File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Its Incom accoglie studenti da tutta Italia. A Legnano nuovi alloggi a condizioni agevolate e formazione di alto livello con laboratori all’avanguardia - ilBustese.it

Lombardia, nasce programma per chimica verde e futuro sostenibileLavori di asfaltatura e alla segnaletica, ecco i cantieri notturni della prossima settimana sull'Autostrada dei Laghi - ilBustese.itVIDEO. I Meridiana sempre più applauditi alla Cascina dei poveri - ilBustese.it

post image

Turetta, il padre si scusa: «Mai pensato che i femminicidi siano normali, temevo che Filippo si suicidasse»Tonnellate di abiti viaggiano in aereo da un continente a un altro: il trasporto nel settore tessile è responsabile del 3 per cento delle emissioni totali,Campanella mentre il solo trasporto aereo del 28 per cento. Il caso del Gruppo Inditex, che possiede vari marchi fra cui il famoso Zara. La replica: «Stiamo facendo un percorso di sostenibilità che ci porterà alle emissioni zero entro il 2040» Che l’industria tessile sia fra i maggiori responsabili di comportamenti climalteranti è cosa nota. Sono diversi i dati che calcolano, per esempio, l’impatto della produzione tessile sul consumo di acqua, sull’inquinamento delle falde e dei suoli causato dall’uso di coloranti e altre sostanze nocive, oppure delle emissioni di CO2 derivanti dallo smaltimento illegale (leggi: incendi a cielo aperto) degli abiti usati. C’è un aspetto però che è meno conosciuto ma cruciale, sia per quanto riguarda il modello di business del mondo fashion sia per quanto riguarda il cambiamento climatico: il trasporto in aereo della merce. La moda che inquina È stato calcolato che la media di emissioni di gas serra causata dal trasporto nel settore tessile è del 3 per cento delle emissioni totali, ma se si guarda al solo trasporto aereo il dato sale a un preoccupante 28 per cento. Immaginate tonnellate di capi di abbigliamento che viaggiano ogni giorno in aereo verso negozi e armadi in ogni parte del mondo: devono arrivare a destinazione il prima possibile perché il cliente è stato abituato così. È questo il modello fast fashion. L’ultimo report della Ong Public Eye, partner svizzero della Clean Clothes Campaign, si concentra su questo segmento, utilizzando come case study la filiera di distribuzione fino al consumatore finale del Gruppo Inditex, che possiede vari marchi fra cui il famoso Zara, icona della fast fashion e responsabile di emissioni climalteranti da trasporto aereo in misura di gran lunga maggiore di ogni altro brand dati i suoi volumi di affari e le sue aggressive strategie di mercato. Inditex ha poi condiviso con Domani una replica a questo articolo. Vendere veloce A fine gennaio 2023 il Gruppo si vantava di rifornire due volte alla settimana con abiti nuovi i suoi quasi 6mila negozi in tutto il mondo. Capi sempre diversi, settimana dopo settimana. Il bisogno indotto al quale ci spinge la fast fashion è quello di avere sempre qualcosa di nuovo, tanto lo paghiamo (relativamente) poco. La strategia di vendita di Zara si basa su questo, come ha esplicitato nel 2019 un ex dirigente Inditex: «Vogliamo che la nostra clientela comprenda di dover comprare subito qualcosa che le piace, perché la prossima settimana potrebbe non essere più disponibile». Il problema sta proprio qui: per vendere la moda più velocemente e monetizzare al massimo le tendenze di breve durata, i marchi di fast fashion come Zara si affidano più di altri al trasporto aereo sia per l’approvvigionamento che per la distribuzione della merce. La produzione dei capi Zara che proviene da Dhaka o da Delhi affolla il traffico di aerei cargo per la Spagna da questi aeroporti. Indipendentemente dal luogo di produzione, poi, praticamente tutti gli articoli di Zara & Co finiscono nei grandi centri di distribuzione che l’azienda gestisce intorno all’aeroporto spagnolo di Saragozza: Inditex vola tra Saragozza e il resto del mondo per oltre 1600 volte l’anno. Il trasporto aereo serve alla fast fashion perché le tonnellate di indumenti di “fast” vengono spediti nei negozi di tutto il mondo oppure direttamente ai o alle clienti che hanno acquistato online e venduti in tempi così risicati che l’aereo diviene l’unico mezzo che è possibile utilizzare. I volumi sempre maggiori della fast fashion si traducono anche in pressioni sempre maggiori sulle aziende fornitrici, con la conseguenza che il tema ambientale si interseca in quello sociale, in una spirale al ribasso dove la giustizia economica sostanziale è sempre più una chimera. Nel modello fast fashion, con i suoi tempi di produzione velocissimi e i prezzi bassissimi, il brand fa profitti mentre i fornitori annaspano, costringono i propri dipendenti a lavorare in continuazione e pagano loro salari di povertà. L’impronta ecologica I grandi brand della moda, veri e propri imperi economici, hanno senza dubbio i mezzi per cambiare le proprie pratiche; quel che manca loro è la volontà di farlo. Inditex per esempio dimostra di ignorare il problema dei danni al clima causati dal trasporto aereo: nel suo rapporto annuale del 2022, l’azienda accenna solo vagamente a una «revisione dei trasporti» e a una «ricerca di mezzi di trasporto alternativi». Le misure per ridurre l’impronta ecologica si concentrano su altre aree della catena del valore, come per esempio la riduzione del consumo di acqua. Allo stesso tempo, però, al fine di distogliere l’attenzione pubblica dagli impatti reali e concreti del proprio modello di business, Inditex conduce una intensa attività di comunicazione e marketing intorno ai temi della sostenibilità. Questo tipo di campagne non sono solo foglie di fico: sono proprio dannose, perché veicolano messaggi fuorvianti. È inutile produrre un capo in jeans riciclato per risparmiare acqua se poi quel capo viene spedito, insieme ad altre migliaia di chili di capi, in un aereo cargo che fa da taxi fra Città del Messico e Barcellona. È profondamente sbagliato dirsi sostenibili se l’obiettivo è sempre e solo quello di produrre, produrre produrre sempre di più cose da vendere, vendere, vendere sempre di più. La petizione Per questo Public Eye e Campagna Abiti Puliti hanno lanciato una petizione che chiede a Zara di prendere sul serio il suo impegno di maggiore sostenibilità e rinunciare alla moda aerea così dannosa per il clima. Nel frattempo l’industria del trasporto aereo cosa fa? Non molto. Ci sono tentativi di ricerca in atto, ad esempio la fabbricazione di aerei leggermente più efficienti, ma sono miglioramenti minimi. Non vi sono ancora progressi concreti, ad esempio sui carburanti da energie rinnovabili, né essi sono disponibili su scala industriale. Fino a quando l’industria aeronautica non avrà migliorato concretamente i propri impatti, l’unica cosa da fare con riferimento alle merci è una riduzione drastica del trasporto aereo a quelle essenziali: medicinali, posta, finanche pezzi di ricambio. La moda, che rimane disponibile nei negozi anche senza ricorrere al trasporto aereo, non è certo una di queste. I vestiti possono aspettare qualche settimana in più prima di approdare nelle vetrine. Una tale decelerazione non sarebbe una perdita, ma un’opportunità per un consumo più consapevole e per un design più duraturo. Far volare la moda in mezzo mondo è un peso del tutto inutile per il nostro ambiente. Aggiornamento del 10 novembre: Dopo questo articolo abbiamo ricevuto una replica da Inditex, che pubblichiamo integralmente: Inditex è impegnata in un ampio percorso di sostenibilità per raggiungere emissioni nette zero entro il 2040, risultato che passa dalla riduzione delle emissioni del 50% entro il 2030. Per raggiungere questo traguardo stiamo implementando importanti investimenti per la trasformazione del business, con impatti su produzione, distribuzione e ciclo di vita dei prodotti. In questo quadro, la riduzione delle emissioni di gas serra legate alla logistica gioca un ruolo strategico ed è per questo che diamo priorità all'uso del trasporto marittimo e stradale per l'importazione e l'esportazione dei nostri capi. Grazie alle attività realizzate, Inditex è riuscita a ridurre le proprie emissioni di gas serra legate al trasporto del 13% dal 2018 e, nel 2022, ha anche ridotto del 25% il proprio utilizzo del trasporto aereo. Come leader nel nostro settore siamo consapevoli dell’impatto delle nostre azioni e ci poniamo come esempio per una maggiore sostenibilità di tutto il mondo del Fashion. Per maggiori informazioni sulle misure concrete che l’azienda sta implementando è possibile consultare il nostro sito: https://www.inditex.com/itxcomweb/en/sustainability © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPriscilla Robledo – Campagna Abiti Puliti

VIDEO. ASPETTANDO PARIGI/ Carlo Speroni e la maratona olimpica nell'afosa Stoccolma 112 anni fa: «Continua a ispirare i giovani» - ilBustese.itGamberetti congelati contaminati da batteri carnivori, Aldi li richiama dai suoi supermercati

Napoli, De Luca 'restituisce' saluto a Meloni: Sono il civile De Luca

«Vacanza di un mese in Italia ma una sola settimana di ferie: il mio capo non si è accorto di niente. Ecco come ho fatto»Meloni da Xi rilancia il rapporto, amarezza di Pechino per la via della Seta

Auto, Urso, successo incentivi, mi auguro prossimo piano sia triennaleFondation Louis Vuitton, le energie di Kelly, Eliasson e Grosse

Abruzzo, Santangelo: orrimi risultati in contrasto povertà

Giappone, cresce la protesta delle donne per obbligo di indossare scarpe con tacchi nei luoghi di lavoroLa scuola post Covid: test Invalsi, miglioramenti dopo la dad ma voti ancora bassi in italiano e matematica

Ryan Reynold
Cassano Magnago: esordio per la nuova Pro Loco - ilBustese.itLe "Briciole" di Giovanni e Mariangela commuovono la biblioteca - ilBustese.itAdriano Celentano idolo della Gen Z, il brano «Amore no» diventa virale su TikTok nonostante sia uscito 45 anni fa

criptovalute

  1. avatarLavori tra il bivio A26-A8 e Arona, segnalate code e disagi per tratto chiuso  - ilBustese.itProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    EssilorLuxottica rileva gruppo abbigliamento Usa Supreme a 1,5 mldUnesco,Sangiuliano:scelta via Appia riconoscimento a nostra StoriaVia la vegetazione spontanea: si lavora per lo svincolo verso Cassano - ilBustese.itBusto, il Motoaperitivo fa 13. Asta benefica con la maglia autografata di capitan Zanetti - ilBustese.it

    1. Cane legato all'auto e trascinato fino alla morte, pastore condannato a 8 mesi di carcere e multa da 12mila euro

      1. avatar«Vacanza di un mese in Italia ma una sola settimana di ferie: il mio capo non si è accorto di niente. Ecco come ho fatto»BlackRock

        Basilicata, consiglieri centrosinistra: su sanità Bardi in un cul de sac

  2. avatarSilent reading party, fuga dal caos e dagli smartphone: le persone scelgono sempre di più il silenzioEconomista Italiano

    Forum Confindustria Romania: Sfidare il presente, adattarsi al futuroMariuccia è andata lassù a tenere la contabilità del suo Danilo - ilBustese.itLauree più richieste, quali corsi portano a uno stipendio più alto? Medicina, Giurisprudenza, Lettere e non solo: l'analisiA Cantoira torna la Fiera dell’Artigianato tipico

  3. avatar​Estrazioni Lotto, Superenalotto e 10eLotto di martedì 16 luglio 2024: numeri vincenti e quote. Nessun 6, centrati sette 5 da 24mila euroProfessore Campanella

    Gorla Minore, tutti i rioni nella posizione più importante: quella accanto alla famiglia di Elena - ilBustese.itTemporali forse solo tra Verbano, Ticino e montagne. La magnifica luna piena immortalata da Bertoni - ilBustese.it«Filippo tradì la regina Elisabetta con due modelle di 19 anni»: spunta il nome del principe nello scandalo arrivato all'Fbi​Estrazioni Lotto, Superenalotto e 10eLotto di sabato 20 luglio 2024: numeri vincenti e quote. Nessun 6 né 5+

L’ambientalista scettico Lomborg: sul clima isteria catastrofista

Temporali, ci risiamo. Sul Varesotto domani torna l'allerta gialla - ilBustese.it​MillionDay e MillionDay Extra, le due estrazioni di giovedì 18 luglio 2024: i numeri vincenti*