File not found
investimenti

Rissa tra detenuti nel carcere di Termini Imerese: "La situazione è esplosiva"

Primavalle, la migliore amica di Michelle Causo: "Altro che 20€, si parlava di almeno 1500€ di debito"Chi l'ha visto, 52enne scomparso dalla provincia di Alessandria: l'appello della sorellaTermini, uomo minaccia col coltello due ragazzi e li rapina: arrestato

post image

Padre e figlio uccisi a colpi di pistola a San Marco dei Cavoti, nel SalernitanoLa ricerca«Da Pregassona a Londra, Pregassonaa Londrala mia battagliacontrolxinquinamentocausatodallxindustriadella Guglielmo la mia battaglia contro l'inquinamento causato dall'industria della moda»«Troveremo un modo per produrre tessuti più ecologici»: Matteo Gallidabino ha studiato l'impatto delle fibre tessili sull'ambiente, in particolare all'interno di ecosistemi acquaticiEcotessuti per inquinare meno l'ambiente: la sfida della ricerca di Matteo Gallidabino (in primo piano), 38.enne di Pregassona, oggi al King's College di Londra Jona Mantovan11.08.2024 06:00«La contaminazione delle fibre tessili negli ambienti acquatici è molto elevata», afferma Matteo Gallidabino, professore assistente in chimica forense al King's College di Londra. Originario di Pregassona, ha studiato scienze forensi a Losanna, specializzandosi nell'analisi degli esplosivi e dei residui di tiro. Dopo cinque anni di lavoro alla Columbia University, è tornato a Londra, dove ora fa parte di un progetto collaborativo chiamato Impact Plus, avviato circa un anno fa e che coinvolge varie università oltre a partner industriali nel settore tessile, allo scopo di valutare l'impatto ambientale dell'industria tessile e capire come ridurlo.«La mia ricerca si concentra sulla contaminazione delle fibre tessili negli ecosistemi acquatici, in particolare in Kenya», spiega il 38.enne al Corriere del Ticino. «Abbiamo scoperto che circa la metà delle fibre sono di origine naturale, come cotone, lana e così via, mentre l'altra metà sono sintetiche, vale a dire composte dalle famigerate microplastiche. Questo è un dato sorprendente, perché la maggior parte degli studi compiuti sinora si era focalizzato unicamente sulle fibre sintetiche, trascurando l'effetto delle fibre naturali, che oggi scopriamo non essere estranee al fenomeno. La sfida è capire quali siano le variabili che influenzano la frammentazione delle fibre e sviluppare dei capi d'abbigliamento che si frammentano di meno, così da avere un minore impatto ambientale». Secondo l'esperto, l'interesse della ricerca attuale nella letteratura scientifica si concentra per l’80-90% sul problema delle microfibre sintetiche, ovvero le microplastiche. Ma nessuno si occupa realmente del problema delle fibre naturali, poiché si percepisce erroneamente che, essendo naturali, non abbiano un impatto ambientale.La produzione di fibre tessili è aumentata enormemente dagli anni Novanta: a quell'epoca se ne producevano 46 milioni di chili. Nel 2020, invece, siamo arrivati a 109 milioniMatteo Gallidabino, professore assistente in chimica forense al King's College di Londra, 38 anniNel 2030 a 17,5 chili per personaLa ricerca di Gallidabino è un passo importante verso la comprensione dell'impatto ambientale dell'industria tessile e la ricerca di soluzioni sostenibili. «La nostra speranza è che i risultati del nostro lavoro possano essere utilizzati per informare le decisioni politiche e industriali e contribuire a ridurre l'impatto ambientale dell'industria tessile». Un lavoro ancora più urgente, se confrontato con l'andamento della produzione globale di fibre tessili: «È aumentata enormemente dagli anni Novanta. Basti pensare che a quell'epoca si producevano 46 milioni di chili a livello mondiale. Nel 2020, invece, se ne sono prodotte 109 milioni. Si potrebbe pensare che sia dovuto all'aumento della popolazione, ma questo è da escludere. Perché confrontando il dato "per persona", si passa da circa 8,6 chili a 14 chili. Ma non è tutto. Le proiezioni più affidabili prevedono che entro il 2030 la produzione per persona raggiungerà i 17,5 chili. Più del doppio rispetto agli anni Novanta, con un impatto ambientale decisamente maggiore».«Questo sviluppo è dovuto alla crescita dei settori della moda veloce e ultraveloce, in inglese "fast fashion" e "ultra fast fashion". Gli scienziati stanno lavorando su due possibili soluzioni: «Filtrare le fibre a livello delle macchine, per esempio durante il lavaggio, per fermare la contaminazione, oppure migliorare la produzione dei capi d’abbigliamento per ridurre la frammentazione delle fibre. Ci sono fasi industriali nella produzione dei vestiti che influenzano maggiormente la frammentazione delle fibre. I materiali utilizzati e i processi di produzione hanno tutti un impatto sulla perdita finale di fibre da un capo d’abbigliamento. Quindi, c’è una buona possibilità di migliorare la situazione intervenendo su questi aspetti».Le fibre semi-sintetiche erano presenti solo nel 2% dei casi raccolti dallo studioFibre naturali in maggioranzaUno studio recente, «Prevalenza e caratterizzazione delle microfibre lungo le coste del Kenya e della Tanzania», ha scoperto che gli ecosistemi acquatici sono contaminati da microfibre di ogni tipo. Sebbene il 65% di tutti i capi prodotti a livello globale sia fatto di fibre sintetiche, la prevalenza di fibre naturali nell'ambiente evidenzia la necessità di un'analisi urgente di tutti i tipi di fibre presenti nell'ambiente.Nella ricerca sono stati analizzati 37 campioni di acqua e sedimenti raccolti lungo le coste del Kenya e della Tanzania, utilizzando una tecnica di spettroscopia infrarossa per identificare il tipo e la concentrazione delle microfibre. I risultati hanno mostrato che la concentrazione media di microfibre era di 4,2 per litro di acqua e di 0,8 fibre per grammo di sedimento. Le fibre naturali (cotone, vegetale e lana) erano in maggioranza in 33 dei 37 siti campionati, mentre le fibre sintetiche (acrilico, nylon, poliestere, polipropilene, polietilene) erano minoritarie. Il cotone era la fibra più abbondante, con una percentuale del 27% sul totale delle fibre, seguito dal poliestere con il 8% e dal nylon con il 6%. Le fibre semi-sintetiche (viscosa) erano presenti solo nel 2% dei casi.I grafici riportati nello studio illustrano la distribuzione e la composizione delle microfibre nei vari siti campionati. Un grafico a torta mostra la percentuale di ciascun tipo di fibra rispetto al totale delle fibre recuperate. Si può notare come le fibre naturali rappresentino il 49% delle fibre, mentre le fibre sintetiche il 21% e le fibre semi-sintetiche l'8%. Un altro grafico, invece, mostra la concentrazione media di ciascun tipo di fibra nei vari siti campionati. Si può osservare come il cotone sia la fibra più diffusa, con una concentrazione media di 1,1 fibre per litro di acqua e di 0,2 fibre per grammo di sedimento, seguito dal poliestere con 0,3 e 0,1 rispettivamente.La ricerca è solo all'inizioSguardo verso il futuroQuesti dati supportano la necessità di una maggiore ricerca sugli impatti ambientali delle microfibre naturali, spesso trascurate o scambiate per plastiche nella letteratura accademica. Inoltre, evidenziano le lacune di conoscenza riguardo alle cause della contaminazione da microfibre, agli effetti ecotossicologici delle microfibre sugli organismi e sull'ambiente e alle possibili soluzioni per ridurre e mitigare il problema. Per affrontare questa sfida complessa, è necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga la ricerca, l'innovazione e la sensibilizzazione, al fine di promuovere pratiche di consumo e produzione più sostenibili nel settore tessile e della moda. Guardando al futuro, Gallidabino è convinto che l'interesse per questo tema crescerà notevolmente nei prossimi anni. «C'è ancora molto da scoprire in questo campo», afferma. «Al momento, ci sono pochi studi accademici su questo argomento, ma sono convinto che nei prossimi anni assisteremo a un interesse sempre più grande da parte della comunità scientifica. La nostra ricerca è solo all'inizio», conclude. In questo articolo: EcologiaAmbienteRicercaIndustriaModaabbigliamentotessile

Frontale tra due auto nella notte: Sergio Ragatzu muore a 54 anniVolo Milano-New York colpito dalla grandine: i dubbi nel dossier svizzero

Veneto e Lombardia, grandine di dimensioni eccezionali: alcuni feriti

Milano, donna partorisce sul taxi diretto all'ospedaleGuasto sul volo Salonicco-Barcellona: atterraggio di emergenza all’aeroporto di Napoli

È morto Marcello Colasurdo: fondatore degli E ZeziCaso Leonardo La Russa, parla il legale della ragazza: "Ha paura, è molto provata"

Auto si infilza nel guardrail: gravi padre e figlio

Napoli, sette arresti per rapine in bancaAlessia Pifferi a processo per la morte della figlia Diana, le testimonianze

Ryan Reynold
Lecco, bagnanti si cambiano e lavano nel cimitero, il sindaco: "Lo usano come bagno"Maltempo, non c'è pace per l'Emilia-Romagna: danni ingenti causati da Grandine e Tornado. Ci sono feritiMcDonald’s chiude a Bari, troppo caldo in cucina: le proteste dei lavoratori

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarVoghera, mamma strangola a morte il figlio di un anno, poi si denuncia ai carabinieriBlackRock

    Istat, in Italia calano ancora le nascite. Ma è record di centenariMaltempo a Milano, parla Sala: "Mai vista una cosa del genere"Sciopero dei mezzi pubblici del 24 luglio: orari e fasce di garanziaMigranti a Reggio Calabria: un neonato morto sulla nave soccorsa dalla Guardia Costiera

      1. avatarPrevisioni meteo mensili dell’Aeronautica Militare dal 10 luglio al 6 agosto 2023Guglielmo

        Terremoto a Catania: sisma di magnitudo 4.0

  2. avatarPrimavalle, Michelle Causo: il killer ha ripulito le tracce in casa dopo l'omicidioGuglielmo

    Emanuela Orlandi, squarciate le gomme dell'auto del fratello: "Probabilmente è stato un folle"Padova, carabiniere investito da uno stalker: un collega spara e lo uccideCoco Lee, morta a 48 anni la star di Mulan: era in coma dopo un tentato suicidioMigranti a Lampedusa, nella notte altri sbarchi: situazione sempre più instabile

  3. avatarEmanuela Orlandi, squarciate le gomme dell'auto del fratello: "Probabilmente è stato un folle"criptovalute

    Scontro tra un'auto e un autocarro a Geraci Siculo: morto operaio forestale di 55 anniMorto il manager Fabio Cairoli: fatale un malore sul suo yachtLe condizioni di Ottavia Piana: la speleologa rimasta bloccata nella grotta di Bueno FontenoLecco, auto contro moto: grave una 33enne

Gratta e Vinci: uomo gioca 10 euro e ne vince 100 mila

Cesena, bimbo di 5 anni cade dal balcone: salvo grazie a un alberoCuneo, un uomo è morto sotto il trattore mentre stava lavorando nei campi*