File not found
investimenti

Omicidio di Giulia Tramontano: venerdì l'autopsia, domani la perquisizione della casa e del garage

Denise Galatà dispersa nel fiume, il racconto dell'amica che era con lei sul gommoneEmilia Romagna: è ancora allerta rossa nella regione colpita dall'alluvioneVerona, poliziotti violenti in questura. Parla una delle vittime: "Mi hanno strappato le medicazioni dalla testa"

post image

Incidente mortale sul lavoro a Macherio, la vittima era un operaio di 60 anniConsiderare lo spazio urbano quale lente di ingrandimento per scrutare la giustizia in tutte le sue dimensioni,àcome luogodellasferapubblicaè trading a breve termine non soltanto istituzionali e formali, dovrebbe suonare istintivo e lo faremo all’evento “Parole di Giustizia”, a Pesaro, Fano e Urbino del 21-23 ottobre Il 24 maggio 2007, in un modo del tutto particolare, è stata una giornata memorabile. Per la prima volta nella sua storia, l’umanità residente nelle città ha superato nei numeri quella insediata nelle zone rurali. Una corsa inarrestabile dei popoli di ogni latitudine verso le metropoli che oggi, a causa della pandemia e delle guerre, accenna solo a rallentare, ma non certo a finire. La città (capitalistica) sembra essere la dimensione naturale di tutto: sviluppo, relazioni umane, desideri, immaginario. Si avverte l’urgenza, dunque, di sottoporre anche gli argomenti della giustizia – troppo spesso schiacciati su parole d’ordine ambigue (decoro, sicurezza, carcere) o chiusi nei palazzi giudiziari e della politica – alla prova dello spazio urbano. È proprio questo l’obiettivo che si propone l’edizione 2022 di “Parole di Giustizia” (Urbino, Fano, Pesaro, 21-23 ottobre 2022): Una città per pensare. Diritti e libertà nello spazio urbano. L’evento Una manifestazione (per il secondo anno consecutivo promossa anche dall’Università di Urbino, in particolare dal Dipartimento di Giurisprudenza, insieme con l’Associazione Borrè e Magistratura democratica) come da tradizione itinerante, che si muove tra e nei luoghi che la ospitano, aperta a tutte e tutti: “confusione” culturale in luogo di parole d’ordine, mescolanza di vocabolari, critica e interrogativi al posto dei pensieri unici. Considerare lo spazio urbano quale lente di ingrandimento per scrutare la giustizia in tutte le sue dimensioni, non soltanto istituzionali e formali, dovrebbe suonare istintivo. La città, in fondo, è la premessa della legge e del tribunale: è Atene, la città per eccellenza, a ospitare quel consesso di giudici, l’Areopago, che spezza le catene della vendetta fino a diventare, insegna Eschilo, “baluardo della regione e della città”. Legge e costruzione della città – lo raccontano tutti i miti di fondazione, fino a quelli della frontiera americana – vanno di pari passo e si influenzano in maniera reciproca. Entrambe, come ha scritto Salvatore Settis (che concluderà gli incontri con la sua lectio magistralis) “rappresentano, anche, gli esiti, i meccanismi e le dinamiche di una mappa del potere economico e politico”. Non basta, infatti, la parola legge per dire giustizia. La dimensione urbana rappresenta in maniera tangibile il dramma di questa approssimazione: “Viviamo in città – ha spiegato David Harvey – sempre più divise, frammentate, conflittuali. La nostra visione del mondo e delle possibilità che ci offre dipendono interamente dal «lato della strada» in cui viviamo”.  Risorse, opportunità, diritti civili e sociali – anche la possibile azione del giudice e il suo racconto pubblico (se ne discuterà in relazione alle recenti riforme) – hanno intensità e gittata diversa a seconda che si viva nei centri urbani gentrificati o nei suburbi svuotati dei servizi, nelle fortificate città giardino dei ricchi o negli slums dei poveri. Le linee di frattura passano anche attraverso altri confini: di genere, di età, di condizione lavorativa. Siamo lontani anni luce dal programma dell’art. 1 della Carta europea dei diritti dell’uomo nella città (2000): “La città è uno spazio collettivo che appartiene a tutti gli abitanti, i quali hanno il diritto di trovarvi le condizioni necessarie per appagare le proprie aspirazione dal punto di vista politico, sociale ed ambientale, assumendo nel contempo i loro doveri di solidarietà”. il futuro delle città Immaginare il futuro delle città – argomento che sarà messo nelle mani di Mario Cucinella –, pertanto, vuol dire anche ri-costruire un progetto di giustizia. Ribaltare il teorema in base al quale “prima occorre diventare ricchi e poi costruire buone città”, come ha saggiamente avvertito l’architetto cileno Alejandro Aravena, necessita anche di “un corretto sistema di leggi”. Ancora una volta un nesso inscindibile tra ordito delle norme e trama del territorio. Il godimento effettivo delle libertà e dei diritti – alla salute, al lavoro, alla pace – è misurato dalla forma che assume lo spazio urbano e, allo stesso tempo, contribuisce a configurare quella forma. Legislatore e architetto, giudice e urbanista hanno la responsabilità di interagire nel contributo che danno a disegnare la sfera pubblica. Tanto più la devono avvertire in questa fase storica di emergenze e crisi de decrittare e governare: guerra, pandemia, migrazioni, cambiamento climatico. Porre l’attenzione sulla città, naturalmente, non significa (non deve significare) trascurare tutto ciò che metropoli non è e che, a volte, allo sviluppo urbano incontrollato paga il tributo più alto. Saranno ben accetti, dunque, spunti capaci di rovesciare il tema della centralità della città e di spostare l’angolo visuale sugli spazi interurbani –valli  e Comuni montani, piccoli paesi, campagne non divorate dai suburbi, più in genere su tutte le soggettività sociali e culturali collocate fuori dei perimetri urbani –, provando anche a mettere a nudo le retoriche con le quali troppo spesso ci si arrende a contrastare le dinamiche di spopolamento di quei luoghi: il piccoloborghismo, la “monocultura del turismo”, l’enogastronomia di lusso nobilitata dal richiamo alla cultura popolare. L’alluvione Discuteremo, dunque, di tutti questi argomenti e lo faremo in una provincia che quest’anno porta su di sé l’impronta drammatica della recente alluvione, della tragedia ascrivibile al terribile mix di cambiamento climatico, “eco-frizioni” dell’Antropocene, sviluppo dissennato, consumo di suolo. Un motivo in più per essere presenti in tanti e ragionare insieme sulle forme del vivere e dell’abitare contemporaneo, sulle fragilità sociali e su quelle del territorio, sulla possibilità di plasmare spazi (fisici e normativi) più inclusivi. Ascolteremo linguaggi diversi da quello del giurista e, dialogando con esperti di altri settori, continueremo a perseguire uno degli scopi di Parole di Giustizia: avvicinare la cultura giuridica alle urgenze del quotidiano, ai bisogni e alle questioni della vita associata. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRiccardo De Vito Presidente di Magistratura democratica e giudice di sorveglianza presso il tribunale di Sassari.

Roma, la rabbia del gestore di un hotel per l'influencer scroccona: "Vergogna"Verona, immagini shock: uno dei poliziotti arrestati ha usato una persona come straccio per le urine

Tramontano, GIP dispone la convalida del fermo per Impagnatiello, ma la premeditazione è stata esclusa

Torna da una serata con gli amici: travolge e uccide 37enne in scooterEsame maturità 2023: ecco dove trovare i nomi dei commissari esterni

Giulia Tramontano, la lettera del bambino mai nato: "Dicono che era mio padre, il mostro"Livorno, un altro arresto violento: carabiniere sferra un calcio in faccia a un ragazzo

"Gay di m***a, io ti ammazzo!": il video shock dell'aggressione omofoba alla stazione di Pavia

Milano, perde il controllo dell'auto che si ribalta: 4 persone feriteIncidente sull'autostrada A16: le testimonianze

Ryan Reynold
Non si trova Stefano Muceli, l'allevatore scomparso a CardeduTragedia a Mondello: 54enne muore mentre lavora in spiaggiaMassimo D'Alema e Alessandro Profumo indagati per corruzione internazionale aggravata per la vendita di navi e aerei militari alla Colombia

criptovalute

  1. avatarDistrutta l'auto di Carlo Buonauro, sindaco di NolaETF

    Frusinate, donna ha un malore alla guida, cade in un canale e muoreMaxi rogo in Canada: 16mila evacuatiMorte Giulia Tramontano, chi è Alessandro Impagnatiello: il fidanzato che l'ha uccisaEmilia Romagna, è ancora allerta gialla: sono previsti temporali

      1. avatarIncidente fra tre auto sulla Strada Statale Adriatica: un feritoCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Caserta, Cuono Laudando muore a 34 anni: si era schiantato in moto contro un'auto

  2. avatarArianna Calì, morta a 23 anni per un malore improvvisoBlackRock Italia

    Litiga per soldi con suocero e cognato: esplode 13 colpi di pistolaNon si trova Stefano Muceli, l'allevatore scomparso a CardeduNapoli, "sequestro da parte di alcuni migranti armati". Arriva la smentitaPapa Francesco non ha più febbre e va negli studi Rai: mai successo prima

    ETF
  3. avatarIncendio in un palazzo a Roma, le testimonianze dei residentiinvestimenti

    Nuovi dettagli emergono sull'omicidio di Giulia Tramontano: il compagno lo avrebbe pianificato per giorniGiulia Tramontano, il suo caso fa legge: la proposta del ministro PiantedosiIl video della confessione di Alessia Pifferi a poche ore dalla morte di DianaRai, è ufficiale: Chiocci al TG1 e Preziosi al TG2

Uomo morto a Vicenza per l’esplosione di un ordigno bellico

Rita Dalla Chiesa sul caso Giulia Tramontano: "41bis per chi uccide la propria compagna"Omicidio a colpi di pistola: ucciso un 44enne*