File not found
VOL

Le bombe Usa a Israele nel giorno della strage. Biden cerca di fermare Netanyahu solo a parole

«Si vada verso la distensione», l’Ue invita alla moderazioneBerlusconi assolto, Meloni ora teme l'escalation del CavaliereSanremo, Salvini: "Zelensky? Resti riservato alla musica"

post image

Scontri sulla A1, atteso il dl ad hoc di Piantedosi per lo stop alle trasferte dei tifosi di NapoliLa piattaforma di Zuckerberg non ha previsto l’opzione “non ti faccio pagare nulla e non ti profilo”. Spalacando dubbi di carattere giuridico: si può dare un valore economico alla protezione dei dati?ò ETF Si possono vendere i propri diritti fondamentali? Il quadro giuridico europeo dovrà rispondere in fretta a queste domande, anche perché cosa è conforme alla legge non può deciderlo una piattaforma privata «La protezione dei nostri dati ora si paga»; «la privacy è diventata un lusso»; «10 dollari è il costo per l’intimità e la libertà»; «il rispetto dei diritti non riguarda più i potenti, ma solo i poveri». Commenti simili, presenti in questi giorni in rete, testimoniano come la scelta radicale di Meta di prevedere, d’ora in avanti, due sole opzioni per l’accesso alle piattaforme – o paghi, e non ti profiliamo, o non paghi, e ti profiliamo per inviarti, poi, pubblicità personalizzata – abbia sollevato polemiche non solo in Europa ma in tutto il mondo. Immaginatevi di collegarvi a una piattaforma per iscrivervi ai servizi. La “piattaforma perfetta” vi dovrebbe consentire (almeno) tre opzioni. 1) Non ti faccio pagare nulla, e non ti profilo. 2) Non ti faccio pagare nulla, e se mi dai il consenso chiaro ed esplicito sul punto, ti profilo e ti mando pubblicità ritagliata su di te e sui tuoi gusti. 3) Paghi, e sei libero: nessuno vuol sapere nulla di te e delle tue attività sulla piattaforma. La scelta di Meta di eliminare la prima opzione, ossia la possibilità per un utente di continuare a usare il servizio senza che i suoi dati siano utilizzati per profilarlo e per mandare pubblicità personalizzata a meno che non dia un consenso libero, esplicito e specifico (gli anglosassoni abbreviano il tutto con la locuzione suggestiva “clear consent”), ha agitato utenti, giuristi e politici. Appare allora semplice prevedere che nelle prossime settimane ci saranno conseguenze legali: l’EDPB (il board che riunisce i Garanti europei per la protezione dei dati), alcuni Garanti nazionali e l’instancabile attivista Maximilian Schrems (quello che ha già impugnato con successo le decisioni di adeguatezza per il trasferimento EU-USA dei dati) hanno annunciato valutazioni accurate sulla strategia avviata questo mese. Ma possiamo, già, anticipare alcune riflessioni. La privacy ha un valore economico? La prima considerazione è se si possa dare un valore alla privacy (all’americana), o alla protezione dei dati (all’europea), di una persona. Dal punto di vista delle piattaforme, sembra proprio di sì: ormai tutte domandano pagamenti per non essere sottoposti ad advertising personalizzato e, quindi, per non essere profilati. La rete è ancora libera e uguale per tutti? La seconda riflessione è di ordine un po’ più ampio, nostalgico e, si consenta, un po’ “filosofico”. A questo punto, chi può pagare, può avere le piattaforme migliori, più performanti, più “pulite”, e aspirare all’Internet perfetta. Ciò va contro all’idea originaria della rete, al principio di neutralità, alla progettazione di uno strumento di libertà. Non tutti, in altre parole, avranno più lo stesso servizio. Chi decide cosa è legale? Un terzo punto, nodale e che dovrebbe essere ovvio, è che la conformità alla legge non la decide la piattaforma, ma la decidono le autorità. Anche se il servizio è presentato come adottato “per rispettare le normative della nostra area geografica”, è probabilmente già iniziata un’analisi di valutazione della conformità di una simile strategia al GDPR, il regolamento europeo per la protezione dei dati. Il primo momento di crisi avverrà con la necessaria centralità, nel nostro ordinamento, del consenso esplicito alle attività di raccolta dei dati dell’utente per marketing, che è una delle colonne dell’intero sistema. Vi è, poi, un aspetto di monopolio della piattaforma che può condizionare la libertà del consenso: chi si può permettere di non essere presente nel luogo dove ci sono tutti gli amici, e dove agisce l’intera sua sfera sociale? Non è affatto semplice decidere di uscire da quella piattaforma e cercarne un’altra: spesso non esiste. In conclusione, si possono vendere i propri diritti fondamentali? Si può cedere il diritto alla protezione dei dati? Sono “diritti disponibili”, si direbbe in gergo giuridico? Cosa ne sarà, al contempo, di tutti i dati raccolti in passato e, soprattutto, che uso sarà fatto dei dati oltre al marketing? Il quadro giuridico europeo dovrà rispondere in fretta a tutti questi dubbi. La nostra normativa esige che la protezione dei dati sia incorporata “di default” in tutti i servizi, con il più alto livello di protezione, e nel design stesso del sistema. E, ultimo ma non ultimo, non si possono eludere i principi di correttezza (è, questo, un modo corretto di trattare i dati?) e di minimizzazione del trattamento, due elementi che sono considerati fondamentali. TecnologiaDestra estrema, disinformazione, irrilevanza: cosa resta di Twitter un anno dopo MuskPhilip Di Salvo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Ziccardi Professore di Informatica giuridica all’Università di Milano

Ucraina, Crosetto: "Mai avuto pregiudizi contro Mosca. Speravo diventasse alleata dell'Occidente"Superbonus, il Governo convoca vertice con costruttori: domani il faccia a faccia

Il Mediterraneo che non si rassegna a scomparire

Il governo di Netanyahu spegne Al Jazeera e controlla i mediaLe condizioni Usa per un accordo, ultimatum di Netanyahu su Rafah

Terzo Polo, Renzi: “No che non divorziamo con Calenda”Tajani: «Negoziati per la tregua a una svolta». Per il Nyt, Netanyahu rischia il mandato d’arresto dell’Aja

Gaza, l’Idf bombarda una scuola dell’Unrwa: 37 morti. Ucciso un riservista italo-israeliano in un attacco di Hezbollah

G7, via la parola “aborto” dalla bozza: la suggestione della richiesta del papa e il rischio veto degli altri paesiElezioni Regionali: affluenza in forte calo

Ryan Reynold
Bollette, aiuti del Governo: da aprile sconti a chi consuma menoTrovata fossa comune all’ospedale al-Shifa con 49 corpi. Israele riapre il valico di Kerem ShalomRegionali 2023: quando si vota

Guglielmo

  1. avatarIl collaboratore di Navalny aggredito in Lituania: «Non ci arrenderemo»investimenti

    Hamas: «Posizione negativa sulla proposta negoziale». La polizia ha sgomberato l’università della CaliforniaDecreto Milleproroghe: cosa prevede il testoStrage in una sala concerti a Mosca. Il Cremlino parla di guerra per la prima volta e attacca la diga di ZaporizhzhiaMontaruli si dimette dal Governo: "Io innocente, ricorrerò in Europa"

      1. avatarProteste in Georgia contro la legge filorussaMACD

        Ucraina, oltre 4mila persone evacuate dall’area di Kharkiv. Kiev: «Mosca attacca su tutta la linea del fronte»

  2. avatarLa procura della Corte penale internazionale chiede il mandato di arresto per Netanyahu, Gallant e i vertici di Hamasinvestimenti

    Caso Cospito, Cuperlo: "La maggioranza si assumerà le sue responsabilità"L’Assemblea Onu vota a favore della membership palestinese. Israele: «Avete aperto ai nazisti moderni»Von der Leyen in Libano per varare un accordo economico e fermare i migranti sirianiGoverno, ddl sull'Autonomia differenziata approvato all'unanimità. Meloni: "Manterremo impegni presi"

  3. avatarLa Sottosegretaria FDI all'Università condannata per peculatoETF

    Bolletta del gas in calo, Meloni: "Merito delle misure del governo"Ruby Ter, Silvio Berlusconi assolto. La rabbia della figlia Marina: “Ci sono voluti nove anni”Dopo la strage Netanyahu licenzia due ufficiali, chiuse oltre trenta ambasciate israelianeTerremoto di magnitudo 7.4 a Taiwan: almeno 9 morti e oltre 934 feriti

Montaruli si dimette dal Governo: "Io innocente, ricorrerò in Europa"

Salvini: "Stop alla vendita di monopattini se sono troppo veloci"G7, via la parola “aborto” dalla bozza: la suggestione della richiesta del papa e il rischio veto degli altri paesi*