precoce e certamente poco significativa in termini di sviluppo embrionale. Ma è evidente come non sia la scienza a guidare le menti dei legislatori texani, troppo presi dalla preoccupazione perversa di negare alle donne qualunque possibilità di scelta. Il limite temporale  Nelle legislazioni che regolano l’accesso all’aborto nei vari paesi del mondo, il limite per l’aborto volontario varia enormemente, anche se più della metà dei paesi europei lo fissa alle 12 settimane, cioè alla fine del terzo mese di gravidanza.  Il limite del novantesimo giorno (12 settimane e 6 giorni), previsto nel nostro paese dalla legge 194 è un limite arbitrario che non ha correlati con un preciso stadio di sviluppo embrio-fetale, esattamente come lo sono le 10 settimane del Portogallo, o le 14 della Francia e della Spagna, o le 18 della Svezia. Nel continuum dello sviluppo intrauterino, invece, vi sono due eventi fondamentali, rispetto ai quali possiamo distinguere un “prima” e un “dopo”: uno è ovviamente rappresentato dalla nascita, che rompe drammaticamente questa continuità e, prima di essa, c’è il raggiungimento della cosiddetta “viability”, ossia di un grado di sviluppo tale da permettere la sopravvivenza al di fuori dell’utero. Ciò avviene attorno alla ventiduesima settimana, con la formazione delle indispensabili connessioni tra il talamo e la corteccia cerebrale. “Prima” di questa epoca, dunque, pur con gradi di sviluppo differenti, non vi è alcuna possibilità di vita fuori dell’utero della donna, e non vi è alcuna ragione per porre limiti arbitrari all’accesso all’aborto volontario. È, peraltro, quanto stabilì, già nel 1967, l’Abortion Act inglese. La legge 194 Oggi, a oltre 40 anni dall’approvazione della legge 194, in un clima di ripresa degli attacchi ai diritti, il limite del novantesimo giorno costituisce una limitazione non più accettabile all’accesso all’aborto, soprattutto in alcune tristi situazioni, che riguardano in particolare le fasce più deboli della popolazione femminile. È solo uno degli aspetti critici di una legge, certamente importante e ancora inapplicata in molte sue parti, ma che è anche ormai tempo di cambiare, per garantire e promuovere, oltre al diritto alla salute, la libertà e la dignità delle donne. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAnna Pompili Ginecologa, cofondatrice di AMICA e  consigliere generale dell' Ass. Luca Coscioni

Voli Usa a terra per un guasto informatico: oltre 3500 aerei in ritardoCalgary, terribile incidente e maxi incendio: un morto e diversi feriti

Incendio in Finlandia, a fuoco una chiesa dell’Ottocento e una casa indipendenti: una vittima

Qatargate, la proposta di Orban: “Bisogna abolire il Parlamento europeo”Usa, ripresi i voli dopo il blocco senza precedenti. Biden: "Ancora sconosciuta la causa"

Muoiono di cancro a 12 ore di distanza: erano marito e moglieBombardate le infrastrutture chiave, a Dnipro 21 morti

Maltempo in California: colpita Montecito, la zona dei vip

A Porta a Porta parla Volodymyr: Bruno Vespa ha intervistato Zelensky a KievLondra allagata e migliaia di residenti senz’acqua, ma non era maltempo

Ryan Reynold
https://www.instagram.com/p/ClgVPmJSmlE/Uomo armato ucciso dalla polizia di Miami in un parcheggioMassacro in Usa, trovati 8 cadaveri all'interno di un'abitazione

ETF

  1. avatarTerremoto di magnitudo 4.7 in Turchia: trema la terra ad Hataytrading a breve termine

    Terremoto di 4.8 colpisce l'Albania: dov'è stato avvertitoÈ già il 2023 in Nuova Zelanda: le foto e i video dei festeggiamentiAlbero di Natale prende fuoco al ristorante: clienti in fugaBambino di 3 anni va alla fonte e qualcuno gli cava gli occhi

      1. avatarAfroamericano muore dopo l'arresto: licenziati 5 agenti per uso eccessivo della forzaCapo Analista di BlackRock

        Guerra Ucraina, Putin: "Russia agisce nella giusta direzione. Pronti a trattare con tutti"

  2. avatarSente per la prima volta e scoppia in lacrime: l'emozionante reazione del bambino sordoGuglielmo

    Terremoto di magnitudo 6.2 in Argentina, l’epicentro è a Santiago del EsteroProteste in Brasile: inchiesta su Bolsonaro per "Tentato golpe"Covid in Cina, riaperti i confini dopo tre anni: tolta la quarantena per chi entra nel PaeseTerremoto di magnitudo 6.6 in Argentina: la zona interessata

  3. avatar87enne morta di ipotermia in casa: non aveva i soldi per il riscaldamentotrading a breve termine

    Morto Ken Block: incidente in motoslitta per il pilota di rallyTerremoto di magnitudo 5.6 al largo di MaltaTragedia in Alaska: una donna e un bambino uccisi da un orso polareMalesia, 21 morti accertati finora nella frana a Batang Kalì: "Corpi trovati abbracciati"

Sull'Ucraina ecco la profezia di Luttwak: "Cosa farà Putin tra un mese"

Indonesia, terremoto di magnitudo 7.7 in mare: è pericolo tsunamiLa Corea del Nord lancia gli ennesimi missili balistici*