E se il jackpot del "6" fosse speso in prevenzione alle azzardopatie?I 1.200 chilometri a piedi di Camila per salvare suo figlioSenegal, l'opposizione in testa. Perché il voto interessa all'Occidente
Pioltello, Mattarella alla vicepreside: «Apprezzo il vostro lavoro»La storiaIl Mostro di Firenze è ancora vivoNonostante dai primi suoi delitti siano passati cinquant’anni l’interesse,BlackRock anche di tipo morboso, è sempre alto e ogni tanto viene alimentato da qualcosa di concreto, come è avvenuto nei giorni scorsiStefano Olivari03.08.2024 14:00Ilmostro di Firenze è ancora vivo, se non come persona o gruppo di persone almenocome genere giornalistico. Nonostante dai primi suoi delitti siano passaticinquant’anni l’interesse, anche di tipo morboso, è sempre alto e ogni tantoviene alimentato da qualcosa di concreto, come è avvenuto nei giorni scorsi. Suuno dei proiettili usati contro le ultime due vittime sarebbe infatti statoritrovato un DNA finora sconosciuto, presente sui proiettili di altri duedelitti. Questa l’interpretazione più estrema, quella a cui il pubblico vuolecredere: forse il vero mostro di Firenze è ancora vivo e nel caso fosse vivo èancora a piede libero. DNASi riparte dall’attualità, e cioè da questo DNA sconosciuto che LorenzoIovino, ematologo italiano che lavora negli Stati Uniti, ha trovato su uno deiproiettili usati per l’omicidio di Nadine Mauriot e Jean-Michel Kraveichvili,cioè l’ultimo crimine accertato di quello che nel linguaggio comune è il Mostrodi Firenze, avvenuto l’8 settembre 1985 a San Casciano val di Pesa. Iovino èconsulente dell’avvocato delle famiglie dei due francesi e la sua scoperta,rivelata da Repubblica, collega questo ad altri due duplici omicidi, quelloHorst Wilhelm Meyer e Jens-Uwe Rüsch (unica coppia non maschio-femmina) del 9settembre 1983 a Giogoli e quello di Pia Rontini e Claudio Stefanacci del 29luglio 1984 a Vicchio. Stesso DNA sui proiettili rinvenuti anche in questi casie ovvia richiesta di riaprire le indagini, confrontandolo con quelli di altrisospetti, anche marginali, e cercando di capire se anche in altri casi si possanorinvenire le stesse tracce. Non solo tramite i proiettili, ma anche riesumandoi corpi delle vittime che hanno lottato, come quello di Stefania Pettini,uccisa il 14 settembre 1974 a Borgo San Lorenzo. Finora i confronti a livellodi DNA, peraltro con reperti conservati male e scene del crimine gestite inmaniera imbarazzante, non hanno mai portato a nulla, nemmeno a una parzialecoincidenza con il DNA dei condannati in via definitiva, quindi queste tracceper così dire nuove potrebbero in teoria avere importanza. ModalitàIn definitiva chi è il Mostro di Firenze? Stiamo parlando dell’autore, odegli autori, di sette duplici omicidi nelle campagne appena fuori Firenze,avvenuti fra il 1974 (ma c’è chi ne associa uno del 1968) e il 1985, con la suaentrata nell’immaginario collettivo per motivi evidenti: primo e finora unicocaso italiano di serial killer di coppie, la giovane età di quasi tutte levittime, quel clima di mistero e paura che alimentava mille voci, fraesoterismo e altro. A terrorizzare, ma anche ad attirare una certa curiositàmorbosa, erano anche le modalità: il killer puntava le coppie isolate,scegliendo notti particolarmente buie, preferibilmente estive, comparendoall’improvviso e ammazzando. Non finiva lì, perché all’uomo già morto venivanoinflitte varie coltellate (Kraveichvili era però ancora vivo) mentre la donnaveniva mutilata nelle sue parti intime, alimentando ulteriori leggende esoprattutto la pista del delitto su commissione, con alcuni «collezionisti» perversicome mandanti. La verità giudiziaria, come al solito più banale di quellamediatica, avrebbe poi identificato come autori materiali di quattro dei sette (ootto) duplici omicidi Giancarlo Lotti, reo confesso che poi avrebbe coinvoltoMario Vanni e Pietro Pacciani: condanna a 26 anni di carcere per Lotti,ergastolo per Vanni e anche per Pacciani, che però sarebbe stato assolto inappello, con l’assoluzione però cancellata in Cassazione e il nuovo processostoppato dalla morte dello stesso Pacciani, avvenuta nel 1998.Compagni di merendeAlla ricostruzione di indagini e processi sono state dedicatedecine di libri, ma su tutto svettano le figure dei sospettati, in due casicondannati (e quasi sicuramente lo sarebbe stato anche Pacciani, se non fossemorto prima), dal punto di vista fisico e del linguaggio proprio come ci siaspettava che fossero uomini un po’ grezzi della provincia toscana, tutti fradi loro amici o conoscenti come si può esserlo in piccoli paesi. Il Lotti,detto proprio alla Amici miei, trentaquattrenne all’epoca del primoduplice omicidio (non contiamo quello del 1968, che molte teorie attribuisconoal Mostro), disoccupato e alcolizzato. Il Vanni, 47 anni nel 1974, ex postino,baby-pensionato come non era raro nell’Italia dell’epoca, involontarioinventore dell’espressione «Compagni di merende», che lui durante i processinon usò mai, limitandosi a raccontare di imprecisate «merende» che faceva conPacciani, versione forse concordata con l’amico e leader del gruppo. Poi per imedia fu facile definire «Compagni di merende» tutti, con l’espressione cheoggi ha perso il suo significato originario e viene usata in tutt’altricontesti. Il Pacciani, 49 anni alla morte di Stefania Pettini e PasqualeGentilcore, contadino con un passato (una condanna per omicidio) e un presentedi violenze, ai danni di tanti ma soprattutto di moglie e figlie (lo avrebberodenunciato per stupro), personalità perversa e ottimo conoscitore dei luoghidei delitti, come del resto il Vanni e il Lotti: nessun dubbio che la figurapiù iconica della storia sia quella di Pacciani, la sua faccia è quella che atutti viene in mente quando si parla del Mostro di Firenze. Fra i millepersonaggi di contorno un ruolo decisivo lo ebbe il Pucci, invalido civile, nonautore materiale degli omicidi, ma testimone decisivo per le condanne. Nessunasupportata dal DNA o da grandi prove, nemmeno quando questo tipo di analisisarebbe diventato possibile. CulturaNegli anni Settanta, Ottanta e Novanta la storia del Mostro di Firenze e lerelative indagini sono state il true crime prima ancora che venisse inventatoil true crime, generando in Italia anche surreali dibattiti sulla sessualitàdei giovani e sull’opportunità, da parte dei genitori, che mettessero loro adisposizione una casa per non costringerli ad andare in campagna imbattendosinel Pacciani della situazione. Infinita la produzione saggisticasull’argomento, con queste decine di libri raggruppabili per teorie, qualcunaanche supportata da indagini della magistratura: la pista sarda, quellaamericana (addirittura con Zodiac, il serial killer californiano di fine anniSessanta, in trasferta), quella esoterica, quella prima citata deicollezionisti (supportata dal movimento di denaro sul conto di Pacciani),quella religiosa. Tanti anche i film, quasi tutti con una storia distributivatravagliata, fino ad arrivare alla miniserie in quattro puntate Il Mostro,che Stefano Sollima ha girato per Netflix. Infinite le citazioni musicali ecinematografiche, come quella in Hannibal, impossibili da contare anche idocumentari in cui ogni verità diventa quella definitiva. Magari il DNAritrovato produrrà davvero una verità condivisa, ma non ci scommetteremmo: ilMostro di Firenze ha sempre vissuto di vita propria a prescindere dai fatti. In questo articolo: #Spiegato
Roberto Vannacci resta vicepresidente dei Patrioti per l'EuropaLa solidarietà dei parroci alla scuola chiusa per Ramadan
Bambina di 10 mesi morta in casa a Roma, la disperata telefonata del papà al 112: «È in arresto cardiaco»
Turetta, il colloquio in carcere e "i genitori alla gogna": il casoAlice Sabatini, l'ex Miss Italia si rilassa a Fregene col fidanzato Gabriele Benetti
Resta alta la sfiducia su tutela degli investimentiMattarella nel segno di San Benedetto: «Compito della Ue è costruire la pace»
Mattarella primo cittadino e primo tifoso d’ItaliaPunto da una vespa, muore lo chef Pavel Marc: era andato al cimitero a portare i fiori sulla tomba della mamma
Burkina Faso, stragi di cristiani in chiesa. Attaccata anche una moschea«Mi hanno offerto un lavoro solo perché sul curriculum ho scritto un nome da bianco». Uomo di colore fa causa ad un hotel stellatoDelirio a Gallipoli, scoppia la rissa al Lido Zen: «Insulti e botte per delle ragazze». Daspo a due giovani, cosa è successoWilliam e Harry in lutto, è morto Lord Robert Fellowes: chi era lo zio che fu il segretario privato della regina Elisabetta II
Ucraina, piano segreto contro Russia. Usa a Kiev: "Fermatevi"
Treno investe operai al lavoro sui binari: cinque morti. E Mattarella accorre
Indetto l'Anno giubilare lauretano, inizierà l'8 dicembreAlberto Matano: «Ho amato le donne prima di Riccardo, la mia ex la sento ancora. Le etichette? Mi sono sempre andate strette»Bimba di 2 anni rischia di annegare mentre fa il bagno, il medico Alessandro Cavalieri in vacanza sulla stessa spiaggia le salva la vitaIn cella per insegnare a riscattarsi con la Rete
Covid oggi Italia, contagi ancora in aumento: tre le regioni con più casi, ecco qualiMorti sul lavoro in calo, forse nel 2023 saranno meno di mille. Ma sempre troppiL'Argentina alla prova della motosega: centinaia di migliaia in piazza"Trascurare l'Italia a Bruxelles può danneggiare l'Europa intera". La profezia di Massolo