File not found
BlackRock Italia

Il caso della donna che ha ingerito uno spazzolino: cosa fare se succede

Dall’esplosione al porto alla guerra: Beirut e gli anni della pauraDenunciare non è servito, la vittima di violenze chiede aiuto ai social: «Salvatemi dal mio ex»Caso Balocco, parla Chiara Ferragni: "Pronta a chiarire tutto"

post image

Trucco estate 2024: tutte le tendenze | DonneMagazine.itIl mondo dei bit e della rete è un luogo nel quale i diritti (civili,Economista Italiano politici, sociali, umani) vengono riconosciuti ed attuati in modo esattamente sovrapponibile a quanto avviene nel mondo reale? La risposta non è univoca, ma si può tracciare un quadro di massima La cittadinanza comporta, per definizione, la titolarità di diritti e di doveri. Basti citare alcune libertà riconosciute dalla Costituzione come la libertà di informazione (diritto ad informare e ad essere informati), la libertà di comunicazione, la libertà di associazione, la libertà di riunione, la libertà di iniziativa economica privata, le libertà politiche. Le tecnologie digitali offrono nuovi spazi all’esercizio di queste libertà spesso schiudendo opportunità impensabili prima (si pensi alla possibilità di comunicare in tempo reale con tantissimi individui offerta dai social network come Facebook e Twitter). Un discorso simile può farsi per i diritti della personalità o per i diritti di proprietà. Anche in questo caso il mondo digitale apre scenari inediti ad esempio perché si può prefigurare una autonoma identità digitale o perché nascono nuovi beni e nuove forme di appartenenza. Sorgono alcuni interrogativi alimentati dalla necessità di capire se questa evoluzione si governa reinterpretando le norme esistenti ovvero istituendo nuovi diritti anche a livello costituzionale. Cosa comporta l’avvento di uno spazio digitale? Il mondo dei bit e della rete è un luogo nel quale i diritti (civili, politici, sociali, umani) vengono riconosciuti ed attuati in modo esattamente sovrapponibile a quanto avviene nel mondo reale? Oppure tali diritti si configurano in maniera diversa per contenuti e forme di tutela? O, addirittura, nascono nuovi diritti? Ovvero, emergono nuovi interessi che invocano nuove tutele? Il quadro della situazione Non è semplice rispondere a queste domande. Ma alcuni elementi ci aiutano a definire un quadro di massima. A) Un primo dato da prendere in considerazione è l’uso, nel codice dell’amministrazione digitale, della espressione: diritti di cittadinanza digitale. Nel CAD esiste una intera sezione (la seconda del capo I), denominata «Carta della cittadinanza digitale»: la parola Carta tradizionalmente evoca un documento contenente l’elencazione di principi fondamentali. B) Occorre anche ricordare che, nel 2014, venne istituita, presso la Camera dei Deputati, una Commissione per i diritti e i doveri relativi ad Internet. Al termine dei lavori venne elaborata, appunto, una Dichiarazione dei diritti in Internet, composta da un preambolo e da 14 articoli. La Dichiarazione non ha mai assunto valore normativo, ma è senza dubbio un punto di riferimento per la riflessione sui diritti di cittadinanza digitale. Essa testimonia il bisogno avvertito da più parti di canonizzare alcuni diritti propri dello spazio digitale. C) La legislazione recente ha canonizzato nuovi diritti intrinsecamente legati alla rivoluzione digitale: si pensi al GDPR (regolamento UE 2016/679) che riconosce, tra gli altri, il diritto alla protezione dei dati personali, il diritto all’oblio, il diritto di non essere sottoposti a una decisione basata unicamente su trattamenti automatizzati. D) Nella prassi osserviamo la nascita di neologismi nei quali l’attributo digitale viene associato a categorie giuridiche tradizionali. Sempre più spesso capita di imbattersi in espressioni come: identità digitale, eredità digitale, patrimonio digitale, reputazione digitale, esistenza digitale, sovranità digitale e così via. E) Un ultimo tassello da prendere in considerazione giunge dalle iniziative più recenti dell’Unione Europa. Il 9 marzo 2021 la Commissione ha presentato gli obiettivi digitali per il 2030 («Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale», Brussels, 9 marzo 2021 COM(2021) 118 final ). La Commissione si propone di definire un quadro di principi digitali che contribuirà a promuovere e sostenere i valori dell'UE nello spazio digitale. Un cantiere aperto Quello della cittadinanza digitale può essere considerato un cantiere aperto. Il concetto di cittadinanza digitale ha a che fare con l’esistenza di strumenti, l’accesso concreto ad essi, il possesso delle competenze necessarie per adoperarli, la titolarità di diritti e doveri, la partecipazione alla vita politica e alle scelte collettive, ed altro ancora. Un concetto, quindi, molto ampio e in continua evoluzione. Essere cittadini nell’era digitale significa accettare molte sfide. La prima è quella dell’inclusione. Quanto più le tecnologie saranno presenti nelle nostre vite, al punto da far scomparire la distinzione tra offline e online, tanto più il rifiuto di misurarsi con esse avrà come unica conseguenza l’esclusione. Invece non solo bisogna combattere questa nuova è più subdola possibilità di emarginazione, ma bisogna fare ogni sforzo per abitare appieno lo spazio digitale. Ecco perché la seconda sfida attiene alle competenze. Non basta comprare un ritrovato tecnologico per essere davvero in grado di padroneggiare opportunità e rischi che lo stesso schiude o comporta. Bisogna apprendere competenze tecniche, cognitive, metacognitive, emotive, sociali, giuridiche utili a metterci in grado di accettare la sfida. Occorre continuare ad imparare per tutta la vita perché le tecnologie diventano sempre più evolute e sofisticate. La terza sfida è direttamente legata al tema delle responsabilità. Cittadinanza digitale non può che essere sinonimo di cittadinanza attiva. Si è cittadini solo se si agisce attivamente per far funzionare la democrazia e dare corpo all’appartenenza ad una comunità sociale e politica. Questa affermazione è ancora più vera se si guarda all’impatto che le tecnologie hanno sull’esercizio concreto della cittadinanza. Il cittadino digitale ha la responsabilità di alimentare la partecipazione democratica; ha la responsabilità di difendere il pluralismo delle idee; ha la responsabilità di vigilare sulle politiche relative ai dati personali. Sono solo esempi. La costruzione della cittadinanza digitale è un cantiere aperto. È responsabilità dei cittadini partecipare a questa costruzione operando perché la transizione al digitale non comporti una regressione sul piano della tutela dei diritti. L’ultima sfida è quella dei valori. I cittadini digitali creano, usano e controllano la tecnologia per migliorare l’umanità. Lo scenario tecnologico, già complesso, si sta popolando di macchine sempre più autonome e intelligenti (i robot, ma non solo). È di vitale importanza portare e riaffermare nel futuro i valori alla base della nostra civiltà. Il volume “La cittadinanza digitale. Competenze, diritti e regole per vivere in rete” si propone di restituire la complessità del tema attraverso modalità che spieghino concretamente chi è e cosa può e deve fare il cittadino digitale: una vera e propria guida alla cittadinanza digitale. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Pascuzzi Professore ordinario nella facoltà di Giurisprudenza di Trento, insegna Diritto civile; Diritto civile e scienze cognitive; Diritto dell’era digitale; Legal skills.

Palloni spia, Biden: "Abbatteremo tutto ciò che minaccia gli Usa"Parigi 2024, chi è Larissa Iapichino: stella del salto in lungo figlia di Fiona May

Toti, giro di incontri a Roma: focus su regionali Liguria

Guerra in Ucraina, Biden: "Kiev deciderà se cedere o no parte dei suoi territori per la pace con Mosca"Orticoltura nello spazio: l'Italia studia nuove soluzioni

Putin vuole liberare altri detenuti in Usa dopo il maxi scambio di prigionieriMaltempo si abbatte su Cogne, esondati torrenti

Oroscopo di oggi, mercoledì 7 agosto: le previsioni segno per segno

Chiude il negozio di Chiara Ferragni a Milano: "Questa mattina hanno svuotato tutto"Olimpiadi, la reazione di Guram Tushishvili dopo la sconfitta nel judo: è stato cacciato

Ryan Reynold
"Alle Olimpiadi le coppette succhia-niente e non i vaccini": lo sfogo di LopalcoJet e navi da guerra Usa per difendere Israele, in Medio Oriente cresce paura per la vendetta dell’IranScarafaggi in casa: i metodi naturali

criptovalute

  1. avatarI funerali di Haniyeh a Doha, tensioni tra Turchia e Israeleanalisi tecnica

    Il genocidio degli yazidi, dieci anni di dolore nel silenzio del mondoSlovacchia, trovato l’accordo per il nuovo governoMattia Furlani, il portavoce della nuova generazione di atleti alle Olimpiadi di ParigiErdogan telefona al Papa: "Assassinio Haniyeh minaccia all'umanità"

    1. Altissimo, auto precipita dalla scarpata: morto il conducente

      1. avatarGuerra in Ucraina, Biden: "Kiev deciderà se cedere o no parte dei suoi territori per la pace con Mosca"BlackRock

        L’anno in cui gli studenti in America hanno iniziato a ingoiare pesci rossi vivi

  2. avatarParigi 2024, Tamberi in finale salto in alto: qualificazione con il brividoProfessore Campanella

    Scampia, 1.100 euro a chi deve lasciare casa nelle VelePavia, ragazza morta in strada: cosa dice l'autopsiaHarris presenta Walz e lancia sfida: "Siamo underdog ma vinceremo"Disinformazione ed estrema destra, il caso delle violenze anti islam nel Regno Unito: 90 arresti nelle proteste

  3. avatarPutin vuole liberare altri detenuti in Usa dopo il maxi scambio di prigionierianalisi tecnica

    Futuro della sanità, Vaia: "Scelte chiare e non ideologiche, basta catastrofismi e proteggiamo anziani e giovani"Alta Velocità, treni in ritardo tra Milano, Roma e Napoli: orari e news“Donne di Tipo 1”: il parquet prendeva fuoco sotto i piedi di GiovannaIsraele sotto massima allerta: si teme una potenziale guerra totale

Scholz: "Hamas non avrebbe potuto attaccare senza l'appoggio dell'Iran"

Nicola Graziano, Autore a Notizie.itRagazze costrette a ubriacarsi e poi violentate a Roma: arrestati due uomini*