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La Cina e la guerra al Covid: “Fermeremo l’avanzata di Omicron”Una riunione infinita,Economista Italiano iniziata nella tarda mattinata e finita nella tarda serata di giovedì 14 settembre, ha permesso lo sblocco degli organici e un cambio di passo nella governance dei nidi e delle scuole d'infanzia di Roma Capitale, finiti nel caos. Dopo settimane di polemiche, sit-in, richieste di incontri e disagi in molte strutture del territorio, sembra che fino a dicembre si sia trovata una quadra. Anche se l'accordo è "monco": la Cgil non lo ha firmato, preferendo aspettare il responso del settore. Accordo tra sindacati e Campidoglio su nidi e infanziaGli elementi di novità rispetto all'organizzazione attuale degli organici negli asili nido e nelle scuole d'infanzia capitoline, stabilita dalla circolare del 1° settembre 2023 che ha scatenato la furia del comparto scuola, sono fondamentalmente tre: l'aumento dell'organico nelle strutture, per un numero complessivo di contratti a tempo indeterminato pari a circa 130 unità anche tramite il passaggio di contratti al 75% che diventeranno al 100%; l'eliminazione della traslazione o flessibilità oraria, quindi nessun anticipo o posticipo dell'orario lavorativo delle educatrici/insegnanti e nessuna messa a disposizione per coprire i buchi lasciati da colleghe in malattia, in ferie o che beneficiano della legge 104; miglior sistema di gestione delle integrazioni e sostituzioni fuori rapporto. In sostanza, nelle strutture di Roma Capitale se salta il rapporto 1 a 7 tra educatrici/insegnanti e bambini, viene garantita la supplenza. Anche ad organico completo. Per fare un esempio: se in un nido ci sono normalmente 21 bambini con tre educatrici (quindi il rapporto è regolare), ma capita un giorno che il numero di bambini salga a 24, il Comune dovrà mandare una educatrice in più. Risorse economiche da monitorareCapitolo risorse. Ad aprile il dipartimento risorse umane aveva avvertito l'amministrazione e i municipi che il fondo statale per i contratti a termine (le supplenze) stava per finire. A quanto pare il Campidoglio ha ancora risorse sufficienti per sopravvivere fino al 31 dicembre 2023. Anche per questo la Uil richiama al "senso di responsabilità". Il monitoraggio dei flussi di cassa dovrà essere costante e attento, un minimo errore di valutazione metterebbe in ginocchio l'amministrazione: Nei prossimi giorni sarà convocato il tavolo del settore educativo per definire la nuova governance e quello che sarà l'accordo da gennaio fino a fine anno". Cisl e Uil plaudono all'accordo: "Ora modello nuovo e strutturato"“Come Uil FPL siamo molto soddisfatti dei passi avanti fatti con l’amministrazione - commenta Mirko Anconitani di Uil Fpl - registriamo una grande apertura da parte dell’assessora Pratelli, che deve ora corrispondere a un grande senso di responsabilità da parte di tutto il personale affinché le risorse disponibili fino a dicembre siano sufficienti per tenere in piedi l’intero impianto organizzativo. Vigileremo attentamente affinché ogni municipio adotti in maniera puntuale e corretta quelle che saranno le disposizioni derivanti da questo accordo a tutela di tutto il personale e di un buon servizio ai bambini”. Posizione del tutto simile da parte di Giancarlo Cosentino di Cisl FP, che pone l'accento sulla natura temporanea dell'accordo: "Lo consideriamo un ponte verso quello che sarà il nuovo modello organizzativo a partire da gennaio 2024 - spiega a RomaToday -, in ogni caso già quello che abbiamo firmato giovedì sera è un punto fermo sulle perplessità che avevamo espresso. Le prime circolari dell'amministrazione non erano adeguate ai presupposti di legge per la costituzione degli organici e non garantivano le lavoratrici precarie. Lo abbiamo sottoscritto convintamente, da qui si riparte per una nuova modalità organizzativa. E' un accordo che conferma un ulteriore sforzo sugli incarichi alle insegnanti, dove abbiamo bambini con disabilità e dà certezze nei nidi del rapporto bambino educatrice".Strappo Cgil: "Necessaria consultazione, restano perplessità"Proprio la Cgil, il sindacato dal quale proviene l'assessora alla scuola Claudia Pratelli, ha deciso di non firmare l'accordo: "Avevamo chiesto una consultazione con il settore per ricevere il mandato - fa sapere Marco D'Emilia - ma non ci è stato concesso il tempo, neanche le 12 ore standard. Si sono mossi con sei mesi di ritardo, nonostante le nostre richieste avanzate con ampio anticipo e adesso non possono lasciarci qualche ora per parlare con i lavoratori? Oggi li vedremo, sentiremo cosa ne pensano. La mia opinione? Resta difficile la situazione dei fondi. E' incomprensibile come si sia rischiato il default e l'amministrazione non abbia mai monitorato l'andamento economico, nonostante la nostra richiesta. Permane una grande perplessità". Pratelli: "Abbiamo le risorse per garantire questo nuovo assetto"L'assessora Claudia Pratelli è soddisfatta per il risultato dell'incontro con le organizzazioni sindacali, al netto dello "strappo" della Cgil che, però, non chiude a futuri confronti: "Ci sarà un ulteriore investimento su nidi e scuole d'infanzia con integrazione degli orari e garanzia delle sostituzioni - conferma - . Naturalmente dobbiamo fare i conti con i limiti di spesa per il tempo determinato, imposti dalla legge. A questo proposito ci siamo detti con le organizzazioni che a fronte del monitoraggio mensile, ci confronteremo passo passo. Il modello proposto è perfettamente sostenibile date le disponibilità attuali. In questi mesi a valle del monitoraggio, apriremo un ragionamento sul modello a partire dal 2024 che possa essere un assetto stabile. Sulla Cgil che non ha firmato l'accordo dico che il confronto rimane aperto, l'obiettivo è di dialogare e trovare soluzioni condivise. Hanno ritenuto di fare un passaggio di approfondimento. Ogni ulteriore occasione di incontro e condivisione ci trova più che disponibili".
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