File not found
BlackRock

Covid, nessun isolamento per Boris Johnson dopo contatti con il ministro: da lunedì stop a restrizioni

Miami, sospese le ricerche dei sopravvissuti al crollo del palazzo: il bilancio attualeCovid, a Wuhan torna il lockdown: solo ingressi, niente uscite e vietati gli assembramentiUsa, New York adotta e introduce l'obbligo di green pass per l'accesso ad alcuni luoghi

post image

Due amici muoiono insieme in un tragico incidente: 14 bambini rimangono senza genitoriMentre a Taranto è conto alla rovescia per il concertone del 1º maggio organizzato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti,analisi tecnica a Roma il governo ha presentato il nuovo piano industriale che non soddisfa i sindacati. Lo scenario della chiusura dello stabilimento siderurgico nei prossimi anni che appare sempre meno distopicoC’è l’alienazione, lo sfruttamento e l’insicurezza del lavoro, ci sono i morti e le sconfitte individuali, collettive e sindacali, di donne e uomini alla catena di montaggio; troviamo le ambizioni, i sogni, i desideri e le frustrazioni di una città, Taranto, ferita e umiliata, e quelli di una classe operaia divenuta ormai impotente. C’è tutto questo e molto altro in “La settimana decisiva. Memorie dall’ultima Fabbrica”, edizioni BookaBook, in libreria da qualche giorno. Il primo romanzo operaio che racconta dall’interno l’ex Ilva di Taranto, ma che è anche il primo libro scritto da Fabio Boccuni, operaio specializzato e sindacalista della Fiom Cgil.Boccuni si inserisce nel solco della letteratura italiana che ha raccontato i drammi, le tragedie e le speranze della fabbrica negli anni Sessante e Settanta: da Paolo Volponi a Ottiero Ottieri, da Danilo Montaldi a Nanni Balestrini, provando a fare i conti, all’interno di un gioco letterario costante tra metafora e reale, con i tanti cocci che la crisi ambientale e sociale innescata dalla governance della fabbrica siderurgica di Taranto ha prodotto negli ultimi trent’anni.Così, attraverso gli occhi di Luca Russo, il protagonista dell’opera, possibile alter ego dell’autore, possiamo leggere in chiaroscuro «le diverse sfaccettature di una delle principali vertenze industriali della storia d’Italia». Come scrive lo storico dell’università di Tor Vergata, Salvatore Romeo, nella prefazione al testo: «C’è la lotta contro i poteri che controllano l’azienda e non di rado cercano di calpestare i diritti dei lavoratori, c’è lo scontro tra settori diversi della comunità locale, che a tratti assume i contorni di una guerra civile tra visioni del mondo quasi inconciliabili». Da una parte la salute, dall’altra il lavoro. Diritti che nella vicenda dell’ex Ilva fanno parte di un lessico contrapposto.È la stessa domanda cruciale che tormenta migliaia di famiglie pugliesi da troppo tempo, e che fa dire all’autore: «Cos’era più importante nella vita di un uomo, la salute sua e quella della sua casa oppure il suo lavoro e la sua volgare sopravvivenza?». E ancora, scrive: «Una domanda alla quale non sono mai stato in grado di dare una risposta certa e definitiva, neanche la stesura di questo libro è riuscita a darla».Eppure, Fabio Boccuni, di una cosa è certo: la scrittura del primo romanzo operaio che narra le “gesta” di quella fabbrica doveva spettare a lui. E c’è riuscito. In questo si sente un predestinato, e lo lascia intendere tra le 300 pagine del romanzo. Lui che aveva mangiato dal pane sfornato dalla fabbrica e aveva assaporato il dolore e la morte da essa stessa provocata.Lui che riconosce che: «Ogni colata d’acciaio, ogni bramma solida, ogni rotolo, ogni tubo, aveva fatto dormire sonni tranquilli a migliaia di famiglie», e, allo stesso tempo, crede che i fumi e i veleni rilasciati da quella produzione abbiano contaminato l’aria, la terra, il mare, «e gli stessi cibi che mangiavamo».Nel romanzo ci sono molti dei fatti realmente accaduti a Taranto negli ultimi dodici anni, perlomeno da quando una giudice aveva ordinato il 26 luglio del 2012 che quella fabbrica andava chiusa nell’area a caldo «perché produceva malattie e morte, anche nei bambini», ma c’è anche un futuro distopico, quella chiusura da molti immaginata e sognata, anche da una parte degli stessi operai.Festa di liberazioneProprio in occasione della ricorrenza del 1º maggio, infatti, nella finzione, l’ultimo altoforno rimasto viene spento, e per l’occasione le celebrazioni per quella “festa di liberazione”, in città, si allungano per cinque giorni, anche perché quello stesso giorno la locale squadra di calcio otterrà l’agognata promozione e il ritorno in serie B che attende da trent’anni.Oggi che il Taranto Calcio quella promozione potrebbe conquistarla realmente ai play off che cominceranno la prossima settimana, il 1º maggio sarà all’insegna, ancora una volta, dei messaggi lanciati dal palco del concertone che il comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti organizza da dieci anni con la direzione artistica di Antonio Diodato, Michele Riondino, Roy Paci.Quest’anno il tema scelto dagli organizzatori sarà proprio il futuro che attende quel territorio e l’Italia e, più in generale, l’intero pianeta minacciato dalla catastrofe bellica.«Vogliamo poter dire con fiducia a chi guarda al domani, sogna, ragazzo sogna. Vogliamo che la cultura sia l’arma unica ed efficace per difendere la pace, che restituisca l’importanza cruciale alla memoria affinché quello che è stato non debba ripetersi mai più», dicono dal Comitato che ha organizzato la manifestazione di Taranto per cui è prevista la partecipazione di centomila persone provenienti da tutto il Sud Italia: «Se vogliamo restituire all’incognita del domani il carico di emozioni che parte da legittimi desideri, dobbiamo opporci all’orientamento sempre più esplicito di un governo che nei servizi fondamentali della formazione, dell’informazione e della cura, privilegia il revisionismo alla conoscenza, l’asservimento allo spirito critico, il privato al pubblico», aggiungono.Intanto, a proposito del futuro della grande fabbrica di Taranto, il 29 aprile scorso il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato i vertici delle organizzazioni sindacali metalmeccanici per la presentazione del piano industriale dopo l’insediamento dei nuovi commissari straordinari.«A due mesi dall’avvio dell’amministrazione straordinaria non vediamo nessun miglioramento tangibile rispetto alla precedente gestione fallimentare. Si continua a navigare a vista, senza alcuna certezza e tutto questo è inaccettabile», dice a Domani Rocco Palombella, segretario generale Uilm: «Nell’incontro ci è stato detto che nelle prossime settimane le aziende che hanno manifestato interesse per l’acquisto dell’ex Ilva faranno visita negli stabilimenti ma alle attuali condizioni, con impianti fermi e fatiscenti, rischiamo di far scappare i potenziali compratori». E con scenari da romanzo operaio. FattiTaranto è stata tradita dallo stato: ora in città trionfa il malaffareGaetano De Monte© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGaetano De MonteNato a Taranto nel 1984, vive a Roma. Giornalista, si occupa di conflitti ambientali, mafie, migrazioni, violazioni di diritti umani. Ha scritto articoli e inchieste per quotidiani e riviste. Ha vinto i premi giornalistici: "Giovani reporter contro l'usura", "Michele Frascaro" e "Tommaso Francavilla".

Afghanistan, Pentagono: “Evacuate 7.000 persone da Kabul, nessuna interferenza da parte dei talebani”Euro 2020, tifoso rinuncia a un biglietto per andare a donare le cellule staminali

Covid in Francia, le autorità: “Rischio nuova ondata a fine luglio”

Talebani messi al bando da Facebook, WhatsApp e Instagram: ancora nessun annuncio da Twitter e YouTubeNuova mappa Ue delle zone a rischio Covid: Sicilia, Sardegna, Veneto e Lazio tornano arancioni

Tokyo 2020, scherzò sull’Olocausto: licenziato il direttore artistico della cerimonia di aperturaVirginia Giuffre denuncia il principe Andrea per abusi sessuali: era coinvolta nella vicenda Epstein

Scontri in Sudafrica, almeno 72 morti: madre lancia il figlio da un palazzo in fiamme per salvarlo

Covid, Oms: "Forte possibilità che emergano varianti più pericolose"Londra, papà interviene per difendere la figlia: pugnalato a morte da due 14enni

Ryan Reynold
Il principe Harry dona 1,5 milioni di dollari ai bambini poveri dell'AfricaUK, niente quarantena per i viaggiatori provenienti da USA e UE con due dosi di vaccino CovidIl principe Harry dona 1,5 milioni di dollari ai bambini poveri dell'Africa

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarLouisiana, infermiera no vax morta a 21 anni: “Non fate il vaccino, è un esperimento sociale”Guglielmo

    Afghanistan, due giovani frustati dai talebani perché indossano i jeans: "Non rispettano l'Islam"Bimbo di 5 anni morto di Covid, il padre poliziotto: "Ho perso il mio migliore amico, il mio aiutantUngheria, l'Ue prepara una lettera di infrazione contro il Paese dopo la legge anti LgbtCovid, il capo laboratorio di Wuhan: "Il virus continuerà a mutare"

    VOL
      1. avatarElicottero caduto in Russia con 16 persone a bordo: 8 morti e 2 feritiinvestimenti

        Spagna, è boom di contagi per la variante Delta: torna il coprifuoco a Valencia e in altri 32 comuni

  2. avatarFrancia, 1.500 euro a chi compra una bici elettrica al posto della vecchia autoETF

    Florida, partorisce con il covid e muore pochi giorni dopoCovid, la Nuova Zelanda va in lockdown da mercoledì 18 agostoVariante Delta, codice nero in un ospedale della Scozia: 400 casi ogni 100mila abitantiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 675

  3. avatarRegno Unito, boom di positivi da Covid: 28.770 in sole 24 oreETF

    Cina, positivi al Covid tra il personale dell'aeroporto di Nanchino: centinaia di voli cancellatiTokyo 2020, scherzò sull’Olocausto: licenziato il direttore artistico della cerimonia di aperturaTerremoto in Croazia di magnitudo 4.3 con epicentro a PetrinjaOlanda, 14enne vittima di aggressione omofoba, naso e mascella fratturati: "Sei un uomo o una donna?"

Regno Unito, no vax morto a 34 anni: “Ho sbagliato a essere scettico, il Covid è reale”

Covid, viaggiare in Grecia: quali sono i documenti necessari per l'ingresso?Usa, New York adotta e introduce l'obbligo di green pass per l'accesso ad alcuni luoghi*