Messico, morto 59enne per influenza aviaria: il primo caso umano al mondoIl piano in sei mosse di Boris Johnson per fermare Vladimir PutinUcraina, l'esperto di nucleare Ricotti: "Perché l'allarme su Chernobyl è ingiustificato"
Lo scudo Nato, la prima ed ultima difesa contro gli attacchi missilisticiFoto Icponline COMMENTA E CONDIVIDI Alcuni studi scandinavi,investimenti effettuati nel 2008 su un campione di 22 mila persone, affermano che «il padre coinvolto precocemente [nella cura famigliare] provoca effetti benefici sull’età evolutiva, non solo per il successo scolastico, ma anche riguardo le competenze sociali e il comportamento in genere, quindi riduce il comportamento antisociale violento che in alcuni adolescenti è presente». A confermare questo e altri benefici della paternità accudente come ricchezza è Alessandro Volta, direttore del Programma materno-infantile della Ausl di Reggio Emilia, nell’ultima puntata del podcast di 4e-parent, il progetto europeo che punta alla promozione sociale, politica e culturale della genitorialità paritetica in Italia, «affinché padri e futuri padri siano coinvolti fin da subito nella cura attiva, reattiva ed empatica dei figli e delle figlie». In Italia, aggiunge Volta intervistato da Jacopo Mengarelli, «abbiamo bisogno di più cultura sulla paternità accudente e di un miglior riconoscimento sociale».Il padre accudente «è una novità per la nostra società e noi diciamo che deve esserlo precocemente, fin dalla gravidanza. Abbiamo pochissime ricerche italiane, ma dei Paesi scandinavi e del Regno Unito, perché lì la parità di genere è attiva da una ventina d’anni», spiega Volta. «Nel 2016 nel Regno Unito, con 7 mila famiglie studiate, la ricerca ha analizzato gli effetti sulla salute mentale e lo sviluppo sociale degli adolescenti. Nel 2017 un altro studio ha analizzato il comportamento dei giovani e dei padri, valutando empatia e responsività non solo nei primi mesi e anni. Negli studi di Chiara Saraceno pubblicati nel 2016, in caso di separazione della coppia la conflittualità è limitata se il padre risulta più coinvolto». Gli effetti benefici sulla coppia sono misurati e anche quelli sulla madre: «Si riduce il rischio di depressione post-parto, fra l’altro». Tutte le relazioni migliorano, quindi. Certo, la nascita «innesca un processo trasformativo della coppia che dovrebbe coinvolgere entrambi, altrimenti abbiamo fatica nell’accudimento e delusione delle aspettative. Il tema della sessualità dopo la nascita andrebbe affrontato. Il bambino già dal sesto mese è in grado di leggere la relazione fra i genitori, quando ancora non riesce a parlare, facendo esperienza di reciprocità, dialogo, comunicazione. Se c’è svalutazione o altro, il bambino lo assimila. La dinamica della cogenitorialità precoce ha influsso sul bambino e sulla bambina. Quindi bisogna curare molto il benessere della vita di coppia, utilizzando tutti gli aiuti possibili, dai nonni ai babysitter». Inoltre, «il padre non allatta al seno, ma deve essere informato e motivato per dare supporto emotivo in modo valido nei momenti critici. Così si sente coinvolto e importante. È cruciale condividere l’impegno e la fatica per accudire un bambino piccolo».Vivere insieme l’esperienza stessa del travaglio, del parto e dei primi 1.000 giorni è una tappa fondamentale per i genitori. Angela Giusti, ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità e responsabile del coordinamento scientifico del Progetto 4e-parent, ricorda che «i benefici di affrontare insieme il parto sono tantissimi, a partire dal fatto che difficilmente le donne amano partorire da sole, senza una persona significativa vicino. Vivendo insieme al partner il travaglio, inizia lì un processo di “sintonizzazione” del papà, a livello neurobiologico e ormonale, con l’esperienza che vive la madre partoriente. È un processo lungo, certo, ma supportarlo fin dal primo istante, lasciando la possibilità di vivere il momento come coppia - nei modi più disparati, ma sempre insieme - genera un arricchimento della salute e della relazione famigliare, che gli ospedali e i luoghi della nascita dovrebbero agevolare e valorizzare. Dopo il parto, oltre alla madre anche il padre ha un momento per stare a contatto pelle a pelle con il figlio/la figlia, quindi è una relazione a tre: tutto questo avviene se gli ospedali e i luoghi della nascita lo consentono».
George Floyd: la famiglia chiede la riforma della polizia, legge approvata ma bloccataMorto il serial killer Robert Pickton: aveva subito un'aggressione in carcere
Elezioni Europee, Paesi Bassi: hacker filorussi attaccano siti dei partiti olandesi
Svezia, ucciso il rapper C. Gambino mentre rientrava in casaGuerra in Ucraina, la Russia bombarda Kherson: la conta dei danni
Ucraina, Zelensky: "20 mila bambini ucraini rapiti da Putin"Il piano in sei mosse di Boris Johnson per fermare Vladimir Putin
Elezioni europee, i primi exit poll dall'Olanda: chi è in vantaggioRussia, attacco missilistico contro l'Ucraina occidentale: scoppia un grosso incendio a Kiev
Ucraina-Russia, nuovi colloqui alle 9:30. USA: "Mosca chiede armi e soldi alla Cina"Mosca avverte i paesi baltici: “La psicosi anti russa è colpa vostra”La bambina con il lecca-lecca ed il fucile: la foto-icona che in Ucraina è diventata viraleNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 522
Tempeste in Usa Centro e Sud, 22 morti
Gli Houthi attaccano nave greca: "Colpita da tre missili nel Mar Rosso"
La leggenda delle origini italiane di Putin che ora si ritorce contro chi l’ha alimentataIsraele prosegue i raid a Rafah: la reazione dopo la sentenza della Corte dell'AjaMarianna Podgurskaya, l'influencer incinta a Mariupol accusata dai russi di recitare una parteBombardato e semidistrutto nella notte l’aeroporto di Dnipro
Anonymous contatta i cittadini russi con 7 milioni di messaggiAlexander Lukashenko, la rivelazione: "Kiev preparava un attacco a Minsk"Morto l'astronauta William Anders in un incidente aereo: aveva 90 anniTurbolenze sul volo Qatar Airways, Doha-Dublino: 12 persone ferite