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«Pensavo che mia moglie mi tradisse, ero diventato paranoico e apatico, poi ho scoperto il motivo: un tumore al cervello»Medio OrienteNuovo capo sì,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock ma stessa HamasL’organizzazione islamista ha scelto Yahya Sinwar quale suo nuovo leader politico in sostituzione di Ismail Haniyeh - Il 61.enne di Khan Yunis sarà chiamato ora a decidere le sorti dell’accordo© AP/John Minchillo Nello Del Gatto07.08.2024 21:00Alla fine Hamas ha scelto Yahya Sinwar come suo nuovo leader politico, in sostituzione di Ismail Haniyeh, ucciso il 31 luglio a Teheran. Omicidio per il quale l’Iran accusa Israele, ma che il Paese ebraico non ammette. Sinwar, anche detto «il macellaio di Khan Younis», considerato l’architetto del massacro del 7 ottobre, è stato scelto dal Consiglio della Shura quale leader politico del movimento che, da anni, già guidava a Gaza. Ricercatissimo da Israele da tempo, Sinwar si dovrebbe trovare ancora a Gaza, ben nascosto in uno dei tunnel sotterranei, e magari, come qualcuno sostiene, circondato da alcuni ostaggi israeliani a fargli da scudo umano nel caso venisse scovato. Una delle sue ultime immagini durante la guerra, lo riprende in un video, di spalle, mentre, insieme ai suoi familiari, cammina proprio in una di queste strutture sotterranee.L’ala più intransigenteSinwar è il rappresentante dell’ala più intransigente di Hamas. È anche l’uomo che conosce meglio Israele, per tutti gli anni trascorsi nelle carceri del Paese ebraico, uscito solo grazie allo scambio di prigionieri per la liberazione del soldato Gilad Shalit nel 2011. Scegliere proprio Sinwar implica per Hamas inviare un chiaro segnale a Israele. In primo luogo significa sottolineare la centralità della Striscia per Hamas visto che ora il potere si concentra lì; in secondo luogo significa evidenziare la perdita di influenza del Qatar, dove fino a poco fa risiedeva l’ufficio politico dell’organizzazione. Cosa che a Doha potrebbe pure far piacere, visto che la presenza di Hamas è stata più volte fonte di imbarazzo con gli USA, tanto che si era parlato della possibilità che il gruppo lasciasse l’emirato. Erdogan si era anche proposto di ospitarli in Turchia qualora avessero deciso di lasciare il Qatar o fossero stati cacciati via su pressione americana.La famiglia Sinwar in effetti ha lanciato una vera e propria OPA su Hamas, puntando a prenderne completamente il controllo. Suo fratello minore Mohammed, il quarantanovenne comandante delle brigate sud, sembra destinato a diventare il naturale sostituto di Mohammed Deif, l’ex capo delle brigate Izz ad-Din Al Qassam, il braccio armato di Hamas, ucciso da un attacco israeliano il 13 luglio ad al Mawasi vicino a Khan Younis.Altri nomi in giocoNei giorni scorsi, prima che venisse ufficializzata la nomina di Sinwar, erano stati fatti anche altri nomi come possibili successori di Haniyeh. Martedì in giornata si era parlato della nomina di Darwish, il capo del consiglio della Shura, come reggente. L’idea era di traghettare il movimento a nuove elezioni, da tenersi entro pochi mesi. O il nome di Khaled Meshaal, che anche lui vive in Qatar, il cui tentativo di assassinio nel 1997 in Giordania, stava costando la rottura dei rapporti tra il regno Hashemita e Israele, anche se poi lo stesso monarca dopo un paio di anni cacciò Meshaal dal Paese. Quest’ultimo aveva poi guidato il gruppo fino al 2017, quando arrivò appunto Ismail Haniyeh. Sinwar, in alternativa a sé stesso, aveva poi proposto il nome di Khalil al-Hayya, in quanto più vicino a Teheran. Oppure quello di Zahar Jabarin, che ora dirige le operazioni di Hamas in Cisgiordania. Al-Hayya in questo periodo è stato molto impegnato nei colloqui per il raggiungimento di un accordo su tregua e liberazione ostaggi per Gaza. Al contrario, il gruppo dirigente all’estero, Qatar, Turchia e la Fratellanza Musulmana stavano sostenendo Khaled Mashaal.Ma alla fine, ha prevalso invece proprio lui, Yahya Sinwar. Sarà ora lui a decidere le sorti dell’accordo su tregua e liberazione ostaggi, dopo aver rappresentato la parte più intransigente su questo punto e orchestrato l’azione che ha portato all’uccisione e al rapimento degli israeliani dieci mesi fa. Con la scelta di Sinwar, Hamas ha dimostrato di voler andare avanti sulla strada della lotta armata e si è tolta definitivamente la maschera di partito politico interessato al dialogo e alla moderazione.Il futuro dei negoziatiResta l’incognita dei negoziati. Per Stati Uniti e Israele con Sinwar non cambierà molto, come dice il segretario di Stato Blinken, oggi come prima sarà lui a decidere. Ma gli americani sono anche convinti che si è molto vicini a un accordo. Israele fa sapere che il fatto che sia stato nominato, non lo esclude dalla possibilità di essere ucciso. Secondo il ministro degli esteri Katz, la nomina di Sinwar, dimostra che «la questione palestinese è ora completamente controllata dall’Iran e da Hamas».Con Sinwar a capo di Hamas e il Qatar messo un po’ da parte, l’Egitto diventa sicuramente più centrale, anche nei negoziati, mentre l’Iran riprende un ruolo più pragmatico e meno subordinato. Cosa questi cambiamenti potranno significare è ancora tutto da capire. Il fatto che l’Egitto prenda più potere negoziale, potrebbe anche avere risvolti positivi. Anche perché «il macellaio» potrebbe condizionare l’accordo alla rinuncia al «martirio». Ma non è detto. Il suo approccio pragmatico, spesso intransigente, avuto fino ad ora, potrebbe invece complicare ancora di più la situazione, rendendo più difficili i colloqui.In questo articolo: Medio OrienteHamasIsraele
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