File not found
Campanella

Gregoretti, la Giunta ha votato per mandara a processo Salvini

M5s contro Teresa Bellanova sul reddito di cittadinanzaAlessandra Ghisleri: "Ecco chi vogliono gli italiani al comando"Matteo Salvini e le prove che dietro alle Sardine vi è il PD

post image

Salvini e l'esultanza social: su TikTok raggiunti i 200.000 followerCinemaLa dolce vendetta dell'Anna traditaI retroscena,BlackRock tra film e amori sotto il vulcano, dei rapporti tra Rossellini, Bergman e MagnaniDario Campione09.06.2024 15:15Abbandonata, tradita, ma tutt’altro che rassegnata. Anzi: pronta a prendersi un’immediata rivincita. Non soltanto sentimentale. Le carte inedite dell’Archivio del Gabinetto Vieusseux di Firenze cambiano, a quasi 80 anni di distanza, il finale di una storia che appassionò in modo quasi morboso milioni di persone: la storia della fine improvvisa e lacerante della relazione tra Anna Magnani e Roberto Rossellini. L’industria odierna del gossip, anche se alimentata dagli infiniti rivoli dei social media, impallidisce - per toni, durezze, capacità di invadere la vita privata - di fronte a quella che esplose nell’Italia del secondo dopoguerra. Un Paese allo stremo, uscito in macerie dal conflitto e da venti anni di regime totalitario, scoprì il fascino indiscreto della leggerezza: ovvero, il bisogno di allontanarsi in fretta dal dolore e di rifugiarsi nelle vite luccicanti, anche se talvolta tormentate, dei divi del cinema. E Anna Magnani, diva, lo era sicuramente. La diva più famosa del mondoSul finire degli anni Quaranta, l’attrice romana visse una tormentatissima storia d’amore con Roberto Rossellini, grande tra i grandi del neorealismo, il quale la rese immortale in una delle scene finali di Roma città aperta. I giornali dell’epoca seguirono in maniera talvolta ossessiva la burrascosa cronaca del rapporto Rossellini-Magnani. Soprattutto quando sulla scena apparve la bellezza algida e irresistibile di Ingrid Bergman, in quel momento probabilmente la diva più famosa del mondo, per tre anni di fila candidata all’Oscar come protagonista femminile e vincitrice della statuetta nel 1945 per Angoscia, di George Cukor.Nel 1949 Rossellini, legato alla Magnani ma ancora sposato con la costumista Marcella De Marchis, mollò tutto per volare negli Stati Uniti e incontrare la Bergman. Lo scandalo fu enorme, su entrambe le sponde dell’oceano. E divenne fragore quando, per suggellare la nascente storia d’amore con l’attrice svedese, Rossellini decise di assegnarle il ruolo di protagonista in Stromboli, terra di Dio un film pensato e scritto nei mesi precedenti proprio per Anna Magnani. Mentre nella piccola isola delle Eolie Rossellini girava con la sua nuova musa, a poche barche di distanza, a Salina, Anna Magnani, sotto la sapiente regia di William Dieterle, regista tedesco con passaporto statunitense, già candidato all’Oscar nel 1938 per il film The Life of Emile Zola, recitava i ciak di Vulcano, una storia molto simile per temi e ambientazioni a quella in cui era impegnato l’ex amante. La stampa, non soltanto quella scandalistica, ebbe gioco facile a titolare per settimane sulla «Guerra dei vulcani». E per decenni si è dato per scontato il cinismo di Rossellini a fronte del dramma umano vissuto da Anna Magnani. Tutto vero, in realtà. Ma fino a un certo punto. Perché, come detto, dagli archivi del Gabinetto Vieusseux sono emerse adesso alcune lettere che l’attrice scrisse al fotografo di scena di Vulcano, l’antropologo e orientalista di origini luganesi Fosco Maraini (al quale il MUSEC dedica fino al 19 gennaio del prossimo anno una gigantesca antologica).Racconta Patrizia Carrano, la biografa di Anna Magnani, che Rossellini, la Bergman e la troupe di Stromboli «avevano cominciato a girare quasi un mese prima di Vulcano, ma la lavorazione era andata per le lunghe e stavano ancora arroccati su quell’isola non lontana da Salina. Le Eolie, abbandonate nel blu, senza telefono, senza trasporti, quasi senza traghetti, non erano mai state tanto frequentate. A Stromboli c’era Rossellini con la Bergman e un nugolo di giornalisti e fotografi che li guatavano a ogni ora del giorno e della notte. A Salina, non troppo lontano, c’era la Magnani con Dieterle». L’attrice romana e il regista suo ex compagno, «anche se non si vedevano, annusando l’aria potevano quasi sentire l’odore l’uno dell’altra, una impercettibile sensazione d’imbarazzo e di vicinanza che finiva con l’accomunare le due troupe». Ma se è vero che Rossellini trascorreva le sue notti con la diva svedese, non è altrettanto vero che la Magnani si macerasse nella rabbia e nella gelosia. Tutt’altro. Era infatti nata, sul set, una passionale storia d’amore con Fosco Maraini, testimoniata - come detto - da alcune lettere. Un biglietto autografo, in particolare, in cui l’attrice scrive con il suo tratto ampio e inconfondibile: «Ciao amato mio. Che malinconia. Non lasciarmi troppo sola. Anna». E un successivo foglio, scritto a macchina e datato Roma 7 settembre 1949, in cui l’accento è invece del tutto diverso e le parole della diva esprimono animosità, risentimento per una storia che, evidentemente, si è conclusa. Anna è una donna impulsiva, passionale. Consapevole della propria personalità, talvolta ingombrante per chi le sta accanto. Non si vuole arrendere all’idea di una relazione passeggera. Ma è costretta a farlo. Distribuendo colpe e responsabilità un po’ su sé stessa, un po’ sull’uomo che ha pensato di poter amare. «Caro Fosco - scrive - ho ricevuto la tua lettera, e finalmente sono costretta ad ammettere che «insieme non potremo mai essere felici». […] Tu non hai bisogno di calore per vivere, e io tanto! Vicino a te morirei! Penso con profonda malinconia alla tua voluta solitudine. […] Tutto mi è stato concesso, se vogliamo, meno la gioia di vivere per qualcuno che vivesse di me e per me. Gli uomini non mi perdonano di essere troppo importante…». L’amore tra Rossellini e la Bergman non era stato quindi l’unico a germinare tra le brulle rocce delle Eolie. E oltre alle lettere, ne sono un’evidente testimonianza anche le foto in mostra a Lugano nell’antologica dedicata a Maraini. Negli scatti dell’antropologo fiorentino lo sguardo dell’attrice è complice, sensuale. La Magnani si offre alla luce della fotocamera non come diva ma come donna, con tutto il carico della sua gioia e della sua voglia di vivere. Il diluvio di dolore amaro che Anna aveva riversato su Fosco Maraini nel settembre del ’49, un mese e mezzo dopo era ormai scomparso. Il ricordo, da lacerante, si era fatto lieve. Scrive l’attrice il 22 ottobre: «Caro Fosco, dura ancora il temporale? a me è passato! Tardi, dirai, ma forse io sono più testona di te e devo di tutto convincermi di dentro». Come sempre, la Magnani dimostrava di essere una donna volitiva, appassionata e libera; una donna che non intendeva accumulare rimpianti, né nostalgie, ma vivere la propria vita, se possibile, in modo felice. Intanto le riprese dei due film erano terminate. La «Guerra dei vulcani» si spostò dai set alle sale, dove però entrambi i lungometraggi subirono pesanti sconfitte. Nonostante la contrapposizione delle due «dive», il pubblico non apprezzò i risultati finali. In una lotta senza vincitori (ma forse con qualche vinto), la «Guerra dei vulcani» resta come «traccia visiva di un momento», piccolo utilissimo tassello di una straordinaria, appassionante stagione del cinema italiano. Un mondo attraversato da grandi e piccole storie d’amore. Le prime passate alla storia, le seconde dimenticate. Ma non per questo meno belle e autentiche.In questo articolo: La Domenica

Gabrielli contro Salvini: "No alla giustizia porta a porta"Lega: immagine di Gesù con frase tratta da Gomorra

Di Battista su Paragone: "Più grillino di tanti altri"

Affluenza elezioni regionali Calabria 2020, alle 23: 44,32%Sondaggi politici elettorali oggi: Lega in calo, sale il Pd

M5s, l'indiscrezione: altri due big usciranno dal MovimentoConte: il piano di riforma dell'Irpef e la modifica sulle pensioni

Pensioni quota 102: ritiro dal lavoro a 64 anni

M5s, Luigi Di Maio smentisce le dimissioni da capo politicoVittorio Feltri contro Fioramonti: l'esultanza per le dimissioni

Ryan Reynold
Nicola Zingaretti annuncia la rivoluzione per il PdSalvini interrompe il digiuno: "Impossibile resistere ai tortellini"Matteo Salvini insultato a Pescara: interviene la sicurezza

Guglielmo

  1. avatarCongresso della Lega, Salvini: "Torneremo a governare il paese"Capo Analista di BlackRock

    Giovani senza lavoro: Laura Boldrini lancia il contributo abitativoPadre di Lucia Borgonzoni: la lettera durissima alla figliaNotizie di Politica italiana - Pag. 573Notizie di Politica italiana - Pag. 574

    1. Berlusconi e la battuta su Jole Santelli a Tropea

      1. avatarSalvini con la maglia di Simoncelli: Beltramo critica il gestoCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Di Marzio lascia M5s per passare al Gruppo Misto: i motivi

  2. avatarGallerie a rischio crolli: il dossier del Ministero delle InfrastruttureEconomista Italiano

    Il dl Fisco diventa legge: il Senato lo approva con 166 sìGiustizia: la proposta del Partito DemocraticoIstruzione, false missioni: Bussetti chiamato a restituire rimborsiSalvini al citofono, le accuse del ragazzo tunisino all'ex ministro

  3. avatarManovra alla Camera: Mollicone sale sui banchi e viene espulsoanalisi tecnica

    Bonaccini-Borgonzoni confronto TV: perché è saltatoCaos M5s: le indiscrezioni sul possibile addio di Di MaioClaudio Martelli e Lia Quartapelle si sposano: nozze a Tel AvivNotizie di Politica italiana - Pag. 558

Regionali, Adinolfi guadagna due voti a Bibbiano

Gregoretti, la memoria di Salvini: l'accusa al governoTaglio costi politica: nel 2020 risparmio di 2,3 mln alla Camera*