File not found
BlackRock

Fenomenologia di Mahmood, la star che ci lancia nel futuro

Una Milano-Sanremo senza Milano. La geografia del ciclismo è diventata bugiardaUn anno di governo Meloni: il bilancioIl sapore che ha l’esilio di una vita online. «Ai social mancano le risate»

post image

Alimenti: Symbola-Coldiretti, 93% prodotti Dop e Igp nasce in piccoli Comuni - Tiscali NotizieAl Festivaletteratura un esponente di Fridays for Future è stata fermata e identificata. Voleva mostrare due cartelli durante un incontro organizzato dalla società petrolifera Non capita tutti i giorni di essere protagonisti di un episodio che porterà a un’interrogazione parlamentare. È una piccola storia senza conseguenze, SeEnisponsorizzalevento nonsipuòcriptovalute però utile per capire il rapporto complesso, e non sempre limpido, tra alcuni dei principali eventi culturali italiani ed Eni, che finanzia e presidia molte di queste manifestazioni, dal festival di Sanremo in giù. Non è un dibattito solo italiano, nel Regno Unito istituzioni come British Museum, Tate, Royal Opera House, dopo anni di pressioni dei movimenti per il clima, hanno deciso di rinunciare alle sponsorizzazioni di BP (ex British Petroleum). L’episodio è accaduto al Festivaletteratura di Mantova. Come contesto, da tempo in città e anche negli ambienti interni del festival c’è un dibattito sull’opportunità di mantenere la sponsorizzazione di Eni. Intanto però l’azienda rimane il primo finanziatore e ottiene in cambio il palco principale (quello dei premi Nobel) tutto per sé per un evento, durante il quale domenica è stato impedito dalla polizia a un’attivista di Fridays for Future, Sofia Pasotto, di mostrare due cartelli. A Sofia Pasotto, attivista dei Fridays for future, è stato impedito di mostrare i cartelli di protesta La ragazza era da sola, era anche ospite e speaker del festival. Sui cartelli c’era scritto «Ma non sentite il caldo» e «People over profit», non esattamente l'immagine della sovversione, eppure è stata bloccata e identificata dalla Digos, circondata da sei poliziotti, cartelli requisiti. Io ero presente. Non esattamente rassicurato dall’immagine di sei poliziotti intorno a una ragazza mi sono avvicinato. Risultato: identificato anche io, senza un motivo apparente che non fosse la mia vicinanza ai cartelli rivoluzionari. L’identificazione è stata brusca e non esattamente piacevole, corredata da una frase sessista nei confronti di Pasotto, la cosa si è risolta in poco tempo, quello di permettere all’evento di finire, e ognuno per la sua strada. Pasotto ha raccontato la storia sui suoi canali social e due giorni dopo la deputata di Alleanza verdi sinistra, Eleonora Evi, ha annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’interno Matteo Piantedosi, dicendosi «incredula di fronte alla vicenda che ha coinvolto la giovane attivista di Fridays For Future, fermata, identificata e trattenuta dalla questura di Mantova per aver portato con sé dei cartelli critici nei confronti di Eni, sponsor dell’evento, e del greenwashing che sistematicamente mette in atto». La risposta del festival «Siamo stupiti dal clamore che sta prendendo questa cosa, ci rendiamo conto che è stato spiacevole, ma con Sofia abbiamo costruito una serie di eventi, durante i quali ha potuto esporre i suoi cartelli e le sue idee senza limitazioni», ha risposto Alessandro Della Casa, vicepresidente del direttivo del festival. Una presa di posizione non esattamente forte, per un evento che coltiva l’immagine di spazio di libertà, invitando autrici e autori dissidenti nei loro paesi per le cause più varie. Purtroppo c’è sempre un livello in cui il dissenso va bene, finché non rovina la festa dello sponsor. C’è da chiedersi cosa ne penseranno gli ospiti di Eni, Brunori Sas, Paola Maugeri, Neri Marcorè che, ignari di tutto quello che succedeva in fondo alla sala, parlavano (non sono riuscito a seguire benissimo, causa Digos) di musica e filastrocche. Ed è questo il punto chiave della contraddizione. Il festival di Mantova è uno spazio generalmente libero, sia io che Sofia abbiamo potuto esprimere senza censura il nostro punto di vista negli altri luoghi e palchi, anzi, il Festivaletteratura da tempo ha puntato sul tema dei cambiamenti climatici, invitando divulgatori ed esperti. E quindi io immagino un frequentatore del festival che di incontro in incontro raccoglie informazioni su un quadro sempre più allarmante. Poi va all’evento di una delle principali aziende di combustibili fossili al mondo e in quell’evento si parla di filastrocche. Letteralmente: il mondo brucia ed Eni fischietta. Chiunque dica il contrario: polizia. «Eni ci teneva a mostrare il suo lato culturale», dicono dal festival, ma Eni non è Warner Music. E forse sarebbe stato più interessante per il pubblico ascoltare l’altro lato di questa storia, anche nei termini dell’azienda, con le sue metriche e le sue difficoltà a fare una transizione necessaria ma non facile. Non solo Mantova Non succede solo a Mantova, è una contraddizione in cui si trova buona parte dell’industria degli eventi culturali alla prese con uno sponsor così importante, ricco e non facile da gestire (per non parlare dei giornali, ovviamente, ma questa è un’altra storia). Al festival della Comunicazione di Camogli, altra manifestazione di cui Eni è sponsor, una ricercatrice in psicologia del clima all’Università di Trento è intervenuta durante un incontro con Erika Mandraffino, responsabile comunicazione esterna di Eni, per chiedere conto di argomenti non trattati nell’intervista (la multa per greenwashing). È un caso un po’ diverso da quello di Mantova, non è intervenuta la polizia, l’interruzione della contestatrice è stata pacata ma poco ortodossa, visto che non erano previsti interventi dal pubblico. Comunque, dopo una breve risposta di circostanza di Mandraffino, la donna è stata fatta uscire. La società, interrogata su quanto accaduto a Mantova, ha risposto che «Eni sostiene totalmente la libertà di espressione e di critica, che sono valori fondanti della cultura aziendale. Non siamo nella posizione di commentare le ragioni dell’intervento delle forze di polizia, che sono basate su fattori di ordine pubblico che certamente non dipendono da Eni che tuttavia ribadisce fermamente il proprio impegno per la transizione energetica e il rispetto degli obiettivi annunciati al mercato e agli stakeholder». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno Giornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Un canestro corroso e abbandonato, cosa resta del Kobe Bryant bambino a RietiViola Di Grado e la grande storia del male che ci avvolge come le tenebre

Un canestro corroso e abbandonato, cosa resta del Kobe Bryant bambino a Rieti

Dostoevskij dei D’Innocenzo è la vera erede di True DetectiveMeloni ha incontrato Salvini in Puglia

Costruiamo scuole-territorio per affrontare le sofferenzeIva Zanicchi contro Marta Fascina, l’appello alla deputata di Forza Italia

Oscar 2024, sette statuette per Oppenheimer. Tutti i vincitori

Sondaggi politici, Giorgia Meloni la premier più amata dopo BerlusconiL’arrembaggio delle multinazionali sulla Dieta Mediterranea: il cibo insalubre saccheggia quello buono - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Ai femminicidi e agli stupri di gruppo c’è solo una risposta: la culturaCaldo, medici pronto soccorso: "Iniziano primi accessi ma Codice calore già nostra priorità" - Tiscali NotizieCaso Vannacci, il generale non ha sentito il ministro Crosetto

criptovalute

  1. avatarRicerca: scoperto microrganismo intestinale chiave nel rapporto fra dieta e salute - Tiscali NotizieProfessore Campanella

    Un appello a Maurizio Crozza: «creiamo la fondazione “Napalm51” per educare gli odiatori» - Tiscali NotizieArcipelago Navalny, le letture di un dissidenteIl “Jobs Act” e i 4 referendum lanciati dalla Cgil: «Per il lavoro ci metto la firma» - Tiscali NotizieSanremo, Geolier trionfa alla serata delle cover. Ora parte da favorito per la finale

    1. Il potere è un’arma invisibile: bisogna imparare a maneggiarla

      1. avatarI miracoli della santa pallanuoto. La piscina non tradisce l’ItaliaGuglielmo

        Delitto Moro, gli atti smentiscono le dietrologie su via Caetani

  2. avatarL’inconfondibile magia politica dei Taviani. I due fratelli che erano un regista soloGuglielmo

    Perché le guerre culturali vanno combattute anche sul piano materialeSalvini: "Meglio tassare banche che barche"Il letargo su Roma. Quale ruolo per l’informazione: è ora di suonare la sveglia delle coscienze - Tiscali Notizie“Sulla pietra”: la triste fine del commissario Adamsberg nell’ultimo giallo di Fred Vargas - Tiscali Notizie

  3. avatarMeloni al G20 in India, bilaterale con Sunak: vedrà anche Modi e il premier della CinaProfessore Campanella

    Estate: creme solari pericolose? I medici anti-fake news bocciano i 'no-cream' - Tiscali NotizieIl segreto di Fabio Volo è divertirsi nel raccontareLa transizione energetica continua, nonostante gli ostacoli frapposti dai negazionisti climatici - Tiscali NotizieLa ricerca del futuro nel passato. Perché il ciclismo corre sulla ghiaia

Chi è Clio Bittoni, moglie di Giorgio Napolitano

Tumori, dieta mediterranea 'alleata' anche dopo la diagnosi: cala del 32% il rischio di mortalità - Tiscali NotizieItalia leader Ue della farmaceutica, Cattani "Ora governance moderna" - Tiscali Notizie*