File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Salvini commenta l’incontro con il presidente Draghi: “Dialogo molto utile”

Covid, Speranza firma ordinanza: Calabria in zona gialla da lunedì 13Vietato fumare nei luoghi pubblici: cosa prevede la proposta di legge del M5sAtreju 2021, Giorgetti tuona sul Reddito di Cittadinanza: "Solo con il lavoro l'uomo si realizza"

post image

Ruby ter, sentenza assolve Berlusconi e il pianista Mariani: “Il fatto non sussiste”Un mondo a parte è solo l’ultimo dei tanti film contemporanei che sono ambientati in borghi deserti e minuscoli. Queste commedie conquistano il cuore del pubblico. Più per bisogno di radicamento che per nostalgia«Tutti perdenti,criptovalute tutti contenti». La battuta è pronunciata con rassegnazione da Virginia Raffaele che è la vicepreside Agnese, come la rediviva canzone di Ivan Graziani in colonna sonora, di Un mondo a parte diretto da Riccardo Milani. Il protagonista è Antonio Albanese (Michele Cortese, nomen omen), un maestro con trentacinque anni di insegnamento, il quale, arcistufo delle frustrazioni accumulate nelle aule romane, chiede e ottiene una cattedra dell’immaginario paese abruzzese di Rupe nella Marsica cara alla memoria di Ignazio Silone (set a Opi).Qui il Nostro sembra andar incontro a un’ennesima delusione esistenziale, la chiusura della scuola per mancanza di nuove iscrizioni, finché un moto di riscatto o forse un inedito amor loci non si impone sulla rinuncia e l’arrendevolezza tipici dell’immalinconita comunità montana.Sogni infrantiDa tempo ormai l’Abruzzo è una «regione in transizione» nel gergo dei Fondi europei. Si è insomma affrancato dallo stigma di «regione meno sviluppata», ergo più bisognosa degli aiuti economici dell’«Obiettivo convergenza» destinati alle regioni il cui pil pro capite sia inferiore al 75 per cento della media Ue.Nonostante la scia lunga del terremoto di quindici anni fa, è un successo notevole, sebbene l’uscita dal programma comunitario abbia riportato indietro l’orologio dello sviluppo, stando a un paper della Banca d’Italia datato 2016 e il cui titolo è eloquente: Boulevard of broken dreams.Invero, nel film e non solo, il «viale dei sogni infranti» è una strada che si inerpica per costoni rocciosi e attraversa valli innevate d’inverno e verdissime nella bella stagione. Curve su curve verso piccoli paesi in semi-abbandono, un processo di svuotamento che investe tutto il mezzogiorno d’Italia (incluse le città), ora minacciato anche dall’Autonomia differenziata che finirebbe per destinare alle regioni ricche più risorse per sanità, scuola, trasporti etc.Le cosiddette «aree interne» stanno diventando paesaggi lunari, segnala la Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel mezzogiorno, che nel suo rapporto di fine 2023 ribadisce «il gelo demografico nazionale e lo spopolamento del sud».Un’emorragia senza fine: «Dal 2002 al 2021 hanno lasciato il mezzogiorno oltre 2,5 milioni di persone, in prevalenza verso il centro-nord (81 per cento). Al netto dei rientri, il mezzogiorno ha perso 1,1 milioni di residenti. Al 2080 si stima una perdita di oltre otto milioni di residenti nel mezzogiorno. La popolazione del sud, attualmente pari al 33,8 per cento di quella italiana, si ridurrà ad appena il 25,8 per cento».In particolare, vanno via i più giovani e i più istruiti, mentre le nascite sono ferme come mostra il film di Milani in cui l’unica pluriclasse per bambini dai sette ai dieci anni è prossima a essere cassata/accorpata senza suscitare particolare indignazione nei genitori, in gran parte attori «presi dalla strada» o se volete dal «viale dei sogni infranti» di cui sopra.Già ben oltre i cinque milioni di incasso, Un mondo a parte è uscito nelle sale il 21 marzo scorso e, piaccia o meno il suo tono agrodolce, equivale simbolicamente a una sorta di risveglio di primavera per i piccoli centri, i borghi-fantasma, i luoghi della Restanza per dirla con il titolo di un libro dell’antropologo culturale calabrese Vito Teti (Einaudi 2022), affettuosamente citato nel film.Gli studiosiTeti è estraneo alla retorica del mezzogiorno immutabile e arcaico al solo fine di deliziare il turismo del foliage canzonato da Milani; va invece annoverato tra gli studiosi, scrittori e artisti che riflettono sui mondi a parte come opportunità alternative al «fondamentalismo del mercato» di cui ha scritto il compianto Franco Cassano in Il pensiero meridiano (Laterza 1996).Parliamo di nomi quali Raffaele Nigro, Giuseppe Lupo, Marcello Veneziani, Amerigo Restucci, Antonio Paradiso, Pietro Laureano, Andrea Di Consoli, Rocco Papaleo, Michelangelo Frammartino, Vinicio Capossela, Alessandra Lancellotti, Pier Giorgio Ardeni, Gaetano Cappelli, senza dimenticare il portabandiera della paesologia Franco Arminio e l’«abbandonologa» Carmen Pellegrino.I loro apporti hanno alle spalle una tradizione importante che va dallo stesso Silone a Elio Vittorini, da Carlo Levi a Rocco Scotellaro, Emilio Sereni, Danilo Dolci, Pier Paolo Pasolini e Leonardo Sciascia, nonché editori come Laterza, Donzelli, Rubbettino e Sellerio che nel 2019 ha tradotto il bellissimo reportage La Spagna vuota di Sergio del Molino, testimonianza d’una valenza europea della grande fuga dai piccoli centri.Per tutti fa testo Manlio Rossi-Doria, coraggioso meridionalista diviso tra l’impegno politico socialista e gli studi agrari, il quale distinse la «polpa» costiera e l’«osso» appenninico nell’economia meridionale del dopoguerra.Ma adesso il film di Milani insinua il sospetto che la vera polpa sia giusto l’osso... Magari grazie a infrastrutture leggere (trasporti, formazione, reti telematiche) e al coraggio di sperimentare forme di ripopolamento, come si vede in Un mondo a parte allorché l’iscrizione dei bambini ucraini e africani consente di salvare dalla chiusura l’Istituto scolastico intitolato al poeta e pastore otto-novecentesco Cesidio Gentile detto Jurico.Al cinemaNella chiave della commedia, la tenace «restanza» di Albanese e Raffaele – che infine si scopriranno innamorati – conquista qualunquemente la fantasia e il cuore del pubblico. In fondo non è una novità, se consideriamo i film italiani che storicamente svettano nella classifica del box office.Con la recente eccezione della cornice bellica romana di C’è ancora domani di Paola Cortellesi (sposata con Milani), quasi tutti gli altri titoli record prendono le mosse da piccoli paesi o vi approdano, da Il ciclone nella provincia toscana di Leonardo Pieraccioni a Benvenuti al sud di Luca Miniero ambientato nel Cilento, fino alle atmosfere siciliane di Chiedimi se sono felice di Aldo, Giovanni e Giacomo e La stranezza di Roberto Andò ispirato a Pirandello…E naturalmente i film della premiata ditta (ora sciolta) Gennaro Nunziante & Checco Zalone: Cado dalle nubi, Che bella giornata, Sole a catinelle e Quo vado?, a zigzag tra località minuscole, marginali o semidesertiche dalla Puglia alla Brianza, dalla savana africana ai ghiacci del Grande Nord.Sguardo sul futuroCome si spiega? Fa premio la nostalgia di una vita più semplice? «Non credo affatto, anzi, i sentimenti di questi film guardano al futuro. È il bisogno di radicamento di cui parla Simone Weil a renderli popolari», dice Tommaso Greco, professore ordinario di Filosofia del diritto all’università di Pisa, autore da ultimo di Curare il mondo con Simone Weil (Laterza 2023).Calabrese originario di Caloveto, milleduecento abitanti in provincia di Cosenza, lo studioso alimenta «la prima radice» con il suo blog «Laboratorio Camenzind – Percorsi di antropologia meridiana» intitolato così in omaggio all’esordio letterario di Hermann Hesse, Peter Camenzind, storia di una fuga e d’un ritorno al villaggio montano del protagonista.Nel blog ha scritto in termini positivi e con gratitudine di Un mondo a parte, ancorché con qualche riserva sui metodi non proprio legalitari che conducono al lieto fine. «Tra persone sradicate che mantengono la memoria di chi furono, la bellezza e la lentezza dell’infinitamente piccolo è una dimensione preziosa», riflette Greco, «è un legame comunitario contro l’indistinzione che riduce le persone a massa».La vulnerabilità di tali luoghi, conclude il professore, sollecita il passeggio sui confini come l’intendeva Franco Cassano, là dove ritrovare un senso della propria vita. «E in Novecento di Alessandro Baricco», ricorda, «il protagonista scende i gradini della scaletta del transatlantico e poi li risale perché non vede la fine della città». Allora, come dire?, un altro mondo a parte è possibile.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediOscar Iarussi

Cambiamento climatico, la gaffe del senatore Malan: "Il mare è tutto sullo stesso livello"Giornata Mondiale dell'Infanzia, Mattarella: "Troppe negazioni di diritti e tutele"

Green Pass, tamponi gratis per gli studenti fragili: la proposta della ministra dell'Università

Covid, il Ministro Di Maio sul Green Pass: "Non stiamo giocando, è l'unica soluzione"Ballottaggio amministrative, Conte: "Vince l'astensionismo. Lavoreremo in modo costruttivo"

Stato di emergenza, Boccia: “Il PD è per la proroga, entro fine anno deve essere annunciata”Giornata Mondiale dell'Infanzia, Mattarella: "Troppe negazioni di diritti e tutele"

Green pass, Zaia: "Servono tamponi fai da te per andare incontro alle imprese"

Rinnovo delle concessioni balneari, cos'ha deciso il Consiglio di Stato?Quirinale, Forza Italia: "Se Draghi sale al Colle si va a votare"

Ryan Reynold
Forza Nuova, sequestrato il sito del movimento neofascista: la decisione della Procura di RomaLandini attacca il governo Draghi: “Sul fisco ci ha detto che la partita è chiusa”Reddito di cittadinanza, Beppe Grillo: "Chi lo svilisce offende 3 milioni di italiani"

VOL

  1. avatarNo green pass sgomberati a Trieste, Sgarbi: "Draghi sapeva tutto"Economista Italiano

    Covid in Veneto, Zaia: "Rischiamo zona gialla o arancione se i contagi non frenano"Conte: “Sul Quirinale confronto prima col centrosinistra ma il dialogo è a tutto campo”Elezioni comunali a Roma, Rachele Mussolini: "Mai fatto il saluto romano, ho molte amiche di sinistra"Green pass, Zaia: "Servono tamponi fai da te per andare incontro alle imprese"

    1. Assalto alla Cgil, Lamorgese: "Fermare Castellino avrebbe potuto provocare reazioni violente"

      1. avatarL'ironia di Liliana Segre: "Mi augurano la morte? Ho 91 anni, devono solo avere un po' di pazienza"ETF

        Casini: "Io candidato al Quirinale? Ho una possibilità su 2 mila ma non perderei un voto"

  2. avatarDdl Zan affossato, le Sardine di Santori: "Il responsabile ha un nome e un cognome: Matteo Renzi"Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Sara Cunial, torna l’obbligo del Green Pass per la deputata del Gruppo MistoCovid, Speranza: “Terza dose a 5 mesi dal completamento del primo ciclo vaccinale”Cdm, via libera al decreto legge in materia fiscale: stanziati oltre 3 miliardi di euroCovid, Manfredi: "A Napoli serve responsabilità o avremo restrizioni a Natale"

  3. avatarM5S, espulso il consigliere regionale Luigi Piccirillo: era contrario all’obbligo del Green PassProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    "Legittimo, ma non lo condivido": il ministro del lavoro Orlando parla dello sciopero del 16 dicembreRoberto Jonghi Lavarini, chi è il "Barone Nero" dell'inchiesta su Fratelli d'ItaliaLamorgese: “La mia paga da ministro dell’Interno è bassa”Torino, il consigliere FdI Massimo Robella: "Ringrazio i tanti camerati per la rielezione"

Movimento Cinque Stelle, Conte chiede chiarimenti sulle nomine Rai: "Opportuno incontro con Draghi"

Conte dice no alla candidatura alle elezioni suppletive. Calenda: "M5S non metta piede a Roma"Manovra 2022, il M5s propone di abbassare l'Iva sui preservativi dal 22 al 10%*