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Ucraina, Onu: dall'inizio del conflitto sono stati uccisi almeno 1.842 civili di cui 148 bambiniEsiste un reddito di cittadinanza in Germania?Capo Analista di BlackRockChe differenze ha con il modello italiano? Sono queste le domande a cui i Barbari si propongono di rispondere in questa puntata. Luci e ombre dell’aumento del salario minimo in Germania, anche dopo il recente innalzamento a 12 euro l’ora. Nella puntata spiegano anche come funziona il sistema della disoccupazione e cosa dovrebbe essere modificato nei prossimi anni. Nella nuova puntata dei Barbari si discute del mercato del lavoro in Germania. Punto di partenza è l'approvazione del bilancio federale da parte del parlamento che ha dato seguito all’impegno della Coalizione “semaforo” di aumentare il salario minimo. Dal prossimo ottobre l'importo del salario orario non potrà essere inferiore a 12 euro lordi. Una misura importante che però lascia qualche perplessità, soprattutto perché insistenti si fanno le voci di un possibile ricorso contro il provvedimento. È possibile ascoltare il podcast direttamente da qui o su tutti i canali social dei Barbari. Bisogna infatti sapere che la legge sul salario minimo è un abile compromesso che tiene dietro la specificità del modello tedesco delle relazioni industriali. Vale a dire il riconoscimento delle forze sociali, gli imprenditori e le rappresentanze dei lavoratori: la legge stabilisce che sia necessario fissare un salario minimo, ma la determinazione dell’importo è affidata a una commissione paritetica imprese-sindacati, che trattano quindi e che hanno comunque innalzato il salario minimo da 8,50 euro del 2008 arriverà a 10,45 già dal prossimo primo luglio. Questa impostazione viene stravolta dal governo, affermano i critici del provvedimento della coalizione, perché non è più la Commissione a decidere ma la politica. Creando così un pericoloso precedente. Ma non ci occupiamo solo di salario minimo ma anche del famigerato Hartz IV, il secondo sussidio per la disoccupazione, che in Italia qualcuno ha spacciato per reddito di cittadinanza. Come funziona l’Hartz IV? Si tratta di una misura per coloro che non hanno reddito, non lavorano o non hanno versato contributi (quindi sono disoccupati da molto tempo). Si tratta di un contributo in denaro (una certa cifra più il necessario per pagare l’affitto di casa) e in alcuni servizi (ad esempio gratuità sui mezzi pubblici) ma che è molto contestato per via delle sanzioni che scattano se non si seguono tutte le regole considerate dai critici assurde e penalizzanti. Inoltre, le sanzioni hanno creato un'enorme burocrazia, molto odiata da chi vive con l’assegno. Si ricevono quasi settimanalmente richieste di chiarimento, di presentarsi ai colloqui di lavoro (anche quelli che poco o nulla hanno a che fare con il percorso professionale della persona in questione). C’è un’attivista che raccoglie online i casi più controversi: a qualcuno è stato ridotto l’importo perché per il suo compleanno gli amici gli hanno fatto un regalo! Le sanzioni dovrebbero essere abolite o comunque radicalmente modificate. Ed è su questo aspetto che il governo ha promesso di fare qualcosa ma è difficile che la coalizione semaforo riuscirà a introdurre una vera modifica di queste sanzioni. Va pure segnalato che anche i lavoratori che hanno un salario molto basso possono fare richiesta di Hartz IV, cioè del secondo sussidio di disoccupazione: in questo caso lo stato riconosce al lavoratore la differenza tra il suo stipendio e la soglia minima per «vivere in modo dignitoso» come dice la formula legislativa. Ed è questo uno degli aspetti più controversi di questa misura perché di fatto si presenta come una misura a sostegno delle imprese e che impoverisce i lavoratori: è quel famoso mondo dei bassi salari, soprattutto nei servizi, di cui abbiamo parlato all’inizio. Nel dibattito italiano sui cosiddetti fannulloni questo aspetto è del tutto assente. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediVeronica Cirllo e Fernando D'Aniello
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