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Ballando con le stelle, Alan Friedman è un nuovo concorrente: «Non sono un bravo ballerino, però ci provo»Sul nostro quotidiano siamo stati facili profeti,criptovalute il clima nella metropolitana di Roma è incandescente. I borseggi, le provocazioni, le risse. Ma anche gli sputi, le reazioni dei passeggeri che cacciano i presunti manolesta dai vagoni e le conseguenti reazioni con tanto di spray al peperoncino utilizzato nei treni, sono ormai all'ordine del giorno. Sputi e rissa in metro AL'ultimo caso, puntualmente ripreso dagli smartphone dei presenti e diffuso nelle varie chat, è di sabato 27 luglio. Il doppio video ci è stato inviato da un lettore che era lì. Nelle immagini si vedono due ragazze con accento dell'est Europa che litigano con una signora, una presunta vittima delle due. La donna avrebbe reagito a un tentativo di borseggio. A quel punto una delle due ragazze, dopo una serie di insulti, le ha sputato contro. La vittima ha reagito ed è scattata la rissa. Tirate per i capelli, urla, calci. Con il treno della linea A temporaneamente fermo alla stazione Vittorio Emanuele. Le immagini si concludono con le due letteralmente cacciate dal vagone che escono e che di nuovo sputano contro chi resta all'interno del convoglio. Una scena non nuova, già vista, che sta diventando una preoccupante quotidianità.La serie di risse e borseggi nella metro di RomaLo scorso 13 luglio, alla fermata Barberini, c'era stata una maxi rissa tra passeggeri e borseggiatori. Almeno trenta le persone coinvolte. La polizia aveva arrestato cinque persone e denunciato 3 minori. Due settimane dopo il panico nella Metro A con lo spray al peperoncino spruzzato e gli utenti intossicati.Riavvolgendo il nastro, inoltre, gli altri esempi non mancano. L'accoltellamento alla stazione Spagna, il pestaggio di una donna di 39 anni rom incinta all'ottavo mese da parte dei ras dei manolesta che da lei pretendevano il bottino dei furti, un'altra rissa ancora a Spagna e un passeggero accerchiato sulla banchina dai borseggiatori, spinto a terra e rapinato, giuso per citarne alcuni.Simone Cicalone aggredito in metroTra le risse e le aggressioni c'è stata anche quella in cui è stato protagonista anche lo youtuber Simone Cicalone. Nel video girato dal suo gruppo e poi diffuso si vedono le fasi concitate che tanto avevano fatto discutere a partire dall'imboscata che, secondo il racconto dell'influencer, sarebbe stata premeditata. Nelle immagini si vedono dei "latinos" vestiti da turisti che accerchiano il gruppo di Cicalone e riprendono la scena con i loro smartphone. Poi gli animi si scaldano e scoppia la rissa. L'episodio che ha avuto una grande eco mediatica non è stato il primo e non è stato l'ultimo. A farne le spese nei giorni scorsi, infatti, è stato anche un ragazzo della provincia di Roma, picchiato a Termini mentre attendeva il treno per andare in ospedale, dove sta facendo la chemioterapia. Il pm di Roma: "Si rischia il morto"Che il problema sia da affrontare e subito lo ha sottolineato un pubblico ministero della procura di Roma nel corso dell'udienza di convalida di un arresto, quello della maxi rissa del 13 luglio scorso già citata. Il togato ha parlato di una "guerra tra bande per spartirsi la gestione del crimine" e quello che avviene nella metro di Roma viene considerato "un fenomeno allarmante"."Se non si interviene in maniera netta, prima o poi potrebbe scapparci il morto", ha sottolineato. Eppure sono trascorsi dodici giorni da quella rissa e, come vi abbiamo riportato, gli episodi di violenza sono proseguiti. Un allarme serio per una città che si prepara al Giubileo. Un fenomeno che carabinieri e polizia di Stato cercano di contrastare con specifici servizi anti borseggio. Nelle prime due settimane di luglio, ad esempio, i militari dell'Arma hanno arrestato una ventina di persone, i poliziotti altri cinque in poche ore. Eppure dopo gli arresti e le denunce, in assenza di flagranza di reato o perché i bottini sono troppo esegui, i manolesta - senza distinzione di nazionalità - tornano in libertà. Le promesse di Giorgia Meloni sulla metro di RomaLo scorso aprile, dopo l'aggressione subita da Meri Secic, pestata a sangue dai ras del borseggio perché rifiutava di continuare a rubare, la premier Giorgia Meloni aveva promesso una stretta sottolineando quanto sia importante "contrastare con determinazione il borseggio e l'accattonaggio forzato, fenomeni che colpiscono non solo le vittime dirette, ma anche coloro che, in alcuni casi, sono costretti a praticarli", aveva detto.Nella pratica, tuttavia, poco o nulla è stato fatto. Lo sa bene anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che sta spingendo anche lui per aumentare il livello di sicurezza.Gualtieri chiede più controlli nella metro di RomaIn una recente riunione tenuta in Campidoglio è stato sottolineato come, a stretto giro, l'obiettivo sarà quello di aumentare del 30% la presenza di pattuglie delle forze dell'ordine in zona Termini-Esquilino, potenziare la videosorveglianza, e anche avere più controlli delle forze dell'ordine e della polizia locale nelle metropolitane per far fronte all'emergenza borseggi, in particolare sulla linea A. "Sulla base dei dati Atac il numero dei reati è costante, non c'è un aumento, ma questo non mi rassicura. - ha commentato Gualtieri - Abbiamo chiesto un aumento della presenza delle forze di polizia e ho chiesto alla polizia locale di aumentare la presenza, così come dei vigilantes. È intollerabile che prendere la metro produca il rischio di essere borseggiati, anche se sono fenomeni antichi". Il tema dei borseggiatori nelle metro di Roma, come detto dal sindaco, è dunque oggetto di riunioni fiume proprio in vista del prossimo Giubileo. Nel frattempo i borseggi, le aggressioni, le risse continuano e il clima rovente nella metro di Roma resta ancora così.
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