File not found
Professore Campanella

Nel Regno Unito ci sono i primi tre genitori gay del paese

Usa, trovati 7 cadaveri in una casa nel Minnesota: 3 di loro sono bambiniSlovenia, stop al vaccino Johnson & Johnson dopo la morte di una ragazza di 20 anniCovid, Spagna riduce la quarantena per i positivi: l'isolamento passa da 10 a 7 giorni

post image

Tre casi covid a Shangai: voli cancellati, scuole chiuse e massimo rigoreLa polemica sugli incredibili manifesti comparsi a Napoli che denunciano la violenza delle donne sugli uomini e reclamizzano un numero telefonico che scimmiotta il  1522 contro la violenza di genere. «Una campagna tendenziosa che vuole mettere in dubbio la parola delle tante attiviste dei centri antiviolenza»Per la città di Napoli sono apparsi dei manifesti del comitato promotore contro la violenza sugli uomini,ETF Sos 1523, che recitano “Ma la violenza ha sempre lo stesso sesso?”. La risposta è sì, nel 90% dei casi di violenza nelle relazioni affettive è l’uomo ad agire nei confronti della donna.Questo evidenzia che siamo di fronte ad un fenomeno strutturale della società, di chiara matrice patriarcale, espressione nei fatti di quella drammatica sperequazione di potere fra i sessi ancora esistente, sottolineata dalla Convenzione di Istanbul. I dati 2020 dell’Istat in merito alle vittime di omicidio secondo la relazione con l’omicida, classificati per genere, parlano del 2.9 per cento di uomini uccisi da partner o ex-partner, mentre per le donne il dato sale a 57.8 per cento. A livello mondiale, una donna su tre ha subito violenza fisica e sessuale nel corso della propria vita e le forme più gravi di violenza sono state esercitate da partner, amici o parenti. FattiStupri, consenso e morti per parto: l’autodeterminazione delle donne procede troppo a rilentoMicol MaccarioFenomeno strutturaleI dati sulla violenza delle donne sugli uomini sotto forma di osservatorio permanente non esistono perché il fenomeno non è strutturale quanto lo sono invece i numeri vertiginosi della violenza maschile sulle donne. I manifesti affissi per la città di Napoli, secondo i centri antiviolenza, rischiano di minare le azioni che anche il Comune del capoluogo campano pone in essere per contrastare i femminicidi e ogni forma di prevaricazione maschile sulle donne.Per questo la presidente di D.i.Re, Antonella Veltri, si è rivolta alla ministra Roccella chiedendole come intenda contrastare una campagna che, distogliendo l’attenzione dalla piaga dei femminicidi, ostacola l’attività dei centri antiviolenza e di chi è al fianco delle donne maltrattate dagli uomini.D.i.Re, Donne in rete contro la violenza, si unisce all’appello di oltre 250 donne e delle 30 associazioni che hanno scritto al sindaco di Napoli per chiedere la rimozione dei cartelli relativi a una campagna di difesa dei maschi che hanno subito violenza. Antonella Veltri, rivolgendosi alla ministra delle pari opportunità e della famiglia, afferma che «la campagna imita in maniera fuorviante e pericolosa il numero verde dedicato alla violenza sulle donne 1522. Siamo quindi contestualmente a chiedere quali azioni intenda attuare per contrastare questa campagna» che rischia, secondo D.i.re e le firmatarie dell’appello, «di compromettere il lavoro di chi lotta ogni giorno contro la violenza maschile sulle donne e contro i femminicidi, nonché di tutte e tutti coloro che sono impegnati a favorire una vera e profonda rivoluzione culturale fondata sulla pari dignità e su nuovi modelli di relazione». La campagna dello studioDomani ha contattato l'avvocato Angelo Pisano, ideatore e legale del progetto e candidato nel 2020 con il Movimento noi Consumatori, lista civica vicina al centrodestra. L'avvocato ha dichiarato che al numero di telefono sul sito, che non è il 1523 che invece non è attivo, risponde una persona dello studio che, rispetto alle chiamate ricevute (di cui non si hanno ancora cifre precise), «smista la richiesta di aiuto in diverse città d'italia dove vari avvocati e avvocate che aderiscono alla rete rispondono e, se gli uomini lo vogliono, potranno poi essere assistiti». Quando gli è stato menzionato il dato sul numero delle violenze maschili sulle donne e su quanto sia un problema strutturale, l’avvocato ha risposto che per lui «non è un problema strutturale, quelli sono criminali al pari delle donne che esercitano la violenza sugli uomini». Per l’avvocato «rimane una discriminazione fare numeri ad hoc e campagne solo per le donne». ItaliaIl reddito di libertà è un miraggio per il 50 per cento delle donne che subiscono violenzaFederica PennelliRivoluzione culturaleMariangela Zanni, consigliera nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re, intervistata da Domani, ricorda che «il numero nazionale è il 1522, la loro proposta di nuovo numero svia l’attenzione da un numero di pubblica utilità. Mette sullo stesso piano due tipologie di fenomeni completamente diversi, come se la violenza maschile sulle donne potesse avere una sua forma specchio quando il soggetto vittima è maschile».Per Zanni «anche quando la vittima è una maschio, nella quasi totalità dei casi l’autore di quella violenza è sempre un altro maschio: non esiste una specularità con la violenza maschile sulle donne, non possiamo parlare di una comunicazione che può essere fatta come quella per il 1522».Una percezione errata di pericolo dunque, ma anche il fatto di «sminuire la gravità di un fenomeno che è presente in modo strutturale. Generalizzare non aiuta ad affrontare il fenomeno della violenza maschile sulle donne e a favorire quel cambiamento culturale, tanto auspicato».Sono campagne «tendenziose, che con una falsa neutralità vanno a depotenziare e a mettere in dubbio la parola delle tante attiviste dei centri antiviolenza e di chi si adopera tutti i giorni per un linguaggio e un pensiero differente». Questo si inserisce all’interno di un contesto politico ostile nei confronti dei centri antiviolenza, come racconta bene la vicenda degli stanziamenti iniqui per i percorsi di fuoriuscita dalla violenza ma anche da una contro narrazione pericolosa, che si respira da tempo: «Da 14 anni lavoro in un centro antiviolenza del Nordest, ed è un clima che respiriamo ogni volta che ci troviamo a parlare della violenza maschile sulle donne a tavoli pubblici e dobbiamo spiegare che questo fenomeno non è comparabile ad altre forme di violenza, che pur esistono, ma non così strutturalmente radicati».Con campagne pubblicitarie come quella per il numero 1523, si rischia, dunque, di compromettere il lavoro di chi lotta ogni giorno contro la violenza maschile sulle donne e contro i femminicidi e di quante si sono impegnate a favorire una vera e profonda rivoluzione culturale in questo paese. FattiBisogna aprire sportelli antiviolenza in tutte le universitàMicol Maccario  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederica PennelliAutrice freelance. Si occupa di sanità, diritti, salute mentale e femminismi. Inizia a Radio Sherwood nel 2004 con la rassegna stampa e il giornale radio, poi a La Svolta. Co autrice del podcast "Cultdown" sul mondo della cultura durante la pandemia e autrice dell'inchiesta radiofonica sugli Opg "Ergastoli bianchi"

Fumo e fiamme a Hessle (Regno Unito): scoppia l'incendio in una fabbrica di plasticaVariante Omicron, presidente del Sudafrica: "Tasso di infezioni mai visto prima"

Covid in Germania, Spahn: "Situazione drammatica, alcune terapie intensive sono piene"

Quarta dose di vaccino per sanitari ed over 60: il via libera di IsraeleRegola 2G, cosa prevede il protocollo di restrizioni adottato in Austria e Germania

Covid in Germania, Spahn: "Situazione drammatica, alcune terapie intensive sono piene"Donna curda, incinta di 6 mesi, morta al confine Bielorussia-Polonia

UE, la commissaria della Salute Stella Kyriakides: “I Paesi meno vaccinati rappresentano un rischio”

Forte scossa di terremoto in Indonesia, rientrato l’allarme tsunamiUn morto e 31 intossicati per un pasticcio di carne: condannato lo chef

Ryan Reynold
Svezia, microchip sottopelle per avere sempre con sé il green pass: come funzionaNasce senza gambe, ma diventa una grande ginnasta: l'incredibile storia di Jennifer BrickerVaccino per i bambini dai 5 agli 11 anni, l'Ema approva: "Sicuro ed efficace al 90,7%"

MACD

  1. avatarMedico morto a 45 anni: aveva passato 4 mesi lontano dalla famiglia per curare i malati CovidCapo Analista di BlackRock

    Los Angeles, maxi incendio in un edificio commerciale: oltre 100 Vigili del Fuoco sul postoVariante Omicron, l'Oms ammette di averla scoperta nel 2020: è tutta una bufalaAfghanistan, talebani emanano nuovo decreto: vietato sposare la donna senza il suo consensoGrecia, due naufragi nel Mar Egeo: 27 migranti morti tra cui tre donne e un neonato

    1. Austria, leader No Vax Johann Biacsics morto di Covid: si curava a casa con clisteri di candeggina

      1. avatarRegno Unito, il governo valuta l'introduzione di nuove restrizioniBlackRock Italia

        Covid in Germania, 446 morti in 24 ore: nuovo picco, mai così tanti da febbraio

  2. avatarVa al Pronto Soccorso con un proiettile di 17 cm nel retto: caos in ospedaleanalisi tecnica

    Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 591Ingoia airpod invece dell'ibuprofene: "Ho inviato un vocale dall’interno del mio stomaco"Covid, il rapporto dell'Oms: nel 2020 aumento dei casi di malaria e di morti per la malattiaQuarta ondata covid, quali sono i paesi in Europa che hanno introdotto il lockdown?

  3. avatarBabbo Natale è gay: lo spot delle poste norvegesi celebra l’amore omosessualeProfessore Campanella

    Russia, esplosione di gas a Makhachkala distrugge un edificio: 3 feritiIraq, attentato dell’Isis nel nord del paese: 12 morti fra cui sette peshmergaIncendio in un reparto di terapia intensiva Covid: due mortiCovid, boom di contagi in Slovenia: tasso di positività al 53%

    VOL

Lo invitò per sbaglio per il Ringraziamento, nel 2021 hanno festeggiato insieme per la sesta volta

Covid, Spagna riduce la quarantena per i positivi: l'isolamento passa da 10 a 7 giorniNuova variante sudafricana, in Israele c'è il primo caso positivo: altri 2 sospetti*