File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

La famiglia Nato si allargherà: Svezia e Finlandia pronte ad entrare in estate

Polonia, il Ministero della Difesa invia lettere ai cittadini maschi per prepararsi alla guerraIncendi in zona Chernobyl: le fiamme stanno aumentando i livelli di inquinamento radioattivoUSA, sparatoria in una scuola della contea di Greenville: ferito uno studente

post image

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 499Il punto«Il dollaro non è la soluzione per risollevare l’Argentina»Con Marco Missaglia,analisi tecnica professore di Macroeconomia all'Università di Pavia, analizziamo la situazione nel Paese dopo la salita al potere di Javier Milei© AP/Natacha Pisarenko Matteo Galasso02.08.2024 06:00Dopo un ventennio di peronismo, gli argentini hanno voltato pagina affidandosi all’eccentrico Javier Milei, economista di impronta ultraliberista. Ha promesso di risanare le finanze statali e rilanciare l’economia, che soffre di un’iperinflazione endemica. Le sue proposte radicali, come l’abolizione della Banca Centrale, hanno suscitato forti critiche. Se da un lato queste misure possono stabilizzare temporaneamente i conti pubblici, dall’altro rischiano di esacerbare povertà e disuguaglianze sociali. Dallo scorso dicembre, Milei sta cercando alleanze politiche per governare. Sulla riuscita o meno del suo programma, abbiamo intervistato Marco Missaglia, professore associato di macroeconomia internazionale presso l’Università di Pavia.Professor Missaglia, quali sono le principali sfide e opportunità per l'Argentina di Milei nel contesto politico ed economico globale?«Le due sfide principali per l’Argentina di Milei prescindono dal contesto attuale e sono, piuttosto, di natura strutturale: il Paese è il più indebitato al mondo con il Fondo monetario internazionale (FMI), mentre l’inflazione cronica indebolisce famiglie e imprese e resta un problema costante e devastante. Queste problematiche restano centrali e di difficile risoluzione e si sono presentate già più volte nella storia anche recente del Paese. Tuttavia, il portamento populista di Milei potrebbe favorire il suo progetto politico e permettergli di trovare alleati internazionali in un contesto sempre più caratterizzato da governi risoluti simili al suo. In tanti condividono il suo approccio di rifiuto aprioristico di qualsiasi ruolo dello Stato e il suo modo personalistico di gestire la cosa pubblica».È realistica la proposta di Milei di abolire la Banca centrale? Quali conseguenze economiche e monetarie ci sarebbero?«Le possibilità concrete di attuazione sono pressoché nulle. Abolire la Banca centrale sarebbe una mossa senza precedenti. Più realistico è che l'Argentina segua l'esempio dell’Ecuador, mantenendo una Banca centrale ma rinunciando al diritto di stampare una valuta propria, sostituendola con il dollaro statunitense. In realtà il desiderio di Milei è proprio quello di sostituire il peso argentino con il dollaro statunitense. Una mossa strategica che mira a evitare la tentazione di stampare moneta, origine di quei problemi di inflazione cronica di cui l’Argentina soffre. La facilità con cui in passato i politici argentini hanno stampato moneta ha alimentato questa dinamica. In fondo la tentazione di fare ricorso all'emissione monetaria è fortissima, specie per finanziare una voce di spesa pubblica e accattivarsi una parte dell’elettorato. Tuttavia, eliminare la capacità di stampare moneta è una soluzione drastica e austera. In Ecuador ha funzionato per controllare l'inflazione, ma ha comportato gravi costi economici. L’ideale sarebbe mantenere lo strumento monetario, ma usarlo con maggiore responsabilità».Quali sarebbero i vantaggi economici dell’adozione del dollaro come valuta nazionale? «Non credo ne valga la pena. L’adozione del dollaro in Ecuador ha mostrato che, una volta persa la sovranità monetaria, tornare indietro è quasi impossibile. La semplice idea di reintrodurre una valuta nazionale spingerebbe immediatamente i cittadini a ritirare i loro risparmi dal Paese. La dollarizzazione stabilizza finanziariamente, ma a un costo sociale elevato, poiché accentua la disuguaglianza e l’emarginazione delle fasce più povere della popolazione. In generale, agganciarsi unilateralmente a una valuta straniera può implicare disordini. Quando l’Ecuador si dollarizzò, molti cittadini scapparono all’estero e le tensioni sociali sfociarono in manifestazioni violente. Rinunciare alla sovranità monetaria è una misura estrema, da adottare solo in casi di assoluta necessità, ma fortemente sconsigliata». Affidarsi a una politica ultraliberista può risolvere la complessa situazione economica dell’Argentina? «Finanziariamente, l’approccio ultraliberista di Milei potrebbe portare benefici temporanei, come il recente surplus di bilancio pubblico dopo decenni di deficit. Tuttavia, ripeto, il costo sociale di questa stabilizzazione è - specie a carico dei più deboli - molto elevato: il licenziamento della metà dei dipendenti pubblici, il blocco dell’86% dei cantieri e un calo significativo del PIL (-5,1%). Tali misure sono insostenibili a lungo termine con un rapporto costi benefici negativo. Un approccio così drastico è troppo violento per garantire una stabilità duratura».Invece di licenziare metà dei dipendenti pubblici, si dovrebbe limitare la crescita dell'impiego pubblicoQuali strategie economiche e politiche considera più efficaci per la ristrutturazione del debito argentino? «La stabilizzazione deve essere graduale. Invece di licenziare metà dei dipendenti pubblici, si dovrebbe limitare la crescita dell’impiego pubblico. Bloccare i cantieri è insostenibile: meglio programmare una crescita della spesa per investimenti pubblici in linea con il PIL. Le misure restrittive immediate vanno equilibrate per mantenere la pace sociale - essenziale per il successo di qualsiasi programma di stabilizzazione - e renderla durevole, mentre così si rischia di ottenere l’effetto contrario. L’Argentina deve assolutamente stabilizzarsi: il Paese non può continuare a lungo con persistenti problemi di debito e una inflazione devastante. Ma la marcata svalutazione del peso, voluta da Milei all’inizio del suo mandato, ha aggravato piuttosto che migliorato la situazione. Il peso ha perso il 50% del suo valore, causando un forte aumento dei prezzi dei beni importati, con ricadute anche sui prezzi interni. Di conseguenza, l’inflazione ha raggiunto il 300% annuo. Sebbene, quindi, il programma ultraliberista abbia migliorato i conti pubblici, non è riuscito a frenare l’inflazione, a causa di un approccio eccessivamente radicale e ideologico».Come potrebbe Milei affrontare la sfida della cosiddetta “anatra zoppa” in Parlamento, dove il suo partito è minoritario? «Milei ha dimostrato saggezza cercando di superare il problema di governare in minoranza attraverso il «patto di maggio», accettato da 18 dei 24 governatori di provincia, molti dei quali non appartenenti alla sua parte politica e firmato lo scorso 9 luglio. Con questo accordo ha cercato di vincolare anche le altre parti politiche a misure di austerità più ragionevoli, come l’obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio invece che il surplus. Milei sta cercando di costruire alleanze, dimostrando di comprendere la necessità di consenso per governare efficacemente».Quali politiche dovrebbe attuare il governo per contrastare l’aumento della povertà e la crisi sanitaria ed educativa? Quali sono le previsioni sulla resilienza del sistema sociale argentino?«Istruzione e sanità sono sempre le prime vittime di ogni progetto ultraliberista “spinto”. Milei è orientato verso la privatizzazione completa dei settori sanitario ed educativo, come in molti Paesi latino-americani e quindi appannaggio soltanto delle classi sociali relativamente benestanti. Tuttavia, con metà degli argentini sotto la soglia di povertà, questa soluzione escluderebbe una larga fetta della popolazione dai servizi essenziali. Una strategia migliore sarebbe aggiustare i conti pubblici più lentamente, ma salvaguardando un minimo di Stato sociale e di fornitura pubblica di due beni essenziali come la salute e l’istruzione. Non credo, però, che il presidente sia disposto a compromessi».Considerando le sue scelte politiche controverse, Milei riuscirà a completare il suo mandato? Ci sono rischi che disordini sociali possano compromettere la sua presidenza?«Potrebbero. Sul piano politico e di compromessi, Milei si sta muovendo con intelligenza, cercando nuove alleanze, come con il già citato “patto di maggio”. Tuttavia, le proteste sociali, tipiche in Argentina, potrebbero rappresentare una minaccia significativa alla sua presidenza. Gli argentini sono noti per reagire rapidamente e con forza quando il consenso vacilla».In questo articolo: ArgentinaSudamerica

Elezioni in Ungheria, Orban di nuovo premier: "Abbiamo vinto contro tutti"Borse di Chanel fatte a pezzi dalle influencer russe per protesta: il motivo

Ritrovata una scatola nera dell’aereo caduto nel sud della Cina

Guerra Ucraina, Casa Bianca: "Conflitto tutt'altro che finito". Kuleba: "Russia peggio dell'Isis"Ecco chi arruola Putin per combattere in Ucraina: un “esercito di nonni”

Ucraina, Zelensky: "Revoca sanzioni a Mosca solo dopo la fine della guerra"Ecco il minimarket degli sciacalli, i soldati russi vendono il bottino di guerra rubato a Kiev

Aria di impeachment per Joe Biden: “È giunto il tempo di rimuoverlo”

Guerra in Ucraina, chi sono i due "traditori" licenziati da ZelenskyIl video sui razziatori russi che spediscono a casa il bottino di guerra  

Ryan Reynold
Ucraina, continuano i bombardamenti su Mariupol: colpita la Croce RossaGuerra Ucraina, russi colpiscono centro di ricerca nucleare di Kharkiv: la situazioneAttentato a Tel Aviv, ucciso l'aggressore

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 502BlackRock

    Ucraina, Mariupol: "Almeno 10 mila morti". Oggi l'incontro tra Putin e LukashenkoPraga, un ragazzo bocciato all'esame torna a scuola e uccide l'insegnanteStrage di Bucha, il nuovo video che dimostra le violenze sui civiliGuerra in Ucraina, Friedman: "Putin può attaccare in Polonia, noi cosa faremo?"

      1. avatarGuerra tra Russia e Ucraina: i punti dei negoziati e la bozza di accordo tra Putin e ZelenskyCapo Analista di BlackRock

        Enorme esplosione in una discoteca di Baku, un morto accertato e 25 feriti

  2. avatarGuerra in Ucraina, oltre 30 bombardamenti a Kiev. Zelensky: “Tutti devono sapere cosa sta facendo la Russia”Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Finlandia verso la Nato, Russia annunciò "conseguenze militari" in caso di adesioneRussia, parla il ministro Sergej Lavrov: "Mosca non si sottrae al dialogo con Washington"Sulle nuove sanzioni Zelensky soddisfatto a metà: “Bene ma non abbastanza”L’accusa della Russia al figlio di Biden: “Mani in pasta nei laboratori di armi biologiche”

  3. avatarZelensky: “I russi vogliono il Donbass ed il sud dell’Ucraina”MACD

    La Corea del Nord lancia un missile intercontinentale che cade vicino al GiapponeGuerra in Ucraina, aeroporto di Dnipro bombardato dai russi: “Completamente distrutto”Ucraina, ancora bombardamenti su Kiev. Usa: "Lasciate immediatamente la Russia"Aerei russi muniti di armi nucleari violano spazio aereo della Svezia: “Atto di forza deliberato”

Attentato a Tel Aviv, ucciso l'aggressore

La guerra fa un’altra vittima a Mariupol, una ginnasta di soli 11 anniPaolo Rondelli, il primo capo di stato al mondo della comunità LGBT*