Bambino di 3 anni precipita dal quarto piano di un centro commerciale: morto davanti al padreMorto bimbo di 11 anni risucchiato nella fogna mentre giocava in un canale di scolo I tre giorni più lunghi del principe Andrea a Balmoral
Dichiarato morto muove i piedi prima dell’espianto degli organi Si tratta di una nuova disciplina che studia l’estetica degli atti – dal carattere ai colori – con l’intento di rendere accessibili a tutti i contenuti tecnico giuridici Il legal design ha come intento quello di rendere i contratti graficamente più comprensibili, illegaldesign renderà criptovalute evitando i tecnicismi senza sacrificare il linguaggio tecnico. Dalla Silicon Valley questa recente disciplina si è diffusa nel mondo scandinavo e sta facendo breccia in Europa. Il Garante della privacy italiano lancia un contest per rendere le informative sul trattamento più chiare grazie all’utilizzo i icone e soluzioni grafiche. Negli ultimi tempi il linguaggio tipicamente tecnico e spesso poco comprensibile del mondo giuridico, definito spesso in modo spregevole “legalese”, sta lasciando il passo a nuove forme di comunicazione destinate a rendere più chiari contenuti tipicamente giuridici. Il legal design è una vera e propria nuova disciplina che è stata sviluppata una quindicina di anni fa da Margaret Hagan, della Stanford Law school, l’accademia più prossima alla Silicon Valley, che per prima ha sviluppato questo tema. La prospettiva è quella di ridurre i tecnicismi giuridici, senza privarsi però dell’essenziale linguaggio tecnico, andando a studiare la presentazione grafica di atti e contratti. Non sarà fruibile dai soli addetti ai lavori ma destinato sia all’utenza professionale sia al semplice consumatore. Un vero e proprio studio estetico della forma dei disciplinari contrattuali (recentemente per altro applicato anche nell’ambito della diramazione dei nuovi provvedimenti legislativi) che, partendo dallo scelta del font del carattere, passando per l’elaborazione grafica del testo si spinge sino all’utilizzo un sapiente del colore dello sfondo. L’intento è quello di rendere accessibili a tutti i contenuti tecnico giuridici. Non solo tecnici L’ottica del legal design è quella della ricettività: tramettere complessi ed intricati concetti del mondo prettamente giuridico ad una vasta platea non composta esclusivamente da tecnici del diritto. La prospettiva è quella di creare dei team di lavoro composti da avvocati, designer ed architetti con l’intento di creare forme contrattuali contraddistinte da una grafica diretta ed accattivante. Questi nuovi pool interdisciplinari potranno poi collaborare anche con esperti di marketing e psicologi. Pensiamo alle complessissime polizze di assicurazione vita che, come noto, risultano essere costellate da una miriade di clausole da approvarsi in forma specifica, spesso apparentemente l’una in contraddizione con la precedente. L’uso sapiente dei caratteri utilizzati, del grassetto e delle icone da parte di team di legali misti a designer, sta amplificando notevolmente la fruibilità dei prodotti assicurativi e, conseguentemente, incrementando il successo commerciale degli stessi. L’utilizzo dello studio della grafica non resterà però unicamente relegato ai contratti. Il legal design sta trovando grande utilizzo nella presentazione sintetica delle norme tecniche (pensiamo ad esempio alle complesse Incoterms utilizzate nel campo delle importazioni ed esportazioni). I Cda delle aziende L’uso della grafica sta facendo breccia anche nei Cda delle grandi aziende quale strumento utile per rendere comprensibili delibere che, spesso contraddistinte da un florilegio di “premesso che” e “considerato che”, non permettono la corretta e serena comprensione del deliberato. Dalla Silincon Valley la disciplina del legal design è approdata nei paesi scandinavi e, negli ultimi due anni, anche sul territorio italiano alcuni studi legal tech oriented stanno proponendo questo servizio. Anche in ambito istituzionale si sta iniziando a strizzare l’occhio all’utilizzo di una grafica accattivante. Da poco più di due settimane il Garante della privacy italiano ha lanciato un vero e proprio contest, destinato agli addetti ai lavori, che ha come titolo: "Informative privacy più chiare grazie alle icone? E' possibile”. “Il Garante per la protezione dei dati personali lancia un contest per studiare soluzioni che - attraverso l’uso di icone, simboli o altre soluzioni grafiche - rendano le informative privacy più semplici, chiare e immediatamente comprensibili. In poche parole, facciano in modo che siano davvero utili e adeguate allo scopo per il quale sono state pensate” – si legge nella nota pubblicata sul sito istituzionale dell’Autority. Il garante della privacy L’intento del Garante è quello di utilizzare soluzioni grafiche (anche icone) per rendere le informative, di cui all’articolo 13 e 14 del Regolamento europeo 2016/679, più chiare e comprensibili. Quelli che sono per lo più dei veri e propri “tranelli”, scritti con un linguaggio giuridico contorto, destinati a far rilasciare facilmente il consenso al trattamento dei dati, potranno essere disinnescati grazie all’utilizzo di un linguaggio più chiaro, supportato da scelte grafiche destinate a chiarirne il contenuto . “Le informative utilizzate da aziende private, enti pubblici, professionisti, siti web, soprattutto social network, motori di ricerca e piattaforme tech, infatti, sono molto spesso troppo lunghe, complesse – sottolinea nella nota il Garante- quindi non adeguate a rispondere alla loro funzione essenziale. Che è quella di informare gli utenti sull’uso che verrà fatto dei loro dati personali e, di conseguenza, di metterli nella condizione di esprimere in maniera libera e consapevole l’eventuale consenso al trattamento, che si tratti di marketing, di profilazione commerciale o di comunicazione a terzi di determinate informazioni”. Le proposte dovranno essere inviate entro il 30 maggio 2021 all’indirizzo mail: [email protected] e potranno essere realizzate da sviluppatori, addetti ai lavori, esperti, avvocati, designer, studenti universitari e chiunque sia interessato. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMatteo Bonetti Avvocato del foro di Rimini, accreditato come Data protection officer presso il registro Accredia
Cina, lockdown a Chengdu contro il Covid: supermercati presi d’assaltoCanada, famiglia in giro per il mondo prima che i figli perdano la vista
Due agenti di polizia accoltellati nel centro di Londra, uno è grave: arrestato l'aggressore
Uccide la vicina di casa 21enne a colpi di fucile perché il cane defecava nel suo giardinoGentile ma ferreo, ecco come Carlo vuole cambiare la famiglia reale
Influencer cinese mangia una vespa viva: viso e le labbra gonfissime e profilo sospesoNaufrago sopravvive 11 giorni in mare usando come zattera un freezer
Il tifone Ian devasta Cuba ed ora è atteso in FloridaCovid, in Cina milioni di persone tornano in lockdown per nuovi focolai
Uomo chiamato a combattere in Ucraina, la moglie uccide la figlia di 4 anni e tenta il suicidioMorta bimba di 2 anni dimenticata dalla madre nell’auto bollente per 7 ore Mette in scena il proprio rapimento e chiede 50mila euro alla madre: truffa a TenerifePutin, il discorso alla Nazione "l'Occidente vuole distruggerci"
Louisiana, aborto negato: "Porto questo bambino in grembo solo per seppellirlo"
Kiev pressa Papa Francesco ma lui politicamente non “si schiera”
Perestrojka e glasnost, il significato delle due grandi riforme di Mikhail GorbaciovNord Stream, una grande nuvola di metano nei cieli di Svezia e NorvegiaL'annuncio di Borrell: "Presto arriveranno altre sanzioni alla Russia"Uragano Fiona in Canada: mezzo milione di case sotto corrente, alberi sradicati
Carlo III è ora Re del Regno Unito e nuovo capo del CommonwealthArmi tattiche nucleari e arsenale di Putin: ne ha 2000La bara della Regina Elisabetta II è vuota? Le teorie complottiste sulla morte della sovranaLa destra sotto i Pirenei, cosa chiede Vox, partito spagnolo spinto da Meloni