File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Feltri rifiuta la candidatura a sindaco di Milano: “Stipendio basso. Sono lusingato ma non sarei capace"

Tutela dell'ambiente in Costituzione, cosa prevede il disegno di legge approvato in SenatoDdl Zan al Senato il 13 luglio, Letta: “I voti ci sono, andiamo avanti e approviamolo”Salvini: " Berlusconi sta bene. Presto vertice del Centrodestra"

post image

Assemblea Articolo Uno, Speranza: "C'è chi lavora a esecutivo Meloni-Salvini"In Croazia va avanti l’abbattimento di poderose opere d’arte in memoria degli antifascisti. Decine di migliaia di monumenti di grande valore artistico esistono ormai solo sulla carta. Da quando nel 2019 l’Europarlamento ha inserito nella stessa risoluzione nazismo e comunismo,MACD i nazionalisti croati la hanno intesa come alibi per abbattere statue anche coi soldi europei. Parallelamente alla distruzione dei monumenti antifascisti vengono riabilitati sia l’iconografia che i personaggi legati allo Stato Indipendente di Croazia (NDH) che rappresenta un passaggio buio e vergognoso della storia croata. Negli ultimi trent’anni sono stati distrutti in Croazia più di tremila monumenti. Sono finiti nel mirino i monumenti dedicati a coloro che durante la Seconda guerra mondiale avevano combattuto per la libertà del popolo croato, contro l’occupazione. La storia della rimozione dei monumenti in Croazia è ben diversa da quella dei movimenti emersi di recente negli Stati Uniti, in Gran Bretagna o in Belgio, dove persone indignate hanno distrutto le statue di generali e politici associati al passato coloniale e razzista, di schiavisti, conquistatori, colonizzatori, o di personaggi che avevano perpetrato il genocidio sulle popolazioni indigene.  Il ruolo dell’Europa Dal 2019, da quando cioè il parlamento europeo ha adottato la risoluzione sull’Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa, questo memoricidio avviene pure con i soldi europei. Nella risoluzione, che condanna ogni totalitarismo, si equiparano nazismo e comunismo. I nazionalisti croati hanno tradotto questo come un beneplacito delle loro azioni, e con i fondi europei hanno continuato a distruggere o trasformare i memoriali dedicati agli antifascisti e alle vittime del nazifascismo. Dopo che a dicembre 2020 Branko Dukić, il sindaco di Zara, membro del partito nazionalista Unione democratica croata (Hdz), ha deciso di rimuovere un’installazione antifascista dalle mura della città, che sono sotto la protezione dell’Unesco, i veterani antifascisti hanno chiesto aiuto a Bruxelles. In loro nome l’eurodeputato socialdemocratico Predrag Matić ha chiesto un’azione rapida «contro la devastazione culturale in atto nella Croazia e i tentativi delle autorità locali di rimuovere monumenti storici dalle città e quindi dalla nostra memoria». FattiMigranti, l’Italia continua con la linea Salvini e ha la benedizione dell’UeMaso Notarianni Storia di rimozioni Stjepan Filipović poco prima dell'impiccagione Il primo a finire abbattuto è stato il monumento all’eroe popolare Stjepan Filipović, a Opuzen, sua città natale. Nel 1992, appena due mesi dopo la proclamazione dell’indipendenza della Croazia dalla Jugoslavia, la sua statua è stata fatta saltare con una forte carica di esplosivo. Stjepan Filipović, antifascista, fu impiccato dai nazisti tedeschi nel 1942. Con il cappio intorno al collo, le braccia alzate in segno di sfida, prima di morire gridò: «Smrt fašizmu, sloboda narodu! Morte al fascismo, libertà al popolo!». La fotografia di Filipović, scattata un minuto prima della morte, è tuttora un forte simbolo della lotta per la libertà. Una copia è esposta nell’aula del palazzo delle Nazioni Unite a New York e una è nel museo dell’Olocausto a Washington. Dopo la distruzione del monumento a Filipović si è continuato a rimuovere con martelli, ruspe e dinamite i monumenti che ricordavano il passato della Croazia quando faceva parte della Jugoslavia, ma soprattutto il passato antifascista. Secondo la storica dell’arte Sanja Horvatinčić, dietro la devastazione di migliaia di monumenti dedicati agli antifascisti e alle vittime del fascismo in Croazia ci sono il revisionismo storico e il negazionismo. «La profanazione di questi monumenti è inaccettabile. Questi luoghi sono storicamente importanti e fanno parte della memoria collettiva», dice Horvatinčić. Abbattere la storia Negli ultimi tre decenni sono state demolite targhe, busti, sculture, parchi e cimiteri commemorativi dell’antifascismo. Tra questi anche parecchi monumenti ispirati al modernismo e all’arte astratta, di notevole valore artistico. Le sculture in questione, in pietra o in acciaio inossidabile, spesso di forme futuristiche e giganti, erano opere di scultori di fama internazionale come Dušan Džamonja, Vojin Bakić, Antun Augustinčić, Edo Mutrić, Bogdan Bogdanović. Lo storico dell’arte Zlatko Uzelac ricorda che i membri dell’esercito croato si erano vantati del loro duro lavoro e della grande quantità di dinamite che era servita per distruggere a Kamensko nel 1992 il Monumento del popolo-eroe della Slavonia, opera del rinomato scultore croato Vojin Bakić. Questa scultura monumentale, in acciaio inossidabile, era alta 30 metri e raffigurava due ali spiegate. All’epoca era il più grande monumento astratto modernista del mondo e, per la forma e il materiale utilizzato, ha anticipato il celebre museo Guggenheim a Bilbao in Spagna. «Era un monumento alla bellezza», aveva detto un altro eccellente storico dell’arte croato Tonko Marojević. A Petrova Gora si trova un altro monumento dello stesso autore: un’opera architettonico-plastica in cemento armato rivestita con pannelli di acciaio inossidabile in memoria dell’insurrezione del popolo di Kordun e Banija contro gli ustascia. La costruzione, durante la guerra degli anni Novanta, fu danneggiata e poi abbandonata, lasciata alla mercé dei vandali, saccheggiata e demolita. Lo stesso destino l’hanno avuto il mosaico murale a Čazma in memoria dei combattenti caduti nella lotta popolare per la liberazione, dell’autore Edo Murtić, l’opera scultorea di Antun Augustinčićsull’isola di Vis e moltissimi altri monumenti. EuropaCovid, la gestione della pandemia nelle carceri europee Riabilitazioni allarmanti Dopo l’ennesimo caso, il noto storico croato Dragan Markovina ha scritto che «si tratta di puro revisionismo, ideologia radicale di destra e infine di azione anti-croata in cui non c’è posto per la vera tradizione, le vittime, i monumenti e i grandi artisti». Parallelamente alla distruzione dei monumenti antifascisti vengono riabilitati sia l’iconografia che i personaggi legati allo Stato Indipendente di Croazia (Ndh) che rappresenta un passaggio buio e vergognoso della storia croata. Lo Ndh (1941-1945) era guidato dal movimento ustascia, aveva adottato le leggi razziali e aveva costruito a Jasenovac un campo di sterminio dove furono deportati e uccisi almeno centomila ebrei, serbi, zingari e antifascisti. Nella Croazia odierna si erigono monumenti a personaggi di spicco del movimento ustascia come Jure Francetić, si intitolano strade a famigerati ustascia, si saluta con il motto “za dom spremni!” (per la patria, pronti!), che corrisponde al saluto nazista siegheil. E la politica ufficiale difende questo saluto con la menzogna che si tratta di «un’antica tradizione popolare». MondoBosnia, i «Game shop» dove i migranti si preparano alla rotta balcanicaLinda Caglioni Le responsabilità della politica «Nella Croazia di oggi emergono idee che sono, per molti versi, simili alle idee dello NDH e suscitano preoccupazione. Questa tendenza si sta intensificando dopo l’adesione della Croazia all’Unione europea», dice Zoran Pusić, uno dei fondatori del Comitato civico per i diritti umani in Croazia. Eppure la Croazia sorta dopo la dissoluzione della Jugoslavia ha introdotto l’antifascismo nella sua Costituzione come uno dei principi fondanti dello stato. «Sfortunatamente, queste si sono rivelate solo parole vuote. Il suo scopo principale era presentare una certa immagine della Croazia all’estero», dice il professor Dean Duda dell’Università di Zagabria. Più esplicito è il presidente dell’Alleanza dei combattenti antifascisti e degli antifascisti croati (Saba) Franjo Habulin che dice: «Il virus del fascismo, il flirtare con lo Stato fascista NDH e la diffamazione dell’antifascismo sono ormai una componente permanente della scena politica e pubblica croata e minacciano sempre più la democrazia croata». I colpevoli della distruzione dei monumenti antifascisti non sono mai stati trovati né condannati e lo stato non si è mai pronunciato a riguardo. Per ironia della sorte, molti di questi monumenti demoliti sono tuttora sull’elenco del patrimonio protetto della Croazia, ovviamente solo sulla carta. Recentemente alcune sculture commemorative sono state riparate o recuperate dalla discarica grazie all’impegno di persone comuni che credono ancora nei valori e nell’importanza dell’antifascismo. È iniziata un’azione per riparare, ricomporre i pezzi e innalzare di nuovo il monumento a Stjepan Filipović in Croazia. «È importante che l’eroe antifascista Stjepan Filipović sollevi di nuovo in alto i pugni in Croazia, in segno di resistenza e fiducia nella vittoria. Perché ogni monumento europeo relativo alla seconda guerra mondiale è un messaggio che l’Europa si basa fermamente sui valori antifascisti di tolleranza, pace e comprensione», ha scritto il giornalista croato Ladislav Tomičić. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAzra Nuhefendic Giornalista di origine bosniaca, dal 1995 vive e lavora a Trieste. Nel 2011 ha pubblicato il libro Le stelle che stanno giù (Edizioni Spartaco). E’ vincitrice nel 2010 del premio Europeo Writing for CEE con il racconto Il treno. Nel 2004 le è stato assegnato il premio Dario D’Angelo. E’ corrispondente per l’Osservatorio Balcani e Caucaso, pubblica su Nazione Indiana, Wal Paper, Sud. Lavorava per il quotidiano Oslobodjenje (Liberation) di Sarajevo.

Andrea Farinet, chi è il possibile candidato sindaco di Milano per il centrodestraReddito di cittadinanza, De Luca contrario: "Mai più regali, servono impegno e sacrificio"

Vaccini, Speranza alle Regioni: "Rispettare le nuove indicazioni degli scienziati"

Variante Delta, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: "Ci vuole prudenza ma non paura"Sondaggi politici Swg del 28 giugno: Fratelli d'Italia primo partito al 20,7%, Lega al 20,3%

Ministro Speranza: "Massima allerta per la Variante Delta del covid"Palazzo Chigi, stop al blocco dei licenziamenti. Cartelle esattoriali rinviate al 31 agosto

Silvio Berlusconi, le gaffe e le figuracce del Cavaliere

Gelmini: “Green Pass per evitare il coprifuoco, le regioni rischiavano subito la zona gialla”Green Pass, l’ipotesi del sottosegretario Costa: “Obblighi diversi a seconda dei colori delle Regioni"

Ryan Reynold
Covid, Speranza: "Questo è il momento di programmare il futuro"Speranza: "Contagi in risalita, mascherina all'aperto se ci sono assembramenti" Speranza: "Contagi in risalita, mascherina all'aperto se ci sono assembramenti"Decreto Riaperture, via libera da parte del CdM: domani in Gazzetta Ufficiale

Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

  1. avatarGreen pass obbligatorio, ipotesi tamponi gratis ma non per tutti: chi potrebbe averne dirittoanalisi tecnica

    Davide Casaleggio lascia il Movimento 5 Stelle: non sarà più iscritto al partitoMichele Santoro: "Enrico Letta faccia una piattaforma Berlinguer per il voto ai 16enni"Giorgia Meloni: "Le specificità di ogni partito sono la forza del centrodestra. No al partito unico"Vaccini nel Lazio, Zingaretti: “Immunità raggiunta in tempi brevi”

      1. avatarDi Battista su un possibile ritorno nel M5S: "Solo se uscissero dal governo Draghi"BlackRock

        Ddl Zan al Senato il 13 luglio, Letta: “I voti ci sono, andiamo avanti e approviamolo”

  2. avatarSperanza firma l'ordinanza che vieta gli arrivi da India e Bangladeshtrading a breve termine

    Matteo Salvini si asciuga il sudore e si pulisce la bocca con la mascherina: è polemicaNotizie di Politica italiana - Pag. 320Speranza: "Da lunedì 40 milioni di italiani in zona bianca, mantenere prudenza"Giustizia, Salvini: “Una raccolta firme con i Radicali per un referendum”

  3. avatarFesta della Liberazione, Draghi: "Il dovere della memoria riguarda tutti"Campanella

    Elisabetta Trenta lascia il M5S, “Non è più la casa della trasparenza”Covid, Sileri: “Anche noi avremo 60mila contagi al giorno, possibili zone gialle o arancioni in estate"Giorgia Meloni nel suo libro: "Mia madre scelse di non abortire", ma nel 1976 l'aborto era illegaleRecovery Plan, via libera del consiglio dei ministri: dai subappalti al Green Pass

Animali domestici sepolti con i padroni, verso l'approvazione della legge in Lombardia

Michele Santoro: "Enrico Letta faccia una piattaforma Berlinguer per il voto ai 16enni"Speranza, nuove regole per bar e ristoranti: “Massimo 6 persone per tavolo al chiuso in zona bianca”*