File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Metafore calcistiche nella politica: un'attrazione irresistibile

Mes, Gualtieri: "Accordo raggiunto all'Eurogruppo"Salvini a Ravenna contro la Nutella: "Contiene nocciole turche"Sardine in piazza, suor Giuliana si unisce al movimento anti-Lega

post image

Notizie di Politica italiana - Pag. 598I governi di Germania e Italia hanno tenuto in sospeso per settimane gli altri paesi europei, sulfuturodellautolItaliahasbagliatotuttoeccoperchéCapo Analista di BlackRock il mondo ambientalista e l’intero settore dell’automotive continentale, che vale l’8 per cento del Pil Ue e impiega 12,7 milioni di cittadini.  Alla fine la Germania ha ottenuto dalla Commissione Ue di consentire l’immatricolazione delle auto alimentate esclusivamente con e-fuels nell’ambito dell’omologazione Euro 6. L’Italia invece nulla. La soluzione dei biofuel semplicemente non è mai stata una soluzione sul tavolo europeo: sono carburanti che non possono essere classificati a emissioni zero, non sono compatibili con gli obiettivi della normativa in discussione.  I governi di Germania e Italia hanno tenuto in sospeso per settimane gli altri paesi europei, il mondo ambientalista e l’intero settore dell’automotive continentale. E cioè 12,7 milioni di cittadini europei che lavorano nell’industria automobilistica direttamente e indirettamente, pari al 6,6 per cento di tutti i posti di lavoro dell’Ue; e un settore che per fatturato generato rappresenta più dell’8 per del Pil europeo. Il phase out delle auto endotermiche previsto a partire dal 2035, a lungo discusso, e poi approvato dal parlamento europeo e dal Consiglio, era in attesa di una semplice ratifica da parte di quest’ultimo. Quella che di solito, nel processo legislativo dell’Ue, è poco più che una formalità. Qualcosa, però, si è inceppato: la contrarietà del governo tedesco e di quello italiano - una opposizione inattesa e quanto meno irrituale - ha cercato di coagulare una minoranza di paesi in grado di far saltare una parte essenziale del pacchetto legislativo Fit for 55. Richiamando a gran voce il principio della “neutralità tecnologica”, e innalzando i vessilli degli e-fuels (la Germania) e dei biofuels (l’Italia) come soluzioni alternative alla «dittatura dell’elettrico» i governi di Berlino e Roma hanno tenuto sotto scacco l’Europa su un punto centrale. L’efficienza che non c’è MondoSlitta a data da destinarsi il voto sullo stop alle auto a benzina e diesel, la destra esultaVanessa Ricciardi Ma di cosa effettivamente si stava discutendo? O meglio: davvero biofuels e carburanti sintetici sono un’alternativa industriale praticabile ed efficace per decarbonizzare il trasporto su strada, in linea con gli obiettivi di neutralità climatica europei?. Biofuels e e-fuels sono vettori che mostrano limiti evidenti sotto diversi punti di vista. Nel corso dell’intero ciclo di vita, ad esempio, i veicoli alimentati con questi carburanti generano maggiori emissioni rispetto ai mezzi elettrici. I biocarburanti tradizionali, che hanno anche il limite di entrare in competizione con la filiera alimentare, possono rilasciare un quantitativo di gas serra fino a tre volte superiore nel confronto con il diesel fossile. AP Per contro, i biocarburanti avanzati o prodotti a partire da rifiuti e residui sono potenzialmente molto meno emissivi, pur rimanendo lontani da un obiettivo di zero emissioni, ma scontano la limitata disponibilità di quantitativi sostenibili delle materie prime da cui dipendono. Sul fronte delle emissioni gli e-fuels - al momento inesistenti sul mercato - non sono migliori: si stima che al 2030, un veicolo alimentato con questi carburanti genererà, durante il suo ciclo di vita, il 53 per cento di emissioni in più rispetto ai mezzi elettrici (i quali già oggi, rispetto ai veicoli endotermici, conseguono un risparmio di emissioni del 69 per cento in media nell’Ue). Biocarburanti e combustibili sintetici, inoltre, evidenziano significativi problemi di efficienza, con rendimenti complessivi molto bassi dal processo di produzione fino alla combustione in un motore endotermico. A parità di chilometraggio, alimentare un’auto a biocarburanti o a e-fuels può implicare un quantitativo di energia fino a cinque volte superiore rispetto a quello richiesto da un veicolo elettrico. C’è un problema ulteriore: la scarsa disponibilità di questi combustibili, una caratteristica che ne pregiudica un impiego significativo nella decarbonizzazione del settore auto. I piani di Eni CommentiIl governo rema contro la svolta ecologica e rallenta il paeseEmanuele Feliceeconomista Oggi l’uso in purezza di biocarburanti avanzati o da rifiuti e residui consentirebbe di alimentare appena il 5 per cento del parco circolante italiano: 1,9 milioni di auto; quota che potrebbe salire al massimo al 20 per cento nel 2030, se Eni arriverà a produrre 5 milioni di tonnellate di HVO, Hydrotreated Vegetable Oil, come da suoi piani industriali. Con la stessa energia e a parità di distanze percorse, si potrebbero alimentare già oggi 6,9 milioni di auto elettriche: una resa più che tripla. Gli e-fuels, secondo i dati diffusi dai loro stessi produttori, costituiranno appena lo 0,4 per cento dei carburanti disponibili al distributore nel 2030. La loro incidenza potrebbe salire al 3 per cento nel 2035 e al 16 per cento nel 2040. Gli scarsi volumi disponibili oggi e in futuro impongono di riservare biocombustibili avanzati e carburanti sintetici ai settori cosiddetti hard to abate: ovvero quelli, come l’aviazione e la navigazione di lunga percorrenza, per cui una soluzione elettrica appare lontana o poco praticabile. Infine andrebbe ricordato che biocarburanti e e-fuels non sono la soluzione al problema della qualità dell’aria, che in questi giorni ha visto la città di Milano arrivare a essere tra le più inquinate al mondo. Durante la combustione nei motori endotermici, infatti, entrambi i combustibili producono emissioni di particolato (PM) e ossidi di azoto (NOx) del tutto simili, se non superiori, a quelli associati alla benzina fossile. Cosa ha ottenuto la Germania Con l’accordo trovato, e la conferma ultima si potrebbe avere con la riunione del Consiglio dei ministri Ue il 28 marzo,  la Commissione avrebbe accettato di consentire l’immatricolazione delle auto alimentate esclusivamente con e-fuels nell’ambito dell’omologazione Euro 6; e di poter conteggiare quindi questi carburanti ai fini dei target di riduzione delle emissioni di CO2. Finisse così, si sarebbe trattato forse di una tempesta in un bicchier d’acqua. O forse no. La partita giocata dalla Germania è il sintomo di un grumo residuo di interessi ancora intenzionati a difendere una tecnologia – quella del motore endotermico – che ha più di un secolo e un’efficienza di circa il 30 per cento. Al netto delle partite squisitamente politiche consumatesi nella coalizione di governo tedesca, questo ci sembra il dato con cui fare i conti. Un dato fisiologico, per certi versi, di resistenza al cambiamento e all’innovazione; ma preoccupante per le molte battaglie che si dovranno combattere per la difesa del clima. E l’Italia? Ebbene, oltre alla prova “muscolare” del nostro governo, oltre al successo, se può definirsi tale, di aver fatto pesare il proprio ostracismo in Europa, il nostro paese ha fatto tanto rumore per nulla. La soluzione dei biofuel semplicemente non è mai stata una soluzione sul tavolo europeo: sono carburanti che non possono essere classificati a emissioni zero, non sono compatibili con gli obiettivi della normativa in discussione. Con buona pace di chi non si è accorto che, come fa notare Motus-E, già da quest’anno un’auto su cinque prodotta in Italia potrebbe essere elettrica. Così i paesi più forti e inquinatori manipolano il dibattito sulla crisi climatica   © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAndrea Boraschi e Carlo Tritto

Conte sotto attacco da Le Iene: spuntano nuovi documentiSondaggi politici: M5s in caduta libera sotto il 16%

Stefano Lucidi lascia il M5s: probabile passaggio alla Lega

Scanzi provoca Salvini e posta una foto di Conte con il suo libroBologna, piazza piena di manifestanti contro Matteo Salvini

Sardine a Ferrara: presente al flash mob anche Ilaria CucchiSalvini in carcere a Napoli per incontrare Polizia Penitenziaria

Denuncia contro Salvini dopo gli inuslti a Silvia Benaglia

CasaPound vince la causa contro FacebookFondazione Open: come è nata e cosa è

Ryan Reynold
Sardine di Roma: Stephen Ogongo apre la piazza a CasaPoundLe sardine si riuniscono a Palermo: presente il sindaco OrlandoMichela Brambilla porta un maiale al guinzaglio a Montecitorio

BlackRock Italia

  1. avatarMes, scontro Italia-Germania: chi salva le banche di chi?ETF

    Oscurato gruppo Facebook dei pinguini: possibile attacco hackerMatteo Salvini: "Al lavoro per aiutare la Liguria"Arrestata Lara Comi: è stata eurodeputata di FiFrancesca Pascale, nasce l'associazione I Colori della Libertà

      1. avatarAcqua alta Venezia, Conte: "Finiremo il Mose"Guglielmo

        Sardine, parla la coordinatrice Jasmine Cristallo

  2. avatarGentiloni e il gruppo S&D cantano "Bella Ciao" al Parlamento UeCapo Analista di BlackRock

    ArcelorMittal: continua la trattativa con il GovernoSalvini propone di abolire la scuola media: "È un parcheggio"Denuncia contro Salvini dopo gli inuslti a Silvia BenagliaSpese militari Italia: autorizzata commessa da 143,5 milioni

    VOL
  3. avatarCena di Natale della Lega: minacce e insulti al ristoratoreinvestimenti

    Regionali, voto su Rousseau per decidere se M5S parteciperàGiorgia Meloni canta il remix "Io sono Giorgia" a L'aria che tiraProposta di matrimonio alla Camera: era fintaArcelor Mittal, Patuanelli smentisce scudo penale a tempo

Sardine, chi sono e perché si chiamano così

Ugo Grassi passa alla Lega: la protesta di Di MaioParlamento, Conte: "Necessario rendere più difficili i passaggi"*