File not found
VOL

Emilia Romagna: continue scosse di terremoto tra Modena e Parma

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 132Scuola, preside picchiato a Taranto: "Genitori si sentono padroni"Pavia, incidente tra auto e moto: morto un 15enne

post image

Padre uccide la figlia malata e poi si toglie la vita ad AvellinoLa piattaforma di Zuckerberg non ha previsto l’opzione “non ti faccio pagare nulla e non ti profilo”. Spalacando dubbi di carattere giuridico: si può dare un valore economico alla protezione dei dati?ò trading a breve termine Si possono vendere i propri diritti fondamentali? Il quadro giuridico europeo dovrà rispondere in fretta a queste domande, anche perché cosa è conforme alla legge non può deciderlo una piattaforma privata «La protezione dei nostri dati ora si paga»; «la privacy è diventata un lusso»; «10 dollari è il costo per l’intimità e la libertà»; «il rispetto dei diritti non riguarda più i potenti, ma solo i poveri». Commenti simili, presenti in questi giorni in rete, testimoniano come la scelta radicale di Meta di prevedere, d’ora in avanti, due sole opzioni per l’accesso alle piattaforme – o paghi, e non ti profiliamo, o non paghi, e ti profiliamo per inviarti, poi, pubblicità personalizzata – abbia sollevato polemiche non solo in Europa ma in tutto il mondo. Immaginatevi di collegarvi a una piattaforma per iscrivervi ai servizi. La “piattaforma perfetta” vi dovrebbe consentire (almeno) tre opzioni. 1) Non ti faccio pagare nulla, e non ti profilo. 2) Non ti faccio pagare nulla, e se mi dai il consenso chiaro ed esplicito sul punto, ti profilo e ti mando pubblicità ritagliata su di te e sui tuoi gusti. 3) Paghi, e sei libero: nessuno vuol sapere nulla di te e delle tue attività sulla piattaforma. La scelta di Meta di eliminare la prima opzione, ossia la possibilità per un utente di continuare a usare il servizio senza che i suoi dati siano utilizzati per profilarlo e per mandare pubblicità personalizzata a meno che non dia un consenso libero, esplicito e specifico (gli anglosassoni abbreviano il tutto con la locuzione suggestiva “clear consent”), ha agitato utenti, giuristi e politici. Appare allora semplice prevedere che nelle prossime settimane ci saranno conseguenze legali: l’EDPB (il board che riunisce i Garanti europei per la protezione dei dati), alcuni Garanti nazionali e l’instancabile attivista Maximilian Schrems (quello che ha già impugnato con successo le decisioni di adeguatezza per il trasferimento EU-USA dei dati) hanno annunciato valutazioni accurate sulla strategia avviata questo mese. Ma possiamo, già, anticipare alcune riflessioni. La privacy ha un valore economico? La prima considerazione è se si possa dare un valore alla privacy (all’americana), o alla protezione dei dati (all’europea), di una persona. Dal punto di vista delle piattaforme, sembra proprio di sì: ormai tutte domandano pagamenti per non essere sottoposti ad advertising personalizzato e, quindi, per non essere profilati. La rete è ancora libera e uguale per tutti? La seconda riflessione è di ordine un po’ più ampio, nostalgico e, si consenta, un po’ “filosofico”. A questo punto, chi può pagare, può avere le piattaforme migliori, più performanti, più “pulite”, e aspirare all’Internet perfetta. Ciò va contro all’idea originaria della rete, al principio di neutralità, alla progettazione di uno strumento di libertà. Non tutti, in altre parole, avranno più lo stesso servizio. Chi decide cosa è legale? Un terzo punto, nodale e che dovrebbe essere ovvio, è che la conformità alla legge non la decide la piattaforma, ma la decidono le autorità. Anche se il servizio è presentato come adottato “per rispettare le normative della nostra area geografica”, è probabilmente già iniziata un’analisi di valutazione della conformità di una simile strategia al GDPR, il regolamento europeo per la protezione dei dati. Il primo momento di crisi avverrà con la necessaria centralità, nel nostro ordinamento, del consenso esplicito alle attività di raccolta dei dati dell’utente per marketing, che è una delle colonne dell’intero sistema. Vi è, poi, un aspetto di monopolio della piattaforma che può condizionare la libertà del consenso: chi si può permettere di non essere presente nel luogo dove ci sono tutti gli amici, e dove agisce l’intera sua sfera sociale? Non è affatto semplice decidere di uscire da quella piattaforma e cercarne un’altra: spesso non esiste. In conclusione, si possono vendere i propri diritti fondamentali? Si può cedere il diritto alla protezione dei dati? Sono “diritti disponibili”, si direbbe in gergo giuridico? Cosa ne sarà, al contempo, di tutti i dati raccolti in passato e, soprattutto, che uso sarà fatto dei dati oltre al marketing? Il quadro giuridico europeo dovrà rispondere in fretta a tutti questi dubbi. La nostra normativa esige che la protezione dei dati sia incorporata “di default” in tutti i servizi, con il più alto livello di protezione, e nel design stesso del sistema. E, ultimo ma non ultimo, non si possono eludere i principi di correttezza (è, questo, un modo corretto di trattare i dati?) e di minimizzazione del trattamento, due elementi che sono considerati fondamentali. TecnologiaDestra estrema, disinformazione, irrilevanza: cosa resta di Twitter un anno dopo MuskPhilip Di Salvo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Ziccardi Professore di Informatica giuridica all’Università di Milano

Droni per consegnare droga e telefoni in carcere: 4 arrestiLivorno: incidente stradale sull'Aurelia, muore un 34enne

Tenta di soffocare la moglie: assolto perché sonnambulo

Tragedia sfiorata sulla spiaggia di Platamona: uomo cade in una cisternaNaufragio di Cutro, chiesta condanna per presunto scafista

Casal Palocco, perché Di Pietro non andrà in carcereScorta per Roberto Sergio dopo la presa di posizione a favore di Israele

Multe ai No Vax: rinvio di 6 mesi

Sanremo, confermata multa alla Rai per pubblicità occulta di Amadeus e FerragniTraffico di migranti su gommoni: 12 fermi

Ryan Reynold
Lidl, pollo affetto da "white striping": cos'èPavia, anziano trovato morto in casaUccise moglie malata, per i giudici fu "altruismo"

ETF

  1. avatarQatargate, il capo degli investigatori: "Sappiamo che Panzeri mente"ETF

    Roma, locale sauna in corto circuto: 5 persone evacuate dopo l'incendioStupro di Catania, il fidanzato: "Non potevo fare nulla per salvare la mia ragazza"Napoli, tre fratellini incendiano una giostraVigevano, trovato morto un uomo di 33 anni: era senza vestiti

    1. West Nile, è morta una donna nel veneziano

      1. avatarBombe carta contro polizia, 50 interisti in questuraCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Lecce, multe cancellate in cambio di regali: 46 indagati

  2. avatarTerremoto 4.7 nel Mar Ionio: scosse avvertite in Sicilia e Pugliacriptovalute

    Dipendente finge gravidanze e aborti per 5 anni: condannata per truffaAncona, auto si schianta: morto bimbo di 5 anniSicilia, terremoto di magnitudo 3.1 a MilazzoPisa, cariche della polizia durante manifestazione pro Palestina

  3. avatarNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 131investimenti

    Liliana Segre, il figlio: "Quereliamo Elena Basile"Incidente sul lavoro a Rivoli: operaio cade da una gru e muoreRoma, Corte d'Appello evacuata: crolla una parte di soffittoSassari, rapina ad un furgone portavalori: cinque persone ferite

Carlotta Dessì, la giornalista è morta a 35 anni: i funerali a Milano

Commenti offensivi contro bagni gender neutral: sospesi tre studenti della BocconiScuola, Valditara: "Stop a cellulari alle elementari e medie"*