Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 419Guerra Ucraina, Zelensky: "Non cederemo mai il Sud a nessuno"Joe Biden: "Sulle armi dobbiamo fare qualcosa, Secondo Emendamento non è assoluto"
Sudafrica, 17 morti in un night club: ancora ignote le causeNon si ferma la violenza contro gli indigeni in Brasile - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI I primi sono stati Samuel Cristiano do Amor Divino e Nauí Pataxó,Professore Campanella di 23 e 16 anni, massacrati il 17 gennaio nel sud di Bahia. Da allora, nel corso del 2023, ogni due giorni è stato assassinato un indigeno in Brasile, per un totale di 208. Il 15,5 per cento in più rispetto ai dodici mesi precedenti. Segno che la violenza nei confronti dei nativi non solo non si ferma ma cresce. A denunciarlo è il rapporto appena presentato dal Consiglio indigenista missionario, organismo della Conferenza episcopale brasiliana impegnato da oltre mezzo secolo nella difesa dei 305 popoli originari del Gigante latinoamericano. Alle morti si devono aggiungere 273 casi di invasione delle terre da parte dei cacciatori di risorse e oltre 1.200 di danni al patrimonio. Gli episodi riguardano 202 comunità. La gran parte, però, si concentra in Amazzonia dove più feroce è la lotta per accaparrarsi le materie prime. Quasi un quarto degli omicidi – 47 – è avvenuto in Roraima, seguito dagli Stati di Mato Grosso e Amazonas. Ben 1.400 bimbi indigeni sotto i 4 anni e 111 adulti, inoltre, sono morti per «omissioni dei pubblici poteri»: cause, cioè, evitabili, dall’influenza alle infezioni intestinali, diventate fatali per la mancanza di assistenza sanitaria. E 160 nativi si sono uccisi: un fenomeno – spiegano gli esperti – legato alle situazioni estreme di minacce e abusi in cui si trovano. Le cifre rappresentano una macchia per il primo anno del governo di Luis Inácio Lula da Silva che ha messo la tutela degli indios tra le priorità fin dalla campagna elettorale in opposizione alla linea anti-nativi del predecessore, Jair Bolsonaro. Un’inversione di rotta segnata dalla presenza dello storico leader Raoni Metuktire alla cerimonia di inizio mandato e dalla creazione di un ministero ad hoc, guidato dalla nota attivista Sonia Guajajara. La nuova amministrazione, inoltre, ha ripristinato i meccanismi di controllo a garanzia delle comunità e ripreso il processo di restituzione dei territori agli indigeni. Passi avanti, però, «insufficienti» rispetto all’emergenza, sottolinea lo studio. Una constatazione fatta con «profondo dolore», ha sottolineato il presidente del Cimi, il cardinale e arcivescovo di Manaus, Leonardo Steiner. Solo otto appezzamenti sono stati effettivamente resi. Soprattutto, poi, lo Stato non è riuscito a fermare la violenza. «I popoli indigeni, da sud a nord, hanno vissuto nel 2023, due momenti: prima quello della speranza e dell’euforia per il nuovo governo che prometteva di rispettare i loro diritti; poi quello della frustrazione per una realtà praticamente immutata», aggiunge il rapporto. La ragione dello stallo risiede nell’opposizione dell’ala più conservatrice della maggioranza, inclusa dal presidente per riuscire a battere Bolsonaro. Oltretutto Lula non ha la maggioranza al Congresso: conta con il 28 per cento dei deputati e il 20 per cento dei senatori contro il 37,6 e il 31 per cento, rispettivamente, dell’ultradestra. Il braccio di ferro per far approvare qualunque legge a favore degli indigeni è durissimo. Al contrario, il fronte dei latifondisti, ampliamente rappresentato in Parlamento dalla cosiddetta “bancada ruralista”, è riuscita a rispolverare il progetto di legge sul “limite temporale”. Il provvedimento limita la restituzione delle terre alle comunità che già le occupavano al momento dell’entrata in vigore della Costituzione. Poco più del 5 per cento dei quasi 1.300 attualmente indicati a causa delle successive espulsioni dei nativi dalla colonizzazione, in particolare dall’ultima dittatura militare (1964-1985). Con la storica sentenza del 21 settembre scorso, la Corte Suprema ha dichiarato incostituzionale il “limite temporale”. Il fronte ultrà, però, non cede. Una bella grana per Lula che, di fronte al mondo, ha promesso la difesa dell’Amazzonia e dei suoi guardiani: gli indigeni.
Sparatoria in una discoteca ad Oslo: chi è il killer già noto all'antiterrorismoVenti migranti morti di sete nel deserto del Sahara
Russia, l'ex presidente Medvedev: "Odio gli occidentali, voglio farli sparire"
Banchiere russo rivela quanto tempo ci impiegherà Mosca per riprendersi dalle sanzioniIncidente tra furgone e tir sulla strada verso il funerale: 7 morti
Parigi, studente italiano in Erasmus travolto e ucciso da un pirata della strada Hawaii, elicottero precipita in un campo di lava: 2 feriti gravi
Vladimir Putin, il discorso a San Pietroburgo: "L'era del dominio americano è finita"Terremoto in Indonesia, scossa di magnitudo 5.6 al largo della costa
Alluvioni al parco di Yellowstone: la casa frana e viene portata via dall’acquaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 439Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 426Ucraina, 18 morti al centro commerciale Amstor. Zelensky: “La Russia è la più grande organizzazione terroristica”
Bombardato impianto chimico in Ucraina, incendio alla Azot
Ucraina, Lavrov: “Grano bloccato inferiore all’1% della produzione globale”. Nuova offensiva nel Donbass
Nuova sparatoria negli Usa, un uomo spara a due donne davanti ad una chiesaCorte Suprema Usa abolisce diritto all'aborto, Amanda Knox: "Devo tornare in Italia?"Il Miur apre un fascicolo di approfondimento sul caso di Cloe BiancoUsa, la corte Suprema abolisce il diritto all'aborto
Da Gaza lanciato un razzo verso Israele intercettato e distruttoRegno Unito: Harry e Meghan precipitano nei sondaggi, Elisabetta la più amataVaiolo delle scimmie, oltre 300 contagi nel Regno Unito: è il focolaio più grande al di fuori dell’AfricaTesta umana abbandonata sui gradini del tribunale di Bonn, in Germania