File not found
Campanella

Elezioni 25 settembre, quali partiti si candideranno e chi sono i leader

Niccolò Ghedini, svolti i funerali dell'ex senatore a Santa Maria di SalaDi Battista contro Di Maio: "Trasformista e arrivista disposto a tutto"“Non mi piace affatto”, Carlo Cottarelli dice la sua sulla flat tax

post image

Maria Stella Gelmini si sfoga in TV: "Cottarelli? Non lo capisco"La qualificazione al massimo trofeo continentale porta più soldi nelle casse dei nostri club. Inter e Juve oltre i 50 milioni Fabio Licari Giornalista 5 giugno - 13:37 - MILANO Se le coppe delle squadre italiane sono state straordinarie dal punto di vista del ranking,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock un po’ meno bene è andata sul fronte dei soldi. Tutto è relativo, naturalmente: i 70 milioni di euro guadagnati dal Napoli, la migliore, sono una bella somma per far fronte a una stagione senza Europa. Ma questo era con il vecchio sistema. Da domani le coppe cambiano volto: regolamento, formato e soldi. Più soldi, anche se ci sono più bocche da sfamare, e soprattutto un collegamento più diretto con i risultati e meno con la tv e il passato. Un affare: la Juventus, un anno fuori, può considerare nelle sue casse 53 milioni senza aver neanche cominciato (l’Inter ne ha guadagnati “appena” 64 quest’anno). Le prospettive sono molto interessanti anche in chiave mercato. Però le nuove coppe sono un’arma a doppio taglio: più difficili e con meno possibilità di recuperare. Quando sei fuori, sei fuori.  Italiane—  Per le nostre cinque qualificate in Champions League ci sono circa 230 milioni subito: Inter 54, Juve 53, Atalanta 50, Milan 44 e Bologna 28. Il “circa” è necessario, qualche aggiustamento in corso c’è sempre. Inoltre, la cifra relativa al Bologna non può essere precisa, i rossoblù hanno davanti sette squadre in arrivo dai preliminari: se passano quelle con ranking più basso, posizione (e soldi) migliorano. Cifre notevoli, che possono raddoppiare nel torneo con i risultati. Ipoteticamente, vincendo tutte le partite, e anche la coppa, Juve e Inter arriverebbero a 150 milioni. In teoria, s’intende.  Tutte le coppe—  Il montepremi s’è elevato e di parecchio. Globalmente, 3,3 miliardi per i 108 club coinvolti, invece dei 2,7 per le 96 squadre dell’ultimo triennio. Tutto questo grazie a un fatturato totale che ha già raggiunto 4,4 miliardi a stagione. Un miliardo se ne va tra la solidarietà (465 milioni), i costi organizzativi (387 milioni) e le casse Uefa (230 milioni). Il resto ai club. Naturalmente quelli di Champions League si prendono il banco, il 75 per cento del totale (quasi 2,5 miliardi). Aumentano anche i soldi per Europa League (565 milioni, +100 sul passato) e per la Conference League (285 milioni, +50).  .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Le tre voci—  Le voci economiche sono state riorganizzate: da quattro a tre. La prima, naturalmente, è la quota di partecipazione: 18,6 milioni a testa (totale 670). La seconda è legata ai risultati: è la più importante, complessivamente 950 milioni. Se un club vincesse sempre, arrivando primo nel gruppo e sollevando la coppa, porterebbe a casa oltre 96 milioni. Infine, c’è la terza voce, una sintesi tra il vecchio market pool e il ranking storico, in totale 850 milioni. Il club con i parametri migliori può arrivare fino a 42 milioni.  Risultati, diritti e storia—  I risultati sono la voce più meritocratica. Oltre al premio per vittoria (2,1 milioni) e pari (0,7), meno di prima, ma con due partite in più, i soldi arrivano anche per la posizione nel girone (12 milioni euro per la prima, e a scendere). Il discorso si complica per market e ranking. Brevemente: si stilano due classifiche da 1 a 36, quanti sono i club. Una in relazione alla posizione nel market pool (l’Inter, la prima italiana, è 17/18°, dipende dalla francese nei playoff); una per il coefficiente Uefa quinquennale. Se una squadra fosse in testa in entrambe, 1° +1°, avrebbe 2. In questa classifica la Juventus è al quindicesimo posto, diventa sedicesimo se il Lilla supera i playoff. Si aggiungono poi altri milioni in base alla posizione nel ranking storico: la Juventus è ottava, la migliore delle squadre italiane.  Dentro e fuori—  Il totale massimo che un club può raggiungere a fine torneo è poco sotto i 160 milioni. Impossibile però che nella stagione 2024-25 un club sia primo per risultati, ranking storico e diritti televisivi: aspettando i campioni, per quanto riguarda la tv il primo è il Psg (la Francia ha i contratti più alti), per il ranking c’è il Manchester City. Non è finita. Andrebbe considerato il resto: il ricco botteghino per quattro gare in casa, i premi sponsor, l’immagine, le maglie. Un effetto moltiplicativo oltre i premi Uefa. Il problema è per chi resta fuori dalla Champions League. Qualcosa per equilibrare la situazione andrà fatta, tra diritti dei campionati e fair play finanziario con spesa massima assoluta e non proporzionale al fatturato (come sta pensando la Premier League): è il momento. Calcio Coppe: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ddl Concorrenza, la vittoria dei tassisti: rimosso l'articolo 10L’epitaffio di Salvini al governo: “Draghi vittima di M5s e Pd”

Come si andrà a votare il 25 settembre e come sarà il Parlamento “small”

Elezioni 25 settembre, Sileri: "Non mi ricandido, torno a fare il chirurgo"Silvio Berlusconi: "Io ho ottenuto i soldi del Pnrr in Europa"

Maria Stella Gelmini si sfoga in TV: "Cottarelli? Non lo capisco"Ilaria Cucchi candidata: “Mio fratello è diventato simbolo di giustizia”

Crisi di governo, Meloni: “Elezioni? Non fatevi spaventare, io sono pronta”

Elezioni 25 settembre, Tajani commenta la candidatura di Berlusconi: "Sta come un grillo"Dimissioni Draghi, cosa può succedere? Le ipotesi: Draghi bis, Governo tecnico o elezioni anticipate

Ryan Reynold
Giorgia Meloni alla televisione francese nel 1996: “Mussolini è stato un buon politico”Di Battista contro Di Maio: "Trasformista e arrivista disposto a tutto"Silvio Berlusconi contro la patrimoniale: "Non la approveremo mai"

analisi tecnica

  1. avatarElezioni Sicilia, M5S correrà da solo: l'annuncio di Giuseppe ConteVOL

    Per la Meloni “fermare i barconi è l’unica via”La Meloni: “Sui collegi siamo stati generosi”: ecco come è arrivato l’accordoGiuseppe Conte attacca il Centrodestra: "Rivendicano il Pnrr ma Salvini e Meloni lo hanno contrastatRegione Sicilia, Nello Musumeci si è dimesso dal ruolo di presidente

    1. Vittorio Sgarbi sulla multa in Svizzera: “Ho i lampeggianti perché sono stato minacciato dalla mafia”

      1. avatarElezioni 25 settembre, Bersani: “Do una mano ma non mi ricandido”Guglielmo

        Gas, il piano per il risparmio energetico di Cingolani: termosifoni giù di un grado da ottobre

  2. avatarElezioni, siglato il patto tra Azione ed Italia Viva: Calenda sarà il leaderinvestimenti

    Berlusconi e l’equivoco sul Quirinale: “Non è nella mia testa”Elezioni 2022, Berlusconi torna a parlare di giustizia: “Le assoluzioni devono essere inappellabili”La Lega schiera i candidati all’uninominale per il voto: ecco i nomi  M5S, Rocco Casalino cacciato dal partito: "Lavorava solo per Conte"

  3. avatarTermosifoni a 19 gradi, cosa rischia chi non li abbassa e come saranno i controlli?Professore Campanella

    Elezioni politiche 25 settembre 2022: chi può votareElezioni, le posizioni dei partiti italiani sul reddito di cittadinanzaConfronto in tv tra Meloni e Letta: il commento di CalendaElezioni 25 settembre, Berlusconi: “Non farò il premier né il presidente del Senato”

Crisanti su Bassetti: “Anche i tecnici vanno votati”

Perché in Italia è sbagliato parlare di “premier”Marta Fascina, il gesto mentre Berlusconi è in tv*